http://www.repubblica.it/esteri/2013/01/...668859/?ref=HRE Se non garantisc0no la sicurezza ad In Amenas,uno dei più importanti siti petroloferi d'Algeria, ad uno sputo da El Borma e Ghadames, e si portano via 40 persone, avete idea di come sia al sicuro il sud della Tunisia?
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Stamattina dei militanti di un gruppo terrorista vicino ad al Qaida hanno assaltato il campo di gas naturale di Ain Amenas [racchiuso in un rettangolo viola nella carta], in Algeria, a meno di 100 chilometri dalla Libia e a oltre mille dalla capitale Algeri.
Nelle prime ore del mattino, la brigata Khaled Abul Abbas, guidata da Mokhtar Belmokhtar, già membro di al-Qaida nel Maghreb islamico (Aqim), ha fatto irruzione nell’impianto di Ain Amenas, dove operano in joint-venture la British Petroleum, la compagnia novergese Statoil e quella statale algerina Sonatrach. Ci sono già almeno due vittime (apparentemente un inglese e un francese) e un numero imprecisato di feriti. Sono stati presi in ostaggio almeno 41 lavoratori stranieri dell'impianto, che secondo fonti giornalistiche sarebbero di nazionalità giapponese, inglese, irlandese, americana, francese e norvegese.
Il governo algerino ha già iniziato le operazioni per liberare gli ostaggi. Sebbene Algeri abbia garantito alla Francia l’uso dello spazio aereo per l'intervento militare iniziato da Parigi settimana scorsa in Mali contro i ribelli vicini ad al-Qaida che controllano il nord del paese e minacciano Bamako, non ci sono stati ancora collegamenti ufficiali tra il rapimento e il conflitto nel vicino Stato. Secondo il giornale online Algerie-Focus i rapitori hanno chiesto al governo algerino 20 veicoli 4x4 con carburante pieno per poter arrivare in Mali, da dove dicono di essere partiti.
leggendo l'articolo su Repubblica.it mi veniva da sorridere quando il governo Algerino annunciava la chiusura della frontiera con il Mali di "solo" 2.000 km
io non tanto ... Giusto domenica un amico è rientrato dall'Algeria dove lavorava in una base petrolifera e mi ha raccontato che la sicurezza è abbastanza labile : due guardie al cancello principale e numerosi cancelli di servizio dei mezzi incustoditi o quasi ... Pensare che mi raccontava che parlando con italiani che vivono in loco, sembrava che l'Algeria volesse eliminare il visto.
Strano che dopo aver dato il permesso di sorvolo ai Francesi, gli Algerini non abbiano rafforzato la sicurezza. Che poi siano arrivati dal Mali mi sembra una cagata pazzesca, per me erano già in zona, Algeria o Libia più probabilmente.
Secondo me in Libia a sud di Gadhames non esiste più alcuna autorità statale e le bande imperversano armate fino ai denti e attraversano le frontiere come e quando vogliono. Il problema dell'Algeria è che probabilmente deve controllare tutte le frontiere con Libia, Sudan, Mali e credo anche Mauritania. Tutti sapete che nel deserto ciò è impossibile. Bruno
e pensare che dei pick-up superaffollati ed armati, provenienti dalla Libia, si sono spinti fino a Sabria...... Le frontiere sono solo per chi viaggia con passaporto e visto.....
Con il Sudan non confina.... con il Marocco sono anni che è chiusa. In ogni caso hanno così tanti kmq che gli servirebbero dei satelliti fissi per avere solo un minimo dei passaggi e della gente che gira.
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R 1150 GS - La petroliera nel deserto
..chiedo scusa, l'Algeria non confina col Sudan ma con il Niger. Vi assicuro che non sono così asino in geografia. E' il dolore che mi fa delirare.....
Sto leggendo la monografia di Limes, segnalata in questo forum, e più vado avanti nella lettura e più mi accorgo che e' un gran casino inquadrare gli eventi perche mi accorgo che i miei schemi mentali "occidentali" fanno fatica a seguire la magmaticità fluida dell'Africa.
