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#20874 - 03/10/06 01:04 PM
Re: Disordini a Bengasi
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Anonymous
Unregistered
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Che botto Nord West !
Con la tua osservazione hai fatto più comunicazione di interi fascicoli di documenti. Hai centraton pieno quello che è un problema di fondo a diverse e ben più importanti problematiche bilaterali , specie in campo di scambi commerciali.
Chissà perché ma effettivamente da noi seguita a proliferare una “certa” convinzione che in Libia , più che altrove in altri paesi sahariani,ci si possa permettere di fare di tutto, specie per fare affari, di qualsiasi tipo anche se, come spesso avviene questi finiscono con il rilevarsi affari o avventure da bottega. Ti dirò che sei pure “ attuale” in quanto un dibattito collegato al tema in una conferenza di questa settimana è terminata con l’impegno a frane un’altra a breve scadenza. Quattro ore di accese polemiche fra pubblico , storici e giornalisti intervenuti non sono state sufficienti. neppure ad presentare largomento.
Per Lone Land : guarda che non è mai stato una questione di trovare o meno accordi o consenso con i miei scritti in quanto questi non hanno mai cambiato politica ed indirizzo. Non è neppure tirando in ballo la psichiatria o l’allegria che si potrà mettere qualche toppa o freno ad una cultura o usanza del viaggio sahariano per alcuni sempre più promanata a base di Prosecco e GPS Omai è una realtà nota e inevitabile, perché continuare a nasconderla o camuffarla.? Tutto qui.
Per Nick .OK su quello che dici , ma questo è proprio il problema del turismo di massa che senza alcool tale non diventa . Il punto è che per la Libia , almeno per ora l’aspetto economico è secondario, essendo quello primario quello mettere su le basi per uno che sia d’elite. (tipo Dubai) Se poi quando, e se questo si aprirà verso quello di massa puoi star certo che di vino e quant’altro potrai berne quanto di pare , ma dovrai comprarlo e berlo nei villaggi e posti consentiti. Per andare in deserto la macchina dovrai noleggiarla sul posto, su questo non ci sono dubbi perché questa sarà la contropartita richiesta per aprire a tutti e che mette d’accordo un pò tutti. Non sono tanto i 40 000 € a ispirare loro tali comportamenti semmai e più quella mentalità con cui questi 4x4 rientrano in patria con le taniche piene di gasolio cioè del ricavo ad ogni costo .e occasione. Questo ora vedono e questo imparano. per applicarlo in seguito come servizio. aggiunto. E una legge di mercato.che apprendono in special modo dai tanti gurù del viaggio sahariano che volenti o nolenti li introducono al turismo sahariano di massa.
BYBYBYB GFCLY
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#20875 - 03/10/06 02:06 PM
Re: Disordini a Bengasi
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Senior
Registered: 02/20/05
Posts: 917
Loc: rimini
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Messaggio inizialmente inserito da GFCLY: Per Nick ... Per andare in deserto la macchina dovrai noleggiarla sul posto, su questo non ci sono dubbi .... BYBYBYB GFCLY Però a pag. 80 de Il Libro Verde di Mommar El Gheddafi (.... grazie Marco :-) ) c'è scritto : " Non è permesso nella comunità socialista ad un uomo, o a qualunque parte di possedere mezzi di trasporto privati allo scopo di noleggiarli, perchè ciò costituisce un soppruso a danno del bisogno altrui". Quindi ? :rolleyes:
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Ciao Ugo ZC 40
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#20876 - 03/10/06 02:48 PM
Re: Disordini a Bengasi
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Anonymous
Unregistered
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Esatto , infatti il termine noleggiare è abitualemnte tradotto con dare in prestito.
BYBYBY GFCLY
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#20878 - 03/10/06 11:49 PM
Re: Disordini a Bengasi
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Member
Registered: 09/04/02
Posts: 102
Loc: Treviso
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Messaggio inizialmente inserito da GFCLY: Non sono tanto i 40 000 € a ispirare loro tali comportamenti semmai e più quella mentalità con cui questi 4x4 rientrano in patria con le taniche piene di gasolio cioè del ricavo ad ogni costo .e occasione.
Ma per piacere..........
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#20879 - 03/11/06 10:51 PM
Re: Disordini a Bengasi
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Member
Registered: 11/08/04
Posts: 147
Loc: Buttigliera Alta (To)
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Se una Nazione decide di ridurre il numero di " Turisti " può applicare delle restrizioni per ottenere il suo scopo, posso non essere daccordo, ma questo ha una logica, ma venirmi a raccontare che impedire ai " Turisti " di visitare certe zone con la loro auto, e spacciare ciò come una sorta di operazione commerciale mi sembra una aasurdità. Chi ha un fuoristrada, dovrebbe raggiungere la Libia in macchina, lasciarla presso il parcheggio di un Hotel o campeggio per proseguire il viaggio su mezzi a noleggio libici con autisti libici, oppure fare Fly and Drive. Ma scherziamo? forse una minoranza farà ciò ma tutti gli altri cercheranno nuove mete, per non parlare del Fly and Drive di sicuro ci sono altre mete più ambite. Aprire un porto in Libia con compagnie Libiche e rotte da e per Italia o Francia questo è Marcheting. Istruire le guide perchè siano vere guide, non inutili pacchetti al seguito, in grado di vigilare sui siti archeoligici, ma anche di dare una servizio di valenza culturale, questo è Marcheting. Promuovere iniziative legate ai centri, di valenza storica, questo è Marcheting.
