Buongiorno, mi chiamo Marcello Mestri ed insieme a due amici farò un giro molto turistico e poco desertico in Algeria dal 15 al 25 gennaio 2006.
Abbiamo scelto un giro molto moderato per la limitata esperienza di tutti e per la non grande agilità dei mezzi (bmw gs).
E' nostra intenzione anche fare un pò di pista non allontanandoci troppo dalle direttrici asfaltate che vogliamo seguire.
Visto che sono novello del sito e del tipo di viaggio (abbiamo fatto solo tunisia lo scorso anno) potete darmi qualche informazione recente relativa alle difficoltà che potremmo incontrare, anche relativamente a scorte e polizia? Ringrazio molto per la cortesia e l' aiuto.
Distinti saluti
Marcello Mestri

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non ti fanno fare nessun tipo di fuori asfalto. è tutto vietato sia al nord che al sud.
se sei fortunato ti scortano per tutto il viaggio....devi avere una guida locale anche
per l'asfalto.

purtroppo il mio consiglio...non andare.

ciao

Un gruppo di amici è arrivato senza problemi a Bordj Fly St. Marie dove ha trascorso l'ultimo dell'anno. Non ho notizie dettagliate ma solo un SMS. Viaggiano con guida.
Alfredo

confermo!Incontrati sulla nave Tutto ok senza alcuna difficoltà burocratica.

[ 09 Gennaio 2006: Messaggio editato da: glauco ]

Rientrato ieri attraverso l'Algeria da RIM Mali Niger.Non è poi cosi' complicato viaggiare in Algeria sia su asfalto che fuori.Si legge sempre di notizie incredibili di difficolta' insuperabili ma quello che ho vissuto direttamente in Algeria mi è sembrato molto diverso.L'unica diffocolta' è stata ottenere il visto al consolato di Agadez ma alla fine con un po' di pazienza seguendo la prassi LEGALE il visto è arrivato e sono entrato.L'obbligo della guida o accompagnatore che sia rimane ma se hai posto in mmacchina lo puoi benissimo caricare con te.Se qualcuno avesse bisogno di info sono disponibile viaggio effettuato dicembre e gennaio 2005-06 Marocco Mauritania Mali Niger Algeria Tunisia.Land 90 1985

finalmente delle buone notizie dall'algeria. chiunque fosse interessato a comporre un gruppo per viaggio esplorativo nell'erg chech entro maggio si faccia vivo, noi siamo 2-3 HDJ80 pronti a partire x 2-3 settimane..
tommaso@gazzoni.com

Prevista l'apertura del Consolato D'Algeri a Milano.

BYBYBYBY GFCLY

Da Televideo: Uccisi 13 doganieri a Gahardaia ( erano diretti a Ouargla)

Ne c'è mai fine in quella povera terra tribolata!

Algerian gunmen kill 13 in ambush

By Agencies ( Sunday, April 09, 2006)

Thirteen Algerian customs officials were killed and eight wounded after gunmen attacked a convoy of government vehicles in the south of the country.


The officials, including two regional directors, were travelling to a seminar in Ouargla when they were ambushed in the desert region of Ghardaia.


A local journalist said the gunmen used automatic weapons and burned the vehicles before escaping.


Ghardaia is known as a transit route for arms traffickers and insurgents.


The convoy came under attack by unidentified individuals about 0800 (0700 GMT), Algerian news agency APS reported.


The gunmen, whose numbers were not immediately known, fled in two four-wheel drive vehicles.


Survivors alerted security forces who evacuated the injured and began a search for the attackers, a local journalist said.


One person in the convoy was also listed as missing, according to the report.
http://www.kbc.co.ke