Se io fossi il prof. Prodi, cercerei di seguire una strategia nuova. Per evitare costi (umani ed economici) altissimi, proverei a definire un percorso di indipendenza per l'MLNA. Uno stato (finalmente) indipendente per l'Azawad (un pezzo di Mauritania, un pezzo di Mali, un pezzo di Burkina F., magari un "cicinìn" di Libia e perchè no, anche una fettina di Algeria. Il tutto fornendo ai Tuareg supporto economico-logistico-militare, tale da "scaricare" le fazioni estremiste (Ansar al Din, AQMI ecc.). Capitale Kidal o Timbuktu. Nessuno ci perderebbe così tanto, da giustificare una guerra di logoramento......con coinvolgimenti planetari o quasi. ..........sta c@zz di ONU, che ci sta a fare???
A mio modesto parere, non ' un'dea peregrina. Ma servono grandi uomini per fare questo. Di quelli che saranno ricordati per sempre nella storia. e Prodi non mi sembra un predestinato a questo.
non tanto tempo sfa ho letto un rapporto di una agenzia bancaria di alta finanza. Beh, non ci crederete che già qualche "consultant" ipotizza, per uscire dalla crisi economica mondiale, la necessità di una guerra "mondiale". E se il teatro della guerra fosse l'africa?
Registered: 03/30/05
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Loc: Grandate / Como
Una fredda sera di fine novembre del 2003, rientravo da un viaggio in Algeria in moto. Arrivato in frontiera a Taleb Larbi oltre a vedere una locandina con le foto di tre motociclisti scomparsi, i gendarmi mi dissero che dal primo gennaio 2004, la guida sarebbe stata obbligatoria.Di colpo i ricordi andarono indietro nel tempo. Mi ritengo fortunato ad aver percorso in tutta liberta',(e lo ammetto rischiando a volte per incoscienza di quando si e' giovani) le piste del grande sud. Di quando da solo percorsi perla prima volta, la mitica pista di Amguid, solo con cartina e bussola i G.P.S, non esistevano,o meglio, c'erano solo a livello militare, e una volta arrivato ad In Eker, baciare l'asfalto con lacrime di contentezza per avercela fatta...E cosi' poi l'Hoggar fino a Janet facendo un campo al vecchio furgone Volkswagen abbandonato da chissa' quanto tempo ed eroso dalla sabbia e dai venti. Sono tornato in Africa poi nel 2006, sempre in moto per andare in Burkina Faso. In algeria mi aspettava la guida, carissima a 150 euro al giorno!con la sua Peugeot anni 70; ma da Taleb Larbi ad In Guezzam, il fatto e' stato che gli ho ho fatto io da guida e assistenza sistemandogli il motore rotto ecc, ecc, ma lasciamo perdere, "important d'avoir un guide,", poi se spacca il motore o non ha le ruote di scorata e non sa dove andare, sono affari tuoi.... O come quando dei bambini mi hanno tirato una volta in viaggio un pezzo di muretto di cemento sulla moto mentre passavo da El Golea. Non importa, con la gamba nera dall'ematoma in caserma dalla Gendarmeria.. "Ils sont juste des enfants qui jouent " mi disse il capitano.. Un sera durante un campo, un vecchio amico che veniva in Algeria gia' negli anni 70', mi disse, " vedi Lupo se io e te passeremo dai qui tra 200 anni con una macchina volante a tre metri da terra sul deserto, questi (gli Algerini), saranno ancora cosi', a tenerti in dogana 6 ore anche se hai il visto,a chiederti dove vai, a chiederti della guida...ecc, non cambiera' mai nulla;penso aveva ragione. Dal ritorno dell'ultimo viaggio nel 2006 dal Burkina Faso in moto, in Africa non sono più andato, mi sono dirottato con fuoristrada per lavoro per riviste di settore verso i paesi dell'est, dove hai paesaggi altrettanto belli, Romania, Ucraina, Moldavia, Russia, Siberia...Dove non hai problemi e non ti fanno problemi...Ma il cuore comunque e' rimasto in Africa. Dimenticavo, il titolo di quell'ultimo reportage che realizzai per una nota rivista di Moto nel 2003 in Algeria, mi venne in mente quella fredda sera di Novembre alla frontiera di Taleb Larbi;(con una lacrima)....."C'ERA UNA VOLTA IN ALGERIA"..... http://www.nicolademarinis.it
Grazie Adolfo. Me lo sono gustato fino in fondo. Questo reportage (per quanto il mio francese scolastico me lo abbia permesso) mi convince ancora di più che la soluzione pacifica del problema può passare solamente da un riconoscimento internazionale dell'MLNA e l'apertura di un tavolo con l'obiettivo di rendere autonomo l'Azawad. L'alternativa bellica non fa altro che spostare in avanti nel tempo il problema, a meno di uno sterminio del popolo tuareg, senza contare che poi qualcuno "ci marcia"......vedi le altre due sigle in campo. ........e alla fine a farne le spese sono sempre i poveracci (vedere nel filmato i profughi a Tin Zaouatene).
