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#26748 - 05/14/04 12:22 PM Chott? A piedi!
umbi Offline
Member

Registered: 09/02/02
Posts: 362
Loc: treviso
Invece di andare a piedi pedala !!

parto da qui, dal suggerimento di Administrator per spiegare la filosofia di un'esperienza.
Anzitutto, la scelta di traversare lo chott è puramente casuale, nasce dalla sfida del tragitto per ricordarci che le sfide devono sempre avere una motivazione ragionevole per compierle, ed un percorso è ragionevole se fornisce una qualsiasi utilità per chi lo compie...una specie di analisi costi/benefici che alla fine deve dare un saldo "positivo".
Allora, assodato, mi sembra, che finora non ci sia stata molta gradevolezza nello spalare per ore e finire poi, trainati fuori dal trattore, penso che se proprio si vuole (non "si deve") un'alternativa utile sia farlo a piedi.
Non disdegno la bici (OK Nik?) ma penso che andare a piedi sia il primo modo di recuperare il senso dell'osservazione e della "acutezza", il modo più profondo di risintonizzare il nostro "dentro" con quello che sta fuori.
Da un pò di tempo il mio modo di andare per l'Africa è quello di chi cerca di uscire dai tempi e dai ritmi del nostro quotidiano per cui la "velocità" è l'imperativo assoluto: fare presto, fare di più...
Andar di fretta, non aver tempo per sostare, per riflettere...
Mi son scoperto di essere stato nel deserto come son stato in autostrada: tabella oraria, partire ad ore x per arrivare ad ore y e accidenti se capita qualcosa che rovina la media, se non si arriva a fare campo là...ma perchè???
Porsi nell'ottica (è il caso di dirlo) di svincolarsi dall'urgenza del tempo, dall'atteggiamento di chi si pone il compito di percorrere medie quotidiane buone anche per le nostre lande autostradali, è un'alternativa riequilibratrice di stati psicologici che minacciano seriamente la nostra struttura relazionale.


"Viandante, son le tue orme
la via, e nulla più;
viandante non c'è via,
la via si fa con l'andare.
Con l'andare si fa la via,
e nel voltare indietro la vista
si vede il sentiero che mai
si tornerà a calcare,
Viandante non c'è via,
ma scia sul mare.

Antonio Machado
da Campos de Castilla
in Opera poetica, Le Lettere, Firenze 1994


Anch'io ho problemi di tempo, raramente mi son potuto concedere periodi superiori alle due settimane, ma cerco di organizzarmi utilizzando il 4x4 come sostituto veloce ma non analogo del dromedario; serve per portarmi il più vicino possibile al punto di partenza del trekking, effettuato il quale si riprende l'auto e, a seconda del tempo residuo, si cammina ancora o si torna a casa.
La bici non la escludo come mezzo, anche se non sarei all'altezza fisicamente di certi percorsi, mentre a piedi ho maggiori possibilità...cmq vedremo...
nulla vieta, anzi, dall'organizzare un trekking misto piedi+bici, o gruppi di camminatori e gruppi di velocipedisti che ogni tanto si reincontrano...

Circa lo Chott, allora, potrebbe essere un obiettivo non obbligato, però m'incuriosisce più per la sua dimensione poco trafficata, dovuta alle difficoltà viste nel forum, e alla prossimità con i centri turistici a nord (Nefta, Tozeur) che con quelli a sud (Douz, El Faouar). Rappresenterebbe un'area che tutti abbiamo visto e traversato (asfalto o pista perimetrale) ma non "conosciuto" per essercisi immersi (e non fino ai mozzi ;\) ) grazie a "sorella pedula".

Aperto e disponibile a qualsiasi altro itinerario pedibus calcantibus in tutta l'area sahariana.
_________________________
umbi
il neolitico sup.

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#26749 - 05/15/04 12:30 AM Re: Chott? A piedi!
DESERTICA Offline
Junior Member

Registered: 02/17/04
Posts: 5
Loc: varese
Anch'io ci sto a fare il chott a piedi, vedo che l'argomento ha suscitato molto interesse, si potrebbe tracciare il profilo psicologico dell'"attraversatore del chott"
Quando si parte?
_________________________
Marina

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#26750 - 05/15/04 09:32 AM Re: Chott? A piedi!
umbi Offline
Member

Registered: 09/02/02
Posts: 362
Loc: treviso
Quando si parte?
Quando si vuole! data la collocazione geografica dello chott, la sua vicinanza a centri attrezzati (Nefta, Kebili,...), la semplicità del tragitto, lo si può organizzare in tutte le stagioni. Per esempio d'estate si può pensare anche ad una traversata notturna; meglio però in autunno (ottobre?) o primavera (aprile, giornate più lunghe...)
Per il momento la cosa più stimolante , suggerisco, è quella di cominciare a documentarci sul territorio: studio delle caratteristiche orografiche, informazioni su antiche piste carovaniere, eventuali ex -insediamenti, storia, leggende, popolazioni, insomma vediamo cosa riusciamo a tirar fuori su questo "straconosciuto" luogo che non abbiamo mai attraversato.

profilo psicologico?
comincio io? forte dipendenza da elemento liquido di color rosso scuro; propensione alle bevute di gruppo (mai da soli!); il resto è da scoprire ;\)
e come si diceva ai tempi eroici
ce n'est qu'un début, continuons le... \:D
_________________________
umbi
il neolitico sup.

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Moderator:  Lone Land