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#114746 - 06/21/12 11:10 AM
Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
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Senior
Registered: 09/27/05
Posts: 331
Loc: Burkina Faso
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« Pour nous la charia doit être appliquée, que la population l’accepte opu pas, on va l’appliquer. On ne demande pas l’avis de qui que ce soit. Nous ne sommes vraiment pas démocrates. » "Per noi la charia deve essere applicata, che la popolazione l'accetti o no. Non chiediamo il parere a nessuno. Non siamo democratici". Questo è il commento di Sanda ould Boumama intervistato (per telefono) dopo la fustigazione in pubblico di una coppia di "adulteri". RFI: coppia di giovani "adulteri" frustata in pubblico a TombouctouRFI: la coppia frustata in pubblico si è "sposata" Intanto, a Gao, il gasolio che fa funzionare la centrale elettrica è quasi finito e Ansar Dine, nonostante sia piena di soldi, chiede aiuto alla Croce Rossa... Ma cosa aspetta la gente a sollevarsi? Perché continuano a sopportare tutto questo in modo bovino? Sono anni, decenni, che sono oppressi da destra e da sinistra e continuano a lamentarsi senza sollevare un dito! Dopo tutti 'sti anni, onestamente, non li ho ancora capiti! Ciao a tutti, Ste
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#114759 - 06/21/12 07:20 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Stefano dall'Africa]
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Senior
Registered: 02/19/02
Posts: 543
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Gia' la democrazia per loro e' un prodotto della colonizzazione estranea alla propria tradizione culturale anzi dannosa perche' ne sovverte l'ordine sociale. Quando viaggiavo da quelle parti le Ong islamiche dicevano alla gente: "venite con noi, perche' scegliere la religione dei colonizzatori? la nostra per voi va meglio, vi permette di avere ben 5 mogli!. " Se poi a qualcuno non bastano e commettano adulterio...... Ovviamente i due adulteri si sono adeguati immediatamente sposandosi altro che reagire! X Stefano: evviva le pecore!
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#114776 - 06/21/12 11:31 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: onurb55]
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Senior
Registered: 12/19/01
Posts: 1579
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forse il nominativo del mediatore andrebbe ampliato ai precedenti... Monti è solo il liquidatore, non la causa del fallimento. Le pecore hanno pascolato fino adesso perchè l'erba era buona e abbondante. Ora invece si lamentano perchè il pastore le sta sbattendo fuori dal pascolo.
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Help! I need somebody... Help! not just anybody... Help! you know I need someone, help!!!
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#114784 - 06/22/12 02:35 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: gla]
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 1135
Loc: carrara
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forse il nominativo del mediatore andrebbe ampliato ai precedenti... Monti è solo il liquidatore, non la causa del fallimento. Le pecore hanno pascolato fino adesso perchè l'erba era buona e abbondante. Ora invece si lamentano perchè il pastore le sta sbattendo fuori dal pascolo. Come non sottoscriverlo?!!!
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Marco, iNeolitico superiore
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#114798 - 06/22/12 09:34 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Giuliana Fea]
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Utente sospeso dal forum
Registered: 05/16/09
Posts: 124
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Gia' la democrazia per loro e' un prodotto della colonizzazione estranea alla propria tradizione culturale anzi dannosa perche' ne sovverte l'ordine sociale. Quando viaggiavo da quelle parti le Ong islamiche dicevano alla gente: "venite con noi, perche' scegliere la religione dei colonizzatori? la nostra per voi va meglio, vi permette di avere ben 5 mogli!. " Se poi a qualcuno non bastano e commettano adulterio...... Ovviamente i due adulteri si sono adeguati immediatamente sposandosi altro che reagire!
