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#2916 - 08/26/02 01:33 PM
I bambini del nord Africa
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Registered: 06/16/02
Posts: 93
Loc: Treviso
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Eccomi qui, vorrei cominciare a scambiare delle opinioni su come vi comportare e come, secondo voi ci si dovrebbe comportare con il fenomeno dei bambini del nord Africa che ti assalgono per chiedere "bon bon", " stilo" e "dhiram". Reduce dal Marocco con mia moglie e le nostre figlie (14 anni) abbiamo parlato abbondantemente del fenomeno vissuto in prima persona, ma ne abbiamo parlato anche con gente locale e con Alessandra Bravin, la titolare dell'agenzia Cobratour di Mirleft. Le mie figlie ne sono uscite un po "scocciate" dagli improvvisi e costanti assalti dei bambini che nelle zone turistiche e più battute dai turisti 4x4 frequntemente si ripetevano. Noi adulti solo perplessi che il metodo adottato da NOI occidentali in questi anni, non produce altro che malintesi. Datemi qualche impressione...
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#2917 - 08/27/02 06:14 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Moderator
Registered: 02/21/02
Posts: 219
Loc: Trentino/Alto-Adige
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Sono dell'idea che,in modo più o meno diretto, abbiamo inventato NOI questo modo di comportarsi. E per NOI,intendo dire NOI occidentali, NOI turisti di un certo tipo, NOI "ricchi". Semplificando al massimo, direi che il fenomeno è dovuto sostanzialmente a 2 cause: - ingraziarsi i bambini per strappare qualche foto da far vedere agli amici quando si torna a casa - tacitare la coscienza che, tutto sommato, ci rimorde un po' quando vediamo in che condizioni stiamo tenendo i paesi poveri (o emergenti, come si dice adesso con molto eufemismo).
Ovviamente i bambini imparano in fretta il meccanismo, e passano poi a pretendere da tutti, quello che hanno visto da qualcuno; tanto, ai loro occhi, noi siamo dei RICCHI. E sul fatto che (ai loro occhi) siamo dei RICCHI, penso non ci sia dubbio alcuno: mangiamo COME e QUANDO vogliamo, anche TROPPO, viaggiamo per diletto (quando loro non sanno neppure cosa voglia dire "tempo libero"), usiamo macchine costose, ecc.ecc.
Tra i vari aspetti di questa situazione, consideriamo anche che: - in questo modo i bambini imparano a vivere di "elemosina", ma non sanno che funziona adesso, fino che sono piccoli, quando poi diventano grandi il meccanismo non funziona più - si creano delle strane situazioni in famiglia, dove il "capofamiglia" si fa un "mazzo" per portare a casa un po' di soldi mentre il bimbetto, con qualche sorrisino, ne porta a casa molti di più
Il problema non è comunque limitato al Nord Africa, ma esteso a tutto quello che noi chiamiamo TERZO MONDO.
Per contro, è anche vero che un nostro piccolo aiuto, a volte, può aiutare a risolvere situazioni di povertà estrema, ma penso che siano casi situazioni abbastanza rare.
Come mi comporto io: in genere NON DO NULLA, sicuramente non do alcuna ricompensa per essersi lasciati fotografare o per avermi fatto un sorriso; pago i servizi, anche minimi (il bimbo che mi guarda la macchina, ad esempio); do le penne preferibilmente al maestro, quando incontro delle piccole scuole; NON do le caramelle, perchè se anche ne ho 10, sicuramente in 2 secondi compaiono, come dal nulla, almeno 100 bambini che cominciano ad azzuffarsi tra loro.
E adesso fermiamoci qui e lasciamo un po' di spazio anche agli altri.
Claudio
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... ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare (Pablo Neruda) http://www.claudiobat.com
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#2918 - 08/27/02 08:29 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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sono appena tornato dal Marocco ed ho ancora viva dentro di me l'immagine del sorriso di un bambino. I questi paesi "costa" veramente poco strappare un sorriso, e con questo non penso che aspettino la nostra caramella o penna per essere felici. Ho attraversato zone probabilmente non tanto frequentate da gran parte dei turisti e in alcuni casi solo da viaggiatori. Ho trovato bambini che tiravano pietre (tanto piccole da fare meno danno di una sportellata al parcheggio) ho subito assalti di bambini in agguato e alcuni ho faticato parecchio a convincerli che appendertsi allo specchietto non era un bel gioco....ma ho visto tanti bambini che correvano scalzi tra i sassi anche per centinaia di metri pur di arrivare alla curva di quel tornante solo per aspettare il nostro passaggio e salutarci con un sorriso. La verità è che non mi sono fatto e non mi sento di farmi una vera opinione in merito. Non so se siamo i ricchi e loro sono i poveri, senza fare retorica occorrerebbe capire su quali parametri misurarci per definirci i ricchi della questione. Prima di partire qualche amico mi ha dato un buon consiglio "Portati se vuoi maglioni, giacche, scarpe e palline da tennis quando fa freddo ne hanno bisogno (naturalmente non delle palline)" Quando sono stato la ho capito perchè è ho capito anche che il nostro misero contributo sarebbe stato solo una goccia nel mare di necessità che ho percepito. Nonostante ciò non penso sia giusto in nessun caso parlare di bambini fastidiosi o attribuendogli appellativi peggiori(da me sentiti direttamente da Turisti Italiani pseudo avventurieri). Sono solo bambini che si divertono a giocare rincorredo le nostre macchine e perchè no chiedendo alla fine cose che per noi non sono vitali come non lo sono sicuramente per loro, una penna una caramella. Non possiamo che si comportino come il nostro stereotipo di bambino tipo (anche perche a volte vedendo alcuni bambini italiani all'opera mi verrebbe da affogare i genitori ma quesrto è un'altro argomento) Prendetela come volete non penso di essere propio io immune dal senso di colpa di avere e di vivere nel superfluo e di pensare che regalare una penna o una giacca ad un bambino mi metta in pace la coscenza, ma se ritorno li (e ci ritorno senza ombra di dubbio) e vedo un bambino che corre giù da una valle per incrociarmi io mi fermo e se non ho con me altro gli una caramella.
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Roberto Plances
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#2919 - 08/27/02 08:58 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Mi sembra che il tema possa porsi anche in modo diverso: sin qui si e' parlato di NOI, occidentali ricchi con tempo libero e macchine costose e di LORO, bambini poveri del Marocco o in generale del Terzo Mondo. Non se sia corretto esaminare solo un rapporto di questo tipo. In Marocco e' in corso un processo di 'mdernizzazione' che coinvolge strade, citta' palazzi, attrezzature turistiche. Dall'altra parte il Marocco e' pesantemente coinvolto nel mantenimento e nello sviluppo dell'esercito per motivi politici: il nuovo re ha stretto un'alleanza con gli USA per potersi armare a sufficienza per consolidare la conquista dell'ex Sahara Spagnolo, triplicando di botto le spese militari del regno. Ora: se gli alberghi li fanno i privati, le strade le fa lo stato e le armi, che gli americani non regalano assolutamente, le compera lo stato. Da qui mi chiedo: il Marocco e' un paese del Terzo mondo oppure no ? E poi: cosi' come in quelle situazioni nelle quali vorremmo affogare i genitori dei bambini italiani, non e' che ci sia lo stato marocchino che se ne frega altamente del benessere della sua popolazione spendendo i soldi che ha in milizie e opere pubbliche scordandosi bellamente che c'e' chi invece ha fame ? Quanto a noi, immersi in un contesto di questo tipo, tra l'altro ben piu' complicato di quanto si riesca a descrivere in qualche riga, andiamo a rischio di creare una generazione di mendicanti o siamo cuori di pietra quando non diamo loro le caramelle o le biro ? Nella mia breve esperienza africana (sono solo 7 anni che ci vado) credo di aver imparato una cosa: quelli che veramente hanno bisogno, quelli che veramente hanno fame non chiedono. Li trovi sulle strade sperdute e non ti assaltano, non ti tirano i sassi, non ti salutano: ti guardano solo passare. E allora ti fermi tu, cerchi di instaurare un minimo contatto e ti accorgi che loro hanno bisogno non della biro o della caramella ma del vestito o del pane. Non rischi di creare dei mendicanti perche' il rischio vero e' che l'anno dopo non ci siano piu' perche morti.
