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#111963 - 01/01/12 08:42 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: gla]
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Senior
Registered: 12/16/01
Posts: 5729
Loc: Italia
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Il problema è proprio questo, stiamo cercando il Sahara altrove, ma non lo troveremo mai nè in Islanda, nè in Brasile nè in Mongolia. Se le cose stanno così allora non c'è nulla da fare. Lo ammetto. Sono perfettamente consapevole dell'unicità del Sahara. Personalmente cercavo di suggerire che ci sono tantissime altre cose altrettanto belle e degne di essere visitate provando altre emozioni altrettanto forti quanto quelle che suscita il Sahara. Però è chiaro che questi altri posti non sono il Sahara Se cerchi il Sahara puoi trovarlo solo lì. Le mie proposte sono (valide) alternative, non surrogati. Comprendo che proporre un piatto di lasagne a chi cerca esclusivamente un piatto di spaghetti può essere una soluzione che non funziona. Spero che tu possa resistere alla fame finchè non tornerà disponibile la pastasciutta (che peraltro manca molto anche a me ...che nel frattempo cercherò di mangiare altro)
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Lone Land (the Lone Rover)
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#111968 - 01/02/12 09:10 AM
Re: la fine di un epoca?
[Re: Lone Land]
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Senior
Registered: 12/19/01
Posts: 1579
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è già un po' che sono costretto a mangiare altro, ma mi alzo da tavola con la fame e mi aumenta la pancia E' meglio stare a dieta per un bel po'....
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Help! I need somebody... Help! not just anybody... Help! you know I need someone, help!!!
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#111974 - 01/02/12 04:33 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: gla]
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Member
Registered: 09/20/09
Posts: 63
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Faccio per una volta il provocatore ... Avete presente quelli che tornano ogni anno ad Alassio per le vacanze d'estate? Penso che anche loro trovano Alassio un posto staordinario ... E chissà come sarebbero sconvolti se un giorno scoprissero che Alassio è chiuso per restauri ... buon anno a tutti(e) alexis PS. Per chi ha voglia, leggete Itaca di Kavafis: http://www.ateneonline-aol.it/poesia15.php
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#111975 - 01/02/12 05:55 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: Alexis]
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
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per tutto il rispetto di chi va ad Alassio per svernare...rilassarsi...o feriare...considero almeno i miei giri un qualcosa di diverso..infatti non vado in piazza a Douz o Tam a svernare...feriare ecc. per il mio girovagare nel sahara devo avere uno scopo itinerante con il giusto mix di guida su sabbia in fuoristrada per un giusto appagamento della guida motoristica in genere....che probabilmente appaga il bimbo che cè in me...( il fare brum brum ), consocenza del luogo, visitare posti nuovi correlati alla storia dell'umanità (mi fa impazzire l'arte rupestre) e sono malato del paesaggio sahariano...per questo ho sempre cercato nuove tratte, nuovi deserti da visitare. vi metto un trafiletto tratto da un libro "Desiderio di deserto" Autore: Alain Laurent Editrice: feltrinelli Collana: traveller economica Codice ISBN 9788807817595 mi piacerebbe che Tosco ed altri lo leggessero per poi commentare qualche passaggio che ci riguarda... il deserto sarebbe il grande rieducatore morale per eccellenza, costringendo a praticare le virtù dimenticate dell'ascesi, della resistenza e del superamento di sè. Grazie alle sane gioie della ritrovata vita semplice, si riscoprirebbe l'importanza di valori certi, quali la natura pulita e pura, una tradizione che affonda le proprie radice nel tribale, e infine la frugalità. Tale vocazione pedagogica moralizzatrice non inaridisce i rapporti stretti che, si presume, il deserto intrattiene con la virtù. La funzione di sfogo delle turpitudini occidentali, che ricopre a pieno titolo, è accompagnata da un'altra, a metà strada tra la psicoterapia e la maieutica, per individui che il male di vivere quotidiano ha allontanoto dal loro Io profondo. Dopo la morale, il morale. E più che il desiderio, il bisongo. Andare nel deserto non è viaggiare in uno spazio fisico, bensi impegnarsi in un viaggio interiore sino alla fine non dell'immaginario ma di se stessi. Per la verità, 'il' deserto non può e non deve servire a dare lustro apologetico a qualche visione del mondo né essere assurto a strumento per scopi umani che gli sono fondamentalmente estranei. Questa mania di volergli conferire a tutti i costi un 'senso' o di reclutarlo in una prospettiva utilitaristica lo insudicia e lo tradisce... Io lo considero prima di tutto una terra di bellezza, inutile e insostituibile. Al di fuori la sua funzione di mantenimento della biodiversità e della regolazione macroclimatiche del pianeta. Non serve a nulla, umanamente parlando. E il suo valore deriva soltanto dal desiderio di chi sa goderne e realizzarsi secondo la propria arte di vivere. Il mio buon uso personale del deserto è radicato in un'alchimia di estasi estetica e di edonismo aperto alle curiosità dello spirito
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Saluti Marco
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#111976 - 01/02/12 07:54 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: marko]
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Member
Registered: 02/06/06
Posts: 133
Loc: italia
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....molto bello il trafiletto...il contatto con la terra da cui proveniamo e' sempre piu difficile...ormai e' tutto pronto e confezionato....ci sono pero'ancora viaggi che fanno affiorare delle emozioni che neanche pensavamo di provare...delle sensazioni che neanche conoscevamo ma che erano dentro di noi chissa da quanto....sicuramente da prima di noi...certi luoghi fanno riaffiorare stati primordiali...io insisto molto sul ritorno alla terra... ormai chiusi dentro alle nostre scatole ... dipende molto da ognuno di noi... ci sono persone che neanche sanno come e' fatta una vanga ...e vivono lo stesso bene...forse meglio
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cabbra marcia saludda pr'i cani
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#111984 - 01/03/12 10:34 AM
Re: la fine di un epoca?
