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#19588 - 02/02/05 10:08 AM
Re: info percorsi Algeria
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Member
Registered: 01/16/02
Posts: 118
Loc: Pordenone
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ciao, tirando le conclusioni..
da informazioni ricevute dai corrispondenti locali, risulterebbero percorribili tratti (secondari) dell'Erg Issaouane e dintorni, per raggiungere Djanet.. così come le direttrici Nord e Sud nell'Hoggar da e per Tamarrasset (da Djanet).. Tutto questo è però abbastanza poco verificabile prima della partenza, inoltre è un dato certo la estrema variabilità dei controlli di frontiera e di polizia, ed il modo arbitrario con cui sono applicati (c'è chi è passato in 4 ore e chi è stato respinto, senza motivo apparente). Per questi motivi ho rimandato a tempi migliori questo viaggio, sperando in un allineamento di questo paese rispetto alle politiche di ingresso degli altri stati confinanti.. Personalmente, più che di intrighi internazionali e manovre geopolitiche di alto livello, ho la sensazione che la situazione corrente si è andata creando a causa di grossi tour-operator (specie francesi) che si fanno "aiutare" per poter disporre di un area riservata e "ripulita" dal turismo indipendente e dei piccoli operatori..
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#19589 - 02/03/05 01:20 PM
Re: info percorsi Algeria
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Anonymous
Unregistered
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Per A. Crivelli
Premessa . Mi sono interessato e ho risposto solo perché direttamente interpellato, altrimenti è da un pezzo che non posto più notizie del genere, anche più utile di questa, settore “ angolo cultura e paesi “ inclusi. Mi spiace solo per quella parte di utenti del forum ai quali so fa sempre piacere avere informazioni del genere, anche incomplete, in codice o come altro possa venire interpretato,piuttosto che non averne nessuna conoscenza, ma ti ripeto fare una cortesia a me non costa nulla .
Detto questo la risposta per forza di cose non poteva non essere che sintetica visto, i delicati e riservati contenuti e le di vigenti disposizioni su l'altrui privacy. L'ho già spiegato più volte, quindi è già tanto quello che ho riportato, specie se consideri la mia posizione.
Per quanto riguarda la crescente presenza usa nel Sahara, confermo che questa fa parte di un prioritario programma che investe tutta l'Africa. Personalmente ritengo che questo processo di “Americanizzazione” o occidentalizzazione del Sahara, in corso di forte sviluppo, non ci porterà ,parlo per noi sahariani, nulla di buono ; per esperienza vissuta, preferisco infatti passare un controllo di 48 ore con i locali che sottostare ad un loro controllo.
Sul monitoraggio dei siti, non so a che livello stiano effettivamente le cose all'estero anche se nei diversi lavori e convegni ( a cui ho preso parte ) con tema sulle cause ed effetti introdotti dall'uso del GPS nella circolazione turistica, e non, nel sahara, confermo anche in questo caso che a suffragare e ad illustrare le diverse tesi esposte facendo uso e ricorso ad articoli , tracciati seguiti o proposti, foto e quant'altro materiale tratti da forum on line , riviste specializzate, sono e sono stati soprattutto i relatori europei, molto meno quelli dei paesi direttamente interessati dal turismo. Inoltre tutte le autorità che si rispettino , quindi incluse le loro non hanno certo bisogno di scendere a tali livelli per sapere cosa succede a casa loro o casa dire sull'argomento. Tra l'altro rappresentiamo per molti di questi paesi, vedi Tunisia, Egitto, ora Libia una parte totalmente trascurabile del loro imbound turistico .
Comunque una testimonianza in tal senso viene proprio di questi giorni dalla mostra in corso all'aeroporto di Roissy , contenente oltre 800 oggetti litici sequestrati dai doganieri francesi. Le polemiche sollevate da questa iniziativa, oltre ad avere diretti riferimento sui controlli ora effettuati sono molto vivaci , specie da parte degli organizzatori di viaggio nel Sahara ( specie i piccoli o i fai da te contro i grossi T.O.) che vedono male questa opera di sensibilizzazione a favore dei paesi sahariani.
