C'ero anch'io (con un gruppo di 16 persone, 5 macchine e 6 moto) al Tenere' Village di Djanet, sia prima che Alberto Angela partisse sia il giorno in cui i primi due della troupe sono rientrati in albergo
insieme alla loro guida Nigerina , che c'era anche prima che partissero.
Alcune considerazioni:
1.Angela ha richiesto i permessi al governo del Niger per girare a DiBella indicando il giorno in cui sarebbero arrivati. E' come dire a tutto il paese che arriva gente con equipaggiamenti costosi...
2.La troupe aveva con se' una forte somma di danaro in dollari, e questo ovviamente nei permessi non c'e' scritto. Li hanno picchiati per scucire loro tutto ma proprio tutto il denaro che avevano con loro. Chi li aveva informati ?
3.Il ministero del turismo del Niger mente spudoratamente: Angela e' arrivato alla balise di confine della pista
scortato da una pattiglia della Gendarmerie algerina che li' li ha lasciati.
4.Secondo il racconto dei superstiti fatto a noi in prima persona il fattaccio e' avvenuto circa 40Km all'interno del confine con il Niger.
5.Per finire la guida del Niger: personaggio tranquillissimo e senza il minimo problema, assillo o preoccupazione, neppure pensando al fatto che gli Algerini lo avevano trattenuto per accertamenti. Probabilmente la percentuale sulla rapina lo ha soddisfatto in pieno....
Sicuramente il Niger e' un posto
dove viaggiare, un posto dove qualche piccola attenzione a volte ti salva da disavventure, come evitare di annunciarsi e prendere la guida si' ma sul posto, come ad esempio abbiamo fatto noi l'anno scorso quando abbiamo reclutato un tizio ad Agadez (Si chiamava anche lui Ibrahim, era un tuareg ed e' straordinariamente somigliante alla guida gia' citata in altro episodio Nigerino, ma con noi forse perche' avevamo anche un bravissimo

tuareg algerino al seguito e' andato tutto liscio).