certo che le cose sono cambiate in TN. quando siamo rientrati il 15gennaio del 2010 a nefta provenienti dall'Algeria ci siamo cagati in mano...per non parlare al primo barrage della popolazione con in mano le mazze e le accette...le auto della polizia bruciate ai bordi strada e tutto il corollario che immaginate ci possa essere in un paese in guerra civile.
Sapevamo della rivolta perchè avvisati da amici prima del rientro in TN, avvisato dai doganieri algerini e tunisini, ma avevamo minimizzato sottovalutando il casino che sarebbe successo...
Non ci hanno torto un capello, ma sono stati due giorni di ansia e vedere un hd80 francese mezzo bruciato piantato in verticale nella rotonda della goulette fa un certo effetto!

Tuttavia appena le condizioni lo hanno permesso, siamo tornati giù, a pasqua di quest'anno trovando un clima disteso.
La solita gente cordiale, ancora più povera ed è filato tutto liscio...ma ora ho la consapevolezza che basta poco a far infuocare gli animi. Parlando con i tunisini si capisce quanto la massa sia lontana dai salafiti e quanta voglia hanno di cambiare.

Finchè ci sono tutte quelle armi in giro non si sarà mai tranquilli.
E dal punto di vista pratico non vedo come potranno mai essere ricuperate.

col tempo...
di certo non in un anno o due o tre...

magari mi sbaglio,ma nel caso la Tunisia dovesse diventare un Paese insicuro per davvero (eventualità improbabile,tra l'altro), chissà quanti riconsidereranno il proprio interesse questo Paese, che sicuramente -dai più "avventurosi"- verrà visto sotto una luce nuova,oserei dire più affascinante, e non ci sarà bisogno di andare dall'altra parte del Sahara per rischiare un rapimento..

sono proprio queste le affermazioni che alimentano i luoghi comuni che tanto danneggiano l'immagine di chi ama viaggiare nel nordafrica.

rientrato oggi dalla tunisia dopo 10 gg tutto tranquillissimo nessun problema di ordine pubblico , sono stato fermato da un poliziotto ( dopo la sconfitta dell italia ) solo per esternarmi il suo dispiacere per la catastrofica finale .siamo arrivati fino ad ain ouadette e poi su fino alle oasi di montagna , gran caldo e pochi turisti in giro , mentre gli hotel sulla costa pieni di turisti . il mio consiglio partite tranquilli

ben rientrato. Quindi il turismo di "massa" sta tornando piano piano. Ben per loro, è con quello che mangiano

http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?322&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=9746

Era già stato segnalato?

Il 30 giugno scorso, il locale Ministero della Difesa Nazionale ha decretato la chiusura del Sahara tunisino. L’accesso a tale


area è soggetto a procedure stabilite congiuntamente dal Ministero della Difesa Nazionale, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero del Turismo in base alle quali i turisti che intendano visitare il Sahara tunisino saranno accompagnati da guide turistiche e dall’esercito. Le autorizzazioni vanno richieste direttamente ai Governatorati di Tozeur, Kebili e Tataouine. I punti di accesso al Sahara tunisino (le località di El Matrouha, Jbil, Ksar Ghilane, El Kamour, Kambout, Larzet) sono controllati dalla Guardia Nazionale.

..se ne è parlato in altro 3D, ma è solo l'applicazione di vecchie disposizioni, sopratutto adesso che c'è un certo andirivieni fra libia/algeria/mali di "persone non controllabili" leggi mercenari vari..