francesco@menanet.net

Ciao Alvise,
ciao a tutti gli altri.


Mi chiamo Francesco e mi trovate a Sharm el-Sheikh, questo e' il mio numero
di cellulare +20 12 3989063 ma funziona solo di sera perche' lavoro
sott'acqua e percio' il cellulare rimane in barca...


Ho un Land Cruiser e conosco bene il South Sinai, che e' dietro casa, e ogni
inverno mi faccio un viaggio nel Western Desert.
Chiunque voglia passare da queste parti e cerca compagni di escursione o un
appoggio in loco per organizzare spedizioni se ne puo' parlare. Io penso
sopratutto a Sudan/Etiopia da qui e ritorno, ma mi servono compagni di
ventura...


Burocrazia qui e' pesantissima e per andare nel Gilf Kebir o Jebel Uweinat
l'avventura comincia negli gli uffici che rilasciano i permessi, davvero
poco divertente ! Al di fuori di un locale tour operator si sta' facendo
sempre piu' difficile ottenere le autorizzazioni necessarie come privati, se
non impossibile.
Anche molto difficile convincere l'ambasciata Libica al Cairo a rilasciare i
loro visti. In pratica NESSUNO va dall'Egitto in Libia, e non sono abituati
alla richiesta ! Vogliono un certo numero di persone e cosi' via, insomma ci
vuole un sacco di tempo e dall'esito molto incerto.
Scendere giu' in Sudan ancora peggio. Il visa si ottiene, ma per l'auto ? Da
Aswan il traghetto c'e' quando c'e', documenti per l'auto restano un
mistero, e la strada costiera del Mar Rosso che scende direttamente a Port
Sudan resta ufficialmente chiusa, anche se il sud dell'Egitto lentamente si
sta' aprendo...

Resto a disposizione di tutti.
Ciao
francesco@menanet.net

Da TGCOM http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/articoli/articolo99798.shtml




Muore di malaria dopo last minute


4-1-2003
Va in Egitto e muore di malaria
Livorno,35enne in vacanza col fidanzato
E' tornata da una vacanza in Egitto nella sua Livorno ed è morta di malaria. E' successo ad una parrucchiera 35enne che aveva deciso di trascorrere un breve periodo di vacanza col fidanzato sul Mar Rosso. E proprio sul Nilo si è sentita male. Dopo un'odissea fatta di ospedali egiziani che non riuscivano a capire il suo malore, il rientro in Italia. La situazione era però ormai compromessa. Ma il ministero precisa: l'Egitto rimane un Paese sicuro.
La morte della donna è avvenuta lo scorso 26 novembre. Ma solo ora, secondo il quotidiano "Il Tirreno", sono stati resi pubblici i risultati degli esami istologici compiuti durante l'autopsia. La vittima è morta per una forma fulminante di malaria Elettra Zaccaria. La donna si era recata col fidanzato in Egitto per un viaggio organizzato da un tour operator.

Dopo un soggiorno sul Mar Rosso la vacanza era proseguita con escursioni nella Valle del Nilo e la visita alle piramidi. Ed è stato proprio durante una gita alla piramide di Cheope che la donna aveva perso conoscenza. Era poi seguita quella che il giornale descrive come una "odissea" tra vari ospedali egiziani e quindi il rientro in Italia ed il ricovero all' ospedale di Livorno, quando ormai la situazione sanitaria della pazieente era ormai compromessa.

Il prof. Walter Pasini, direttore del centro della organizzazione mondiale della sanità per la medicina del turismo, ha dichiarato al Tirreno che "l'Egitto rimane una nazione non a rischio" dove "dal 1988 non è stato segnalato alcun caso, tanto che non è raccomandata la profilassi con farmaci. Comunque - prosegue - si presenta, seppur modestamente, nel governatorato di El Falyum, nel periodo giugno ottobre, sia per la forma benigna che maligna".

avevo letto proprio a novembre e proprio sul Tirreno il fatto riportato,se ricordo bene però al momento non sapevano appunto spiegarsi le cause del decesso.
Ricordo a grandi linee tutto l'articolo,veniva intervistato il fidanzato della vittima,confermo l'odissea negli ospedali
MA E' DA SEGNALARE UN FATTO MOLTO IMPORTANTE

era stata contattata la copagnia di assicurazione con cui avevano contratto l'assicurazione per il rientro sanitario:
ebbene a giudizio della compagnia la malata non era trasportabile E SOLO LORO avevano il potere di diporre il rientro con areo sanitario,il fidanzato sempre più disperato per le condizioni della compagna finalmente a proprie spese riesce a organizzare il rientro in Italia ma ormai è troppo tardi e dopo il rientro si verifica la morte della paziente ormai in condizioni irrecuperabili.

