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#98369 - 01/16/10 05:05 PM
Re: In libreria
[Re: scilan]
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Senior
Registered: 07/19/02
Posts: 572
Loc: Italy
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Segnalo questo libro: A. Salza Niente. Come si vive quando manca tutto. Antropologia della povertà estremaSperling & Kupfer - 2009 "Come si fa a capire la povertà del mondo di oggi? Basta pensare al sifone del gabinetto (quello all'occidentale, non il semplice buco nel terreno che va per la maggiore nel resto del pianeta): chi sta in alto respira aria pulita e guarda verso il cielo. Chi sta nella strettoia centrale si industria a galleggiare sulla schiuma. Ma chi sta sotto la curva del sifone, per quanti sforzi faccia, non ha modo di risalire. In altre parole: i poveri sono sempre più poveri. E ciò accade tanto nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo, quanto nelle nostre città. Dalla giungla al giardino di casa nostra, il mondo è disseminato di trappole che si chiamano assenza: di cibo, acqua, casa, patria, diritti, istruzione, salute. Alberto Salza, antropologo irriverente e, in qualità di viaggiatore, grande narratore di storie, per quarant'anni ha vissuto pericolosamente a contatto con la miseria estrema, dalle periferie delle nostre città agli slum delle megalopoli di Africa e Asia. Ne ha ricavato un pugno di teorie e molti taccuini di aneddoti e incontri con personaggi impossibili da dimenticare. Il risultato è questo volume: fra scienza e racconto, humour nero e tragedia, un libro di antropologia che si legge come un reportage e si chiude con una domanda tanto paradossale quanto inquietante. Ci prepariamo ad assistere alla nascita di una nuova specie? L'homo nihil, il povero più povero, sarà il prossimo anello dell'evoluzione umana?"
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Luciano
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#98887 - 01/31/10 06:30 PM
Re: In libreria
[Re: Luciano]
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 1135
Loc: carrara
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Meridiani di Febbraio dedicato alla Mongolia
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Marco, iNeolitico superiore
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#108497 - 05/17/11 11:22 PM
Re: In libreria
[Re: onurb55]
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
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Lettera da Agadez, racconti sahariani, di Emilio Borelli, edito Polaris "Perche'? oppure cosa ci trovi?..... E, a seguire, ma cosa c'e' mai di tanto attraente, col sotteso giudizio(e desiderio,forse)che sia qualche problema nel qua che ti spinge a partire. Di sicuro quaggiu' non ci si viene per caso......semmai si arriva attraverso un percorso mentale e culturale, vuoi per un richiamo ancestrale, che non tutti sono in grado, anche avendolo udito, di tradurre in passi, cosi presi come siamo dal convincimento superbo di essere il centro dell'universo"come recita il sottotitolo, racconti sahariani, per riassaporare l'atmosfera del campo serale. Brovo Tosco!
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Saluti Marco
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#108507 - 05/18/11 10:05 AM
Re: In libreria
[Re: marko]
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Senior
Registered: 04/10/02
Posts: 1143
Loc: italia
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#108677 - 06/02/11 11:34 AM
Re: In libreria
[Re: trilly]
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Senior
Registered: 08/13/02
Posts: 401
Loc: Bergamo
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In edicola "Panorama Travel" di Giugno 2011 un bellissimo servizio sull' AFRICA AUSTRALE. Euro 3,90 edizioni Arnoldo Mondadori
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Targui
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#110495 - 10/25/11 04:36 PM
Re: In libreria
[Re: Targui]
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Senior
Registered: 12/20/01
Posts: 713
Loc: INSUBRIA
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Sto leggendo questo libro molto interessante, uscito da poco.