TRATTO DA EL WATAN
TRADUZIONE DA: AltaVista's Babel Fish Translation Service

"Gli autori dell'imboscata mortale, che si è conclusi con la morte di tredici doganieri, venerdì scorso a Ménéa, sono stati intercettati dalle forze di sicurezza, non lontano dai luoghi dell'attacco, quasi a 130 km al sud di Ménéa, ci ha appreso di fonte di Securità." Una decina di terroristi sarebbero stati abbattuti, mentre un'importante quantità d'armamento è stata recuperata. Si tratta, secondo le nostre fonti, di 60 kalachnikovs, di 10 lance-roquettes, di una ventina di pistole e di molte casse di munizioni e di caricabatterie per le piccole armi ed i kalachnikovs come pure 7 Toyota, di cui 3 appartenendo ai doganieri. L'operazione di ricerca condotta dalle unità del ANP, sostenute con mezzi sospesi nell'aria, continua sempre nella regione situata tra Ménéa ed in Salah, dove altri terroristi sarebbero riusciti a prendere la fuga. Questa regione è stata da sempre utilizzata dai terroristi per fare trasportare le armi delle regioni del Sahel verso il nord del paese. Numerosi convogli sono stati intercettati dalle forze di sicurezza. Là ha una decina di giorni, gli elementi della polizia nazionale hanno proceduto all'arresto di un individuo che conduceva un autocarro che trasporta un vero arsenale di guerra, comperato in Mali, e che deve essere trasportato verso Batna. Il padrone di queste reti è da sempre stato Mokhtar Belmokhtar. Dalle sue conoscenze perfette del terreno e le sue relazioni abbastanza solide con i considerevoli ed i capi delle tribù maliennes, nigeriane e mauritaniane, è riuscito a montare una vera rete di convogliamento di armi per fornire i maquis del GSPC. L'imboscata di venerdì scorso ha causato confusione e costernazione nell'ambito della corporazione. Ieri, una cerimonia ufficiale a Béchar in omaggio alle vittime è stato organizzato dalle autorità. Le tredici bare drapés dell'emblema nazionale sono state esposte per un ultimo addio a Khabouza Abdelkrim, regionale di Béchar, di 50 anni, padre di tre bambini, Attar Ahmed, capo dell'ispettorato divisionale di Béchar, di 55 anni, padre di 7 bambini, Reghais Larafi, ispettore principale alle brigate a Adrar, nubile laureata del ENA, di 31 anni, Hamadache Ahmed, ufficiale di controllo a Béchar, nubile di 29 anni, Hadji Abdelkader, ispettore divisionale ed assistente del direttore delle dogane di Adrar, di 45 anni, sposato padre di un bambino, Boubekri Abdellah, di 29 Safi Dris di 31 anni, agente di controllo a Adrar, nubile, Benabdellah Habib, sposato padre di due bambini, agente di controllo a Adrar, Zitouni Bousmaha, di 35 anni, nubile, standardiste a Béchar, Alaoui Abdelkrim, 32 anni, nubile, agente di controllo a Béchar, Bédiar Boudjemâa, 26 anni, nubile, agente di controllo a Béchar, e Naït Ammar Farid, di 48 anni, sposato padre di due bambini, capo di brigata a Adrar. Molti fra le vittime saranno sepolti nel loro luogo d'origine, tra l'altro Alger, Tipaza, Ghardaïa e Chlef. Ventiquattro ore dopo l'incubo orribile, i rescapés, in particolare i quattro che sono riuscite a prendere la fuga, hanno potuto dire le circostanze dell'imboscata. Le vittime avevano preso la strada di Béchar e di Adrar, fin da giovedì mattina, dandosi appuntamento a Timimoun, per continuare il viaggio insieme fino a Ouargla. La riunione ha avuto luogo in mezzo del pomeriggio, e l'incrocio è continuato fino alle 19h30, momento in cui i doganieri hanno raggiunto il piatto di Tadmaït, conosciuto come il luogo di transito dei terroristi e dei trafficanti di armi verso il Nord. Hanno elaborato un accampamento ed hanno acceso un fuoco d'accampamento per passare la notte. Probabilmente, un gruppo di terroristi che si trovava di passaggio a questo livello è stato tentato dall'armamento e Toyota dei doganieri. È al momento di aumentare il campo, all'inizio di mattina, verso 7h che l'imboscata è stata tesa una parte dei assaillants fortemente armata di lance-roquettes e di kalachnikovs era bene piazzato, in cima del piatto, non che lascia alcuna possibilità a qualsiasi risposta. Razzi sono stati tratti in direzione dei veicoli dei responsabili, prima che un fuoco nutrito di armi pesanti riguardi gli altri doganieri. Soli quattro fra quest'ultimi che erano un po'lontano in occasione dell'attacco hanno potuto prendere la fuga e lanciare l'allarme. Fonti di Securità hanno spiegato che il gruppo di terroristi era incaricato di scortare le armi verso il Nord. Sono stati intercettati grazie ai mezzi sospesi nell'aria. Dovevano dissimulare il carico in ciò che chiamano un filone di tappa, prima di proseguire l'operazione di trasporto fino alla destinazione finale. La pestatura di questo filone ha spinto una parte del gruppo a prendere la fuga. Per il momento, nulla ha filtrato sul loro numero. Sarebbero attualmente presi nei collegamenti della rete delle unità del ANP che passano al pettine fine questa regione compresa tra Ménéa ed in Salah.