2 considerazioni:

-forse troppo spesso si contrae con fiducia una polizza per il rientro sanitario.

-chi si trattiene a lungo in zone a rischio malaria è quasi costretto a una profilassi piuttosto blanda,forse per brevi periodi è consigliabile una profilassi più aggressiva,sopratutto per evitare-in caso di terzana maligna-il rischio di una errata diagnosi che non lascia spazio e tempo per una cura appropriata.

Aumentati costi carburante alla pompa.

BYBYBYB GFCLY

2008-04-09 11:53
El Alamein, si' sacrario a Italia
Prodi annuncia primo si' da Mubarak

(ANSA) - IL CAIRO, 9 APR - L'Italia otterra' la proprieta' dell'area di sua competenza del sacrario di El Alamein. Lo annuncia Prodi dopo un colloquio con Mubarak.

A differenza di altri paesi europei, come ad esempio la Germania, l'Italia non e' proprietaria del terreno dove riposano i suoi caduti. Il Sacrario, che si trova su una collina a 120 km da Alessandria e a 3 km dal mare,raccoglie i resti di 4.814 militari italiani morti durante le tre sanguinose battaglie

Rinvenute nel centro della penisola del Sinai due monete d'oro dell'imperatore romano Valente, le prime mai scoperte, che regno da 364 al 378 .

BYBYBYB GFCLY

Scrivere certe cose mi sento un acronimo...

Comunque riporto (toccando un radiatore di ghisa) nella speranza che NON sia così:

...''a proposito fonti d'ambasciata e egiziane governative mi hanno comunicato che con ogni probabilità da dicembre p.v. verrà chiuso definitivamente il gilf e negati tutti i permessi (problemi di immigrazione clandestina mi hanno detto)''...

Zboray è rientrato da una settimana s su Hubb non ha riportato particolari problemi

http://www.horizonsunlimited.com/hubb/sa...26-2#post182912

per sopra,fonte italiana o locale ?

Fonte italiana che vive al Cairo

combinazione micidiale

beh,con ogni probabilità voglio considerarlo al momento "inpossibilista"

dovremmo fare qualcosa (...anche quando viaggiamo...)

Le paventate voci di chiusura del Gilf el Kebir ai turisti sono risultate a seguito di diretta indagine prive di effettivo riscontro e fondamento, anzi è stata l’occasione per appurare il suo esatto contrario come per altro annunciato in una recentissima intervista rilasciata dal consigliere del ministro del turismo egiziano riportata su un magazine dedicato alla comunità straniera in Egitto e dove viene appunto dato ampio risalto sia al nuovo piano di potenziamento dell’eco- turismo nel deserto occidentale, già parzialmente attivato, che all’avvenuta applicazione dell’estensione nel Gilf e in altre aree della specifica normativa finora riservata alla ricerca ufficiale e ora estesa anche ai viaggi a scopo turistico ma avente per il loro tipo di percorso richiesto un carattere o motivo di essere ritenuti tali o assimilabili ad una spedizione e/odi ricerca scientifica., ecc.