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Saluti Claudio
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#20880 - 03/12/06 11:48 AM
Re: Disordini a Bengasi
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Senior
Registered: 01/16/02
Posts: 967
Loc: Modena
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Per GFCY : dici" Non sono tanto i 40 000 € a ispirare loro tali comportamenti semmai e più quella mentalità con cui questi 4x4 rientrano in patria con le taniche piene di gasolio cioè del ricavo ad ogni costo .e occasione. Questo ora vedono e questo imparano." Scusa ma forse non sei mai andato in Libia via terra e non sai che ogni giorno centinaia di auto tunisine passano le dogane con serbatoi da 200 litri che scaricano in Tunisia dove viene venduta ai lati delle strade . Recentemente ne ho visti fino a Nord di Gabes!!! ovviamente tollerati dalle autorità tunisine e i libici non lo impediscono di certo e lo sanno bene. Inoltre il pericolo di incendi è altissimo . Quindi per favore le poche auto che portano un po di gasolio in uscita mi pare che non rappresentino un problema........o un cattivo esempio
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enrico
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#20882 - 03/13/06 11:31 AM
Re: Disordini a Bengasi
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Anonymous
Unregistered
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Per E. Manfredini.
Certo che non è un problema, si parlava (l’argomento era) però di una certa “ mentalità “ nel dare cattivo esempio e di lasciarla fare ad altri.
Per Nord West
Il fare marketing non parte da presupposti del tipo “ chi ha un fuoristrada “ semmai da chi produce fuoristrada. In Africa suo obbiettivo primario è oggi quello di favorire proprio commercialmente laddove sia possibile e,quanto più possibile ,il ricavo in loco da parte dei locali al fine di frenare l’emigrazione, creare posti di lavoro, ecc.. Il marketing è internazionale.
Sulla materia dello studio di mercato , questa è la definizione di marketing , pare poi che i libici abbino già particolarmente le idee chiare , infatti hanno optato subito per il turismo d’elite che non è fatto per ridurre il numero dei turisti, bensì per ampliare il numero di quelli che spendono di più.Ricavare di più da poco. Questo sempre in termini di marketing si chiama valore aggiunto, o marketing aggiunto ed ad “aggiungerlo” siamo noi .Se osservi ben te ne accorgi dove oggi da noi va a pescare mercato del viaggio nel Sahara tutti fanno a gara a chi offre di più , perché non dovrebbero farlo i locali?….Nel caso del Sahara è difficile poi pensare delocalizzare il prodotto,.
Per Lone Land ?
I controlli ogni tanto avvengono, specie quando ci sono screzzi Per accorgersene occorre però passare il confine più volte al mese . Si tratta però di normale traffico frontaliero, come può succede a Livigno o a Villa Opicina ,e non certo turistico. I libici sanno poi bene che molti Tunisi traggono di che campare, quello che non capiscono invece perché lo fanno altri che hanno tale necessità non dimostrano di avere. Siamo in Africa.
Quanto alla sparizione del fenomeno all’incanto… effettivamente la benzina sequestrata viene messa regolarmente all’incanto ( leggi licitazione ) dalla dogana libica, ma spesso finisce con il finire in serbatoi delle macchine di servizio visto che nessuno la richiede..
BYBYBY GFCLY
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#20883 - 03/13/06 02:17 PM
Re: Disordini a Bengasi
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Registered: 11/08/04
Posts: 147
Loc: Buttigliera Alta (To)
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GFCLY Tu dici che: pare poi che i libici abbino già particolarmente le idee chiare , infatti hanno optato subito per il turismo d’elite che non è fatto per ridurre il numero dei turisti, bensì per ampliare il numero di quelli che spendono di più. Ricavare di più da poco. Questa è un'idiozia suicida, primo perchè per creare un turismo d'elite devi dare un servizio d'elite che oggi la Libia non è non sarà per paricchi anni in grado di dare, in termini di strutture "d'elite" e secondo non è detto che pochi ricchi possano pagare come tanti poveracci. Ricordati che se intorno a 1000 turisti possono gravitare 200 persone locali, intorno a 10 Ricchi quanti locali impieghi per frenare l'emigrazione? Io ho suggerito che il margine di miglioramento è appunto di decuplicare il turismo non di decimarlo, dando di più in termini di servizio e qualità impiegando appunto più personale locale. Capisco che i freni logici possano venire imponendo e favorendo agenzie locali, ma queste devono essere preparate, cosa che oggi invece è raro. Le agenzie locali che hanno meno costi devono diventare competitive nei prezzi e nella qualità rispetto a quelle europe poi magari le favorisci facendo in modo che solo loro possano ottenere di portare i turisti con mezzzi di proprietà in certe zone del deserto.
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Saluti Claudio
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