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#2920 - 08/27/02 10:31 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Registered: 04/04/02
Posts: 307
Loc: Campogalliano
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probabilmente ne hai viste più tu Peter, ma come dici tu non è facile esprimersi a pieno in qualche riga su argomenti così generali. In marocco, le armi, le strade i palazzi e gli alberghi li ho visti anch'io ma di gente morire di fame propio no. Ho visto persone con poco o poco vestite ma ho visto lo stesso in Italia magari in misura largamente minore. Ho visto bambini nel nulla più assoluto ma sicuramente non mancanti di cure alimentari. Ho visto campi coltivati, raccolti, greggi risorse se volete minime o di base ma sicuramente sufficenti a garantire la vita. Ho visto una vita molto dura, la lotta per mantenere viva una sorgente, cuocere il pane fare ore o giorni di strada per barattare qualche prodotto al mercato settimanale.... la mia generazione (ho 38 anni) non ha mai vissuto in quel modo ma nei racconti dei miei genitori e dei miei nonni, qualcosa di simile deve essere stato anche da noi. Ho visto mendicanti per le strade delle città (ma se li "vuoi vedere" li trovi anche da noi) Non ho conoscenze a sufficenza per poter dire se la "politica" in Marocco se ne frega della propia gente, ma da semplice osservatore ho raccolto solo il parere di qualche Marocchino con il quale per una ragione o per un altra ho avuto modo di parlare. Il loro giudizio sull'attuale Re e molto positivo sono tutti convinti che si stia facendo molto per il loro paese. Che sia vero?
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Roberto Plances
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#2921 - 08/27/02 11:30 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Posts: 713
Loc: INSUBRIA
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Messaggio inizialmente inserito da Planberto: ...................................................(anche perche a volte vedendo alcuni bambini italiani all'opera mi verrebbe da affogare i genitori ma quesrto è un'altro argomento) Prendetela come volete non penso di essere propio io immune dal senso di colpa di avere e di vivere nel superfluo e di pensare che regalare una penna o una giacca ad un bambino mi metta in pace la coscenza, ma se ritorno li (e ci ritorno senza ombra di dubbio) e vedo un bambino che corre giù da una valle per incrociarmi io mi fermo e se non ho con me altro gli una caramella.[/QB] ........che dire? PAROLE SANTE!!!!!facciamo più danni noi "occidentali" da turisti che le sette piaghe di biblica memoria tutte insieme! Purtroppo i viaggiatori sono una sparuta minoranza e soffrono doppiamente questa situazione. Che fare? Io non ne ho la più pallida idea.
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#2922 - 08/27/02 11:42 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Posts: 434
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Sui bambini marocchini ho poco da dire,in Marocco sono stato 2 volte (1998 e 2000) mi sembrano bambini che giocano come tutti i bambini del mondo. In certi posti il gioco è spillare dal fuoristrada tutto quello che si puo'. A questo proposito ricordo un episodio: eravamo fermi con tre macchine a un mercatino in un villaggio del sud ovest marocchino, e come al solito i bambini hanno fatto ressa attorno alle macchine. Prima chiedevano con la solita sequenza (bon bon, stilo, dirham , quelqe chose), poi, visto che non ottenevano niente han cominciato a parlare. Complice anche uno spruzzino dell'acqua con il quale ci siamo messi a giocare, abbiamo passato una buona mezzora a ridere e scherzare. Poi al momento di andare sarebbe stato da fare tanti saluti e arrivederci. La sciagurata idea di una ragazza pero' ha scatenato una guerra: non essendosi convinta che era meglio non lasciare niente, nell'istante in cui la sua macchina si è mossa ha dato una musicassetta (cosa se ne facevano poi?) a un bambino. Il poveretto è stato subito aggredito dagli altri così invece di un bel ricordo di scherzi abbiamo lasciato una rissa. Resto della mia idea: non do mai niente a nessuno, non ne hanno bisogno. Dare in quella maniera è un semplice e povero sciacquarsi la coscienza, ma è anche il comportamento che abitua i bambini a chiedere ed elemosinare. Ha ben ragione Peter nel dire che chi ha bisogno non chiede. e in quel caso allora anch'io se c'è stato un contatto un po' meno che superficiale lascio qualche vestito o qualcosa da mangiare. Credo sia anche questione di dignita' delle persone. chi ne ha non chiede, chi non ne ha non ritengo che meriti. Anche se non mi piace giudicare. Basta che ho scritto troppo.
[ 27 Agosto 2002: Messaggio editato da: Carlo ]
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#2923 - 08/27/02 06:56 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Posts: 5729
Loc: Italia
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Su questo argomento si è già scritto molto, e non solo su SEK. Non credo che esistano dubbi riguardo al fatto che questo tipo di comportamento dei bembini marocchini (che poi si tramuta nell'odioso comportamento insistente delle false guide o dei falsi fornitori di servizi) sia causa diretta dell'errato comportamento degli sprovveduti ricchi turisti europei. Io non ho nulla contro i bambini. Tutt'altro. Anch'io ho scolpita nella mente l'immagine del volto di alcuni di quei bambini. Ma ho anche nella mente l'immagine di alcune risse furibonde scoppiate quando ho dato loro qualche caramella. Non importava quante fossero! Lo so, è un comportamento istintivo e naturale. Lo farebbero tutti i bambini e gli esseri istintivi razionali di questo pianeta. Però l'insegnare loro che l'elemosina "premia" è secondo me lesivo per la loro dignità. Quello che possiamo dare loro non cambierebbe le loro condizioni di una virgola, ma il danno causato al loro modo di pensare sarebbe molto maggiore. Io (se posso) cerco di spendere qualche minuto a cercare di parlare con loro ed eventualmente cerco di "ripagarli" per eventuali piccoli servizi (custodia della macchina, indicazioni) con un piccolo dono, ma SOLO se non richiesto con insistenza o come dovuto, e solo dopo che ho avuto la sensazione che "siamo diventati amici". Se capisco che non sono spronati da amicizia-curiosità-desideriodirendersiutili, non accetto assolutamente le loro offerte di aiuto. Purtroppo quelli che sbarrano le piste con pietre, che danno indicazioni sbagliate, che lanciano pietre (non sempre sono piccole), che si aggrappano agli specchietti (al Circle du Jaffar lo fanno anche le madri!) sono invece la preponderanza. E questi ultimi non vanno incentivati. La mia critica va a quei turisti (e sono tanti) che lanciano loro caramelle o monete (come si farebbe con gli animali) per allontanarli e per divertirsi allo spettacolo delle loro corse e delle loro risse. ...discorso lungo e difficile! Eppure non dovrebbe essere difficile capire cosa è giusto e cosa non è giusto fare per non offendere la loro dignità! Torno alla raccomandazione di un "guru" delle piste marocchine: J.Gandini: "...non date loro nulla!". ...forse è effettivamente l'unico modo di arginare questa "deformazione" causata da un errato impatto con la civiltà!. ...ma la colpa è solo nostra, in ogni caso!