Non vedo inoltre l'importanza che attribuisci a questo controllo; questi sono sempre esistiti, solo che oggi vengono eseguiti sempre più su base informatica, di vari dati on line e condivisi fra vari terminali . In qualche caso, il tempo richiesto può essere più lungo . Gli ingressi sono ormai informatizzati già dal 2000, perlomeno in Algeria, quindi sono in grado di dirti quante volte uno è entrato e tutto il resto che ne consegue , ormai è pratica comune anche giù. Alcuni se la cavano con una sbadata vista nel bagaglio, altri sono più sfortunati, c'est l'Afrique, quindi non vedo cosa ci sia di tanto importante.
Resta poi il fatto che tali controlli routinari o meno che siano ,oltre ad essere un loro insindacabile diritto, corrispondono proprio all' adeguamento e allineamento oggi richiesto dalle normative internazionali in merito alla lotta antiterrorismo, di ricerca auto rubate,di furti archeo, ,ricerca persone scomparse, ecc, piu ne hai più ne metti vi è di tutto. I cambiamenti improvvisi fanno parte di queste regole comnuni anche a noi, altrimenti che controllo sarebbe.
Solo che, normalmente a meno di casi importanti , nessuno ne viene a conoscenza, ad esempio qualcuno è stato poco fa pizzicato in Liba, multato e poi via con il timbro giallo che viene applicato non certo di rado, ma questo non fa notizia ne è suscettibile di esserlo per ovvi motivi , per gli addetti ai lavori è invece normale routine il venirne a conoscenza.
Succede poi che in casi del genere tutti ringraziano che sia finita così, meno seccature per i nostri funzionari che possono essere chiamati ad assistere gli interessati, sia questi ai quali non fa certo piacere rendere pubblico quanto successo. Ovviamente al rientro se ne stanno zitti anzi a volte risulta che qualcuno dice che tutto è andato ok , chissà poi perché?
Come vedi il discorso è lungo e complesso, così come il confrontarsi o il basarsi solo sull'esperienza delle guide conosciute o dei doganieri incontrati e molto semplicistico e riduttivo, senza contare il fatto che questi hanno compiti ben delimitati. Ti confermo che fra questi esistono professionalità al pari , se non meglio di tanti illustri colleghi occidentali, specie alcune guide egiziane e libiche particolarmente addentro alla navigazione satellitare/software/ cartografia/ (ci sono andato con una di queste più volte nel GSS) semplicemente non li trovi in giro con i comuni turisti, come non trovi dietro gli sportelli doganali chi fa i controlli on line.
Spero così di essere stato più chiaro nell'informazione anche se ho scritto queste poche righe fra un ritaglio di tempo e l'altro, e in mezzo a un mare di carte e documenti sul prossimo incontro economico Italia Algeria e la mia partenza per il Sudan . YBYBYBY GFCLY
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#19591 - 02/03/05 03:14 PM
Re: info percorsi Algeria
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Anonymous
Unregistered
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Grazie ,
Cmq come si suol dire , prima il lavoro poi.... La guida ha già avuto il programma... compatiblmente alle esigenze di servizio.
BYBYBYB GFCLY
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#19592 - 02/04/05 11:00 PM
Re: info percorsi Algeria
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Utente temporaneamente sospeso
Registered: 01/20/03
Posts: 1014
Loc: Segrate (MI)
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Non posso assolutamente accettare il punto di vista di GCFY!
Non credo proprio sia una "gola profonda" della Farnesina, perché molte sue affermazioni sono chiaramente manipolate e fuorvianti.
Riguardo ai manufatti: GCFY sa certamente che la Storia dell'archeologia a riguardo è molto diversa da un concetto di mera territorialità.
Il concetto è semplice: per i conquistatori arabi non esistono valori prima del corano, e così ancora sono convinti.
Gli arabi conquistarono in breve tempo un territorio immenso nel nordafrica, ma la prima cosa che fecero fu fondere tutti i reperti d'oro egizi. Fu solo grazie ai Belzoni, Ferlini, Segato, fino a giungere a Maspero, Petrie , Carter, che gli fu finalmente impedito di fondere anche il sarcofago e la maschera d'oro di Tut.
Se fosse stato per loro, non avrebbero avuto alcuno scrupolo...
[ 04 Febbraio 2005: Messaggio editato da: pyr ]
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#19593 - 02/12/05 06:43 PM
Re: info percorsi Algeria
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Junior Member
Registered: 02/09/04
Posts: 3
Loc: L'Aquila
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in effet è dura!
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Lapanarda, colpisce sempre...
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