Lo sforzo è quello di tradurre tutto e organizzare su carta la cosa, non quello di offrire i punti che sono disponibili sul libro per tutti, e che di per se presi da soli non dicono un gran che o quasi, visto che sono punti di piste e incroci e non di navigazione pura nelle dune o in hamada senza punti di riferimento(almeno l'80%).Il lavoro che ho fatto è stato quello di organizzare a mo di road book le note, sviluppando anche il trip per il percorso inverso, in quanto non è detto che uno debba fare per forza l'itinerario nel senso di marcia proposto da Gandini. Poter disporre di un fascicoletto con le rotte che uno deve fare, senza tenere il malloppo in mano da tradurre all'istante, per me, è pratico e già lo faccio da diversi anni. Ma intanto l'importante è parlarne e ne riparleremo sicuramente al ritorno in settembre.