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Lone Land (the Lone Rover)
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#2924 - 08/27/02 07:35 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Aggiungerei qualcosa a quanto detto da Lone: i medesimi comportamenti li trovi anche in alcuni posti dell'Algeria, specificatamente tra la frontiera e Touggurt, dove chiedono sempre una biro o dei soldi e dove ti tirano sassi non propriamente piccoli, e poi ovunque in Niger, dove il limite massimo di eta' per mendicare e' sensibilmente alto per cui gli assalti alle macchine si possono concludere anche con furti di cose lasciate li'. A Djado in Niger, probabilmente la parte terminale del buco del kulo del mondo (l'ano e' a Dirkou) vedi di persona quello che la televisione ti ha mostrato nei filmati sulle carestie del Sahel: bambini nudi, nerissimi, ridotti a scheletri e con la pancia gonfia che si accompagnano a donne e al piu' a qualche capra. Nel mezzo del Plateou di Djado c'e' una spaccatura tra due montagnette con una fonte, acqua e un po' di erbaccie. Non piu' di 2/300 metri quadri in tutto in mezzo alla desolazione e al deserto piu' assoluti e a 50 kilometri dal paese piu' vicino. Li' ci siamo fermati in un viaggio e abbiamo visto comparire una donna con due bambine piccolissime e scheletriche, accompagnati da una capra e un cane. Sono come uscite dal nulla, ci guardavano senza avvicinarsi troppo, altro che assalto. Cosa fai in una situazione del genere ? Te ne freghi e li lasci li', col rischio di alimentare l'odio per "gli infedeli" o, peggio, di aiutarli a stare sempre peggio ? Lanci loro monete e caramelle, facendo veramente la figura di m... peggiore possibile ? Noi siamo andati loro incontro e abbiamo chiesto loro la strada per il vecchio villaggio di Djado, dando poi in cambio dell'indicazioni cibo e vestiti. La strada ovviamente la sapevamo pero' non ci e' venuto in mente niente di meglio per attaccare discorso e per non dare loro l'elemosina... Purtroppo e' un problema veramente complesso e credo che ciascuno di noi abbia dentro parte di se' che si sente "colpevole" in nome del fatto di essere occidentali, ricchi, bianchi e sovralimentati mentre l'altra parte non si sente partecipe di situazioni create da altri e cerca invece di evitare che queste situazioni negative prolifichino.... Proprio un bel kasino....
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#2925 - 08/28/02 01:32 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Registered: 06/16/02
Posts: 93
Loc: Treviso
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Siamo profondamente in crisi mia moglie, le mie ragazze e d io dopo il viaggio in Marocco...Non esistenziale, ci mancherebbe, ma proprio in base a questi argomenti possiamo rilevare le seguenti considerazioni: 1)Il Marocco, a differenza di libia e Algeria (e forse è solo questione di tempo) dopo essere stato spremuto dall'occidente oggi è diventato il più grande parco dei divertimenti dei FRANCESI. La povertà apparente e l'elemosina siamo convinti che viene in qualche maniera incentivata dal governo in quanto il T U R I S T A (al 90% francese ma non solo loro) VUOLE veder la povertà del paese, per poterla raccontare. 2)L'elemosina dei bambini è stata indotta ma il turista vuole viverla, pertanto il bambino marocchino volente o nolente è destinato forse a rimanere lo straccione da fotografare. Ben diverso è quello che abbiamo notato in alcune zone sperdute dove la gente si stà organizzando per guadagnare un po di soldi degli occidentali organizzando delle attività molto semplici ma che con l'aiuto di qualcuno di noi dell'altra sponda può portare significativi risultati di crescita per i paesi... 3)...perchè diciamocelo fino in fondo, quando andiamo laggiù ci portiamo tutto o quasi dall'Italia, e i soldi per le spese sostanziose rimangono in tasca delle agenzie viaggi o delle catene di alberghi e alla gente il turismo non lascia proprio niente. . 4)Sono molto scettico sulla figura di Gandini che ha spiattellato a tutto il mondo piste su vallate sconosciute e siti archeologici non ancora catalogati, studiati e quindi non protetti e soggetti al saccheggio di noi occidentali. Se prima di andare in Marocco vedevo la figura del Gandini come mitica, ora sono perplesso. Non si possono fornire tante indicazioni, mappando il territorio come fa lui centimetro per centimetro, dandole in pasto a tutti. 5) (mi aggancio al punto 4)personalmente ho fatto due piste incredibilmente belle e selvaggie sull'Atlante toccando dei villaggi che non avevano visto ancora quest' anno un fuoristrada, fermandomi a parlare con i berberi increduli e sostando con loro( non mi hanno chiesto nulla da regalargli) ci siamo scambiati dei doni...ma state sicuri che non dirò a nessuno che piste ho fatto, per avere almeno l'illusione di poter ritardare il più possibile l'arrivo delle bande di 40-50 macchine dei nostri condottieri del deserto che organizzano i "raid degli 8.000 km nel deserto in 15 giorni". Mars [ 28 Agosto 2002: Messaggio editato da: MarS ]
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#2926 - 08/28/02 02:34 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Messaggio inizialmente inserito da MarS: Siamo profondamente in crisi mia moglie, le mie ragazze e d io dopo il viaggio in Marocco... Il Marocco, a differenza di libia e Algeria (e forse è solo questione di tempo) dopo essere stato spremuto dall'occidente oggi è diventato il più grande parco dei divertimenti dei FRANCESI.......... Premetto che non apprezzo un gran che' il turista transalpino medio che si trova in Africa: in generale cerco di termene alla larga. Sono molto amare le considerazioni di Mars sul Marocco, amare ma con sicuramente tante motivazioni reali alle spalle. Io condivido con lui il concetto (il paese si va rovinando a causa del turismo di massa piu' becero) ma non la previsione (generazioni di bimbi-mendicanti messi li' come ai baracconi del luna park). Secondo me, se il Re del Marocco si dimostrera' realmente in gamba, per esempio e soprattutto smettendo di rompere i genitali con faccende militari, il futuro del Marocco sara' di diventare come la Tunisia. Non so se questo sia un insulto o un complimento, non so dunque se questa sia una speranza o la previsione di una catastrofe. Di fatto, la Tunisia e' un paese Arabo che non ha ne' il petrolio ne' altri gingilli che danno solti (leggi canale di Suez) e non appartiene ormai piu' al terzo mondo da qualche annetto. Li' la fame non c'e', per strada in macchina in genere non ti assaltano (mai capitato), per strada a piedi, se sei vicino ai suq, ancora si' ma di certo nessun tunisino fa finta di essere povero e denutrito perche' avrebbe dei problemi dato che si vede che non lo sono.. Ecco, si', la vedo proprio cosi': per noi turisti dell'ignoto e del puro, per noi che non riveliamo i punti GPS delle piste neanche sotto tortura sarebbe sicuramente un dispiacere..... ...ma i bambini tunisini non muoiono di fame e non chiedono l'elemosina
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#2927 - 08/29/02 02:51 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Torino
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Però, è proprio un bel casino..., e di certo non si trova la soluzione dietro l'angolo... Siamo appena rientrati dal Marocco ed ecco che mi accingo a dire la mia in proposito. Non ho visto il Marocco lasciato 8 anni fa ne quello lasciato l'anno scorso... forse per colpa della pioggia o forse per chissà cos'altro ma quello che ho visto è un paese ricco di proventi della terra, rigoglioso (contestualmente alla sua posizione geomorfologica) e con molte possibilità di sviluppo... Ora mi domando: perchè nessuno laggiù non fa nulla? gli uomini e i ragazzi bighellonano al bar, le donne sono chiuse in casa e i bambini chiedono di tutto e di più... Certo che in alcuni remoti villaggi la situazione rurale è ben diversa e assai difficile, ma NESSUNO patisce la fame o le malattie..., tutti parlano almeno il francese, vanno a scuola, eppure si atteggiano a mendicanti...
