Gla: questa è la "campana" di chi legge "da nord".
Non più tardi di 2 settimane fa ero a Tamanrasset, ed in un paio di occasioni "conviviali" ho avuto modo di ascoltare le "campane" locali (tuaregh, algerini "allineati" ed altri non ben politicamente identificati).
Ti assicuro che il suono di queste "campane" è completamente dissonante dall'articolo sopra riportato.
Ho la brutta abitudine di analizzare i fatti contemporanei tenendo d'occhio la Storia (quella con la "s" maiuscola).
Mi sono fatto un'opinione (....pertanto, ovviamente "opinabile"):
chi ha tracciato con un righello i confini tra Libia, Algeria, Niger, Mali ecc., ha dimenticato un intero popolo (che oltretutto vive da secoli in modo nomade....).
Molto giustamente, questo popolo (al pari di Curdi, nordirlandesi, baschi, pellerossa, indios......e chi più ne ha più ne metta...) chiede "AUTODETERMINAZIONE".
Il compianto Gheddafi (lungimirante ma furbetto) li teneva sotto controllo promettendo un futuro "Azawad".
Gli altri, pensando ai loro affari (uranio, petrolio gas ecc.) non ci pensano lontanamente a "mollare" i territori disegnati col righello agli autoctoni.
La Francia (che non ha MAI mollato un millimetro rispetto agli interessi economici nell'area, anche dopo la fine del colonialismo) mira al mantenimento dello "status-quo".
Il resto (le sigle strane tipo Ansar Eddin, AQMI, MUJAO e via discorrendo) sono solo altri interessi che "cavalcano l'onda".
Alla fine, sempre secondo me, sono sempre i "soldini" che muovono il mondo.
Non dimentico Mano Dayak, che appena prima di firmare un'intesa che avrebbe dato una speranza allo "stato-Tuaregh" .....stranamente morì in un "incidente" aereo.
(Mi verrebbe in mente Enrico Mattei......ma questa è un'altra storia).