uhmmm...
si rafforza sempre di più in me la sensazione che spesso il desiderio di non sentire niente di negativo è così forte da portare a confondere il medico con la malattia!
Inviterei tutti ad attuale la tecnica insegnatami da un mio "maestro". Un mio saggissimo professore che mi ripeteva spesso che il saggio ricercatore deve sempre accogliere con sospetto i buoni risultati, mentre deve cercare di essere ottimista di fronte ai risultati negativi.
Ciò allo scopo di "mediare" gli stati d'animo piuttosto che esaltarli!
...comunque è sicuramente meglio preoccuparsi una volta di troppo che una volta in meno!