Strana situazione vero? Se solo la metà delle persone di buona volontà si dessero da fare in breve tempo supererebbero lo standard tunisino, ma nessuno si muove!!! E i bambini così facendo continueranno a elemosinare, e quando + grandi a cercare di arraffare qua e là in cambio di effimeri servizi (false guide, ecc...) La dignità di quella gente dove è??? solo negli occhi degli anziani la si può trovare mentre sono li a guardare la catastrofe che anni di convinzionismi da parte del governo sta producendo!
Resto della mia e concordo con Peter, chi necessita veramente, ha la dignità scolpita nel dna, e non chiede nulla...
E poi, noi non siamo in grado di soddisfare la voglia di cambiamento/miglioramento che forse sentono loro... Quindi, non si deve dare nulla a coloro che chiedono per il gusto dell'abitudine... e credo che anche cercare un contatto per provare a infondere in loro idee diverse sia fiato sprecato... (passi da un villaggio privo di tutto e ti senti urlare dietro "W Bin Laden..." Robe da matti!!!) Fintanto che le loro istituzioni non cambiano mentalità in merito al benessere comune, tutto ciò non può che continuare e finirà che almeno noi che ci diciamo "viaggiatori" lasceremo quei luoghi a chi cerca l'esotico a tutti i costi e con poche difficoltà... ma per andare dove? forse a rileggersi le pagine di qualche esploratore del passato, sognando un'Africa che non c'è più...
Ora basta che ho fuso la tastiera! Ciao Gianluigi
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Gianluigi H.Galletto "Rommel" Honda AT750 "Ramla"
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#2928 - 08/29/02 03:10 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Campogalliano
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in effetti anche io passando da qualche villaggio ho notato uomini e ragazzi sdraiati all'ombra del muretto oppure a spasso apparentemente nullafacenti (magari erano manager d'azienda e si sa, il manager anche quando guarda nel vuoto stà lavorando...) le donne invece ogni volta che le ho viste o stavano lavorando nei campi, governavano ovini, conducevano muli stracarichi oppure portavano loro stesse pesi e volumi che il mio portapacchi non reggerebbe! Ho raccolto alcune testimonianze su come da qualche anno sia iniziata la mezzadria anche nelle oasi vicino ha Merzouga. Le famiglie che hanno i figli emigrati in Europa si trasferiscono nei paesi, lasciano la loro porzione di terra a famiglie meno "ricche" che la lavorano e cedono metà del raccolto. Forse tutti quelli all'ombra del muretto hanno un parente che lavora all'estero?
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Roberto Plances
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#2929 - 08/29/02 05:30 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Italia
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Attenzione nell'esprimere giudizi riguardo all'essere "nullafacenti" o meno partendo dai nostri presupposti di perfetti (ahimè) esemplari della civiltà post-rivoluzione industriale. Per noi è ovvio che occorre lavorare, che occorre lavorare molto per produrre benessere collettivo, e infine che occorre lavorare ancora di più per produrre ancora di più benessere individuale! Chi di noi di fronte alla possibilità di guadagnare di più non accetterebbe ulteriori limitazioni del proprio tempo libero e della propria libertà! (Non rispondetemi! rispondo io: "mediamente pochi", e lo dimostrano i fatti!) Ho recentemente letto un bellissimo breve articolo (di cui purtroppo non ho conservato copia) di Fini (non il vicepremier! ) su Ulisse, il mensile(?) che si trova sui voli Alitalia. Nell'atricolo (ripeto, molto arguto), si confrontava il modo di pensare pre-rivoluzione industriale con quello post-rivoluzione industriale (attuale). In pratica per noi è diventato "vergognoso" il non lavorare e bolliamo come parassiti tutti coloro che riescono a farne a meno. Anche se dispongono per motivi ereditari o di fortuna o di astuzia personale di una rendita (anche modesta) che gli consente di evitare il alvoro e di svolgere una vita "contemplativa". Ho avuto modo di parlare dell'argomento qualche anno fa con dei libici. E la discussione mi ha francamente lasciato il segno! A capodanno festeggiammo assieme la mezzanotte e non mancarono (da parte di noi occidentali) le tradizionali lenticchie. Io spiegai loro che esse "andavano mangiate" quale buon auspicio di progresso economico. Ottenni in risposta uno sguardo di sorpresa e di rimprovero che non dimenticherò mai! "Mi fu fatto notare che trovavano a dir poco incomprensibile che un occidentale proprietario della sua casa, di una bellissima e costosissima (per loro) Land Rover, con tanti soldi da potersi permettere il capriccio di andarsene in giro per l'Africa solo per salire e scendere dalle dune come un cretino consumando un sacco di gasolio potesse desiderare ancora più soldi! ...per far cosa che già non potevo fare? ...perchè non desiderare più tempo libero? Inutile dire che fu molto difficile per me atricolare una risposta compiuta. AVEVANO RAGIONE! Già ne ero consapevole, ma mi colpì come un concetto latente nella mia mente da anni potesse essere espresso con tanta semplicità! Io ci penso due volte a dare del fannullone a qualcuno! Per me è fannullone colui che non fornisce il corrispettivo in lavoro dello stipendio che gli viene pagato! ...ma non lo è ASSOLUTAMENTE chi per libera scelta decide spontaneamente di dedicare meno tempo al lavoro ed al personale (e collettivo) progresso economico, privilegiando il proprio riposo, il proprio tempo libero, la propria libertà... Per concludere (perchè credo proprio di avere esagerato): solo un centinaio di anni fa quelli fra i nostri bisnonni che avevano la fortuna di essere benestanti (possidenti terrieri od altro) sarebbero stati considerati degli imbecilli se avessero deciso di lavorare per migliorare il proprio benessere! E, paradossalmente, questo modo di pensare ha consentito lo sviluppo della civiltà lasciando spazio per lo sviluppo di arti, scienze, filosofie ecc! Tutti progressi ottenuti da fannulloni, che in genere si accontentavano di quello che avevano, purchè fosse superiore al minimo indispensabile!
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Lone Land (the Lone Rover)
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#2930 - 08/29/02 06:31 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Italia-Tchad
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dal mio puto di vista trovo molto vicine alla realtà l'analisi di Klaus e di AG-Adrar.
Non voglio cercare di scrivere belle parole o essere descrittivo nelle mie argomentazioni ma cercherò di essere molto conciso.
