Durante il viaggio con Enrico ho parlato con parecchia gente della situazione economica argentina: risulta che ci sia una inflazione di oltre il 25% annuo, con un totale in 5 anni di 175%, mentre il cambio sul dollaro, nel frattempo, si è svalutato (forzatamente) solo del 35% : questo porta a un disallineamento generale che si sta tentando di risolvere controllando le importazioni ed aumentando le esportazioni: il paese, comunque, è estremamente ricco di risorse naturali ed agricole e penso che, se gestito correttamente, ce la possa fare.
Confermo le impressioni e sensazioni di Enrico sull'Argentina, che è meravigliosa.

Silvano

Aggiungo che purtroppo la qualita'dei prodotti argentini e'scadente per cui ormai i costi di produzione sono troppo elevati per competere nell'esportazione, gli stessi imprenditori argentini stanno ampliando le proprie aziende all'estero (Brasile). Il governo cerca di legare le importazioni alle esportazioni . In pratica per importare bisogna pagare con soldi provenienti da importazioni effettuate per coprire l'intera cifra. Esempio: per importare un computer bisogne dimostrare di esportare dulce de lece per ugual importo. Tutto cio' rende praticamente impossibile importare con proteste anche di tutti i paesi limitrofi. Mancano tutti i pezzi di ricambio e cio' blocca e aumenta i costi di una produzione gia' debole qualitativamente. Chi ripara deve rivolgersi al mercato nero che ne approfitta vergognosamente e incrementa la corruzione ormai generalizzata. A mio parere l'Argentina regge solamente perche' e' un paese ricco di risorse naturali che tuttavia si consumano senza promuovere ulteriore sviluppo. Il malcontento della classe media che produce e mantiene il resto del paesi tramite sussidi e proventi da corruzione cresce. Chi puo' aumenta continuamente i prezzi senza alcun ritegno spennando chi si trova nel bisogno fino a che vi sara' gente in grado di pagare. Poi non so, un' impressione simile l'avevo ricevuta in Grecia....qui però c'è gas e petrolio.

Ciao Giuliana, come stai? Ti seguo costantemente nei tuoi giri. Sulla situazione argentina sei stata più esplicita di me, ma concordo sull'analisi anche se, volendo bene al paese, faccio il tifo per loro.
Sei riandata alle torri del Paine? mi dicono che c'è stato un grande incendio pochi giorni dopo il ns incontro, con esito devastante.
Per le gomme, avendone squarciata una, ho trovato il ricambio a Serena, in Cile, ma pur di misura uguale, di caratteristiche inferiori a circa 340 dollari.
Buon viaggio
con simpatia
Silvano

Non sono tornata a Torres del Paine perche' non avendo potuto sostituire i pneumatici e considerando la situazione dei ricambi, ho preferito risalire prevalentemente per asfalto

veramente il default argentino (almeno l'ultimo) c'è stato 10 anni fà quando menem non ha retto più alla parità (falsa) 1 peso = 1 dollaro e i bond argentini sono diventati carta straccia, poi il tutto si è protratto per parecchi anni, ma a me risulta che da qualche anno (due o tre) il paese sia in ripresa e in crescita, certo sempre in una situzaione difficile ma in grande miglioramento
quindi non capisco queste restrizioni, si vede che in argentina (come è sempre stato) c'è sempre questa altalena e la gente non si fida più sono da capire i loro politici sono solo un pò peggio dei nostri..

Dall' anno scorso il potere d'acquisto dell'euro e del dollaro in Argentina e' diminuito notevolmente in quanto il tasso di cambio non ha seguito l'inflazione. Gli argentini lo sanno benissimo infatti nessuno si sognerebbe di andare all'estero portandosi i pesos che non riuscirebbe a cambiare. In Europa le banche non sono certo disposte a pagare una moneta piu' del suo valore reale.
In un anno e mezzo ho notato che la qualita' dei servizi non e' minimamente migliorata nonostante un aumento dei costi del 20 o 30%; anzi direi che e' peggiorata. Tra la gente la sensazione di insicurezza e' aumentata, infatti chi ha i soldi va a vivere in nuovi villaggi privati con un sistema di sicurezza all'entrata e uscita, che permette l' ingresso solo ad invito, registrando documenti personali e targa del veicolo.
I petrolieri trovano piu' vantaggioso vendere il carburante all'estero e per indurre aumenti riforniscono le stazioni di servizio col contagocce e fanno regolarmente mancare il combustibile piu' a buon mercato. Ovviamente quando arriva si formano code chilometriche per accaparrarlo. Ora e' aumentato spero migliori la situazione. Viaggiavo sempre con almeno 100 litri nel secondo serbatoio.

Ciao a tutti, ora sono in Bolivia a Sucre. Qui il costo della vita e' la meta' che in Argentina e la gente disponibile e simpatica. Dovro' fermarmi un po' perche' desidero sostituire i pezzi saldati in Argentina: semiasse e cassa del differenzale, e cambiare 4 pneumatici. Il semiasse lo compero nuovo invece la scatola del differenziale spero di trovarla usata controllandone l'allineamento al tornio. Ho trovato un buon meccanico con l'officina piena di Toyota da cui si serve l'agenzia di viaggi del console italiano, onorario a Sucre. Per trovare il pezzo usato il meccanico ha bisogno di confrontarlo con l'originale, per cui mi sto trasferendo per qualche giorno in un bungalow in un "campeggio" in centro citta' in grado di ospitare 2 camper. L'altro camper e' francese con una coppia con 7 bambini. Sulle pareti laterali hanno disegnato: vescovi, preti, frati, e suore e dopo i pasti cantano preghiere tutti in coro....

No, non mi fido, prima di smontare qualcosa devo vedere il pezzo di ricambio con tanto di preventivo dettagliato, altrimenti vado a La Paz da un meccanico tedesco molto conosciuto

Qui in Bolivia sciopero generale con blocco stradale in tutto il paese. Collettivi e mezzi pesanti vengono messi di traverso negli incroci bloccando totalmente il traffico. All'origine la vertenza La richiesta di aumento del costo del biglietto dei trasporti pubblici. Ma la situazione e' piu' complessa perche' e' da tempo in corso lo sciopero dei medici ospedalieri a cui il presidente vuole aumentare da 6 a 8 ore l'orario giornaliero di lavoro in ospedale. Fino ad oggi il presidente si e' rifiutato di ricevere la rappresentanza sindacale della categoria. Sembra anche che la protesta rischi di allargarsi ad altri settori.
Mi trovo a Sucre nel mini-campeggio della foto pubblicata da Stefano in attesa di poter uscire per montare il semiasse ed i pneumatici che ho ordinato.