[Re: sable]
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Senior
Registered: 11/19/04
Posts: 594
Loc: Triuggio (MB)
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Io però non ho più incontrato persone così. Nei miei ultimi viaggi ho visto solo gruppi chiusi, gruppi che non comunicano con altri se non superficialmente, ognuno con il proprio vaggio da completare, con il proprio obiettivo da raggiungere, con le proprie storie da raccontare ma poco disponibili ad ascoltare. Ho provato a fermarmi, vedendo qualcuno lungo le piste, ma non ho più trovato quel calore e quella carica umana di cui ho nostalgia: forse sono diventato brutto e antipatico? Forse è un problema solo mio? Ecco che mi piace andare solo, là dove si può, evitando gruppi di viaggiatori "organizzati", in spazi limitati ma che comunque mi appagano ancora. E' chiaro che l'epoca d'oro è finita, così come se ne sono concluse altre, ma altre ancora ne verranno, solo che non sappiamo come saranno: siamo in un periodo di transizione non solo in questo campo ma in tutta la società. Ci siamo proprio in mezzo. Saluti. Angelo
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#111987 - 01/03/12 12:31 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: Angelo600]
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Senior
Registered: 12/24/04
Posts: 227
Loc: albinea re
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non c'è tempo per parlare, non c'è più tempo per comunicare. adesso i fuoristrada non sono lenti come una volta, oggi in una settimana fai un giro che anni fa si impiegava più giorni. ore 18 arrivo a tunisi e via di corsa a gabes, il mattino seguente si va di la ,è previsto il campo in un determinato posto perchè il giorno dopo è già tutto programmato, se si incontra qualcuno basta un cenno con la mano e si prosegue, se ci si ferma a parlare si perde tempo e sballa tutto il programma. anzi, se si incontra qualcuno alla fin fine sembra quasi che dia fastidio.
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manteniamo la calma, non lasciamoci prendere dal panico
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#111989 - 01/03/12 12:49 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: eskimo53]
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
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ma non e' vero! non e' cosi. Per quanto mi riguarda evito solo i grossi gruppi dei TO, non me ne vogliono gli amici che si servono ma io li evito...anzi prima di decidere una destinazione mi informo dove vanno per andare dalla parte opposta...cosi anche gli ingressi in dogana tendo a non sovrappormi a questi grossi gruppi. Pero se vedo un mezzo nel deserto di solito mi avvicino, comunico e chiedo sempre se tutto ok, anche con me lo fanno. forse non in Tunisia dove ovunque vai e' pieno di 4x4 strapreparati...ma in algeria si, cosi anche in libia o marocco...certo io nella maggiorparte dei casi giro fuoristagione per cui gli incontri sono radi. Scambio sempre informazioni con chi incontro partendo dal presupposto che magari lui e' a conoscenza di qualcosa che non conosco io e viceversa...talvolta trovi subito complicita' talvolta meno.. per non dire gli incontri nei campeggi...cosi ho conosciuto Paolone e Stefano, al caravanserraglio di Tam..e siamo tornati assieme lungo l'erg di amguide...Cosi ho conosciuto Jhonny in libia in un campeggio e siamo tuttora amici e compagni di avventure in moto In marocco ho passato il pomeriggio ad aiutare un francese a cambiare gli ammo rotti della Lada niva.. altri episodi, di te nei cafe' o cicchetti intorno al fuoco.. Forse ora con le guide obbligatorie ci si chiude un po' nel proprio gruppo...si tende a farlo numeroso per abbattere i costi della guida...io continuo a fermarmi e chiedere se tutto ok!
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Saluti Marco
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#111990 - 01/03/12 01:02 PM
Re: la fine di un epoca?
[Re: marko]
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Senior
Registered: 01/07/08
Posts: 215
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Grazie per la segnalazione ...e per la stima. "...Questa mania di volergli conferire a tutti i costi un 'senso' o di reclutarlo in una prospettiva utilitaristica lo insudicia e lo tradisce... Io lo considero prima di tutto una terra di bellezza, inutile e insostituibile. Al di fuori la sua funzione di mantenimento della biodiversità e della regolazione macroclimatiche del pianeta. Non serve a nulla, umanamente parlando. E il suo valore deriva soltanto dal desiderio di chi sa goderne e realizzarsi secondo la propria arte di vivere. Il mio buon uso personale del deserto è radicato in un'alchimia di estasi estetica e di edonismo aperto alle curiosità dello spirito" beh, caro marko, credo proprio che siamo sulla lunghezza d'onda giusta. Per me è giusta e come ben capisci non importa molto che sia politicamente corretta e globalmente condivisa. Il trasformare, l'interpretare tutto in aspetti utilitaristici e climatici è un grande malanno dei tempi. C'è ben altro, e non è il sacro (che è creato dall'uomo), è l'invisibile, quelle forze che sentiamo in quei luoghi interagire con noi, che ci portano a vedere sentire altro che un semplice arido minerale paesaggio. E forse un piccolo contributo ad una vera "maturazione " del rapporto con il Deserto contribuiamo anche con le nostre considerazioni. Che peraltro sono - per il sottoscritto - esternazioni personali, non hanno, voglio precisare, proprio nessuna pretse nè obiettivo didattico...allo stesso modo con la stessa pacatezza senza pregiudizi (spietata come i bambini...) critico ciò che non condivido. Il Sahara ci ha segnati - tutti quanti - per il gioco (brum brum , e chi è che scaglierà la prima pietra?) e per ben altro. Ma è anche logico non sia per tutti. Tosco.
Edited by 201030 (01/03/12 01:05 PM)
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