1- pur essendo una realtà le colpe del passato coloniale possono essere quelle di avere dove possibile spolpato quelle popolazioni ma non c'è nessuna colpa sul comportamento attuale della gente. La colpa E' NOSTRA. Non si spiegherebbe altrimenti la differenza di comportamento fra zone battute dal turismo e no. 2- e pur vero che un certo benessere riduce l'aggressività,andate a Ouarzazate,pur essendoci una nutrita schiera di negozi nessuno cercherà di accalappiarvi,tanto gli affari vanno bene lo stesso. 3-La crescita e la consapevolezza di avere una dignità di un individuo lo induce a comportarsi di conseguenza:è ormai molto tempo che non entro in Algeria me lì se avevi un contatto ti veniva proposto un baratto e nessuno cercava di mendicare. 4- la cosa che ritengo più spregevole e il bussines sullo scrocco a noi turisti(figuriamoci se dei ragazzini riescono a comprendere o hanno minimamente voglia di pensare che noi siamo "viaggiatori"!). 5- possiamo scrivere ascoltare tutte le argomentazioni che vogliamo noi abbiamo I SOLDI e TANTI riuscire a fare un affare con noi rappresenta per un autocnono nel peggiore dei casi una settimana di stipendio ed è un lavoro comodo comodo.... 6- sono convinto che in luoghi frequentati da noi ricchi ben raramente aiuteremo chi ha veramente bisogno i più visibili sono quelli che praticano questo giro e che oltre al francese imparano anche a parlare l'italiano lo spagnolo ecc.
E' un dato di fatto che c'è chi ci campa, qualche volta trovi anche delle persone intelligenti e non aggressive in quel caso decidi con piacere di fargli concludere un affare purtroppo e a dispetto di nugoli erranti di ragazzini con la cartella in mano che vanno? (magari!)a scuola .Dove manca la cultura (e non solo)anche la disperazione induce prima a sorridere e salutare noi che passiamo,poi quando non funziona più ci corrono dietro e infine l'astuzia diventa quella di ingannare i percorsi..... ciao
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#2931 - 08/29/02 11:13 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Messaggio inizialmente inserito da adolfo: dal mio puto di vista trovo molto vicine alla realtà l'analisi di Klaus e di AG-Adrar.
Non voglio cercare di scrivere belle parole o essere descrittivo nelle mie argomentazioni ma cercherò di essere molto conciso. La colpa E' NOSTRA.
Non sono d'accordo: assumersi collettivamente una responsabilita' che non puo' comportare alcuna conseguenza non e' il sistema giusto per finalizzare un'analisi. La colpa sarebbe nostra se avessimo realmente e collettivamente causato la situazione e potessimo realmente porvi rimedio. Nella realta' la situazione non e' stata causata da me, come non penso sia stata causata dalla maggioranza di chi scrive qui. In ogni caso nessuno di noi, il sottoscritto per primo, puo' porre in essere comportamenti o decisioni tali da mutare questa stessa situazione in un qualsiasi senso. In pratica, dicendo che la colpa e' nostra si suggerisce un unico rimedio: smettere di viaggiare e starsene a casa propria, evadendo da comportamenti potenzialmente dannosi e sottraendo 'vittime' a coloro che hanno fatto del mendicio la loro ragione di essere: in questo modo li conviciamo a cambiare idea per mancanza di business.... Non mi sento di condividere questa linea. Credo invece che si sia in presenza di un confronto tra culture e civilta' profondamente diverse, confronto nel quale il danaro occupa a volte (non sempre e non ovunque pero': ci sono posti dove 'loro' sono molto ma molto piu' ricchi di noi!) una posizione di evidenza ma non e' invece mai la chiave interpretativa dei fatti. I poveri e gli emarginati ci sono ovunque, anche a casa nostra, basta volerli vedere perche' ci sono e ce ne sono anche non pochi. La differenza e' che da noi forse un pasto lo rimediano in qualche parrocchia o in qualche mensa per i poveri mentre in molti paesi nordafricani questi 'lussi' non ci sono. Un bambino affamato, con madre altrettanto affamata che trovi in Algeria e' uguale ad uno in Marocco cosi' come e' uguale ad uno in Romania. Queste persone sono vittime, vittime di situazioni certo piu' grandi di loro, vittime forse di un meccanismo economico che stritola la propria periferia. Di questo meccanismo economico facciamo parte tutti, noi e i loro concittadini in egual misura; questo meccanismo economico non ha alternative rivoluzionarie che storicamente si siano rivelate valide. Le persone, bambini e non, che vivono di espedienti truffaldini, mendicando o facendo le finte guide o altro, ci sono e ci sono state anche da noi. I film di Toto' che ci facevano tanto ridere dipingevano una relta' che a Napoli c'e' stata sul serio dal dopoguerra in poi. E noi non siamo stati colonizzati: non si puo' parlare di colonizzazione quando si perde una guerra e si e' invasi e occupati per pochi mesi! E allora ? E allora quello che si puo' e si deve fare e' 1. Non colpevolizzarsi se non si e' realmente colpevoli. Se tiri le biro nel mucchio di bambini sei colpevole perche' incoraggi il comportamento dei bambini; se cedi qualcosa solo in cambio di qualcos'altro non sei colpevole perche' il commercio appartiene alla nostra cultura quanto alla loro. 2. Evitare i comportamenti che possano incoraggiare problemi successivi. vedi sopra. 3. Aiutare chi ha veramente bisogno: si distinguono dagli altri, non ci si puo' sbagliare.. Siamo turisti ? Forse. Siamo tanto ricchi da poterci permettere di giocare sulla sabbia con i nostri fuoristrada che costano spesso meno dei loro pick up ? Si. Siamo mandrie di capre condotte da un albergo a 5 stelle ad un altro passando dai bambini imploranti solo per fotografare un po' di colore ? Proprio NO. Dimostriamo e dimostriamoci che siamo viaggiatori e non turisti: una prima dimostrazione e' questo forum; nessun turista a 5 stelle starebbe qui a pensare e a scrivere su argomenti cosi' distanti dalla sua realta'.....
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#2932 - 08/30/02 08:26 AM
Re: I bambini del nord Africa
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qualche anno fa ricordo un periodo in cui ai semafori prolificarono i lavavetri, dapprima esuli dell'est europeo poi africani. La novità colse, penso la maggioranza di noi, di sorpresa eravamo abituati a vedere mendicanti, zingari chiedere l'elemosina ed ognuno di noi si comportava secondo coscenza. Poi tutto in un tratto ci siamo trovati a "comprare" un servizio. Ci pulivano il vetro per poche monete. Chi di noi non ha mai pagato questo "pedaggio" al semaforo. Io si, almeno all'inizio incrementandone così la diffusione. L'evoluzione per farla breve è stata che, partendo da una semplice richiesta siamo arrivati alle minacce se non si pagava, oppure peggio allo scontro fisico se l'insistenza da parte dei lavavetri diventava troppa, sopratutto con donne e anziani alla guida. Poi è iniziato lo sfruttamento dei minori, goccia che fece traboccare il vaso, e finalmente mise in moto le autorità per eliminare il problema (almeno nelle città che frequento). Per ragioni di lavoro in quegli anni conobbi un ragazzo Tunisino. Mi racconto cme fosse per lui difficile lavorare in regola, pagare l'affitto e risparmiare qualcosa da mandare a casa. Mi disse della competizione che doveva sostenere con i connazionali "lavavetri", guadagnavano di più e quando tornavano a casa portavano guadagni alle famiglie che lui poteva solo sognare. Nel suo paese quelli che da noi mendicavano ai semafori si trasformafano in persone di successo. Riflettendo cncludo: La maggioranza degli italiani sono impreparati ad affrontare questi fenomeni o situazioni sociali nel nostro paese (figuriamoci all'estero). Mendicare in qualche caso paga più che il lavoro quindi difficilmente si può convincere chi è disposto a farlo. Forse in alcuni casi non è facile capire chi mendica per fame e chi per comprarsi le Nike.