Andando a riguardare le tracce di viaggi in anni passati ho visto che siamo stati gentilmente ospitati per la notte 2 volte in quella base presso In Amenas... Che impressione! E che tristezza per i poveracci che stavano là solo per lavorare e senza alcuna colpa ci hanno lasciato la pelle!
Ecco un giornalista che dice le stesse cose che mi hanno detto i Tuareg algerini . Un articolo da studiare e memorizzare ......c'è da chiedersi dove andranno a finire quelli di Ansar Eddine.... http://atlasweb.it/2013/02/04/mali-grupp...ocaina-579.html
Ecco un giornalista che dice le stesse cose che mi hanno detto i Tuareg algerini . Un articolo da studiare e memorizzare ......c'è da chiedersi dove andranno a finire quelli di Ansar Eddine.... http://atlasweb.it/2013/02/04/mali-grupp...ocaina-579.html
Stessa versione ascoltata con le mie orecchie a Tam (novembre 2012)....
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Loc: lago maggiore
interessante l'articolo che hai postato e questo non l'avrei mai detto.... "Secondo Keenan uno dei motivi per l’interesse del Drs nel nord del Mali è infatti che la regione è il punto focale sulla rotta del traffico di cocaina dal Sud America verso l’Europa. Le Nazioni Unite stimano che circa il 60% della cocaina in Europa, con un valore al dettaglio di circa 11 miliardi di dollari, attraversa questa regione."
Ecco un giornalista che dice le stesse cose che mi hanno detto i Tuareg algerini . Un articolo da studiare e memorizzare ......c'è da chiedersi dove andranno a finire quelli di Ansar Eddine.... http://atlasweb.it/2013/02/04/mali-grupp...ocaina-579.html
Stessa versione ascoltata con le mie orecchie a Tam (novembre 2012)....
il che rende ancora più pericolosi i nostri viaggia, dato che il governo è il primo a sapere dove siamo, con chi , quando ecc..
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....nessun problema per noi italiani. Abbiamo chi paga le tangenti in Algeria. Cosa vuoi che ne facciano di quattro fuoristradisti un po matti? Meglio l'argent........
