Gli sguardi atterriti e i tremori alle mani dei dipendenti algerini e tunisini quando si passavano la voce dell'arrivo dei "black men" di Gheddafi mi rimarranno stampati nella memoria finché campo.
Di sicuro a quanto ho sentito c'è solo una istanza di secessione della Cirenaica. Che potrebbe anche starci culturalmente. Però sono convinto che la comunità internazionale debba agire a livello politico per evitare una frammentazione eccessiva, che porterebbe solo al modello dei califfati tanto caro ad alQaeda. Questo come vernice superficiale. Considerando che l'interno è caratterizzato da aree petrolifere, il conto è presto fatto. Ho in mente il modello Libano, dove le fazioni si contendevno i porti da cui transitavano armi, droga e rifiuti tossico nocivi (ricordate i casi JolliWax e Jolly Rosso?). Quindi una bella verniciata di islamismo per uscire dall'obbligo delle relazioni internazinali e una quantità immensa di soldi su cui stare seduti, perdipiù ricattando chi ne dipende.... Inquietante. Il guaio è sempre la scarsità di cultura democratica, dipendente anche dalla storia politica di una nazione. Paradossalmente ora è più forte in Tunisia che non in Italia. Aspettiamo, e speriamo. Inshallah....
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Stefano