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Roberto Plances
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#2933 - 08/30/02 09:21 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Io trovo analogie molto profonde tra la situazione dei magrebbini non questuanti e quella dei nostri montagnini dei tempi passati: vivere in ambiente ostile ha selezionato per secoli gente semplice, dignitosa abituata a vivere di poco e a lavorare duro per mangiare. Poi è arrivato il progresso. Da noi è stato un passaggio graduale e lento, che ha permesso alla gente di abituarsi e di guidare il processo. Nel Magreb è andata diversamente, e comunita che hanno una cultura vecchia di centinaia di anni si trovano improvvisamente in situazioni che non sanno affrontare. Io pero' sono molto ottimista, credo che non ci sia bisogno di nessun intervento ne' dei governi locali, ne di quelli piu' civili per gestire il passaggio. ci vorranno magari un po' di generazioni, ma alla fine i mendicanti magrebbini spariranno. Perchè sono un peso per la comunità in cui vivono e nel lungo periodo dei pesi ci si libera naturalmente. Cosa sarà il Magreb senza questuanti non lo so, e penso che non saro' piu' qui per poterlo vedere, magari ne faremo parte anche noi oppure sarà il Magreb a diventare come l'occidente. in entrambi i casi ci sara' una nuova categoria di mendicanti importati da chissa' dove (Sahel, africa sub sahariana), e via che la ruota gira. Non penso che nessuno di noi porti una responsabilità individuale per il corso dei cambiamenti, NON è colpa nostra. A noi è andata molto bene direi visto che siamo qui a raccontarcela invece che essere da qualche parte a morire di fame o di guerre. Come dice Peter è facile capire quali siano i comportamenti corretti e quali no. Coerenza, mano sulla Coscienza e avanti.
Certo che la lunghezza medi dei messaggi non è male su questo tread...
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Carlo S III 109 HT
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#2934 - 08/30/02 10:36 AM
Re: I bambini del nord Africa
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più entro nell'argomento e più scopro aspetti del problema che mi lasciano basito. Se qualcuno di voi avesse voglia legga questa pagina... http://www.narcomafie.it/news_archivio/news_2001_4.htm
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Roberto Plances
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#2935 - 08/30/02 11:41 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Letta, fa una certa impressione, anche se c'è di peggio, molto peggio in altre zone. Quello che uno si chiede è: che fine fa la bambina quando cresce? Facile pensare il peggio, ma magari no, e se la bambina avrà dei figli optrà almeno aspirare a qualcosa di meglio per loro. lei un po' di benessere l'ha respirato.
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Carlo S III 109 HT
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#2936 - 08/30/02 12:52 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Mah... letta cosi' certamente fa effetto perche' si descrive una situazione del tutto estranea alla nostra cultura. Personalmente la trovo ripugnante pero' nel contesto ci puo' anche stare, almeno fin tanto che questa bambina a casa sua nelle montagne avrebbe continuato ad avere una aspettativa di vita breve e anche in quella brevita' una vita fatta di stenti. Quello che mi da' da pensare e' invece la considerazione che quando si pensa ai 'poveri Marocchini immigrati' non si fa caso che in realta' sono esponenti di una razza di conquistatori che a loro volta emarginano, opprimono, umiliano i Berberi autoctoni reali di quelle terre....
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#2937 - 08/30/02 04:57 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: BOSSICO
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Ho aspettato un po' a scrivere il mio parere per capire meglio ( o così credo ) gli aspetti più profondi della discussione. Anzitutto NON mi sento in colpa per i regali che mi è capitato di fare in Marocco e per la situazione in cui si trovano NON mi sento responsabile direttamente perchè nel mio piccolo ho cercato di fare il massimo per aiutare la gente in questione . Precisando che non mi è mai passato per la mente di regalare un qualche cosa ad un bambino o un ragazzo incontrato in una zona turistica in quanto facilmente accattone da '' turisti '' , ma solamente in posti dove ho ritenuto che fossero veramente utili , ad esempio in pieno Atlante a Nord a quota 2500 ho regalato ad un pastore un paio di scarponcini da trekking non nuovi ma che svolgevano al meglio la funzione alla quale erano destinati , oppure ho regalato un pacco di biscotti ad un gruppetto di bambini che in tutti e due i viaggi che ho fatto in Marocco ho trovato su un cordone di dune a sud.Oltre a questo avevo anche un sacco di maglioni . Notare che nessuna di queste persone mi è corsa incontro ma sono stato io che ho sentito qualche cosa dentro. E' anche vero che noi occidentali ci divertiamo a scorrazzare per il deserto con costosissime macchine e che loro muoiono di fame , però è anche vero che da loro le ricchezze sono fortemente concentrate in poche mani e la gente viene tenuta in una condizione di ignoranza. Ho notato nei villaggi più a nord che il lavoro viene svolto nella maggioranza da donne e gli uomini fanno i '' bonzi '' tutto il giorno ( e se i nostri nonni nel dopoguerra avessero fatto anche loro così in che situazione ci troveremmo adesso ? ) e che la vita di un animale è considerata superiore a quella di un bambino , perchè l'animale produce il bambino no. Mi è capitato di entrare in un villaggio e ci sono state chieste delle medicine perchè un bambino si era tagliato. Morale della favola il bambino aveva un braccio ed una spalla in cancrena ma il capo del villaggio non voleva assolutamente che fosse portato all'ospedale ( siccome distava 50 km ci siamo offerti di portarlo con le nostre Toy ).Personalmente NON penso che un comportamento simile sia una conseguenza degli occidentali. Con una mentalità del genere pensate che uno stato possa progredire ? Ciao
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#2938 - 08/30/02 08:08 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Italia-Tchad
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Direi che è estremamente riduttivo comunque chiamarsi fuori a titolo personale o anche al livello di forum. Quello che fa testo è solo l'insieme maggiore e l'insieme maggiore che si può analizzare è la società. Anche io non mi sento in colpa :rolleyes: In pratica, dicendo che la colpa e' nostra si suggerisce un unico rimedio: smettere di viaggiare e starsene a casa propria, evadendo da comportamenti potenzialmente dannosi e sottraendo 'vittime' a coloro che hanno fatto del mendicio la loro ragione di essere: in questo modo li conviciamo a cambiare idea per mancanza di business.... no caro Peter, smettere di viaggiare potrebbe essere un'idea per chi è più sensibile ma per fermarsi proprio in uno di quei posti dove la gente ha veramente bisogno ed AIUTARLI a costruirsi un futuro. x Nik ma solamente in posti dove ho ritenuto che fossero veramente utili , ad esempio in pieno Atlante a Nord a quota 2500 ho regalato ad un pastore un paio di scarponcini da trekking non nuovi ma che svolgevano al meglio la funzione alla quale erano destinati Bisogna avere un cuore veramente di pietra per restare insensibili allo sguardo di un bambino muto ai bordi della pista,non dico che basta guardarlo negli occhi,dico che anche adesso che scrivo o adesso che leggi BASTA ripensare a quello sguardo per sentirsi male. Purtroppo bisogna essere comunque COSCIENTI che quello può essere il primo passo soprattutto quando QUEL bambino che si trova sempre lì a pascolare il gregge riceverà un altro dono da qualcun altro e magari un'altro ancora....e dopo?
