ciao marko ok siamo partiti dalla crisi tunisina, ma poi e' nato un nuovo 3d tracce sulla sabbia, io poi vado anche sulle tracce metaforiche (dispensari ecc...)ma non ho mai parlato di chi si barcamena in questa discussione ma di chi si barcamena tra una posizione e l'altra, quelli che si piegano secondo la direzione del vento e non mi riferisco espressamente a qualcuno sul forum. visto che e' un forum gia il fatto che accetti di partecipare, penso, sia per trovare idee nuove nuovi spunti di pensiero. detto questo, ecco il mio di pensiero: sia per le tracce materiali che per quelle metaforiche vorrei lasciarne il meno possibile, se le devo lasciare, specialmente metaforiche che siano positive. se vogliamo rispettare la wilderness del deserto non possiamo trasformarne neanche un pochino in lunapak. penso che io non sono il giudice supremo e neanche un maestro, pertanto ognuno fa quel che vuole, sicuramente non ricerco compagni di viaggio per andare a stuprare dune ne porto piu' turisti nel sahara, se e quando ci vado cerco di essere il piu' invisibile possibile.

Caro Marko, credo che le ultime quattro righe del tuo messaggio la dicano lunga sul rapporto che hai maturato con quelle regioni, ed è chiaro a tutti che chi raggiunge un livello di "riaddomesticazione" - passatemi il termine ed andiamo solo ai significati che vi stanno dietro - di questo tipo, entrando davvero nel proprio intimo e portandovi per mano (nel proprio intimo) questa grande chiave di lettura dell'essenziale non abbia di certo a soffrire di alcun senso di colpa.
Capisco che tu, uomo rozzo ed illetterato, non ti renda appieno conto di quello che possono significare quelle quattro righe " Tanto per dirti ho iniziato a girare il sahara da solo senza figli, con l'intenzione di non averli perche' ritenevo limitante la cosa nella mia vita, non solo nel sahara...e solo con gli anni, frequentando i nomadi in algeria in marocco ho capito l'importanza della famiglia e la gioia che da...nemmeno i miei genitori ci sono riusciti! Se sono riuscito a superare questo credo che sia anche pronto a sentire delle tue vicende ed imparare qualcosa" che hai faticosamente articolato, ma io che ovviamente so leggere molto bene Ti ringrazio perché hai espresso - a mio modo di vedere - alcuni dei concetti più pesanti di una cultura ( la nostra ) che in qualche modo, bene o male, con sofferenza o superficialità o paura o meno, con vantaggio o meno, ha "dimenticato" o teso a rimuovere molte tradizioni. E comunque parlare di tradizioni e di luoghi sacri è un tantino impegnativo, specie in casa d'altri e con più culture sovrapposte (quella berbera, quella araba, quella beduina...) e specialmente con un angolo di visuale un tantino "angolato" qual'è il nostro. Certo se Tu non avessi di meglio da fare giovedì sera potresti anche venire alla presentazione del mio libro.
Tosco

ciao Tosco, verrei volentieri ma ho un lavoro che mi lascia poco respiro...se poi consideri che il lavoro e' la mia vita, capisci quanta fatica faccio a distaccarmi...se fossimo solo piu' vicini.
Non vedo l'ora di leggerlo il tuo libro...ti avevo gia' espresso il fatto che sono insoddisfatto delle ultime letture..tantoche' di tanto in tanto riprendo il tuo primo da cui cito
"Il percorrere queste terre è il concetto alla base del nostro modo di viaggiare, e forse di vivere, se la vita di fatto è assimilabile ad un viaggio"

"Ognuno viaggia a modo suo, ed il viaggio per me non è solo arrivare a una tappa prefissata, è anche, soprattutto, vivere la fase intermedia tra la partenza e l'arrivo. Con tutte le opportunità che possono nascere"
ma anche Robo Gabr'Aoun
"Dai retrovisori il grigio serpente della mia scia disegna una linea lunga fino all'orizzonte, mentre le ruote turbinano sicure: l'odore della polvere raggiunge le mie narici, mi inebria. Il ronfare del motore diviene un ruggito mescolato ai cingoli di tutto il carico che si sconquissa nelle vibrazioni della pista. Ed il frastuono diviene musica, mentre la mia anima si alza leggera"
senza dimenticare il compianto Marimonti...
Sapevo che tu avreisti capito le 4righe faticosamente articolate. Non sono mai stato bravo a scrivere, mi piacevano di piu' le materie scientifiche, ma ci siamo capiti.
Invidio molto voi, pochi eletti dotati del dono del racconto

