ciao Ragazzi! sono a Milano. Sono rientrato oggi con l'ultimo volo commerciale; stamattina la situazione era tranquilla. ieri abbiamo assistito alla diretta di alJazeera sui bombardamenti di tripoli, peccato che il nostro albergo fosse proprio nella via indicata (omar al-mukhtar, in centro). Inutile dire che non abbiamo sentito neanche una bomba a mano. Spari molti, ma bombe direi di no. Ho visto parecchio Libano e un collega è un ex carabiniere paracadutista, quindi dovremmo riconoscere i "botti" più consistenti :). Più avanti alJazeera ha riportato per buona la notizia di aerei italiani usati per bombardare i dimostranti, smentita poi una mezz'ora dopo ma sufficiente a farci preoccupare per l'eventualità di divenire bersagli. Ieri pomeriggio si sparacchiava ancora a raffiche brevi, tuttavia nella notte non si sono uditi spari e stamani il traffico era estremamente rarefatto. I posti di blocco di cui avevamo notizia non esistevano. Sembrava che la città di Zuwarah sulla costa fosse insorta e poi bombardata (da media italiani e alArabiya), ma il nostro autista che veniva proprio da lì non ha visto nulla. All'aeroporto molte centinaia di persone tentavano di entrare, ci sono stati tafferugli e i militari hanno manganellato indistintamente uomini, donne e bambini. Nella bagarre la nostra ambasciata è intervenuta tardi rispetto ai tedeschi, ma in tempo utile e in modo "italianamente" efficiente nella gestione della lista di attesa. Le comunicazioni sono state costantemente bloccate ad eccezione della rete Libyana (mi pare si chiami così l'operatore cellulare, l'altro, Almadar, era praticamente fuori uso), e perfino i satellitari Thuraya registravano i satelliti ma non davano nessuna possibilità di comunicazione (blocco attivo? non sapevo fosse possibile!). Nonostante le dichiarazioni di Qaddafi nessuno ha mostrato "attenzioni" verso di noi, anzi. Questo è quanto. Non appena avremo notizie sicure di poter operare torneremo per completare il nostro lavoro.
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Stefano