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#2939 - 08/30/02 08:20 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Prima di tutto: la mia era una provocazione; non ho mai pensato di starmene a casa... Messaggio inizialmente inserito da adolfo: Bisogna avere un cuore veramente di pietra per restare insensibili allo sguardo di un bambino muto ai bordi della pista,non dico che basta guardarlo negli occhi,dico che anche adesso che scrivo o adesso che leggi BASTA ripensare a quello sguardo per sentirsi male.
Purtroppo bisogna essere comunque COSCIENTI che quello può essere il primo passo soprattutto quando QUEL bambino che si trova sempre lì a pascolare il gregge riceverà un altro dono da qualcun altro e magari un'altro ancora....e dopo?Mah... Secondo me QUEL bambino che hai (abbiamo, anche a me e' capitato piu' volte) incontrato ai margini della strada e che ti guarda semplicemente passare probabilmente non arrivera' mai a pensare che mendicare doni dai passanti sia piu' profiquo che pascolare le capre, e questo semplicemente perche' quei bambini non li trovi in citta' o nei villaggi, li trovi in posti sperduti a chilometri di distanza dall'insediamento "civile" piu' vicino. A quel bambino, purtroppo, della biro non importa quasi nulla ma del filone di pane anche un po' moscio per il trasporto importa tantissimo..... Prova a dare del pane a quelli che ti assediano chiedendo la stilo o il dirham...
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#2940 - 08/30/02 08:28 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Registered: 01/08/02
Posts: 1225
Loc: Italia-Tchad
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stavo quasi per editare il mio messaggio per dire che comunque avrei fatto come Nik per quanto riguarda Prova a dare del pane a quelli che ti assediano chiedendo la stilo o il dirham... no ci provo nemmeno ciao [ 30 Agosto 2002: Messaggio editato da: adolfo ]
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#2941 - 08/30/02 10:30 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Torino
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A proposito di tutto questo rumore per nulla (tanto non cambieranno mai...), qualcuno ha appena visto -è finito verso mezzanotte- la puntata di "frontiere"? anche se marginalmente (si svolgeva tra niger e nigeria, ma + in niger) mi ha fatto riflettere su quanto si sta discutendo quì...
Se una donna lascia i suoi figli maschi nelle grinfie del marabutto, dai 4-5 anni ai 22-23..., e costui gli insegna l'arabo classico + il corano e null'altro, e per di + a fine giornata (ah dimenticavo, vivono con lui per tutti quegli anni!!!) li manda per la città o villaggio o che dir si voglia a fare l'elemosina e per di + chiedendola in maniera "attiva", cioè prendendosi cosa gli serve!!!... come si può non pensare che, a loro volta, altri meno fortunati bambini -già perchè nonostante tutto per loro è una fortuna vivere da reclusi per una 15ina di anni- credino che sia un esempio da imitare??? E poi ancora, la schiavitù persiste e proprio per mano dei kel twareg che continuano a vendere e comperare bambine o donne o a tenersi i loro figli per arricchire il proprio "parco braccia" o per ricavarne nuove concubine...
Certo che l'Africa più la vivi e più e strana e contrastata... ed ecco che qualche bella "badilata" data quà e là ogni tanto... (anche solo per farmi passare la rabbia che a volte mi assale nel vedere che il vuotismo mentale prevale sulla possibilità di migliorarsi...) mi verrebbe proprio di tirarla...
Spero solo che la sharia non si prenda anche il niger...
Uffa, di nuovo un'altra tastiera fusa... 'notte...! Gianluigi
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Gianluigi H.Galletto "Rommel" Honda AT750 "Ramla"
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#2942 - 09/01/02 09:15 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Loc: Treviso
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Indubbiamente la senazione di non sentirsi colpevoli perchè noi non facciamo cosi o colì c'è. Ma veramente il fatto che noi viviamo qui e loro li, il fatto che la globalizzazione ci sta portando a spremere i paesi poveri per essere sempre più ricchi noi e quindi godere del benessere di viaggiare con macchine super costose(quelle nuove) ci permette di dire NON SIAMO COLPEVOLI? Non so...Certo che quando si attraversano i poco più dei 20 Km di dello stretto di Gibilterra si rimane sconvolti di come possano due continenti così vicini ( da Algeciras si vede benissimo l'Africa) essere così diversi. I governi dei paesi africani sono ostaggi delle multinazionali che producono prodotti che NOI compriamo pretendendoli a costi sempre più bassi...La spazzatura che si vede in giro per il territorio magrebino è prodotta perloppiù dalle nostre industrie, l'inquinqmento nelle città grandi è prodotto dalle auto prodotte in europa, poi rottamate perchè inquinanti e vendute a loro (si perchè li non inquinano...) . La Nestlè ha lo strapotere dei prodotti alimentari zuccherati...Ad Agadir ho comprato la riserva di bottiglie d'acqua per il Sahara e poi ci siamo accorti che era prodotto a Agadir da una ditta che si chiama Coca Cola Company ..ecc. Ma i ragazzini ti continuano a chiedere dhiram, e a casa hanno la parabola per vedere le cose che abbiamo NOI e che anche loro è giusto che prima o poi dovranno avere...la playstation, il telfono cellulare, il computer, il profumo e tutte le cose inutili che NOI compriamo. La vedo NERA per loro... ma questo significa che diventerà nera anche per noi. La dignità umana associata al denaro va a farsi friggere, e stiamo insegnando loro che la cosa più importante per avere le nostre inutili cose è accumulare DHIRAM.
