cerco informazioni su sicurezza in Niger ed eventuali riferimenti per possibile traversata

riferimenti ne troverai tanti, rassicurazioni sulla sicurezza poche.. secondo me (così come per l'algeria) il niger è un paese dove potenzialmente il rischio di passare brutte avventure c'è, dipende dal nostro sistema nervoso se andare o meno..
comunque se uno ci sa fare, ha rispetto e non è un gradasso in quei posti nessuno gli farà del male, questo mi sento di poterlo assicurare dopo 20 anni di viaggi..

Il transito Libya / Niger e Niger/ Libya mi risulta al momento chiuso . Normale invece la circolazione dei turisti all'interno del Niger secondo le disposizioni locali.

BYBYBYB GFCLY

La frontiera Algeria/Niger - In-Guezzam/Assamaka è aperta. Basta avere un pò di pazienza per i controlli (noiosi quelli algerini!). Confermo quanto scritto da Tommaso per la sicurezza. Dal '96 primo viaggio ad oggi, non ho mai avuto nessun problema anzi, solo grandi emozioni.

Attualmente c'è un gruppo della ns associazione Itinerari africani percorsi di cultura http://www.itinerariafricani.net che sta effettuando un giro nelle oasi dell'Air, quindi Temet, Tafassasset, Djado, Seguedine, Dirkou, Bilma, Fachi, Albero del Teneré, Agadez. Per ora è tutto ok!

Il ns corrispondente di Agadez c'informa che: E' vietata la traversata dell'erg di Bilma e la zona al confine col lago Ciad fino a Nguigmi. A sud di Bilma le autorità di Agadez non permettono di andare a causa del rapimento dei ns connazionali.

Donato

Nel Niger, il governo centrale di Niamey non è in grado di controllare adeguatamente il territorio. Per questa ragione, e per altre, nella zone desertiche più periferiche si è esposti alle 'intenzioni' dei locali che, per esperienza plurima diretta, non sono così tragicamente malevoli. Senza entrare in racconti soggettivi, mi permetto di darti una indicazione generale: tieni un posto disponibile sull'auto e cerca un passeggero che ti serva da lasciapassare. Un militare che rientra in licenza, un camionista in panne, una guida scaricata (ce ne sono...)Con il quale andare verso la tua destinazione, anche adattandoti. E' la migliore garanzia di incolumità e di poter vedere luoghi particolari.
In caso di difficoltà, la prima regola è "basso profilo", poche parole e pochi sorrisi ebeti. Chiedere chi sia il capo e cercare di rimetterci il meno possibile. A me è andata bene.
Roberto

confermo quanto detto da barcana2, sante parole.. e a lui è andata veramente bene, anzi un bel romanzo di esperienza africana vera, tosta..
riguardo il niger, ricevo oggi, da un amico appena rientrato da laggiù, la seguente mail: "Sono rientrato ieri dal Niger veramente molto bello soprattutto le carovane………. Il paese è tranquillo e non si corre nessun pericolo nel tragitto Agades- Bilma-Djadò-Temet - Timia"

:p

E' quello che scrivevo anch'io lo scorso anno in questo periodo ma dopo tre giorni dal mio rientro ammazzarono un francese nell'Air. Il Niger è come la roulette russa.

Bravo Alfredo, anche a me quando chiedevano come era la situazione in Niger dicevo: "tutto tranquillo.......ma non garantisco per il futuro."
Purtropppo non c'è regola, a parte quelle che dice barcana, cioè volare bassi....

In tempi considerati 'normali', ho gironzolato per il Ténére, Djado, Air, adrar Bus, adrar Mariaou, monts Gautier et similia. Pur vivendola da viaggiatore, la mia giornata era impegnativa.
Vi dico il perchè.
Con me avevo un ex combattente della ribellione improvvisatosi(???) guida per sbarcare il lunario (e per controllare il traffico....secondo me) Imbarcato a Madama.
Ad un certo punto noto che, nel mutismo totale, non perdeva una traccia di pneumatico, uno sbuffo di polvere, si informava da chiunque incontrassimo e ritornava talvolta sui suoi passi per essere sicuro delle sue deduzioni. In silenzio. Poi incominciarono i campi senza luci, dentro le fenditure del terreno. Arrivammo a saltare la cena calda: solo scatolette per non fare fuoco.
Lui, muto fino a quel momento, mi racconta sottovoce, al buio, che erano un paio di giorni che notava delle tracce da lui ritenute "pericolose" che comparivano e scomparivano sul nostro percorso.
Ebbi la sorte di individuarle sul mio lato dell'auto mentre lui guardava dall'altro. Le seguii e raggiungemmo, poco al di là di una collina, una land 109 con degli uomini armati fino ai denti. Io, che avevo forzato l'inseguimento, mi sentii morire mentre lui scoppiò in una risata liberatoria. Erano cacciatori. Per giunta carichi di selvaggina.
....e non gliene interessava altra....
Questione è di cosa ti riserva il destino.
Un'altra volta mi hanno preso prigioniero,
un'altra volta non ho mai visto nessuno.
La prossima volta sono sicuro che la racconterò, ma non sò cosa racconterò.

La moglie di un diplomatico a Niamey dice che messuno va più a trovare suo marito perchè è sempre più pericoloso viaggiare anche lungo le strade asfaltate. Pertanto come anche in Burghina e nel nord ed est del Mali ed altre nazioni limitrofe bisogna essere preparati ai blocchi stradali da parte di banditi armati improvvisati. Tenendo una cifra ragionevole a portata di mano a volte puoi cavartela offrendogliela. Mai tentare di scappare perchè sparano facilmante.
Ciao. Giuliana

[ 06 Dicembre 2006: Messaggio editato da: Giuliana Fea ]