Primavera araba. Le rivoluzioni dall'altra parte del mare di Domenico Quirico
La primavera araba ha scosso il Nordafrica, un luogo che sembrava pietrificato nel tempo, coi suoi dittatori violenti, le sue oligarchie privilegiate e le enormi masse di giovani poveri, cui non resta altro che la fuga in Europa. Tunisia Egitto, Algeria, Libia, ogni paese oggi in rivolta è diverso, ma tutti si affacciano sullo stesso Mediterraneo e i loro destini sono intrecciati al nostro. Per raccontare la storia di queste rivoluzioni è necessario conoscere la gente, smarcarsi dalla propaganda, vivere l'atmosfera delle strade del Maghreb. Questo è il mestiere di un giornalista rigoroso, come Domenico Quirico, che ha visto coi suoi occhi i drammi e le speranze di quei giovani e ci restituisce in questo libro un modo per comprendere. Tutto è iniziato il 17 dicembre 2010, quando i poliziotti hanno requisito due cassette di mele e banane a Mohamed Bouazizi, un venditore ambulante abusivo di verdura, e lui ha comprato una tanica di benzina, ha acceso un cerino e si è dato fuoco. Altre volte era serpeggiato il malcontento tra le popolazioni periferiche della Tunisia - quelle che i turisti non vedono -, ma questa volta è stato diverso e il fuoco di Mohamed si è rapidamente propagato in tutto il paese, dalla Tunisia è passato in Egitto e da lì in Algeria e in Libia. Tutto ha preso fuoco: la strada ha compiuto spontaneamente il primo miracolo arabo dopo mezzo secolo, questa volta senza urlare parole d'ordine antioccidentali o integraliste, ma semplicemente hurrya, libertà. Dettagli del libro: # ISBN: 8833922677 # ISBN-13: 9788833922676 # Pagine: 217
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#112544 - 02/04/12 05:58 PM
Re: In libreria
[Re: Luciano]
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Senior
Registered: 12/12/01
Posts: 4861
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SARRA di Florent SENE BROCURE SHOP Google Tradotto: C'era una volta un pozzo nel Sahara di nome Sarra. Sarra tell, questo non è solo evocare un '' buco'' nella sabbia nel deserto dei deserti, passo fondamentale sulla Ciad-mediterranea pista cammello, è anche ricordare che Bagnold, il movimento esperto di lingua inglese dune, cena con le stelle e si inventò la LRDG futuro (strategici commandos britannici), che ci Leclerc pausa prima di Kufra, che Gheddafi non ha creato un impianto di terra base per la conquista del Ciad e la sovversione d'Africa e Djamouss, il brillante'''' comchef Chad là un raid decisivo nel 1987 che ha costretto a lasciare la Libia alla guerra ... Queste sono le storie di Sarra e altri ... Ma il tema principale è il conflitto tra il Ciad e la Libia in 80 anni, una guerra già dimenticato che, a nostro avviso, lo rende unico: le incursioni motorizzato e, in particolare, i raid contro le basi aeree. Quindi questo è, in qualche modo, una prova della moderna storia militare e africani, la maggior parte dei giocatori che sono africani. Nel trattare con questi sahariana incursioni decisivo, è raccontare come i combattenti dei più poveri paesi africani è riuscito a recuperare il loro paese occupato dall'esercito di stato più ricco del continente e tutto questo sfruttando le tattiche tradizionali dei nomadi del deserto . Le forze del Ciad a contrastare la supremazia aerea della Libia da sola colpendo le sue basi aeree da parte delle incursioni famosi motorizzati. Dopo aver perso le sue basi aeree in Ciad e le sue basi nel sud della Libia ha minacciato di ritirarsi dal Ciad Gheddafi e di accettare l'armistizio. Il giocatore debole, ha sconfitto il giocatore Testo Originale Il était une fois dans le Sahara un puits nommé Sarra. Raconter Sarra, ce n’est pas seulement évoquer un ‘’trou dans le sable’’ dans le désert des déserts, étape vitale sur la piste chamelière Méditerranée-Tchad, c’est aussi se souvenir que Bagnold, l’expert anglais du mouvement des dunes, y dîna aux étoiles et y inventa le futur LRDG (commandos stratégiques britanniques), que Leclerc y fit une pause avant la prise de Koufra, que Kadhafi y créa une base aéroterrestre pour la conquête du Tchad et la subversion de l’Afrique et que Djamouss, le génial ‘’comchef’’ tchadien y dirigea un raid décisif en 1987 qui força la Libye à sortir de la guerre... Voici les histoires de Sarra et d’autres... Mais le thème principal sera le conflit tchado-libyen des années 80, une guerre déjà bien oubliée et ce qui, à notre sens, en fait son originalité : les raids motorisés et, spécifiquement, les raids contre les bases aériennes. Il s’agit donc, en quelque sorte, d’un essai d’histoire militaire moderne et africaine, la majorité des acteurs étant Africains. En traitant de ces décisifs raids sahariens, il s’agit de raconter comment les combattants du plus pauvre pays africain réussirent à reconquérir leur pays occupé par l’armée du plus riche État du continent et tout cela en exploitant les traditionnelles tactiques des nomades du désert. Les forces tchadiennes vont contrer la suprématie aérienne de la Libye rien qu’en frappant ses bases aériennes par ces fameux raids motorisés. Ayant perdu ses bases aériennes au Tchad et avec ses bases du Sud libyen menacées, Kadhafi se retire du Tchad et accepte l’armistice. L’acteur faible a vaincu l’acteur fort.
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