Infatti il proliferare di ricerche “ufficiose” in diversi casi avvenute a svariato titolo e scopo ed “inquadrate” in un contesto di viaggio turistico, ma spesso seguite da annunci e/o notizie scarsamente attendibili o riscontrabili, denunce di furti e danni ai siti, diatribe e sterili rivendicazioni sul contento scientifico e l’effettiva paternità dei ritrovamenti avvenuti , hanno finito soprattutto col portare non poco danno all’immagine ufficiale con cui le autorità locali gestiscono la tutela di un luogo quale il Gilf appena inserito nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel gennaio 2007 ma soprattutto di forte nocumento per l’iter attualmente in corso per l’attribuzione di analogo status a tutta l’area dell’Ewynat, congiuntamente alla parte libica e sudanese (previsto entro primi del 2009) accelerando le previste applicazioni e sanzioni che avevano finora trovato scarsa attuazione x causa dei soliti “ cronici “ motivi di disorganizzazione locale. Un lento accumularsi di risultati negativi a carico delle autorità, che a seguite di queste brutte esperienze e nonostante l’istituzione della polizia ambientale che però non ha sortito gli effetti desiderati essendo stata spesso agevolmente “ aggirata o by passata “ dai viaggiatori hanno dovuto ricorre alla messa in atto di nuove soluzioni per il controllo e la tutela del loro patrimonio. A soffrire del più vasto degrado è stato proprio la famosa grotta dei nuotatori uno dei simboli del Gilf e ridotta a soli buchi e questo non certo per opera dei turisti e dei locali come riportato nell’intervista che mette in risalto proprio che la maggior parte di quanti vi si recano spendano molti soldi in questi tour.

Per l’organizzazione di viaggi nelle aree interessate vi quindi è da tenere conto che questa è ora una materia soggetta al vaglio di ulteriori competenze, accertamenti e iter burocratici locali , fatto che per diversi organizzatori e/o agenzie locali, quanto estere, e con poca dimestichezza e/o le dovute entrature e necessari titolo può suonare o tradursi all’atto pratico come un vero divieto, ma non certo da qui paventare una chiusura del Gilf che rappresenta il futuro del turismo deserticon in Egitto .
Alla luce di quanto sopra scarsa influenza e attendibilità troveranno le future notizie sulla percorribilità nell’area del Gilf a meno che non direttamente suffragate da comunicati ufficial di fonte ministeriale (SCA e/ MT) . Restano cmq sempre valide eventuali disposizioni del momento attuate dai militari e dettati da motivi di contingenza .

Più che la chiusura vi è quindi da temere il ripetersi di danni al patrimonio , cosa che ha fatto si che già da circa tre anni a questa parte tutti i viaggi autorizzati ed effettuati nel deserto occidentale siano stati in pratica sovrapponibili in materia di percorso l’uno a l’altro , lasciando sempre meno spazio e scelte a programmi autonomi da parte degli organizzatori che una volta sul posto sono costretti a vedersi modificato il tragitto. Da considerare infine l’aggravio di costi e di responsabilità a carico degli organizzatori per la nuova documentazione da produrre e per nuove tasse, fra cui quella sull’ambiente finor non a carico.

BYBYBYB GFCLY

Caro GFCLY, confesso che ho fatto un po' di fatica a comprendere il tuo post. Dalle notizie che ho ricevuto dalla mia agenzia in Egitto, mi è stato detto che serve un ulteriore permesso e che le agenzie che lo possono ottenere sono solo 4 o 5. Al di là di questo non ci sarebbe alcun problema. Secondo le tue informazioni ufficiali tutto questo corrisponde al vero?
Te lo chiedo perché sto organizzando per dicembre/gennaio un viaggio nel Gilf/Uweinat e ovviamente vorrei avere le certezze necessarie.

Grazie delle info.

Edo

"...magazine dedicato alla comunità straniera in Egitto ...grotta dei nuotatori uno dei simboli del Gilf e ridotta a soli buchi...l’organizzazione di viaggi nelle aree interessate.."

Su Egypttoday il reportage sul turismo nella regione del Gilf Kebir (in Inglese):

http://www.egypttoday.com/article.aspx?ArticleID=7978

Non viene specificato quale politica voglia effettivamente adottare l'Egitto per tutelare l'ambiente dai danni prodotti dall'intenso turismo che interessa il Gilf Kebir e e di cui il Prof Keuper si lamenta.

Caro Edo

Mi sembra che la Tua risposta confermi invece quanto il mio post sia piuttosto chiaro in quanto avvalla proprio quanto vi ho anticipato è cioè che per il prossimo futuro vi sarà sempre più da fare i conti un maggior controllo sull’applicazione delle normativa riservata ai viaggi nel deserto occidentale e finora poco osservata. L’essere più chiaro significherebbe riportare nello specifico cosa dice questa normativa e non è il caso di fornire informazioni suscettibili di dare adito a flames tanto più che queste sono di pertinenza locale e mirano a sviluppare il turismo nel deserto quindi positive e non negative.

