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#106791 - 02/23/11 09:02 PM Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione
MarS Offline
Member

Registered: 06/16/02
Posts: 93
Loc: Treviso
Ciao a tutti sono tornato dalla Tunisia il 21 scorso dopo un bellissimo viaggio che ha attraversato tutta la Tunisia fino al Grand Erg all'altezza di Mida Tataouine. Un viaggio insolito perchè senza alcun turista. Situazione ottimale, tranquilla con la gente e in particolare i giovani che avevano voglia di parlare di politica. Impressionanti le strade da Tunisi al sud senza miltitari e polizia, presenza in passato sempre attenta ai passaggi, e un traffico quasi nullo sulla direttrice Tunisi Kairouan- Gafsa. Solo a Gafsa e a Metanoui abbiamo visto militari presidiare le caserme e poi tutte le agenzie di banca bruciate. A Tamerza ci hanno detto che eravamo i primi turisti da Natale e hanno detto di passare la voce che hanno bisogno di lavorare.
Pertanto vi rivolgo l'appello di non aver paura di andare in Tunisia perchè oltre a trovare una situazione ideale per viaggiare si da l'opportunità ai tunisini di lavorare un po visto che da due mesi è tutto fermo. Per avere ulteriori informazioni chiedete pure inviandomi una email a mstampa@iol.it

Mars

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#106820 - 02/24/11 01:31 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: MarS]
maumau10 Offline
Junior Member

Registered: 03/08/07
Posts: 39
Loc: Milano, Italia
non so quanti seguiranno l'invito con la migrazione che sta avvenendo dalla Libia in queste ore.
Credo al 100% alla tua versione dei fatti, però io non me la sentirei di prenotare un viaggio in questo momento...
altro che permessi chiederanno ora per andare a Sud di Ksar Ghilane adesso....

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#107536 - 03/23/11 12:01 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: maumau10]
gla Offline
Senior

Registered: 12/19/01
Posts: 1579
Copio ed incollo ( parziale) da una Newsletter arrivatami da un TO (Viaggi4x4)

" ...Ancora oggi abbiamo avuto l'ennesimo tranquillizzante contatto con i nostri corrispondenti locali e l'assicurazione personale del Comandante della Guardia Nazionale del Governatorato di Kebili sulla reale normalita' del Paese e sul fatto che il Turismo e' gia' tornato.
Anche l'Ufficio Delegato al rilascio delle Autorizzazioni Militari di Tataouine, poche ora fa, ci ha comunicato telefonicamente l'assoluta sicurezza degli itinerari desertici e riconfermato la normalita' nel rilascio delle autorizzazioni, ovviamente nel rispetto delle regole imposte gia' nel corso del 2010.
..... Dopo la rivoluzione del gennaio 2011, gradualmente la vita e' tornata alla normalita', gli uomini del vecchio regime sono stati estromessi, il coprifuoco revocato, scuole ed universita' riaperte, e' stato formato un governo provvisorio che gestira' la vita della nazione fino alle elezioni di luglio 2011, l'esercito si e' ritirato, la polizia e le forze di sicurezza sono tornate sulle strade ed hanno ripreso il controllo del territorio.
Negli ultimi giorni, migliaia di profughi si sono riversati dalla Libia in Tunisia, ma il fenomeno e' rimasto limitato al sud-est del paese e non si sono avute ripercussioni su nessun'altra parte della Tunisia; inoltre, i migranti ogni giorno vengono spostati, in pullman, dall'area di confine di Ras Jdir all'aeroporto di Djerba da cui partono per rientrare ai paesi d'origine.

Dunque, oggi la Tunisia e' tornato ad essere un paese tranquillo e sicuro ed abbiamo notizia certa che i Tour Operator inglesi e francesi (ma anche tedeschi, russi e cinesi) hanno normalmente ripreso la programmazione 2011 sulla Tunisia.

Questa e' la VERA SITUAZIONE IN TUNISIA!"

Sembrano buone notizie!
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#107630 - 03/27/11 02:58 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3596
Loc: lago maggiore
il rally di Tunisia si svolgera' come previsto dal 1 al 7 maggio 2011.
Gla prepara il serba grosso! perche' mi pare che il tuo nuovo biroccio consuma un po'
_________________________
Saluti Marco

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#107760 - 03/31/11 04:35 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Dimensione Avventura Offline
Junior Member