vedo che certi pregiudizi nei confronti dell'islam trovano sempre terreno fertile..peccato
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#114808 - 06/23/12 01:34 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Rusty]
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Senior
Registered: 09/27/05
Posts: 331
Loc: Burkina Faso
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Ciao Rusty, ciao Giuliana, ciao a tutti. Io non credo che sia una questione di islam o non islam. Tutti noi sappiamo benissimo ormai che nel corano non ci sono i precetti più ortodossi ma che si tratti "solamente" dell'interpretazione che se ne fa. Proprio perché è una questione d'interpretazione, è la persona che decide se "applicare" l'islam in modo estremamente fondamentalista o in modo progressista. Come tutte le decisioni, anche questa è presa in modo senziente, quindi chi applica l'islam in modo fondamentalista lo fa perché si aspetta una certa utilità da questa decisione, e altrettanto si aspetta chi decide di avere una vita islamica progressista. L'esempio della poligamia è, a mio avviso, illuminante in questo senso: la poligamia è, qui in Africa, la forma familiare largamente più diffusa da sempre, da ben prima l'arrivo delle religioni "moderne", quelle rivelate. Qui, poligamia o monogamia _non_ sono distinzioni religiose come potremmo pensare, bensì sono "semplicemente" due modi diversi d'intendere la famiglia. Quindi, nell'esempio riportato da Giuliana, non è l'islam che bisogna giudicare ma le "ONG" che usano la religione per avere un ritorno personale (scelta cosciente). E' per questo motivo, detto tra parentesi, che evito con attenzione tutti questi organismi confessionali.
Ritornando al soggetto del post originario, quello che mi sorprende (sempre più spesso purtroppo) è l'estremo immobilismo che trovo in tutte le espressioni della vita quotidiana, e che nel caso di azioni eclatanti come quella in oggetto (la fustigazione) mi spingono a manifestare pubblicamente la mia sorpresa, appunto. Non si tratta di religione ma di società. Purtroppo qui la società è estremamente ripiegata su se stessa, sclerotizzata nella ripetizione meccanica e automatica della tradizione. Tradizione che vuole la società estremamente stratificata in caste piramidali nelle quali la casta superiore opprime costantemente le caste inferiori. Il passaggio ad una casta superiore è estremamente difficile e raro, anche perché la ripetizione obbligatoria e infinita della tradizione impedisce l'iniziativa personale d'autopromozione con il risultato finale che ogni uomo e ogni donna alla fine cerca solo di costruirsi il minimo di spazio personale sufficente a realizzare i propri obiettivi. Purtroppo l'orizzonte di questa gente è per forza di cose estremamente ridotto, a volte quotidiano, e gli obiettivi lo sono di conseguenza. E' per questo che le prese di posizione pubbliche sono rarissime.
Il problema di questa situazione è che ogni azione destinata all'aumento della coscienza personale e all'autodeterminazione sono votate al fallimento (come Che Guevara ha imparato a sue spese). E' per questo che mi dico che finchè la gente continua a lamentarsi della propria situazione, chiedendo a chiunque d'intervenire per salvarli (ONU, CEDEAO, USA, Francia, ecc), senza prendere _prima_ l'iniziativa, qualsiasi azione intrapresa avrà come risultato il cambio dell'opressore ma non la fine dell'oppressione, quindi nessun cambio utile.
Voilà! Ste
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#114813 - 06/23/12 08:36 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Rusty]
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Registered: 02/19/02
Posts: 543
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Qui l'Islam proprio non c'entra, s tratta piuttosto dell'integralismo islamico sovvenzionato da personaggi tipo l'emiro del Kuwait per essere chiari. Non esiste un Vaticano nell'Islam che sovvenziona l proprie missioni, non esiste la separazione tra stato e chiesa. Le classi che detengono il potere usano la religione per controllare il popolo e sanno benissimo che crollerebbero se la gente si rendesse conto della loro ignoranza ed opportunismo. Il messaggio che cercano di fare passare e' che religione e potere politico si identificano, che tutto cio' che serve per vivere e' contenuto nel loro libro sacro, loro ne sono gli unici interpreti. Non esiste scienza, non esiste arte, non esiste immaginazione che possa discordarsi da esso, loro ne sono i tutori, i loro tribunali sono senza appello, punto e basta.
Edited by Giuliana Fea (06/23/12 08:53 PM)
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#114814 - 06/23/12 09:55 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Giuliana Fea]
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Registered: 12/12/01
Posts: 4861
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Giuliana, rischi una fatua...