caspita, quando Ti arriverà - perché Ti arriva per posta da un momento all'altro - e leggerai di una conversazione con una persona Ti accorgerai - e ne converrai con me - che il termine coincidenza deve essere riformulato. Ovvero non esiste.
Comunque se anche non ci sarai - e forse non ci sarà nemmeno anche questa volta il mio amico di mille avventure come lo definisti perchè è a portare avanti un nostro progettino alternativo, sempre in terra d'Africa, toccava a lui - farò così, come diceva il servo, non mi ricordo il nome, Farah forse, boh, della Blixen quando lei lascia il Kenia definitivamente "accenderò un fuoco e poichè sarai lontano lo farò molto grande, affinché tu possa vederlo da laggiù" lo accendo davvero, sulla torre del castello che ci ospita. Anch'io ho un lavoro che mi incasina, di sicuro Tu non puoi lasciare e sei più responsabile di me - l'ho capito da quelle 4 righe e un pò me ne vergogno - però viviamo una sola volta e a me non basta. Un abbraccio, caro amico.
Tosco. Tosco è un soprannome che mi fu appioppato tanti anni fa a Caprera da amici liguri, poi l'ho riusato talvolta al canottaggio, apparirà in un tomo scientifico (archeo...) che sto completando.

Sorry, non vorrei entrare di diritto nell'elenco di chi usa il sito per farsi pubblicità.
Mi scuso comunque con tutti.
Tosco

Marco, visto che sono a scusarmi lo faccio anche con Te, non vorrei averTi fuorviato con quell'ultimo mio discorso sul "viviamo una sola volta e a me non basta" . Non si tratta della solita tiritera del carpe diem (anche perché in genere ai miei tempi lo si usava principalmente come ultima risorsa per il rimorchiare)ma è un poco più complicato. Vedi, io trovo - ed è palese - che coloro che hanno per qualche motivo o circostanza il privilegio di percepire prima e meglio di altri tutta una serie di problematiche di interesse generale abbiano anche l'incombenza, l'onere, la responsabilità e l'urgenza di costituirsi in una sorta di lobby (passami il termine nell'accezione originaria e positiva) capace di interagire a livello di società, e quindi con referenti e contatti pesanti, per portare un concreto contributo al modificare, migliorare, correggere le evidenti storture, misconoscenze, deviazioni. E' in questo senso che io personalmente - però senza una rete e quindi con poca risonanza - cerco di agire all'interno di una cerchia di conoscenze. E' anche per questo che scrivo, anche perché questa società, questa comunità distratta ed allargata non riconosce carisma che ad una notevole visibilità. Io nello specifico mi ero proposto per sostituire Raul Bova nel film sul nuoto ma non so perchè mi hanno detto che non era il caso, sarà forse perchè sono un pò debole sul delfino. Poi c'era un procuratore di modelle/i che mi ha fatto una proposta ma non era proprio nelle mie corde. E allora scrivo. Magari divento famoso e spendibile. Ti lamentavi di non aver niente da leggere Ti suggerisco "Il primo secolo dopo Beatrice" di Amin Maalouf, lo leggi in due ore, non dovrei dirlo ma io l'ho preso alla biblioteca pubblica) un libro meraviglioso non c'entra niente col deserto e le tracce sulla sabbia ma esprime esattamente questi concetti. E poi dice "contrade" come dico anch'io quindi mi sta simpatico solo per quello. A parte gli scherzi, leggilo, e osserva una cosa al solito : uscito in francia nel '92 in Italia esce nel 2000, della serie puoi scrivere anche cose intelligenti ma se non te le pubblicano. E' anche per questo che una vita non basta.
Tosco

Ma io volevo semplicemente andare in Murzuq senza sentirmi uno stupratore.....

....però, il viaggio non è solo inquinamento e tracce sulla sabbia. Il viaggio è curiosità, scoperta, conoscenza, scambio di idee e cultura. Sempre occorre mettere il maggior rispetto possibile per l'ambiente e le genti che incontriamo,(perchè, in Italia no?), ma ritengo più importante viaggiare che essere eccessivamente turbati per le tracce che si lasciano.Estremizzando il concetto,nessuno si dovrebbe muovere più.Avete presente che mondo sarebbe?
Ho già chiarito che per quanto mi riguarda il 4x4 serve soprattutto per viaggiare, quindi ad es. non comprerei mai un quad.Non frequento da anni i "duna park" tunisini e dubito che li frequenterò in futuro,non per il fatto che non mi piacciano ma perchè troppo affollati.Però, chi ci va non necessariamente va solo a deturpare e molti credo siano attentissimi alla natura e magari contribuiscono un pochino alla magra economia dei locali.
Bruno

est modus in rebus diceva un vecchio detto,e con un po' di onestà anche intellettuale... Tosco, quando esce il tomo mandami una mail

...raskebir sei un grande!...altro che Benigni, potremmo montare uno sketch di alta classe sull'argomento, anche perchè talvolta le buone intenzioni...beh, una volta per passare il Temet ho steso piastre per una mattinata - ho anche dato via un 80 meraviglioso per rispetto dell'umanità perché fumava un pò troppo - niente è mai definitivo.
E poi sai, anch'io sono di padre piemontese (Monferrato) quindi capisci da solo che non posso esser perfetto...
Tosco