Ras ci credo..., ho guardato la zona su Google.E., se fosse atterrato 20 minuti dopo sarrebbe giunto forse nella zona del fiume niger con villaggi e vita quindi un po' gli ha detto sfiga! Pero' fare il record con un aereo civile cosi' piccolo e lento in effetti era impresa impossibile.
Vorrei aggiungere qualche altro dettaglio (se a qualcuno può interessare).
L'aereo era civile ma adattisimo per un tentativo di record, era molto veloce ed aveva grande autonomia, Lancaster era forse un temerario ma non uno sprovveduto, con le opportune tappe per il rifornimento sarebbe potuto arrivare senza problemi a Capetown, del resto il record di tale traversata era in quel momento detenuto da una signora inglese che aveva utilizzato un aereo di quel tipo.
Da notare che Lancaster non aveva voluto coprire i costi di una eventuale spedizione di soccorso, aveva dichiarato di volare a proprio rischio e di non attendersi alcun soccorso nel caso risultasse disperso.
In altri 20 minuti non avrebbe mai raggiunto il Niger, Gao distava ancora circa 800 km.
Era partito da Reggane alle 18.30 del 13.04.1933, il punto di atterraggio, dopo oltre un'ora e mezza di volo, è a 24°02,690 N, 0°12,162 E, a 295 Km. da Reggane, su una rotta di allontanamento di 180°, ed è a circa 70 km. a ovest della Bidon V, in una zona del Tanezrouf assolutamente inesplorata.
Il suo grosso errore è stato di decollare da Reggane poco prima che scendesse la notte, mentre la luna sarebbe sorta solo qualche ora più tardi.
Gli aerei di allora non avevano altri strumenti di navigazione oltre la bussola, si volava a vista, e Lancaster avrebbe proprio dovuto seguire a vista dall'alto la Bidon V, su una rotta di circa 165°, facilitato fra l'altro dalla presenza di baracche bianche posizionate ogni 10 km. Certamente all'inizio ha seguito a vista questa pista finchè non è scesa la notte, poi ha proseguito nel buio sulla rotta di 165°, mentre l'oscurità gli impediva di rilevare lo scarroccio verso ovest provocato da un forte vento sopravvenuto da est, che in volo nel buio non era in grado di valutare, infatti il punto dell'atterraggio di fortuna è su una rotta di circa 180° invece di 165°, con 15° di errore che lo hanno portato appunto a 70 km. ad ovest della Bidon V.
La fretta di partire prima del sorgere della luna è stato il motivo per cui un sempre preventivabile atterraggio di fortuna, che probabilmente non sarebbe stato un grosso problema stando sulla Bidon V, si è trasformato in tragedia dopo una lunga e penosa agonia.