Pienamente daccordo.

Nel mio piccolo da sempre cerco di ridurre il più possibile il mio impatto sull'ambiente, ( quando leggo i "nuovi" consigli sulla raccolta differenziata, i consumi energetici, sulla riduzione degli imballaggi, l'eccesso di acquisti inutili, ecc. mi viene da ridere, sono almeno 20 anni che lo faccio,ho consumi di gas e corrente perlomeno un quarto dei miei vicini...)
So che andare fuoristrada in moto causa più danno che stare seduto in giardino ( magari guardando gli aerei che mi passano sulla testa pieni di turisti che vanno a Berlino a prendere il caffè con il volo a 19 euro...)ma evito di fare percorsi dove la mia presenza sarebbe decisamente sgradita o invasiva,o sgasate inutili con derapate che lasciano segni evidenti ( ed uso un 4T sempre meno inqunnate di un 2T ). Vado con la MTB, preferibilmente da casa, non partendo con la bici sul tetto dell'auto..insomma, esempi banalissimi e stupidissimi ma applicabili da chiunque.
Se vogliamo salvaguardare il Sahara dalla scalfittura delle dune possimo farlo, senza dubbio,ed ora è il momento buono... per una decina di anni scordiamocelo di tornarci. Nel 2021 faremo le considerazioni di come le dune si saranno corroborate dopo la nostra assenza!

Quoto al 100%

Glaucoooo 10 anni sono troppi per me.... poi adesso c'è anche l'ennesima fine del mondo, no, no, e poi no, cerchiamo di essere ottimisti, in fondo non sappiamo cosa succederà, potrebbe anche andare meglio, non sottovalutiamo troppo quella gente che al momento ha dimostrato che tutto quanto accaduto è stato frutto di una vera rivoluzione spontanea

Il venditore ambulante laureato che si è dato fuoco in qualche modo ha dimostrato (peccato che lui non lo sappia) che una farfalla può battere le ali a Kasserine e al Cairo crolla il regime

gla
quando si torna ci tocca pulirle le dune...forse meglio portarsi anche un rilevatore geiger!
alfio

Bello! tutto girato in Namibia, le costruzioni invase dalla sabbia sono quelle di Kolmanskop, la città fantasma presso Luderitz. Sicuramente non ci puoi entrare con un mezzo tuo...

Gla, sono d'accordo con quel che dici, ma è anche vero che alc uni turisti non hanno nessun rispetto del sahara o forse chi li accompagna non spiega loro dei danni all'ambiente che si possono evitare. Faccio un esempio: al vulcano in Libia (w-namous)si può evitare di scendere con le auto e dato che risalire è abbastanza impegnativo , molti lasciano delle profonde tracce che ci vogliono circa cinque anni per eliminarle.
Forse la prossima volta che passeremo da li, saranno sparite ..visto la attuale situazione

dice rossigeo "Sono d'accordo con Adri, e' impossibile non lasciare una traccia nostra, sarebbe ipocrita auspicarlo, ma comunque possiamo farlo con intelligenza e rispetto." e io sono daccordo con voi
per quanto riguarda invece marko
hai ragione forse a dire che estremizzo, e lo faccio di proposito, non addito invece nessuno in particolare ma addito la generalita' della massa. quella massa che non si sente mai colpevole di niente che trova sempre qualcuno piu' colpevole di lei, le cui tracce si dissolvono in un nulla i cui atteggiamenti sono sempre giusti. gli occidentali per me sono l'imput, e visto che hanno maggiori conoscenze dovrebbero essere l'imput positivo, purtroppo non lo siamo, a volte anche involontariamente ma non lo siamo. questo 3d e' nato dalla mia provocazione sugli stupratori di dune, e ne e' nata una bella discussione, molte cose le condivido in toto, altre in parte ma non condivido chi non ha la nettezza dello schierarsi, chi si barcamena, chi da un colpo alla botte e una al cerchio. il mio lavoro e' quello di rinaturalizzare cio che l'uomo ha deturpato e riesco a recuperare danni che sono stati fatti in questi ultimi secoli che piu' o meno coincidono con l'industializzazione, ma so che comunque rimangono le cicatrici, provocare, come dice rossigeo, dei danni su suoli arcaici come quelli del deserto penso siano impossibili da cicatizzare, cosi' come penso sia impossibile cicatrizzare danni a popolazioni arcaiche come quelle del deserto. mi pare tu sia dottore, non pensi che sarebbe bello che le tribu' touareg della valle del telemsi potessero avere dei dispensari a una giornata di cammello e poter continuare a vivere e a pascolare le loro capre in quella valle piuttosto che avere un gran bel centro medico a gao e dover vivere accampati alla periferia della citta' in attesa della morte? un piccolo dispensario lascia una piccola traccia utile, un grande ospedale a gao lascia un profondo solco indelebile e posso dire anche dannoso.

