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#19209 - 11/23/04 09:26 AM
Re: bad news!
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Senior
Registered: 01/08/02
Posts: 1225
Loc: Italia-Tchad
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Messaggio inizialmente inserito da Lone Land: Io prima di restare senza parole vorrei sapere se "davvero" costoro hanno commesso delle azioni così da sprovveduti... La maggiore preoccupazione (per loro) al momento è che il 29 novembre saranno giudicati in base alle norme che hanno violato,per quanto sotto rischiano una condanna da 2 a 5 anni di carcere... La fouille des véhicules des mis en cause et de leurs bagages a permis aux gendarmes de récupérer plusieurs objets, notamment 31 échantillons géologiques de nature différente ainsi que 113 objets archéologiques, dont des œufs d’autruches, des pilons, des molettes, des armatures de flèche, de la céramique, des meules et des “bifaces” datant de l’ère de la préhistoire.
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#19210 - 11/23/04 09:36 AM
Re: bad news!
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
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Messaggio inizialmente inserito da adolfo: .... La fouille des véhicules des mis en cause et de leurs bagages a permis aux gendarmes de récupérer plusieurs objets, notamment 31 échantillons géologiques de nature différente ainsi que 113 objets archéologiques, dont des œufs d’autruches, des pilons, des molettes, des armatures de flèche, de la céramique, des meules et des “bifaces” datant de l’ère de la préhistoire. Avendo difficoltà con il francese mi era sfuggito quanto sopra. Adesso sì che sono senza parole...! Mi dispiace francamente per loro che dovranno subire un giudizio che si preannuncia severo e (sicuramente) esemplare. Posso solo augurarmi che la diplomazia li aiuti, ma che glielo facciano scontare al rientro nel loro paese...!
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Lone Land (the Lone Rover)
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#19211 - 11/23/04 10:29 AM
Re: bad news!
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Junior Member
Registered: 07/30/04
Posts: 21
Loc: Lazio-Italia
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Piu' o meno in italiano vuol dire:
La perquisizione dei veicoli messi in causa e dei bagagli dei proprietari ha permesso ai gendarmes di recuperare molti oggetti, in particolare 31 campioni geologici di natura diversa e 113 oggetti archeologici, fra cui uova di struzzi, pilli, mole , punte di freccia, della ceramica, delle meules e di "bifaces" datate dell'era preistorica.
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#19213 - 11/23/04 12:44 PM
Re: bad news!
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Anonymous
Unregistered
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Per Lone
Ma guarda un pò quanti GFCLY!
….posso solo augurarmi che la diplomazia li aiuti.
In questo caso e sull'aspetto peculiarmente normativo difficilmente la diplomazia può far pressioni tanto più che sui forum sono stati inseriti più warning dopo il caso 31 ! Questa a mio avviso , può puntare solo sul patteggiamento e far leva sui buoni rapporti bilaterali e le eventuali buone “entrature “ della loro sede diplomatica ad Algeri. E già una fortuna che il processo sia a breve scadenza, avendo assistito connazionali in Libia alle prese con simili evenienze posso assicurare che l'attesa è peggio della condanna. …ma che glielo facciano scontare al rientro …
Non penso sia il caso di dare addosso ai “colleghi sahariani “austriaci.. Questi sono stati solo un po' più sfortunati di altri - Italiani -che sempre in Algeria e a conoscenza delle stesse autorità risultano essere usciti tempo addietroi con ben altro che amigdali Ah la legge sulla Privacy! Non è il caso quindi di puntare il dito su fatti che potrebbe un giorno o l'altro essere resi noti e ritorcersi contro .
GFCLY
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#19215 - 11/23/04 04:25 PM
Re: bad news!
