Il principale problema di questi inconvenienti è la casualità: difficile riuscire ad arrivare in concessionaria o da un meccanico dotato di diagnostica adatta nel momento in cui il problema si manifesta. Dunque è difficile venirne a capo...
L'anno scorso sono stato tormentato da un problema simile, che si manifestava in condizioni metereologiche (non d'uso!) sempre analoghe: giornate non troppo calde, specialmente nelle ore pomeridiane.
Penso che si tratti di uno strano mix di pressione, temperatura ed umiditá ambientale che mette in crisi qualcosa nel sistema di sensori del Td5.
Escludo possa trattarsi del problema wastegate citato (con imprecisione
) da Revenge. Se la wastegate non apre c'è un taglio alimentazione brusco durante la progressione, non un ritardo di risposta al gas. E si manifesta per lo più nelle marce alte perchè è raro pigiare il gas a fondo in prima seconda e terza mentre è normale in quinta.
Escludo anche possa trattarsi del comando acceleratore, problema ben monitorato dalla diagnosi e che darebbe luogo a segnalazioni di errore persistenti.
Lo scorso autunno mi sembrava di aver risolto la questione facendomi sostituire in garanzia MAF (debimetro) e sensore AP (presione ambiente, quello nella scatola filtro aria). Purtroppo devo dire che sporadicamente il fenomemo lo riscontro ancora, segno che l'inconveniente non è del tutto risolto anche se si presenta comunque con meno insistenza.
Una cosa che ho notato è che viaggiando con lo switch frizione scollegato (switch che viene letto per effettuare transitori dolci nel taglio alimentazione in rallentamento ma purtroppo anche per smussare l'erogazione in accelerazione) il ritardo nella risposta è molto meno sensibile anche quando la macchina, a switch collegato, pare in catalessi. Suggerirei quindi di scollegarlo e provare a girare un po' così.
Ripeto che il ritardo non scompare ma rientra in limiti tollerabili, ed è una prova che val la pena di fare anche per scoprire una maggior prontezza del motore che può piacere o no, ma va provata.
Altra prova che avevo fatto era stata di girare con lo switch riduttore staccato dal suo connettore e riportato come comando manuale su un interruttorino volante al posto guida: bene, commutando questo switch sulla pozione "virtuale" ridotte, il ritardo spariva! Cosa cambiava? Non l'ho mai capito del tutto, ma è certo che quello switch opera sul software della ceentralina un cambiamento di stato: la curva di risposta dell'acceleratore cambia e, a mio avviso, cambia in qualche modo pure il modo di rispondere ai sensori. Probabile che tutto ciò sia dovuto al fatto che la LR ritenga che quando si innestano le ridotte sia possibile gestire in modo meno maniacale il problema emissioni e che pertanto la gestione dei parametri sia più tollerante...
Ricordiamoci comunque che il Td5 è un motore complesso, fatto per rispettare le norme E2 ed E3 (dal MY2002 in avanti) e che ciò comporta che il sistema gestione motore sia ricco di controlli e controreazioni che a volte risultano a scapito delle prestazioni ma che spesso salvano il motore da danni. La possibilitá di misurare portata aria, pressione e temperatura nel collettore, ed altri parametri, permettono alla centralina di dosare al meglio il gasolio e calibrare i tempi e gli anticipi di iniezione. Ma quando le risposte dei sensori restituiscono nel loro complesso un quadro non gestibile, ecco che arrivano le "stranezze" di comportamento...
Basta uno stupido sensore che prende un abbaglio...
Spero di non aver confuso troppo le idee...