Ti confermo cmq che le ditte autorizzate ad effettuare viaggi nella zona di tuo interesse sono effettivamente poco più di cinque ( Sono le stesse ormai parecchi anni come puoi rilevare in miei precedenti post ) e che i percorsi possibili sono praticamente riconducibili alla scelta di due o tre circuiti con poche varianti cosa per altro evidenziata sempre nel mio post . In pratico sono le agenzie a dirti dove /cosa puoi fare e dove non andare , il loro margine di autonomia è relativo, quindi hanno spesso difficoltà a dirlo chiaramente al cliente. Inoltre il non rispetto da parte loro di queste precise disposizioni in materia di controllo li espone ora ad una multa di 250.000 $ e in Egitto è noto la burocrazia non è tenera quanto si tratta di rimpinguare le casse dello stato.

Calcola un costo base complessivo indicativo per un veicolo per circa due settimane nel deserto occidentale tutto compreso e riferito dall’ingresso al confine libico e ivi riaccompagnati prossimo ai 4000€ .(ricordati il carnet) . Questo costo è ovviamente decrescenti per gli ulteriori veicoli in caso di gruppo. Sono dati appena appurati e che mi hanno permesso di notare, fra l’altro , quanto in molti casi la pubblicazione di costi inferiori sia spesso dettata da vari motivi di natura commerciali , per aumentare la clientela , o per farsi personale pubblicità., ecc .e non mi riferisco in questo caso alle agenzie ed organizzatori locali cioè egiziani , ma esteri in quanto queste cinque o sei agenzie si conosco bene fra loro e i relativi prezzi e servizi sono praticamente gli stessi.
Indicativamente per un sopraluogo agli scavi di Sheik el Taaban a sud di Ain Dalla il costo appena pagato a primaria ditta per l’utilizzo 3 Nissan X trail con autista percorso illimitato per sette giorni e stato di 1615€ . (Il costo richiesto era di 100 € al giorno x macchina ma con una richiesta di più macchine e giorni si scende di molto ). Ho trovato, autisti preparati, le Xtrail nuove di palla il servizio usufruito molto efficiente come pure del resto appariva un po’in tutte le agenzie in cui ho chiesto infos , d’altronde il turismo ha profonde radici in Egitto e le autorità hanno capito quanto sia vitale per il futuro del turismo sahariano la corretta gestione e protezione dell’ambiente e la reagiva formazione del personale. Ho trovato in fine Il Cairo , molto più funzionale, pulita , ma anche più costosa. Capisco che sono infos generiche rispetto a quelle riguardanti dettagli di percorsi , wp ed altro ma contengono il nocciolo della programmazione del viaggio nel Gilf, tanto più che la disponibilità di infos anche dell’ultimo minuto trova il tempo che trova , considerando anche alla data del tuo viaggio potrebbero trovare applicazione altre novità.

BYBYBYBY GFCLY

Per Barrow

Non è questo il magazine che contiene l’intervista a cui mi riferisco, cmq l’articolo del Keuper è una ulteriore conferma di quanto ho postato.

BYBYBYB GFCLY

Qual'è il magazine per stranieri residenti al Cairo che contiene l'intervista a cui ti riferisci?

Vorrei leggere l'intervista.

Grazie

Caro GFCLY,

Grazie delle informazioni. Essendo già stato in Egitto lo scorso agosto, sono a conoscenza di costi, pratiche necessarie e quant'altro. Volevo solo da te avere conferma che non ci sono problemi di sorta a raggiungere sia il Gilf che il Djebel Uweinat (spero rientrino nei circuitida te citati), le mete che mi sono prefissato per dicembre. L'agenzia che organizza il tour e con la quale collaboro, Oscar Tours, si è finora rivelata seria e affidabile e loro mi hanno detto che non c'è il minimo problema. L'unico adempimento in più sarebbe questo ulteriore permesso.
Mi confermi il tutto?