Tradotto con google: Algeria: attentato contro una caserma, due attaccanti uccisi, 6 feriti ALGERI - Cinquanta uomini armati di granate hanno attaccato una caserma nel nord-est dell'Algeria, innescando una risposta da parte dell'esercito fatto uso di aviazione, un giornale ha riferito Giovedi notare due attaccanti uccisi e sei Ferito. Un utente malintenzionato è stato anche ferito durante l'attacco, avvenuto nella notte di Mercoledì contro una caserma militare in Khenchela (540 km a sud est di Algeri), secondo il quotidiano El-Khabar, citando una fonte della sicurezza. APS, anche citando fonti della sicurezza hanno confermato l'attacco, dicendo che avevano preso di mira una postazione militare di osservazione e si è svolta nella notte di Lunedi a Martedì. E bilancio citato da APS riportato un aggressore ucciso, per non parlare di feriti. Secondo El-Khabar, tunisini e libici sono stati tra gli attaccanti che hanno usato le armi dalla Libia, in particolare giochi di ruolo. L'attacco è iniziato con il rapimento di due civili, tra cui un camionista che portava da mangiare in caserma. Gli aggressori hanno caricato il camion e armi pesanti sono stati utilizzati per forzare l'accesso alla caserma, mentre un secondo gruppo scambiato spari con i soldati. Il conflitto a fuoco è durato tre ore, durante le quali l'esercito ha utilizzato aerei da guerra, elicotteri e artiglieria, secondo El-Khabar. Un'operazione di ricerca è stato poi lanciato per trovare il resto del gruppo armato, mentre l'aggressore è stato ferito in discussione. APS ha detto che il destino dei due civili rapiti rimasto sconosciuto, mentre l'altro è stato rilasciato. Giovedi pomeriggio, nessuna dichiarazione ufficiale è ancora stato rilasciato. L'attacco arriva tre settimane dopo il sito di gas Tigantourine, 1.300 km a sud-est di Algeri, che è stata teatro di una situazione con ostaggi in cui sono stati uccisi almeno 37 stranieri e un algerino.
Registered: 08/18/09
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Loc: Foresta dei Fossili di Genova
quella zona è in fermento da moltissimi anni e c'è un attentato OGNI MESE ci sono rappresaglie e rastrellamenti minuziosi OGNI TRE MESI è una zona altamente militarizzata e le esplosioni und conflitti a fuoco sono all'ordine del giorno ci muore almeno una persona al mese in attentati di vario genere anche perche di li passa un metano-petrol-oleodotto ed è un bersaglio terroristico molto ambito dalle fazioni anti governative contrarie al governo laico algerino certo pero che ora sono molto meglio armati tutto grazie al nostro aiuto ai civili oppressi della libia ^_^
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Saluti da Giancarlo www.Loziorso.TK
Glauco, non sono d'accordo. Come speravo fin dall'inizio del "conflitto", pare che si sia (anche grazie all'ex colonizzatore francese) giunti ad un pre-accordo tra il governo maliano e l'MLNA (che secondo me è l'unico interlocutore che ha qualche legittima richiesta). Se finalmente, attraverso una qualche forma di autonomia, senza arrivare addirittura alla creazione di uno stato Tuareg, si pacificasse la zona (proviamo a pensare ai riflessi positivi sul "turismo" in zona...), penso che, volendo, i quattro gatti di aqmi e mujao, sponsorizzati da "non-so-chi" (ma ci sono forti sospetti siu servizi algerini, sul Qatar ecc.) potrebbero essere ridotti a più miti consigli. Il mio è un sogno, oppure realpolitik?
Registered: 12/17/01
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Se finalmente, attraverso una qualche forma di autonomia, senza arrivare addirittura alla creazione di uno stato Tuareg, si pacificasse la zona (proviamo a pensare ai riflessi positivi sul "turismo" in zona...),
ma davvero tu pensi che frega a qualcuno del turismo africano? e a maggior ragione del turismo sahariano? oggi sentivo al Tg che i salafini sono incazzati per il fatto che i francesi sono in mali e continueranno a fare casino sinche questi vi rimmarranno...vero?..pretesto?..
gli interessi sono ben altri...e oltre la ricchezza dei territori in questione consideriamo il fatto che bisonga giustificare la lotta al terrorismo..un po' come gli antivirus per i pc
ma davvero tu pensi che frega a qualcuno del turismo africano?e a maggior ragione del turismo sahariano? oggi sentivo al Tg che i salafiTi sono incazzati per il fatto che i francesi sono in mali e continueranno a fare casino sinche questi vi rimmarranno...vero?..pretesto?.. gli interessi sono ben altri...e oltre la ricchezza dei territori in questione consideriamo il fatto che bisonga giustificare la lotta al terrorismo..un po' come gli antivirus per i pc
Su questo sono pienamente d'accordo con te. Non ho accennato al "turismo sahariano" come fosse una motivazione alla pacificazione, ma perché interessa noi.... Sono certissimo che nè i francesi nè i maliani del sud ("di governo") avrebbero mai mosso un dito in favore del popolo Tuareg, se non ci fossero state le "ingerenze" integraliste. I Tuareg chiedono indipendenza(o autonomia, almeno) da secoli. Solo Gheddafi (forse perchè interesssato) li ha in qualche modo appoggiati. Ora spero che, piuttosto che ritrovarsi il terrorismo in casa, francesi e maliani accettino di "cedere" una parte del controllo del territorio ai legittimi richiedenti. E questo potrebbe persino proteggere gli interessi di tutte le parti in causa.
