Bella questa Sand !!!
Allora cosa consigliamo a Peter ?

Molti secoli fa, che ci crediate o no, la terra era verde e fresca, migliaia di ruscelli la percorrevano, gli alberi erano ricchi d'ogni genere di frutta e gli uomini, che ignoravano il male, vivevano felici senza farsi la guerra.

Allah aveva detto agli uomini: "Questo bel giardino e vostro e vostri sono i suoi frutti, dovete però sempre agire con giustizia, altrimenti lascerò cadere un granello di sabbia sulla terra per ogni vostra azione malvagia e un giorno tutto questo verde e tutta questa frescura potrebbero anche sparire.

Per molto tempo tutti si ricordarono di questo monito, ma un brutto giorno due uomini litigarono per il possesso di un cammello e appena la prima parolaccia fu pronunziata Allah fece cadere sulla terra un granello di sabbia così minuscolo che nessuno se ne accorse.

Ben presto i due litiganti dopo le male parole vennero alle mani e gli uomini si accorsero che un mucchietto di sabbia stava crescendo lentamente. Chiesero allora ad Allah di cosa si trattasse e Allah rispose che era il frutto della loro cattiveria e che ogni volta si fosse verificata una cattiva azione, un granello di sabbia sarebbe sceso ad aggiungersi agli altri e forse un giorno la sabbia avrebbe coperto la terra. Gli uomini si misero a ridere e pensarono: "Anche se fossimo estremamente malvagi ci vorrebbero milioni e milioni di anni prima che questa polvere leggera copra la nostra terra e ci possa danneggiare.

Così iniziarono a combattersi gli uni contro gli altri, tribù contro tribù finché la sabbia seppellì campi e pascoli, cancellò i ruscelli e spinse le bestie lontano in cerca di cibo. In questo modo fu creato il deserto e da allora le tribù andarono vagando tra le dune, vivendo in tende, aiutate solo dai cammelli per i lunghi spostamenti, e si portarono nel cuore l'immagine delle terra perduta. Anzi, perché non dimenticassero, Allah volle che ogni tanto si presentasse ai loro occhi l'immagine delle piante e delle acque scomparse. Per questo ogni tanto chi cammina nel deserto, vede cose che non ci sono tende le braccia per toccarle, ma la visione subito svanisce. Sono come i sogni ad occhi ad aperti e la gente li chiama miraggi.

Solo dove gli uomini hanno osservato le leggi di Allah ci sono ancora ruscelli e palmeti, e la sabbia non può cancellarli ma li circonda come il mare l'isola. Questi luoghi si chiamano oasi e là gli uomini si fermano per trovare acqua, cibo, riposo ricordando ogni volta le parole di Allah: "Non trasformate il mio mondo verde in un deserto infinito".

Favola del Mondo Islamico

Meditate gente meditate

E da quel giorno, per punizione delle cattiverie degli uomini gli mandò i Toy

Senti una cosa ... bello bello, mi dai l'indirizzo del tuo erborista?
Ciao e buon Viaggio

Due paroline in merito alla questione dell'educazione troppo spesso assente non solo in Africa ma anche qui da noi. Mi piacerebbe vedere se le persone abituate a seminare "ricordini" di varia forma e materiale un po' dappertutto, sono soliti farlo anche a casa loro. Se cosi' fosse, hai voglia a scrivere decaloghi o consigli su metodi di comportamento.Io personalmente mi inkazzo già molto quando mi capita di trovare simili resti nella mia città,che non é certo un esempio di pulizia, figuriamoci nella natura, non solo deserta, che dovrebbe essere preservata se non altro per essere tramandata alle future generazioni.
Quello che mi sento di poter dire e nel mio piccolo cerco sempre di fare é di darci tutti, indipendentemente da dove ci si trovi, un metodo di comportamento consono alle esigenze di tutti e alla salvaguardia delle varie tipologie di ambiente.Scusate lo sfogo ma recentemente ho attraversato un posto che credevo molto meno usato come "discarica" e siccome fa parte di quella parte di Africa alla quale tutti i frequentatori di questo forum sono legati mi ha fatto ancora piu' male.
Un doppio lampeggio a tutti. ALBERTO

In vista di Nech Mouma,

senza piastre, niente turbo,nessun GPS né decaloghi,..qualche tanica e in tutta semplicità .




Donne Dawadas si recano alla pesca.