....mmmmmm....parlando del Waw Namus, ho visto anch'io le tracce di pneumatici che scendono fino ai laghi. Se ne andranno in molti anni,e personalmente sono sceso e risalito a piedi con mia moglie e facendomi un discreto c...,dato che tirava un forte vento contrario quando siamo risaliti.L'ho fatto proprio per rispettare la natura, abbasstanza incazzato con quelli che sono scesi in macchina fino ai laghi.Ma mi domando, le tracce profonde dei miei piedi, che ho lasciato abbondantemente, spariranno anche quelle tra molti anni? Se si,mi sento un pò fessacchiotto per il fatto di aver deturpato ugualmente ma facendomi un bel c...Non vi pare? Però, la mia coscienza è a posto per il fatto che non sono sceso in macchina.Mah.............
In realtà l'uomo, è noto, deturpa solo per il fatto di esistere e pure gli animali deturpano, specie quando si rompono certi equilibri.
Ripeto quanto già postato più sopra: non penso che siamo noi 4 gatti a deturpare il Sahara. Viceversa, gravissimo per il deserto e per quei popoli, è il rischio di eventuali conflitti,ora probabilmente tocca alla Libia.Avete presente? Altro che tracce sulla sabbia! Credo che l'autocritica a noi stessi, grassi occidentali, europei ed americani,debba riguardare assai più il "laissez-faire" che concediamo (o chiediamo?) ai ns. governi per le politiche soprattutto economiche e di mercato che conducono alla rovina dell'Africa tutta, che fustigarci se dovesse schiattare d'infarto il fennec che ci vede passare in 4x4......ciao. Bruno

sono perfettamente daccordo con te bruno, ma io non mi sto fustigando mi do dei limiti o meglio mi do delle regole che mi piace rispettare. so che non cambiano il mondo ma cambiano me, mi ha fatto sentir bene scendere il waw a piedi salirne il cono guardare le formazioni solforose, i geodi di olivina verde, guardare i magnifici colori dei laghi e ritornarmene sul bordo del cratere dopo una faticosa giornata, come mi ha fatto piacere girare per giorni a piedi nel mathendush senza portare via con me nient'altro che foto.
hai poi anche ragione rispetto al laissez faire, ma a costo di apparire un marziano voglio essere il meno complice possibile nello scempio. poi ognuno e' libero di gestirsi secondo il proprio pensiero

Ray, scusami ma non ti sto dietro. Ora che c'entrano gli ospedali ed i dispendari...siamo partiti dalla crisi tunisina..per criticare gli stupratori di dune...alle tracce sulla sabbia al fennek che muore di ima...ora siamo agl'ospedali. capisco che in africa ci siano molti problemi, ma anche in sud america, in asia..e pure negli ospedali italiani...anzi soprattutto negli ospedali italiani!diamo le colpe a chi lascia le tracce? faccio fatica a seguirti nel barlume di concetti che esprimi, sia ben chiaro taluni anche condivisibili, ma finiamo un discorso.
non capisco chi si barcamena in questa discussione, chi non prende posizione, a me pare il contrario..o almeno io la posizione la prendo eccome approposito delle tracce....chiaro che vanno rispettati i luoghi sacri, ma proprio non ci arrivo sull'impronta dei pneumatici sulle dune... Mi astengo dai commenti inerenti alla situazione libica perche' non sono in grado... anche se ho paura di un intervento militare americano privo di un secondo fine...o meglio ad esclusione dello scopo umanitario.
bhe se non e' additare questo dimmi tu...soprattutto dopo che ho espresso il mio malessere del fatto della situazione sahariana per non potermi piu' recare..

io non ho scritto, come nessun altro, che non si prova pieta' o rammarico per la questione magrebina, sono cosciente che il mio e' un pensiero egoistico inerente allo stop forzato, ma cio non toglie che non ho espresso quello che tu asserisci.
Trovo molto piu' costruttivo, invece che criticare ed esporre solo la teoria del no, che tu ci educhi, ci dica come si viaggia, come si fa a non lasciare tracce. Facile dire non si fa, ma meno dare alternative... Sono sempre aperto a esperienze altrui, perche' non si finisce mai di imparare...non voglio credere che la tua mission sia solo il criticare.
Tanto per dirti ho iniziato a girare il sahara da solo senza figli, con l'intenzione di non averli perche' ritenevo limitante la cosa nella mia vita, non solo nel sahara...e solo con gli anni, frequentando i nomadi in algeria in marocco ho capito l'importanza della famiglia e la gioia che da...nemmeno i miei genitori ci sono riusciti! Se sono riuscito a superare questo credo che sia anche pronto a sentire delle tue vicende ed imparare qualcosa.