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
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Io non sono così convinto che la si debba fargliela passare liscia con l'aiuto della diplomazia. Parliamoci chiaro, chiunque di noi va con i propri mezzi nel sahara è consapevole cosa va a fare e cosa potrebbe trovare....... Poi, mi sembra di capire che in essi ci sia stata di proposito l'intenzione di "ledere" il sahara, ed il fatto che si sono allontanati dalla guida la dice lunga....... Non è che questi hanno trovato una macina per caso e se la sono messa in macchina così come ricordo; che cmq anche azioni del genere non sono da giustificare. Qusti si sono presi ben113 oggetti ancheologici +31 campini che fanno la bellezza di 144 pezzi. mi sembra un pò troppo per un ricordino.... Ho sempre dubitato sul fatto che esistano persone che rubano tali oggetti per chissa quali fine.....Lo stesso GFCLY ha denunciato più volte il fatto che le autorità locali (mi sembra in Libia) sono stanche di veder depauperato il loro patrimonio culturale da turisti irresponsabili. Mi devo ricredere.... Del resto nessuno di noi va nei musei o nelle acropoli e se ne esce con dei "cocci", forse perchè paghiamo il biglietto? Grazie a questa gente, tra 10anni quando mia figlia avrà la consapevolezza di capire, rimarrà solo sabbia.... Non so quale sia la giusta pena per loro.....sicuramnete il divieto a vita di entrare nel paese per un Sahariano è già una pena pesante......Il carcere lasciamolo ai delinqueti veri. saluti MArco
[ 23 Novembre 2004: Messaggio editato da: marko ]
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Saluti Marco
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#19216 - 11/23/04 04:58 PM
Re: bad news!
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
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Chiaramente sempre nell'ipotesi che siano colpevoli...! Non abbiamo la presunzione di sostituirci ai giudici. Spesso la realtà è infatti diversa da come ci viene presentata... :rolleyes: I processi sommari fatti sui giornali e sui media sono infatti poco adatti ad un effettivo accertamento delle responsabilità.
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Lone Land (the Lone Rover)
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#19217 - 11/26/04 03:52 AM
Re: bad news!
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Senior
Registered: 01/08/02
Posts: 1225
Loc: Italia-Tchad
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Trovo il tempo per questa domanda: Cosa c'entra l'Istituto Tedesco Frobenus?
La vicenda dei 5 "turisti" tedeschi offre il fianco dei sahariani agli attacchi dei media e ad una ulteriore richiesta di inasprimento della regolamentazione dei viaggi nel Sahara,tanto che si sospetta che ancora una volta l'occasione sia stata presa al volo per imbrigliare ulteriormente il viaggiatore.
Cosa ci può essere dietro in realta?
Un articolo apparso sul giornale La Tribune d'Algerie aiuta a capire meglio.
Conferenza stampa tenuta dal ministero della cultura con la partecipazione di M.Bertouni,direttore del dipartimento patrimonio,H.Ambise direttore dell'ONPT,ecc.
Dall'articolo:
Non resta che un passo per parlare di "organizzazione" di trafugazione del patrimonio del Tassili,questo sarà fatto quando l'"affaire Frobenus" sarà rimesso all'ordine del giorno. Affaire "all'apparenza legale,ma che tale non è" secondo il direttore dell'ONPT,che rievoca una convenzione di ricerca segnata all'inizio degli anni 90 fra l'ONPT e il centro di ricerca in preistoria,antropologia e storia di Algeri(CRAPH) e l'istituto tedesco Frobenus,per un certo numero di missioni di ricerca,"quello che è successo sul terreno è illegale" asserisce Ambise che ha rievocato le autorizzazioni messe a disposizione dal CRAPH per conto di Frobenus e il loro"aggiramento",dei sacchi pieni di reperti "esportati" in Germania e mai restituiti. L'assenza di un inventario scientifico di quello che è stato portato via costituisce in parte un ostacolo per il recupero degli oggetti,per il resto i tedeschi si nascondono dietro "dei diritti d'autore",e lamentano la "proprietà morale". Ancora meglio M.Bertouni rivela che sotto la copertura di un inventario del patrimonio del Tassili ha avuto luogo una rilevazione GPS dei siti archeologici,si stima il numero di circa 3000 punti GPS realizzati dall'istituto Frobenus fra il 1994 e il 1997. "Posseggono,datazioni e carte degli inventari che gli algerini non hanno". Queste rivelazioni sono state oggetto di una corrispondenza fra l'ONPT ed il ministero di tutela nel 2000 al seguito della quale un inchiesta è stata aperta dalla gendarmeria nel 2001,dopo il dossier Frobenus è stato ficcato in un archivio a Djanet ed non è più uscito.