Edo

Ma che confusione:

Come Carlo Bergmann ha tratteggiato già sul suo Homepage, è giunto ad un altro avvenimento con un rapimento attraverso ribelli sudanesi nel Sudan
Citazione:

B. Survey entro 4WD

I risultati della 4WD-esame incluso un facendo scorrerie a Gebel Uweinat e la deportazione susseguente dei membri della spedizione profondo nel Sudan saranno presentati dai miei amici ad un più tardi il tempo.

Malberg, 3/15/2008

Carlo Bergmann

Un gruppo di turisti, svizzero e scienziati tedeschi, ufficiale egiziano era accompagnato col suo al Gebel Uweinat quando sono stati rapiti da ribelli sudanesi nel Sudan. Là, uno dei loro veicoli è diventato kannibalisiert, sono stati smontati D. H. il motore ed i meccanismi. Successivamente questo veicolo è stato indietro-trascinato. A ciò, avevano moltissimo la fortuna, perché i rapitori erano diminuiti loro anche tutto utensile. Ad un danno di cerchio, un cambiamento di cerchio non sarebbe stato possibile.

Le autorità egiziane non sono state informate dall'avvenimento, un altro giro rimane subito quell'eseguendo agenzia nel congiungimento aveva ed attraverso che non eventualmente avrebbe potuto interrogatori ad aspettando a costoro allungare.

Fra poco c'è una relazione dettagliata di un partecipante ed anche immagini.

Carlo Bergmann perfino non ha l'avvenimento miterlebt, poiché la sua spedizione ha dovuto staccare a causa di una polmonite.

Verfasst am: 22.05.2008, 16:03 Titel: Gebel Uweinat - weiterer Vorfall

--------------------------------------------------------------------------------

Wie Carlo Bergmann auf seiner Homepage bereits angedeutet hat kam es zu einem weiteren Vorfall mit einer Entführung durch sudanesische Rebellen in den Sudan
Zitat:
B. Survey by 4WD

The results of the 4WD-survey including a raiding at Gebel Uweinat and the subsequent deportation of the members of the expedition deep into the Sudan will be presented by my friends at a later time.

Malberg, 3/15/2008

Carlo Bergmann

Carlo Bergmann - Results of Winter 2007/08 Expedition

Eine Reisegruppe (Schweizer und deutsche Wissenschaftler) war mit ihrem begleitendem ägyptischen Offizier am Gebel Uweinat unterwegs als sie von sudanesischen Rebellen in den Sudan entführt wurden. Dort wurde eines ihrer Fahrzeuge kannibalisiert, d. h. man hat den Motor und das Getriebe ausgebaut. Anschließend wurde dieses Fahrzeug zurückgeschleppt. Dabei hatten sie sehr viel Glück, denn die Entführer hatten ihnen auch sämtliches Werkzeug abgenommen. Bei einem Reifenschaden wäre nicht einmal ein Reifenwechsel möglich gewesen.

Die ägyptischen Behörden wurden von dem Vorfall nicht verständigt weil die ausführende Agentur sofort im Anschluß eine weitere Tour hatte und durch die zu erwartenden Vernehmungen diese eventuell nicht hätte antreten können.

Demnächst gibt es einen ausführlichen Bericht von einem Teilnehmer und auch Bilder.

Carlo Bergmann selbst hat den Vorfall nicht miterlebt, da wegen einer Lungenentzündung seine Expedition abbrechen mußte.

Carlo Bergmann - Results of Winter 2007/08 Expedition

SOURCE

Interessante... per quello che ho capito almeno...
mi spiace solo che ormai su Sahara.it fra le tue traduzioni e i comunicati di GFCLY la lingua italiana venga ormai letteralmente passata al tritacarne...

ho imparato che se non hai niente da dire è meglio non farsi capire (una volta era meglio stare zitti...)

Kmatpghauco ksuodf naobsdhsj

Caro GFCLY,

La mia domanda purtroppo è stata seppellita da una serie di post non tutti in tema e forse ti è sfuggita. Te la ripropongo poichè seguo molto attentamente la stampa egiziana, specialmente le tematiche relative alla promozione del turismo nel deserto.

Per cortesia, mi puoi dire a quele magazine per stranieri ti riferisci nel tuo post?

Grazie

Caro Barrow
Scusa ma sono stato lontano dal PC.