Registered: 12/17/01
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Loc: lago maggiore
Inizialmente inviato da: PSQT
Ora spero che, piuttosto che ritrovarsi il terrorismo in casa, francesi e maliani accettino di "cedere" una parte del controllo del territorio ai legittimi richiedenti.
ne sei convinto? ricordi l'11 settembre e forse inizio' tutto da quel di la "guerra" contro l'antrace? e quella contro l'aviaria? mezzi per far soldi ma anche li un genere di "terrorismo" moderno creato su misura. non solo per il petrolio ma per il "domino globale" che gli USA vorrebbero imporre. E' sempre la solita storia, prima la guerra fredda tra le due potenze, ora si sono inventati il terrorismo islamico che ormai si automantiene da solo!
leggevo che ora c'e' chi sostiene che la guerra in nord africa sia anche per il contenimento della Cina, soprattutto in Mali e Niger
ne sei convinto? ricordi l'11 settembre e forse inizio' tutto da quel di la "guerra" contro l'antrace? e quella contro l'aviaria? mezzi per far soldi ma anche li un genere di "terrorismo" moderno creato su misura. non solo per il petrolio ma per il "domino globale" che gli USA vorrebbero imporre. E' sempre la solita storia, prima la guerra fredda tra le due potenze, ora si sono inventati il terrorismo islamico che ormai si automantiene da solo!
leggevo che ora c'e' chi sostiene che la guerra in nord africa sia anche per il contenimento della Cina, soprattutto in Mali e Niger
vabbhè.....allora se fosse come dici tu (ipotesi plausibile anche la tua, peraltro...) le nostre elucubrazioni sono tutte da buttare nel cesso. In più, stiamo dimenticando un aspetto secondo me importante della vicenda: il fatto che la coca che arriva via nave nel golfo del leone viene spedita in europa attraversando proprio il sahara di cui stiamo parlando..... Quindi, tra contrabbando, petrolio, gas, uranio, metalli vari, supremazie politico/economiche, religioni (penso al macello che sta capitando in Nigeria tra musulmani e cristiani in nome (???) di fantomatici "dei" .....porca trottola!).....non ne usciamo proprio.....
Registered: 12/17/01
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Loc: lago maggiore
no, non ne usciamo proprio! non credo che nel mondo si arrivi alla pace di alcune zone, anzi saro' avvolto dal pessimismo di glauco, ma non credo proprio che il mondo avra' mai pace...ci sara' sempre qualche governo "puttana" che vendera' la propria nazione ad un miglor offerente..vedi appunto Niger con l'uranio ai francesi e poi ai cinesi.. e l'africa e' sempre stata una gran "puttana" e noi occidentali ne abbiamo sempre approffitato
oggi leggevo appunto un articolo proprio sull'insediamento cinese in mali e niger e che questo disturba i francesi, trovo scritto che i cinesi hanno usato il loro "Soft power" per insediarsi in mali e niger, intuendo cosa stesse a significare soft power in questo contesto l'ho ricercata per esserne sicuro http://it.wikipedia.org/wiki/Soft_power
Io credo nella bonta' dell'individuo umano, anzi sono fermamente convinto che sono i piu' sulla terra, ma credo che purtroppo questi non siano ai "comandi" del pianeta!
Riguardo al nostro turismo nel nord africa sono convinto che ci sono i cicli off che ti fanno stare a casa ma con piccole finestre on.