Sono sbarcato il 16 ottobre a La Goulette e la situazione del GPS è la seguente:
adesso ci guardano, è il loro strumento di potere del momento così come un tempo cercavano le videocamere oppure i telefonini prima serie.
Noi eravamo 15 macchine e solo 5 di noi hanno preso un doganiere puntiglioso che, alla vista dei cavi e porta GPS sul cruscotto ci ha detto di tirarlo fuori e di andarlo a dichiarare all'ufficio delle poste e telecomunicazioni (SERT) presente all'interno del porto. Chiaramente abbiamo aspettato 45min l'arrivo dell'inserviente che è stato veloce nel compilare il formulario d'importazione. Spesa 0 !!
A me ha chiesto: "quanti GPS hai ?" ad un mio amico: "qualcosa da dichiarare ?"; io ho detto 1 sperando di cavarmela (ne ho 2) e così non è stato, mentre il mio amico ha detto niente e se l'è cavata.
Quindi se avete un GPS palmere conviene metterlo in valigia e dire che non l'avete, mentre coloro con i cavi ed impalcature varie sul cruscotto non hanno grande speranza..
Come al solito consiglio a tutti di dire sempre una mezza verità più che una mezza balla in qualsiasi dogana africana perchè se dici no e poi ti beccano tutto il resto (PC, CB, GSM, IRIDIUM, ecc) allora si che sono cazzi.
Buone sabbie..

Confermo\ Siamo appena tornati dal Sud della Tunisia- Alla Goulette dovuto denunciare tutti i GPS anche palmari. Procedura abbastanza veloce con doganiere disponibile , ma se si è in tanti diventa lunga in modo particolare se non funziona la Fotocopiatrice (Fotocopia del passaporto e auto o moto) e devi uscire dalla Dogana come è successo a noi ed in + è tempo di Ramadan!. Per inciso atteso 3 ore in rada a causa del Ramadan. Il satellitare invece non deve essere denunciato anche perchè da quello che abbiamo capito non è permesso. Doganiere detto che GPS utilizzato per attentati!?. Sul palmare chiesto N.o di serie che su Garmin Etrex non esiste.
Di ritorno imbarco veloce senza nessuna complicazione o formalità aggiuntiva.
SilDOC

Volevo aggiungere la mia esperienza sul tema GPS in Tunisia, ho forse stupidamente dichiarato di avere un GPS al controllo e a parte la piccola trafila di un timbro e una fotocopia già enunciata da qualcuno, mi anzi ci è stato imposto eravammo in tre con il famigerato aggeggio di piombare il GPS.....piombare?, come piombare? nessuno nemmeno i funzionari sapevano come fare, dopo tre ore e varie richieste ci hanno detto che il sacchetto dovevamo fornirlo noi e il sigillo lo mettevano loro.
Ho pronatamente fornito tre sacchetti di plastica trasparente, dove il diligente funzionario ha applicato il sigillo, cavo in acciao, chiusura in alluminio con tanto di numero di serie riportato sul passaporto.
All'uscita dal porto un altro funzionario ci ha chiesto, perchè avete fatto tutto questo?
All'uscita dalla Tunisia per la Libia abbiamo fatto togliere i sigilli e siamo rientrati in possesso "legale" del terribile strumento, al ritorno è stato sufficente dichiarare di non avere il GPS ed è stato molto più semplice.

Ancora oggi il Governatore di Tataouine nel rilasciare l'autorizzazione a scendere verso il sud della Tunisia raccomanda di avere oltre al solito equipaggiamento di sicurezza(doppia ruota di scorta, ecc.) anche un GPS.

E' quindi veramente singolare che alla dogana di Tunisi vadano a caccia di questi apparati, mi viene il dubbio che le istruzioni partite dall'alto volessero in realtà riguardare i telefoni satellitari (dal punto di vista di uno stato di polizia pericolosi quanto i CB), e che il significato vero si sia perso per strada confondendo i telefoni satellitari con i GPS anch'essi comunemente chiamati "satellitari".

All'arrivo a Tunisi il 24 Ottobre ho mentito spudoratamente alla richiesta circa il GPS, l'avevo nascosto molto bene, inoltre avevo di scorta un palmare con relativo GPS mouse.

Ad un gruppo di ignari francesi che aveva lasciato i GPS bene in vista sono stati contestati, sono uscito prima di capire come è finita la vicenda, se con sequestro, piombatura o semplice pagamento di una tassa.

Per tutto il viaggio ai vari controlli e posti di blocco ho lasciato il GPS in bella evidenza, addirittura si sentiva gracchiare il CB, non glie ne è fregato niente a nessuno, idem all'uscita dalla Tunisia e all'entrata in Libia, il colmo è stato il rientro in Tunisia a Ras Jedir dove siamo passati con tutto l'ambaradan in bella mostra.

In ogni caso penso che all'arrivo a Tunisi sià più prudente nascondere il tutto. Se si è accompagnati da una signora il posto più sicuro è la sua borsa, non ci guarderebbero mai.

C'est l'Afrique.

[ 11 Novembre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]

Idem anche per noi,all'arrivo al porto di Tunisi il 24 ottobre hanno cercato GPS , Satellitari e CB da tutte le parti ma il nostro naso lungo ci ha salvato,( avevo preventivamente nascosto tutto prima....) mi hanno contestato anche la bussola digitale che ho installato sul mio Def,comunque bastava dire che eravamo un gruppo e che il GPS c'è l'aveva quello 30 macchine più avanti!!!!!al nostro amico ,che doveva denunciare il CB all'autorità competente lo hanno lasciato andare perchè con la macchina stava intralciando il traffico caotico in uscita dal cancello del porto.......benvenuti in Africa :rolleyes:

Ci sono altre novità/esperienze recenti?
Ho sentito infatti notizie allarmanti(*), quali autentiche perquisizioni di vetture nelle quali si vedeva l'attacco dell'antenna o anche solo qualche "strano" filo o peggio ancora supporto nel cruscotto.

Possibile che siano diventati così fiscali e severi nei controlli?

(*) In realtà le notizie "allarmanti" si riferivano ad un folto gruppo di "Cattoniani". Può essere che gruppi così numerosi siano considerati "facili prede" dai doganieri, ma c'è poco da girarci attorno... a Natale sbarcheranno tantissimi fuoristrada equipaggiati ed attrezzati ed i doganieri sanno che in ogni fuoristrada c'è un CB ed un GPS (almeno).

In dogana non è che guardino chi sei o se viaggi con Cattone ti chiedono se hai gps e radio quindi se nascondi tutto (antenna compresa) nessun problema
ciao

si, certo, mi riferivo ai "folti gruppi", che "evidentemente" hanno apparati di trasmissione.
Il viaggiatore solitario (o che appare tale), dovrebbe destare meno sospetti in tal merito.

Mi chiedo se è vera anche la storia delle perquisizioni "accurate"...

....Mi chiedo se è vera anche la storia delle perquisizioni "accurate"...

Paura eh...

Non credo che la solerzia (!) dei doganieri tunisini arrivi a distinguere fra gruppi e viaggiatori solitari, dipende da chi ti capita e dalla situazione contingente, se si mettessero a cercare in 500 auto si uscirebbe il giorno successivo.

A fine ottobre a Tunisi eravamo ben 23 "Cattoniani" tutti rigorosamente con GPS e CB nascosti, non è stato trovato nulla ma su nessun auto è stato fatto un controllo più che superficiale.

[ 25 Novembre 2004: Messaggio editato da: raskebir ]