Si tratta di “ Incontri “ rivista di recente pubblicazione , se non vado errato bisettimanale e il cui sito mi è stato riferito è di prossima pubblicazione, edita localmente e distribuita gratuitamente solo presso i Business Centers, e primarie uffici/ditte commerciali del Cairo , di Alessandria e di Sharm el Sheik , Più che una rivista a tema specifico si tratta di una rassegna stampa di articoli tratti dalla stampa egiziana e vertenti principalmente su tematiche commerciali e culturali locali , riferiti in particolare all’attività svolta dalla comunità italiana in Egitto ( per questo l’ho citata) oltre alla pubblicità di vari eventi e avvenimenti locali di interesse +che altro commerciale. Purtroppo è passato un po’ di tempo e senza il numero della rivista interessata mi è difficile di rintracciarla e farmene inviare copia.(Non escludo a priori) Ricordo però che la stessa intervista più altre sempre vertenti sul piano promozionale turistico sono apparse contemporaneamente sui quotidiani locali ( periodo marzo u.s ) a seguito di una conferenza proprio sul turismo dal quale è tratta e riprodotta la traduzione dell’intervista a cui ho fatto riferimento .
Se poi sei direttamente interessato a conoscere nel dettaglio il contenuto di questo programma sul turismo ( Sahara incluso) puoi richiederlo direttamente sia all’Ambasciata che all’Ice. ( servizio di informazioni a pagamento e previa qualificazione) . Se sei altresì interessato ad investimenti nel settore in parole sappi che sono previsti diversi progetti di turismo ambientale come alcuni già attivati a Siwa da parte di operatori italiani che puoi chiedere sempre agli enti indicati .Nel bollettino DIPCO edito dal MAE trovi poi offerte di cooperazione oltre a notizie sulle opportunità e facilitazioni per quanti vogliono intraprendere o aprire una attività turistica in Egitto ( o nel mondo) usufruendo , magari,della Legge 394/81 sui finanziamenti agevolati. Passami in privato il numero e ti chiamo nel caso non fosse chiaro o poco esaustivo.(dopo il 20 inquanto sono di nuovo all’estero.
BYBYBYBYB GFCLY

Grazie GFCLY. Mi procurerò la rivista che non conoscevo.

Lo sviluppo del turismo del deserto in Egitto rappresenta un caso veramente molto interessante e con specificità del tutto particolari rispetto agli altri Paesi della regione.

La mia fonte preferita per comprendere e seguire lo sviluppo dell'industria turistica in Egitto (ma non solo) è Egypt Today:

http://www.egypttoday.com/

che raccomando nuovamente a tutti.

Ciao

Tutta l'area egiziana lungo il Nilo ed il Sinai in alta risoluzione su Google Earth

Caro EDO

Riprendo il tuo post per comunicarti i risultati di apposita indagine fatta da collega T.A. del Cairo sperando che nel frattempo abbia risolto:

1. L’organizzazione della Oscar tours , è emersa piuttosto efficiente tanto da essere spesso scelta per missioni a carattere ufficiale, quindi con un buon margine di garanzia e attendibilità anche x quanto possono averti riferito circa la richiesta del nuovo permesso richiesto e rilasciato alle già autorizzate agenzie a fronte di ulteriori adempimenti. Il che concorda anche con la tua esperienza.

2. L’area del Gilf è sotto “tiro” per vari motivi e competenze specie di ordine organizzativo, fatto emerso chiaro durante la mia permanenza a febbraio nel corso quale ho incontrato, tra l’altro Hawas su questo specifico problema e per questioni sulle prossime previste sponsorizzazioni e missioni ufficiali.

3. Ci sarà il pienone a dicembre e le prime partenze accertate ,sono a metà novembre, parlo di gruppi nazionali.

4. I circuiti sono standard. Per tua informazioni quelli possibili li trovi tutti nell’ultima pubblicazione di Cassandra Vivian ultimamente aggiornata , un vero summun di guida che non trova uguali in altri testi, difficile dire di più e fare meglio. Te lo consiglio. Costo 120 LE 15 € ( in inglese per ora) . E’ uscito pure un altro volume su tutti i deserti egiziani, Sinai incluso “ les Deserts d’Egypte “ di N. Le Vallois .( in francese).
Ti consiglio, anche se in arabo il testo pubblicato a maggio sulla geologia dell’Egitto (1 parte sponda orientale del Nilo e golfo del Sinai . Ho la copia in quanto ho preso parte alle dell’autore e se interessato posso fornirti le fotocopie delle cartine se il tuo viaggio riguarda anche tale versante. La seconda parte , versante occidentale è in fase di stampa e sarà pronta per la conferenza per la Conferenza di dicembre proprio sull’argomento attesa dagli organizzatori di viaggi.