Per tornare a noi 2 elementi che sono stati contestati durante la conferenza stampa e possono tornare utili in viaggio:
1)"Arrivati ad Oued Souf l'agente di viaggio Cheina Tours mette a disposizione una guida che "imbarcano" su uno dei loro veicoli,cosa che costituisce una prima infrazione"
2)"Queste persone si sono recati sui siti fra i più difficili con un GPS a bordo,classificato materiale di guerra 4a categoria"
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#19218 - 11/26/04 08:33 AM
Re: bad news!
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Anonymous
Unregistered
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Inizialmente scritto in risposta a Marko ma va bene anche a Adolfo sempre risposta ai suoi interrogativi:
Sono d'accordo con te. Resta però il fatto che una delle funzioni naturali della Diplomazia di qualunque bandiera è quella di essere chiamata cmq a difendere l'immagine della nazione che rappresenta che in casi simili vuol dire “ aiutare “ i relativi connazionali incappati in guai all'estero. Da noi questo lo si è sempre perseguito anche in casi più gravi e conclamati a carico di turisti tutt'altro che sprovveduti.
Su questa vicenda austriaca che comunque lascia sempre una macchia nei rapporti bilaterali fra i due paesi , credo vi sia una chiave di lettura che si ricollega al caso dei 31 sequestrati, vicenda già allora apparsa poco chiara per la frequente presenza di turisti +/- nelle stesse zone e per le molteplici divergenze venutesi a creare nel corso del dipanamento delle matassa. Allo stato attuale la soluzione più probabile vede un patteggiamento della pena. Qualcosa di più chiaro si vedrà alla luce della imminente conferenza sul turismo che , al fine di metterci subito una pezza potrebbe riservare una conclusione clamorosa, sia in senso + che – per questi 5 turisti.
Il punto di interesse da sottolineare non è oggi tanto la punizione, se ci sarà o meno e la sua entità che serve poco , ma l'informazione ominidirezionale da ricavarne ad uso più ampio e preventivo sul turismo sahariano.
Cioè , come hai detto bene , non è che gli algerini si siano improvvisamente stufati, lo erano già da lungo tempo ma hanno ora recepito finalmente l'uso e l'importanza dei media internazionali e lanciato il messaggio , guardate che ora si fa sul serio, sono finiti tempi in cui bastava raccogliere tanto , non vi era nessuno a controllare e quelli che vi erano, dalle guide ai doganieri e via discorrendo, non capivano l'importanza del valore del futuro turismo sahariano come pure devono finire i tempi in cui andare ovunque col GPS.
Le autorità hanno preso atto che I divieti sia agli sturmeti che alle persone servono infatti a ben poco, tanto più nel Sahara dove l'occhio dei legittimi tutori non può arrivare ovunque, ma le cose stanno cambiando, le guide sono state formate, molte da noi, le unità di controllo modernizzate anche loro con i più recenti sistemi di ricerca.
Parlo ora, della Libia dove le autorità stanno anche collaborando alla grande su questo stesso problema che li riguarda pure. Ad agosto u.s. , non nel Sahara , ma a Leptis magna è sparito un intero piedestallo dal mercato del peso di un quintale circa e quello che resta sono le tracce di pneumatici sul bagnasciuga e la certezza che il furto non è occasionale ma collegato a qualche occulto mercato perché, nella sostanza si tratta di tale “ Business” con le sue diverse finalità .
E' il business si fronteggia con ....il business.
Proprio in Libia è stata seguita anni addietro una linea che ha prodotto in casi similari e anche più corposi, ottimi risultati :
Sequestro del mezzo, con immediata vendita all'asta per pagare multa e spese processuali più un periodo di carcere anche limitato all'attesa del processo tanto per approfondire meglio la conoscenza del Paese in quanto spesso si è constatato che il denaro e altre forme di introduzione a molti turisti e non, non fanno a volte difetto.
Personalmente ho collaborato fornendo l'assistenza d'ufficio ai malcapitati connazionali finiti allora in carcere ed è anche per questa personale conoscenza dei fatti che tutto quello che ho trovato durante la mia lunga permanenza libica, parecchi oggetti archeo, tutti molto tentanti, questi si trovano ora la museo del Castello, e non in collezioni private come spesso mi capita di vedere.
