Sono a khartoum dopo avere tribolato non poco per uscire dall`etiopia per sistemare lo sforamento di quattro mesi del permesso di 180 giorni che ho avuto entrando in etiopia lo scorso Novembre 2012.Nonostante avessi portato un certificato medico a giustificazione del ritardo,su suggerimento di un amico che vive in Etiopia, la prima domanda presentata e` stata respinta e contegiato il dazio che avrei dovuto pagare per uscire dal paese importo pari a 20.000 dico venti mila euro!!!!
Alla fine dopo non poco stress ho risolto il problema impiegando otto giorni! Ovviamente aiutato da una persona del posto. Non ho pagato un centesimo ma in cinque giorni sono dovuto uscire dal
paese.conclusione attenti alla dogana etiope sono rigidi e non permeabili.Adesso sono bloccato oggi e` festa una sorta di capod`anno arabo domani esaminero le possibilita` di rientrare con la macchina, ma la possibilita` di ottenere un visto di transito dall`arabia saudita sono quasi nulle non mi resta che tornare in Etiopia e spedire la macchina da Gibuti.
Essendo Porto Sudan un porto da evitare su suggerimento di persone del posto, dogana pessima ecc.ecc.

Prova ad andare all'hotel Acropol a farti consigliare dal proprietario, un greco che conosce tutti in Sudan.
A porto Sudan ci sono stata, prima di rientrare in Etiopia ci proverei, ho incontrato gente che ci e' passata. Gibuti e' un postaccio.
Ciao Giuliana

sono all`Agropole li conosco da quanto sono sceso nello stesso periodo tuo sette otto anni fa, sono stati loro che mi hanno sconsigliato porto Sudan, adesso George e` in Italia ci sono gli altri due fratelli e Paolo il figlio di Tanaki.
Prima di partire avevo contattato la messina e anche loro non erano molto d`accordo porto Sudan, mi avevano consigliato Mombasa che io conosco bene per averla utilizzata due volte.Ho preferito Djibuti perche` nel dubbio partento dall`Italia ho fatto un biglietto andata e ritorno da Addis, nella speranza che non lo avrei utilizzato riuscendo a tornare via terra.
Quando sei partita anni fa non ci siamo incontarti alla frontiera di Mojale per poco , tu eri appena transitata speravo di incontrarti in seguito, anche io ho lasciato allora la macchina per due anni , tornando pero` saltuariamente.
Ciao e grazie per la dritta.Roberto

Quando siamo entrati noi in Etiopia, non abbiamo timbrato nulla facendo passare tutto senza carnet... ma questo a nord, mi sa che a sud sono piu' sgamati! In bocca al lupo.

Prova anche ad andare al consolato tedesco dove sono sempre piu' informati dei nostri che se ne stanno chiusi nel loro bunker. La gente che ho conosciuto che ha attraversato l'Arabia Saudita era tedesca.
La prima volta che sono passata dall'Etiopia non mi hanno chiesto il carnet, invece la seconda si! Purtroppo imparano in fretta a rompere!
Ciao. Giuliana

anche a me la prima volta non mi hanno chiesto il carnet.Il problema non e` stato il carnet che mi sarebbe scaduto l`11.11.2013 mail TIP che mi hanno rilasciato in frontiera con un permesso di sei mesi.
Per quanto riguarda l`Arabia Saudita sembra, da notizie datemi dall`Agropole, che avendo il visto per la Giordania, ti diano il visto di transito di tre giorni, a me interessava il visto di transito per Emirati, volevo andare nell`Oman e poi Iran ecc.
Avrei dovuto aspettare una settimana minimo per la coincidenza di feste e periodo di apertura dell`ambasciata, con possibilita` minime, stranamente, in contrasto con la mia tenacia,questa volta ho mollato.
Domani direzione Etiopia.

Un modesto suggerimento: dal momento che sei gia'a Khartoum perche' non proseguire a nord Egitto-Giordania-Israele e imbarcare il Land? L'Egitto e' una rogna ma sicuramente gestibile...

Conosco molto bene la tenacia di Persica, avendo viaggiato insieme in alcune occasioni (Libia, Etiopia) ma anche per essere buoni amici,per questo sono sicuro che le ha già pensate tutte in testa sua, e penso che la decisione che ha preso è stata molto condizionata dal fatto che non siamo tanto lontani dal Natale che lui vorrebbe trascorrere a casa, in famiglia.
Buona strada Roberto, a presto.

sono arrivato ieri sera a Gibuti citta`.La possibilita`di seguire la strada proposta da Alexgian era stata la prima opzione.Ma la situazione eziziana non mi ha convinto, particolarmente la situazione del Sinai, ho letto su un forum inglese che un 4x4 imbarcato ad Aqabah arrivato a Nuveiba e`stato costretto a tornare indietro motivo non e` permesso ai 4x4 transitare dal Sinai.per arrivare a Taba e passare in Istraele ad Eilat si deve sempre attraversare il Sinai.
Poi come ha detto Massimo non volevo correre dei rischi e rimanere in giro piu` del dovuto.Dopo avere fatto sessantamila km.il periplo,....quasi. dell`Africa senza nessun problema non mi volevo incasinare proprio alla fine.
Prima di tornare indietro da khartoum non potevo non rivedere Karima, gebel Barkal Meroe che avevo visto otto anni fa, allora il 90% su sterrati oggi 100% strada asfaltate, allora l`attraversamento del deserto del Bayuda e` stata una esperienza notevole, oggi bella e rilassante nonostante oggi sia solo allora con un ottimo compagno di viaggio.

macchina imbarcata, fine dell'ultima esperienza africana durata quattro anni.
Non posso chiudere questo post tacendo la esperienza che ho vissuto a Khartoum andando a visitare in centro Salam di Cardiochirurgia di Emergency. Spero che non venga considerato come pubblicità. E' una realta' che ha dell'incredibile, non si puo' minimamente immaginare quello che hanno realizzato e come viene gestito, non teme il confronto con i migliori ospedali italiani, per intenderci quelli esistenti al nord, certamente non quelli che ci sono dalle mie parti, funziona dal 2007 ed è come se lo avessero aperto da poche ore, sono stato accompagnato nella visita da due italiani che lavorano nell'amministrazione dell'0spedale e poi dal responsabile amministrativo.
A costo di essere ripetitivo ribadisco che hanno fatto una cosa veramente incredibile, e nelle ore trascorse in ospedale non potevo non fare continuamente il confronto con la nostra realtà e il paragone era veramente imbarazzante.
Precisazione superflua tutte le prestazioni fornite sono completamente gratuite, sia gli interventi che le successive visite di controllo.