5. Inviami il tuo telf . Ti chiamerò per le ulteriori necessarie e importanti comunicazioni.

BYBYBYB GFCLY

Grazie mille GFCLY.
Scusa se ti rispondo con ritardo, ma tra ferie e successiva full immersion nel lavoro ho guardato sahara.it solo oggi.
La settimana prossima inizio a gettare concretamente le basi per il viaggio di dicembre.
Mi farebbe comunque piacere sentirti in merito.
Il mio numero è 335.5393890: se per te non è un problema ci possiamo sentire domani (ven) o la settimana prossima, che dovrei essere un po' più tranquillo.

Grazie ancora e a presto

Edo

OK per next week .

Intanto se dai un’occhiata al forum di Explo 4x4 vedrai, a conferma di quanto sopra che quasi tutti i loro big saranno giù nel gilf per fine anno e feb 2009. Interessante le notizie sui costi .

BYBYBYB GFCLY

Mi manderesti il link che non conosco explo 4x4?

Thanks

Edo

Ecco il link

http://fr.groups.yahoo.com/group/Explo4x4/message/39172

Poi guarda sul forum alla voce Zarzura.

BYBYB GFCLY

>(...) and it may be expected that the western
reaches of the Wadi el Firaq are also mined; a vehicle hit a mine
here in 1983 around N22° 53' E25° 47', half a kilometre from some
iron poles and near a yellow drum.<

Ehm: ero io!

Però, come viaggiano le notizie su Internet!

Edo, per TO e OT apposita sezione o messaggi privati, grazie

Ricevuto Aster

22 oct. cairo



...allora per il momento il gilf è chiuso ufficiamente, la polizia egiziana presidia il confine e sono negati tutti i permessi ma come sai c'è sempre l'escamotage...

Dalle notizie che ho io, anche se sono di una settimana fa, tutta la zona sarebbe riaperta, Uwainat compreso. Probabilmente i gruppi dovranno viaggiare con scorta di 4 militari.
Da che fonti ti risulta la chiusura e l'eventuale "escamotage"?

Edo

Da un viaggiatore di prossima partenza, è abbastanza normale che la situazione sia confusa, la mia opinione è che alla fine sarà tutto come prima, sopratutto a Natale.
Conosci anche tu gli escamotage nei paesi magrebini.

Ho appena sentito l'agenzia egiziana e mi hanno confermato che i permessi li rilasciano. Boh!
Nessuna notizia ufficiale, invece, sull'eventuale scorta.

Edo

Dalla newsletter mensile di un noto tour operator:

...............
SICUREZZA IN EGITTO

In seguito all’episodio accaduto nel Gilf Kebir e Jebel Uweinat Vi aggiorniamo sulle nuove procedure di sicurezza attuate in Egitto. Tutti i gruppi che si trovano nella zona sono obbligati a contattare la polizia di confine mediante una telefonata con il satellitare ogni sera e ogni mattina. Sono stati istituiti due nuovi punti di frontiera per pattugliare al meglio la zona. Il primo nuovo luogo di frontiera si trova 15 km a est di Karkur Talh e il secondo è a 60 km sud del monumento a Prince Kamal, a circa 55 km di distanza dal primo. A ogni gruppo in partenza per il deserto verranno comunicate le coordinate GPS dei check points e il loro numero di satellitare. Si registra un crescente interesse a tornare nel bellissimo deserto egiziano e ora c’è anche una sicurezza in più!
................

Che le autorità egiziane comincino ad organizzarsi?

Rientrato ieri dall'Egitto (via Tunisia/Libia), nel Gilf la procedura è stata proprio quella sopra indicata da raskebir.
In loco nessun problema, incontrato solo un gruppo di francesi con macchine di tour operator locale al passo di Aqaba, poi ... deserto !
Ciao
r.