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#114815 - 06/23/12 10:31 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Stefano dall'Africa]
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Senior
Registered: 02/19/02
Posts: 543
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Purtroppo l'iniziativa personale e l'autodeterminazione debbono essere sviluppate con l'educazione, questo non conviene alle classi dominanti, conviene poco alle organizzazioni confessionali che antepongono la propria visione del mondo al ragionamento. La classe insegnante demotivata da trattamenti economici inadeguati e classi troppo numerose si limita ad insegnamenti ripetitivi. Ho notato che in tutta l'Africa l'insegnamento popolare e' essenzialmente ripetitivo, nel nord si aggiunge la difficolta' oggettiva delle nozioni di base della lingua araba che assorbono gran parte delle capacita' di apprendimento di allievi non supportati dalle famiglie. La straordinaria ricchezza e complessita' logica della lingua araba classica rimane esclusivo patrimonio delle classi dirigenti.
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#114816 - 06/24/12 12:17 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Stefano Laberio]
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Senior
Registered: 01/16/02
Posts: 967
Loc: Modena
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Assolutamente daccordo con Giuliana
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enrico
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#114825 - 06/25/12 10:46 AM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Enrico Manfredini]
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Senior
Registered: 09/27/05
Posts: 331
Loc: Burkina Faso
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Anch'io penso che una "buona" istruzione di base sarebbe la chiave di volta dell'effettivo sviluppo sociale di questi paesi. Non solo in Africa, ovviamente (penso anche e soprattutto all'Italia...). Purtroppo, l'istruzione (e la sanità, tanto per fare un altro esempio) non è una priorità, qui. Ciao, Ste
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#115006 - 07/11/12 07:42 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Stefano dall'Africa]
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Registered: 09/27/05
Posts: 331
Loc: Burkina Faso
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Ciao a tutti. Ecco le ultime novità dal nord del Mali: 1: Ansar Dine ha cambiato bandiera. La settimana scorsa, la delegazione di Ansar Dine presente a Ouagadougou (Burkina Faso) da un paio di mesi per discutere con il mediatore della CEDEAO (Blaise Compaore, il Presidente del Burkina Faso), è rientrata a Kidal e, per distinguersi da AQMI e da MUJAO, ha cambiato bandiera: ora è bianca con un kalachnikov e una spada rossi e gli altri mantengono la bandiera nera dei djiadisti. Prendere le distanze da AQMI è una delle condizioni imposte dal mediatore Compaore. 2: alcuni membri delle comunità arabe di Tombouctou hanno creato oggi una "brigata di vigilanza contro la distruzione dei monumenti sacri" da parte degli integralisti. Dicono di avere uomini e armi a sufficienza. Parallelamente, i salafiti di Ansar Dine hanno ricostruito la notte scorsa le parti di muro della grande moschea di Djingareyber che erano crollate a seguito della distruzione dei mausolei contigui. Voilà! Ste
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#115009 - 07/12/12 08:58 AM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Giuliana Fea]
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Senior
Registered: 01/07/08
Posts: 215
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Buondì Giuliana, volevo risponderTi ma il post precedente era inaccessibile, pas grave, difficilmente 1 opinione cambia il mondo... quello che - ad esempio - Ti segnalavo, non è niente di che, è le Quotidien d'Oran, riporta articoli sull'Algeria, niente di particolarmente "strategico" credo, sicuramente a mio modo di vedere meno francese di jeune afrique (ma chi può mai dire qualcosa di certo?! comunque facciamo sempre scelte di campo, oppure stiamo a guardare da un lato se non da una parte delle barricata) http://www.lequotidien-oran.com/index.php?category=20&archive_date=2012-07-03ciao e saluti, Tosco.
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#115028 - 07/14/12 12:53 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: 201030]
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Member
Registered: 03/11/11
Posts: 150
Loc: Bergamo
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Ottime notizie Stefano,è già qualcosa......