Questa imagine, come quella di sopra, testimoniano una realtà che si è protratta ben oltre la data in ci sono state scattate nel 1968, durante uno dei tanti viaggi del Dr. Satin e del fotografo Casella che insieme hanno tentato di salvaguardare e testimoniare questo unico mondo sahariano .
All'epoca passeggero, oggi collaboratore del Board of. Tourism per cercare di salvare il salvabile. Se qualcuno ha idee, si faccia vanti,sarà sentito. Questo può essere un forte contributo del Forum per far sì che una così preziosa pagina del vasto e poco noto patrimonio geostrotico non solo libico, ma di tutta l'umanità non scomparisca sotto un privilegiato consumismo che trita anche la sabbia.
Auguri bybyGFCLY [B][/B]

Ai 10 comandamenti di Peter aggiungerei altro:

11) Quando facciamo un viaggio in Africa, ci prepariamo sempre perfettamente. Ma ci scordiamo che chi ci ospita sono sopratutto i popoli che vivono, lavorano e soffrono in molti casi la povertà nel paese dove andiamo. Ma nella maniera che noi ci organizziamo non teniamo conto che i soldi che investiamo e spendiamo nel nostro giro di godimento ritornano in Europa. E si perchè la spesa la facciamo al discount del nostro centro commerciale vicino casa, il biglietto della nave lo facciamo in agenzia, i pochi alberghi che usiamo quando siamo stanchi delle nostre fatiche africane sono alberghi da 5 stelle in su e sono di proprietà di multinazionali che poco o nulla hanno a che fare con il berbero, il beduino o il tuareg, il carburante generalmente è di propietà di compagnie americane o europee o governative locali che non danno la mancia a Mohammed... e potrei continuare l'elenco...Allora quando partiamo, partiamo col minimo indispensabile della spesa, e, se possiamo forniamoci in loco(ovviamente pastasciutta e Parmiggiano reggiano escluso ) e usufruiamo dei piccoli servizi che ci sono offerti da alberghetti magari a 2 3 stelle, che sono magari non delle reggie asettiche, ma che sono caratteristici, o dei ristorantini o dei negozietti locali e dei suk per fare i rifornimenti alimentari e di acqua. In questa maniera una percentuale un po' più consistente del flusso di denaro che spendiamo rimarrà presso chi ci ospita.

12) Sono sempre più critico sulla questione del mollare oggetti, vestiti, soldi a pioggia nella tradizione classica del turista Alpitour, mania che ha contagiato numerosissimi di noi e che è un punto di forza di molti GRUPPONI 4x4 sahariani. Se deve essere distribuita della roba omaggio, fatelo con testa e coscienza, meglio dare le cose a persone responsabili delle comunità che sanno chi ha bisogno e chi no (me lo hanno fatto notare dei capi villaggio sia in Marocco che in Tunisia, perchè anche nella povertà c'è chi ha di più e c'è chi è più furbo, e c'è chi ha meno e chi è più timido o dignitoso e non ha il coraggio di chiedere e accettare l'elemosina. Chi è a capo della comunità (maestro, consigliere del villaggio, capo spirituale, guida ecc.) sa quali sono i bambini che hanno più bisogno e chi meno, le vedove che sono senza supporto del marito e lottano per la sopravvivenza e chi invece vive in una famiglia allargata a mo di clan con tutto l'occorrente per vivere.


Mars

Grazie per il contributo: con l'inizio del nuovo anno preparero' una nuova versione del decalogo con dentro anche le tue osservazioni.

Ciao
Peter

Anzitutto un salutone a tutti!
Ringrazio GFCLY per questo lodevole contributo storico, come sempre ineccepibile.




Mi associo anch'io a questo fiebile appello per evitare che quanto e' stato continui a portare la sua voce in questo mondo fatto di tecnologia e indifferenza...

Non nego che e' una cosa un tantino complessa per la natura delle testimonianze da ricercare, ma credo anche che esista negli archivi di chissa' quali e quante fondazioni/privati tanto di quel materiale che neanche loro sanno + di possedere...

Si potrebbe cominciare con lo sfogliare (per chi e' fortunato) il vecchio archivio fotografico del nonno viaggiatore

A proposito del decalogo di comportamento ieri sera, sfogliando le foto dell'ultima gita, l'ho trovata!
Mi sembrava di averla scattata ma speravo che fosse un miraggio o qualiasi altra cosa tranne che la realtà.
Invece no. E' vera.
L'ho intitolata 4x4xidiota: è una tomba islamica, con i suoi circoli di pietre situata sulla costa di un piccolo pendio, con intorno due bei solchi parallelli di qualche furbone.....inutile dire che la pista non passava di lì.
Vabbhè, è la prova che la mamma degli idioti è sempre incinta.
Saluti
Pippi

Si, l'ho trovata anche io!
Devo aggiungere che gli idioti sono a volte veramente abili e creativi, infatti il "furbone" si è sobbarcato una pendenza laterale di tutto rispetto per poratre a compimento la sua idiozia!

Comunque, per fortuna non c'è stato danno grave. Il vento dovrebbe in breve cancellare le tracce del sopruso!
L'unico vero rischio è che la traccia attiri altri "emulatori".