Un breve report sulla recente conferenza "The Peoples of the Eastern Desert from the Prehistory to the Present":

http://www.institutes.leiden.edu/nvic/easterndesertconf_eng.jsp

e un interessante riassunto sull'Archaelogical Survey dell'Eastern Desert:

http://www.barnard.nl/desert/

e un sito più generico ma abbastanza dettagliato sull'archeologia dell'Eastern Desert (non ricordo se l'ho già segnalato):

http://www.wadi.cd2.com/index.html

Finalmente!

http://www.timesonline.co.uk/tol/travel/news/article5294939.ece

Questa è un'ottima segnalazione, grazie

Altri articoli sullo stesso argomento:

http://www.wanderlust.co.uk/article.php?page_id=2292

http://www.travelweekly.co.uk/Articles/2008/12/01/29646/egypt-ends-convoy-system.html

In fondo ad uno degli articoli si legge:

In other Egyptian news, the Egypt Tourist Authority has stopped issuing travel permits to the south-west corner of the country bordering Sudan and Libya. This follows the kidnapping of 11 travellers and their guides in the area in September.

Vuol dire che non si può più andare nel Gilf?

Penso sia una notizia imprecisa, in questo 3ad c'è un post di riccardo.sand che è appena tornato da Gilf.

Un paio di articoli su Siwa, anche se un po' banali:

http://www.guardian.co.uk/travel/2008/nov/22/siwa-egypt-ethical-holidays

http://www.cityam.com/index.php?news=24023

Altro articolo su Siwa, abbastanza dettagliato:

http://weekly.ahram.org.eg/2009/929/tr1.htm

Uno scorcio di vita degli archeologi che lavorano a Dakhla:

http://blogs.iwu.edu/GRS/?p=50

http://blogs.iwu.edu/GRS/?p=41

Non sapevo che l'Egyptian Museum del Cairo avesse un sito web:

http://www.egyptianmuseum.gov.eg/

Non male: molte immagini delle collezioni e informazioni pratiche per la visita al museo.

Sembra che i tour a Siwa siano attualmente di gran moda, ecco un altro articolo:

http://www.watoday.com.au/travel/travel-feature/date-palms-and-a-toy-gun-20090204-7xbn.html

Due blog con molte foto: il primo sull'archeologia greco-romana dell'oasi di Dakhla:

http://blogs.iwu.edu/GRS/

il secondo sul Western Desert egiziano:

http://egyptiandesert.blogspot.com/

http://www.flickr.com/photos/egyptiandesert/

La soppressione dei viaggi in convoglio è veramente una grande notizia, se non altro perchè, se qualcuno avesse cattive intenzioni, dovrebbe almeno fare un po' più di fatica, anzichè aspettarti sulla strada ad orario prefissato...
Ma questa decisione risulta già operativa oppure è piuttosto una idea per il futuro ?

Alberto

transafrica a tappe
Qui c'è caldo, ti confermo l'assoluta mancanza di convogli.
Oggi siamo arrivati ad Aswan solo passando check point e senza obblighi, ci fermavamo dove volevamo. (14/2/09)

Grazie, Stefano.

Quando si parla di notizie in tempo reale...

Alberto

Per chiudere il discorso convogli, confermo che sono stati tolti tutti ad eccezione di quello da Aswan ad Abu Simbel, ce ne sono due al giorno. E' comunque un convoglio che fa sorridere poichè i mezzi lenti vengono regolarmente persi dopo pochi chilometri.

Ancora su Siwa:

http://www.globalpost.com/dispatch/egypt/090401/how-save-oasis

Adesso siamo addirittura al Guinness dei primati: una Toyota FJ ha attraversato il GSS dal Gilf a Siwa in 5 ore e 1/2.

http://www.ameinfo.com/193847.html

Io darei un Guinness a chi ci mette più tempo in assoluto...

Tolto in Egitto il divieto dei GPS

http://www.thedailynewsegypt.com/article.aspx?ArticleID=20865

Dicono che il figlio di Mubarak avesse una sua macchina ferma in dogana attrezzata con un sofisticato navigatore satellitare...

Interessante articolo su Siwa (in Inglese) sul sito della BBC:

http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/8289532.stm