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R 1150 GS - La petroliera nel deserto
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#115034 - 07/15/12 04:01 AM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: 201030]
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Registered: 02/19/02
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Grazie per il link. Francamente in quanto ad obbiettivita' la stampa algerina, dovendo convivere con un governo retto da una giunta militare, non puo' certo permettersi di scostarsi molto dalle direttive ufficiali. Tuttavia in : "Que se cache-t-il sous la poudriere malienne" e' interessante la lettura della situazione del nord Mali vista da un paese africano da anni in prima linea contro i gruppi armati sahariani. Non a caso non emerge alcuna intenzione di estendere il proprio intervento oltre i confini nazionali, infatti, a mio parere, il voluminoso e quindi costoso apparato dell'esercito algerino, in un paese piu' incline a demonizzare che acquisire nuove tecnologie, fa gia' troppa fatica a cercare di controllare il proprio territorio per intraprendere azioni fuori di esso. E' preoccupante il sospetto di legami tra AQMI e Boko Haram che potrebbero comportare un disastroso peggioramento del livello di intolleranza in tutto il Sahel, dove da tempo ho notato che qualcuno per fare proseliti tende ad etichettare il cristianesimo come la religione dei colonizzatori.
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#115035 - 07/15/12 04:26 AM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Stefano dall'Africa]
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Stefano sai dirmi qualcosa della situazione nel paese Dogon? Duenza dove arriva l'occupazione da parte degli integralisti ne e' al confine nord. L'avanzata si e' fermata credo proprio perche' i Dogon avrebbero sicuramente reagito molto violentemente essendo animisti. Che cosa si e' predisposto per tutelare il patrimonio umano e culturale dei loro villaggi? La citta' di Duenza da chi e' controllata? In realta' e' gia' territorio Dogon.
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#115037 - 07/15/12 12:02 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Giuliana Fea]
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Registered: 09/27/05
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Loc: Burkina Faso
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Ciao. Gli integralisti si sono fermati prima perché hanno preso il posto dell'MNLA e questi si sono fermati al limite sud del territorio delle etnie "bianche". Più a sud, verso Bamako, i paesi Dogon e il Burkina, le etnie residenti sono nere e non avrebbero accettato l'occupazione targui. In ogni caso i Dogon non avrebbero potuto resistere all'avanzata targui. Purtroppo, però, si sono distinti per altri scontri inter-etnici con i Peul che sono passati troppo vicino a loro, spinti più a sud del normale a causa dell'inizio dell'occupazione targui intorno al Niger (il fiume). Non sono a conoscenza di nessuna iniziativa a tutela dei Dogon e conoscendo come vanno qui le cose non credo che ci si sia posto il problema. Duenza, per finire, è l'ultima città ancora sotto controllo maliano. Saluti, Ste
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#115199 - 08/06/12 12:00 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Stefano dall'Africa]
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Loc: Burkina Faso
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Finalmente la popolazione prende l'iniziativa: Risposta di Gao contro la legge islamica (in francese) Una parte degli abitanti di Gao hanno impedito a Mujao di tagliare la mano ad un presunto ladro. Hanno accerchiato il commissariato sede della polizia islamica, hanno bruciato dei veicoli e alla fine il ladro è stato liberato. Dopo, per ritorsione, Mujao ha riempito di botte un giornalista mentre parlava alla radio di quello che è successo. Ciao, Ste
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#115444 - 09/01/12 07:14 PM
Re: Nous ne sommes vraiment pas démocrates!
[Re: Giuliana Fea]
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Loc: Burkina Faso
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Stefano sai dirmi qualcosa della situazione nel paese Dogon? Duenza dove arriva l'occupazione da parte degli integralisti ne e' al confine nord. L'avanzata si e' fermata credo proprio perche' i Dogon avrebbero sicuramente reagito molto violentemente essendo animisti. Che cosa si e' predisposto per tutelare il patrimonio umano e culturale dei loro villaggi? La citta' di Duenza da chi e' controllata? In realta' e' gia' territorio Dogon. Ciao Giuliana, ciao a tutti. Un aggiornamento purtroppo negativo alla mia risposta a questa tua domanda: la città di Douentza è stata occupata dagli integralisti (articolo Jeune Afrique). Ciao, Ste
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