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#2943 - 09/23/02 10:15 PM
Re: I bambini del nord Africa
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Se si parla di motori, gomme e sospensioni, ci sono leggi fisiche che dicono dove sta la verità e dove l'errore. Qui non ci arriveremo mai a capo, ognuno di noi, oltre ad essere diverso dagli altri geneticamente ragiona in base ai condizionamenti che ha avuto nella sua vita e la verità non può quindi essere univoca, ognuno ha ragione per il suo modo di pensare che gli deriva dalle precedenti esperienze, quindi lungi da me dal volere convincere qualcuno di essere io nel giusto. Voglio solo esprimere il mio pensiero. Fatta questa bella premessa "politica", vi dico che ho avuto incontri con bambini nel Sahara diversissimi. Quello che mi resterà sempre impresso riguarda un bambino di Chirfa, con il ventre gonfio per la denutrizione, che leccava la polvere sul portamoto che ho attaccato al Land, mentre compravamo il carburante, carissimo, nel suo villaggio. Abbiamo lasciato alla sua famiglia il pane che avevamo comprato a Djanet, abbiamo comprato della farina e ci siamo rifatti il pane sotto la sabbia. A rigor di logica non avrebbe senso. Regali il pane per poi comprare dalle stesse persone la farina per farne dell'altro? Tanto varrebbe lasciare direttamente i soldi...o no? Quei 2 milioni in carburante pagati nel villaggio porteranno dei benefici anche a quel bambino? Forse no... ma spero tanto di si. Sicuramente, se non fossimo passati, di beneficio immediato non ne avrebbero avuto. Con il nostro passaggio abbiamo turbato una quiete precedente? Credo di no, non eravamo comunque i primi viaggiatori (o turisti) che passavano di là e cerco sempre di educare (permettetemi il termine) le persone che accompagno nel deserto a passare più inosservate possibile (per la cronaca, i Toyota da 200 Hp li hanno visti da sempre, in mano a militari e contrabbandieri). Poi c'è l'estremo opposto: "i paesi dei bambini bastardi". Avete mai fatto la pista che da Imilchil va a Tinrhir passando per Todra? Quello è un bell'esempio! Avete visto lo sguardo di odio di certi bambini quando non vi fate infinocchiare e prendete la pista giusta che non va a perdersi nelle viuzze dei villaggi? Quando non vi fermate a regalare questo e quello? Quando li vedete tirarvi una pietra grande come una palla da baseball che se vi prendesse in testa vi ucciderebbe? Quando vi aprono al volo la portiera posteriore e vi rubano le borse? Fateci caso! Secondo me, se nessuno avesse regalato biro, soldi, caramelle ed altre cavolate del genere ed i genitori fossero delle persone con po' di dignità in più e la insegnassero ai loro figli, questo non succederebbe. Quando ci tirano un sasso che ci rompe un vetro o ammacca la carrozzeria se siamo in macchina o ci fa del male se siamo in moto dobbiamo chiedere scusa noi per essere degli stronzi con una veicolo costoso? Se voi vi sentite così, statevene a casa vostra e la coscienza sarà salva! Non ho mai sentito dire che si tirassero i sassi alle macchine quando nel dopoguerra, in Italia, c'era fame più che in quei paesi del Marocco di cui stiamo parlando (dove qualcuno che ha fame, in altre zone, c'è). Da noi il padre di un bambino che avesse fatto una cosa del genere lo avrebbe riempito di legnate, là il padre ride e lo riempie di legnate per altri motivi! (il metodo Montessori non esisteva da noi allora, come non esiste in Africa adesso). In quella zona nessuno ha fame e vi garantisco che mio padre, che ha 80 anni ed ha girato scalzo, come loro adesso, nella campagna Bolognese fino a 10 anni e non la vedeva certo una cosa triste. Molti dei suoi amici erano scalzi come lui ed abituati ad esserlo, quindi no problem. Se il fatto di essere senza scarpe fosse un problema vitale non si spiegherebbe che i bambini Marocchini, per correrti incontro, spesso si tolgono le ciabatte per correre più forte tra i sassi. Queste sono esigenze di noi fighetti. Quello di cui, a mio avviso, hanno bisogno i bambini Marocchini è l'istruzione, ma purtroppo non basta regalare biro e quaderni. La grande differenza tra la Tunisia e gli altri Paesi del Maghreb è proprio questa. Nel Sud Tunisino non esiste villaggio senza una scuola. Tranne i figli di pochi pastori nomadi che vivono nel deserto tra le dune, tutti i giovani hanno l'istruzione obbligatoria fino a 15 anni. Se cerchi qualcuno che non sappia il Francese, fatichi a trovarlo. In Marocco, contrariamente a quello che scrive l'amico di cui non ricordo il nome, in molti villaggi dell'Atlante o del Sud, molti non conoscono nemmeno l'Arabo, altro che il Francese. Questi parlano solo il loro dialetto... Per oggi basta. Scusate la prolissità. Pensavo di cavarmela con 5 righe, ma l'argomento ne richiederebbe altre 50. Un saluto a Peter che anche in questo argomento ha già scritto cose che condivido completamente. Ciao. Roberto
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Roberto Musi
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#2944 - 11/06/02 11:40 AM
Re: I bambini del nord Africa
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Posts: 14
Loc: Trentino
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In Marocco, circa due anni fa, parcheggiai la Land Rover 110 in un dei tanti villaggi, immerso negli olivi, a circa venti chilometri a sud di Marrakesch. Rimasi ospite di una famiglia per circa 12 giorni. Solo Mohammed, ventenne, parlava un po' di francese, invece il fratello minore, le due sorelle, anche loro un po' più giovani, assieme alla sorellina di sette anni e ai genitori, parlavano solamente berbero. La loro abitazione era la classica casa in pisè (fango e paglia pressati) affiancata ad altre, era priva di elettricità, e l'acqua si estraeva con secchio e corda dal pozzo interno. Finalmente dopo i primi giorni, passato il comprensibile imbarazzo nei confronti di una persona estranea, mi fecero partecipare al loro ritmo di vita quotidiano. Governare gli animali, coltivare l'orto, e svolgere le faccende domestiche.Una vita semplice, che a prima impressione avevo giudicato povera, ma con il passare del tempo, mi accorsi che in quella semplicità c'era nascosta una ricchezza. A quella famiglia non mancava nulla; avevano un orto (coltivato con tecniche diverse dai nostri), una mucca, capre, galline un asino anche qualche pecorella. I primi tempi mi facevano mangiare da solo in disparte, nel loro salotto, ma poi finalmente mi fecero mangiare con loro in cucina. Qui il pavimento era di terra battuta, non c'erano mobili, e nemmeno la luce elettrica. In un angolo, accovacciato, un piccolo forno in terracotta alimentato con sterco di vacca, e proprio sopra un buco nel soffitto per la fuoriuscita del fumo. In un'altro angolo un piccolo mulino in pietra, manuale. Ovviamente le pareti erano prive di piastrelle si vedeva solo terra pressata. Eppure non c'era sporcizia, tutto sembrava così pulito e dignitoso; il semplice ed essenziale pentolame, era lavato e diligentemente sistemato tutti i giorni immediatamente dopo i pranzi. Con loro ho collaborato al lavoro nei campi, e ho aiutato a scavare più in profondità il loro pozzo dell'orto (sono sceso a oltre 40 metri di profondità per riempire di pantano i secchi ricavati dai copertoni). Ho mangiato il loro pane, il formaggio, il miele, il loro Couscous e le verdure, ho bevuto il loro thè e il latte, ma soprattutto ho respirato la loro semplicità e felicità. Ecco qual è la loro ricchezza. Non so se riuscirei a vivere tutta la mia vita la, assieme a loro. Anche se non parlavo la loro lingua percepivo i loro sentimenti le emozioni fatti di tenerezza e aprezzato la loro tenerezza, e semplice umorismo e tutto. Queste emozioni, vissute al solo lume di una candela, tra quelle mura fatte di fango e paglia, mi hanno fatto riflettere a molte cose. Il mio pensiero è andato a quelle famiglie che conosco in Italia, perché sono la mia o quelle dei miei conoscenti; in nessuna di esse ho mai percepito una simile atmosfera. Da noi, ognuno ha le proprie attività, i figli si rifugiano nelle loro camerette super accessoriate, mentre i genitori carichi e stressati dal lavoro corrono come forsennati avanti e in dietro. L'atmosfera famigliare è spesso marcata dal rumore dei due o tre televisori accesi nelle varie stanze mentre ognuno sta per i fatti propri. I sentimenti non sono condivisi. Che tristezza!
Sopperisce il comfort delle nostre case alla mancanza di emozioni? Quanto vale la nostra ricchezza? Ci da la felicità?
E i poveri, come sono veramente? Con quale lente li guardiamo? Il nostro giudizio nei loro confronti è corretto?
Queste sono tutte domande alle quali sarebbe bene dare una risposta. Ecco perché per me è molto importane capire quello che vedo nei luoghi dove mi reco ma è importante soprattutto guardare con nuovi occhi la mia società, la mia famiglia, il mio cuore!
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