Messaggio inizialmente inserito da GFCLY:
La notizia è stata smentita dalla Gendarmerie Nationale che ha tenuto a precisare che i Toy e gli equipaggi sono equipaggiati per stare in missione per tre giorni consecutivi senza dare notizie.
La cosa più importante ? l'assicurazione !!
bybyb GFCLY
meglio così Gianfranco ciao
Per rimanere invece nel campo delle insabbiature segnalo questa incongruenza:
come molti sanno Le Parà "sarebbe" ostaggio del MDJT gruppo rivoluzionario tchadiano ed "avrebbero" offerto il nostro amico in cambio di un riscatto al migliore offerente
Oggi leggo su Ticino on Line questo articolo:
PARIGI - Amari Saifi, detto Abderrazak 'el para', uno dei terroristi più ricercati del movimento salafita algerino vicino ad Al Qaida, responsabile del rapimento l'anno scorso di 32 turisti occidentali fra cui quattro svizzeri, è stato catturato in marzo nel Tibesti da un gruppo di ribelli ciadiani che stanno invano tentando di restituirlo ad Algeri. Le autorità algerine tuttavia tergiversano. Lo afferma il quotidiano francese 'Le Monde' citando Brahim Tchouma, incaricato delle relazioni esterne del Movimento per la democrazia e la giustizia in Ciad (Mdjt).
Saifi, ritenuto responsabile anche della morte di 43 militari algerini, è stato identificato grazie alle descrizioni fisiche, alla sua agenda di indirizzi e telefoni, e al numero del suo satellitare. Ex delle forze speciali algerine, è capo di una delle principali cellule del Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (Gspc), uno dei maggiori obiettivi dell'iniziativa 'Pan Sahel' degli Usa, destinata ad appoggiare i governi della regione nella caccia ai terroristi per impedire la formazione "di un nuovo Afghanistan".
Tchouma - riferisce 'Le Monde' - va ad Algeri per organizzarne la consegna, ma le settimane passano e nessuna decisione viene presa dal regime algerino che, secondo Tchouma, propone di portare il prigioniero ad Algeri con i propri mezzi. I ciadiani respingono la proposta, temendo "una misteriosa scomparsa" del terrorista all'arrivo. "Avrebbero potuto accusarci di averlo liquidato nel deserto", afferma Tchouma.
Il quotidiano francese scrive che "certi punti oscuri nella carriera di Amari Saifi hanno sollevato l'ipotesi di complicità con il terrorista in seno alle forze di sicurezza algerine". Vengono presi anche contatti con la Francia e gli Stati Uniti "senza incontrare un maggior successo".
Le autorità algerine giustificano l'attesa affermando di dubitare ancora dell'identità dell'uomo detenuto dai ribelli ciadiani, anche se proprio martedì scorso la procura federale tedesca (15 dei 32 turisti rapiti erano tedeschi, liberati contro un riscatto di cinque milioni di euro) lo ha identificato. "Forse è nell'interesse della regione lasciar perdere 'el para", insinua Tchouma, "il suo arresto chiuderebbe il serbatoio dei crediti americani".
Già così ci sarebbe da pensare,ma la cosa buffa è questa:
L’Algérie a demandé officiellement que le versement de rançons, dans le traitement des cas d’enlèvements de personnes, soit «internationalement prohibé», allusion faite au versement par les autorités allemandes d’une rançon de 5 millions d’euros aux éléments du groupe du GSPC que dirigeait Abderezzak «El-Para», actuellement détenu au Tchad par le Mouvement pour la justice et la démocratie au Tchad, ravisseurs des 32 otages européens au sud du pays.
Au cours de la séance de travail, tenue mardi dernier au siège de l’ONU, du Comité du Conseil de sécurité des Nations unies contre le terrorisme, le représentant permanent de l’Algérie, Abdallah Baâli, a estimé que «les enlèvements sont un autre moyen de financement du terrorisme» en demandant, au nom de l’Algérie, de prohiber «internationalement» le versement de rançons
aiutino,Le Parà è a tutti gli effetti un ostaggio in tchad e se la cosa passa in pratica nessuno potrà pagare per averlo dal momento che finanzierebbe il MDJT movimento "terroristico"
ipotesi? comunque confrontando il tutto la quadratura ha perlomeno un aspetto singolare!
ciao!