L'esperienza sahariana su un Paese sahariano è ben altra cosa di quella offerta dal viaggio singolo o ripetuto che sia, basata o meno sul sentito dire , del poi ti racconto , pareri spesso “carbonari” o volutamente incompleto nella loro stessa valenza di messaggio. Si è esperti, o chiamati ad essere tali, sulla base della operatività acquisita sul campo e in assoluta neutralità d'interessi di qualunque genere siano, proprio per poter costituire valido conoscenza per costruire fondate basi per una altrettanto valida informazione e esempio per affrontarle isingoli casi nel caso si ripetessero. E questo è uno.
E questo il senso del messaggio che va inteso in questa vicenda, poi ognuno come dici bene sa personalmente bene cosa va a fare o cosa vuole ricavare. Purtroppo essere oggi sahariano sembra significare sempre più il dover andare giù ad ogni costo, magari senza la guida come una sfida e sempre meno in cerca di viaggi e formula di viaggio più idonee e consone alla salvaguardia del Sahara e del suo turismo affrontato in tutta sicurezza come purtroppo richiesto dai tempi odierni.
Proprio per questo e per soddisfare gli irriducibili delle sabbie da affrontare con i propri 4x4 qualcuno sta ora studiando la fattibilità di creare in Libia speciali circuiti in determinate non archeo ove saranno concesse facilitazioni per l'ingresso dei veicoli con tariffe chiare e niente guide. ( dei catini tipo Dubai per intenderci, ( se funziona lì perchè non dovrebbe funzionare qui dicono) Altre soluzioni sono pure in corso di valutazione, sempre con occhio attento al Business che crea Business. I Libici , in materia, non sono certo degli sprovveduti, d'altronde in parte glielo abbiamo insegnato pure noi, visto che siamo i loro primi partners commerciali . le eventuali ditte o società interessati sono avvisati di come si stanno evolvendo le cose.
Per concludere con una riflessione sul futuro sahariano di tua figlia (e del mio) vi è qualcosa di altrettanto dannoso da ritenere su questo caso “austriaco”, che non sarà né il primo né l'ultimo ed è l'ostinazione dei tanti che continuano a girare le carte in tavola, stornare , sminuirne la valenza, di messaggio e lavori volti a spiegare in maniera preventiva il concetto di viaggio sahariano nella sua completezza , che non deve essere limitato o circoscritto al consiglio e dritte estemporanee o su come dribblare gli ostacoli e le normative che vengono emesse , a criticarne il contenuto o la valenza non si vede poi a quale titolo e senza la dovuta preparazione.
Questo fatto che, appare sempre più chiaro nelle intrinseche motivazioni, altro risultato non ottiene se non quello di fare incaz zare sempre più le locali autorità irrigidendole a danno di tutti e ancor più a carico dei malcapitati che le sottovalutano e anche nei confronti di quanti , questi malcapitati , devono poi tirare fuori dai guai .
Oggi non corrisponde sempre al vero il detto che giù nel Sahara è sempre tutto un casino, imbroglio, incompetenze disorganizzazione e via di seguito , i cambiamenti ci sono ovunque , sempre più concreti e sotto gli occhi di tutti ; questi cinque sfortunati “austriaci sono fra i primi a costatarlo sulla pelle e ad essere additati con tanto di nome e cognome .
Questa sorta di ipocrisia di cui sopra , va detto a loro onore , non l'hanno avuta : risulta infatti da primi accertamenti che tutti e cinque hanno subito ammesso la loro colpa senza palleggiarla fra di loro , addossarla ad altri , negarla o cavillarci sopra. Un punto questo a loro favore che sarà certamente tenuto in considerazione e che conferma che sarà sempre più difficile per tutti trovare scusanti in casi di trasgressione delle normative sulla circolazione nel Sahara e ancor peggio di casi di danno e/o furto al suo ambiente.
Ed è questo un fatto positivo se si considera che l'informazione sulla normative relative alla circolazione sahariana è ora chiara ed inequivocabile anche da parte dei locali che come già detto hanno anche recepito l'importanza e l'uso dell'informazione mediatica internazionale, cosa finora relegata al massimo ai soli quotidiani locali. Un confronto questo che cammina su una via sempre più paritetica fra Africa e Occidente. GFCLY
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