Si è appreso che la richiesta iniziale per i cinque turisti è stata inizialmente di una anno in quanto l'accusa ha insistito fortemente sul fatto che il gruppo aveva una cultura specifica particolarmente elevata contemplando un ricercatore di un Istituto tedesco per la protezione dell'ambiente e delle piante, un tecnico specialistico per la navigazione con il GPS con diversi viaggi in Algeria, un tecnico meccanico, un infermiere diplomato...la difesa, molto valida ha fatto leva sulla non professionalità della guida dell'agenzia che li ha lasciati andare. ( Si è giustificato dicendo che il gasolio della sua macchina era agli sgoccioli in quanto il programma di viaggio che gli avevano chiesto era stata cambiato di molto ed era meglio rientrare per avvertire) .
Comunque sia andata, ma vi è poco da dubitare, è bene ritenere che i capi d'accusa applicati riguardano la violazione di diversi articoli del codice doganale, fra cui l' importazione illecita di CB, del deceto prezidenziale sul Parco del Tassili e Acacus, del codice penale, delle normative sulla circolazione nel Sahara algerino. Non sono al corrente di quello che ha fatto o potuto fare il funzionario della loro ambasciata cmq sul posto (Djanet).
SRNG La Corte ha pregato la stampa locale e internazionale di dare il massimo risalto alla notizia, al fine di evitare il ripetersi di simili penosi avvenimenti con un avvertimento indiretto ai turisti diretti in zone e circuiti non abituali .
Risulta pure che alcuni turisti italiani sul posto hanno accolto positivamente la sentenza. Su questo punto, riportato dalla stampa, un silenzio sarebbe stato invece preferibile per ovvi e comprensibili motivi .
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