Registered: 09/19/02
Posts: 5
Loc: roma
Salve a tutti,
riguardo la Tunisia possiamo dire personalmente che e' tutto veramente OK. Un nostro Socio e' gia' sceso in Tunsia verso la meta' febbraio 2011, e ci ha riportato che la situazione era un po' strana, ossia abituati a vedere sempre i tanti turisti, le 4x4 delle agenzie tunisine, il traffico locale, le pattuglie della polizia alle rotonde ed agli incroci.... invece c'era un'anomala calma e quiete, ma di pericoli assolutamente no. Erano, pero', i giorni seguenti ai primi assestamenti di governo e la gente ancora doveva riprendere la propria vita quotidiana, fatta di vendite, commercio, spostamenti etc...
Siamo attualmente in questi giorni di fine marzo in Tunisia, con un gruppo 4x4 ed un'altro in moto e riscontriamo una piena attivita' della normale vita tunisina, alla quale siamo abituati.
Non c'e' traccia di polizia ed il suo posto e' stato preso dai militari, cordialissimi con i pochi turisti che stanno pian piano riprendendo le proprie visite. Praticamente in nave c'erano solamente i nostri viaggiatori ed un gruppetto di 5 fuoristrada Ungheresi. In dogana abbiamo fatto tutto in meno di mezz'ora, accolti sempre da mille sorrisi e complimenti della fiducia dimostrata al popolo tunisino.
Tutte le attivita' commerciali sono aperte, si trovano viveri come sempre, compresi i rifornimenti dei mezzi, con tutti i benzinai aperti e riforniti.
L'altra sera abbiamo fatto campo sulle dune a sud di El Farouar, ed abbiamo visto arrivare un 4x4.....erano 4 militari che venivano a farci visita e controllare se ci serviva un aiuto, vista la nostra permanenza in loco. Ci hanno chiesto il perche' non avessimo una guida al seguito, e noi gli abbiamo spiegato che conoscevamo personalmente il territorio ed il deserto tunisino da almeno un ventennio, mostrandogli tutto il carteggio e l'apparecchiatura elettronica a bordo, e da li' e' finito tutto con una stretta di mano ed un arrivederci alle prossime !
Quindi, come si puo' ben vedere dalle nostre testimonianze dirette, la Tunisia sembra orami riprendere la sua normale vita di sempre.....e pensiamo che per pasqua sara' di nuovo piena di viaggiatori sahariani !
Un salutone a tutti !
Maurizio

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#107861 - 04/05/11 10:39 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Dimensione Avventura]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Stefano , che vive a Douz e gestisce la 'casa del viaggiatore' scrive quanto in basso, se volete info dettagliate:
stefano@maisonduvoyageur.com

Cari amici,

Sono a Tunisi da sabato sera. Il viaggio in nave è andato senza alcuna novità di rilievo, ma la nave in servizio era una bellissima nave da crociera perché quella normalmente usata sulla rotta Civitavecchia/Tunisi era stata dirottata su Lampedusa. Na anche questa nave trasportava solamente passeggeri tunisini: nessun europeo in vista, nessun fuoristrada,nessuna moto. Ho parlato con diversi tunisini che viaggiavano con me e in particolare con Rabia e Mohamed.
Il primo mi ha colpito perché parlava praticamente fabrianese, che è poi la mia lingua madre, giovane autista di 28 anni rientrava in Tunisia per vedere di iniziare una sua attività in patria ora che le cose finalmente sono cambiate. Mohamed
invece. anche lui ottimo italiano, vive a Trento e anche lui rientrava per tentare di mettere su una sua attività nell'ambito
dell'arredamento delle cucine di casa.
Ho pensato che era molto buffo verificare che noi scendevano su una rotta grossa modo parallela a quella che andava da sud verso nord con dei tunisini che invece fuggivano dalla Tunisia. Ho chiesto ai miei compagni di viaggio come mai questo fenomeno di massa e chi fossero tutti questi migranti. Nessuno dei due ha avuto dubbi: tre sono le componenti
1) membri del partito di Ben Ali, l'RCD, e comunque persone compromesse con il vecchio potere,
2) evasi dal carcere,
3) tunisini provenienti dalla Libia in fiamme. Da quando sono iniziati i bombardamenti sono rientrati in Tunisia 115.000
tunisini che hanno perduto il loro lavoro.
 
Alla dogana tutto è stato molto più veloce del solito, meno di un'ora per uscire dal porto. Però la Tunisia si rinnova, ma i oganieri no. Ero quasi passato indenne quando all'ultimo sportello, quello per il rilascio del permesso di circolazione
del veicolo, c'era una bella signorina in divisa che mi ha chiesto direttamente cosa le avessi portato in regalo, io ho detto altrettanto francamente che speravo che questa brutta abitudine fosse finita con il vecchio regime, lei ha insisito e allora le ho detto che se voleva la invitavo a cena, lei ha detto che era fidanzata e la conersazione si è conclusa così.
 
Queste sono le primisseme impressioni, il seguito alla prossima.
Stefano

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#107864 - 04/05/11 03:42 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861

Stefano Fazzini 15:17 (24 minuti fa)


Domenica 4 aprile,
La giornata è stupenda c'è il sole ma non fa troppo caldo, è il clima ideale per fare un giro.
Vado a Sidi Bou Said, salgo fino al caffé des Nattes per prendere un thé ai pinoli e approfitto
per fare due chiacchiere con alcuni giovani del tavolo a fianco. Sono del posto e mi dicono che praticamente loro non hanno avvertito nulla e che spesso le notizie le hanno avute dai giornali.
Si, sono contenti della cacciata del tiranno ma non hanno partecipato in nessun modo, ora non sono pienamente convinti che qualcosa cambierà, ma comunque aspettano gli eventi.
Arrivo al parco sottostante per fare anche io una camminata, ma non riesco a contattare nessuno perché tutti vanno di corsa.....
Per pranzo scendo sulla Avenue Bourghiba, che è anche il centro vitale della città.
Qui la prima cosa che si nota sono due postazioni militari, con blindati e filo spinato, una vicino alla piazza con l'orologio, davanti al Ministero degli interni e l'altra al capo opposto, davanti alla cattedrale e alla Ambasciata di Francia. La statua del grande studioso Ibn Khaldun si trova ora circondata da militari armati di tutto punto.


Però la gente sembra non farci caso, affolla i caffé, si assembra davanti al Teatro, l'hotel
El Hana International è aperto, vado a salutare uni dei receptionist che conosco, e mi dice che non c'è molta gente e sopratutto i turisti non ci sono affatto.
La Libreria El Kitab è aperta e in bella vista in vetrina "La regente de Carthage" il pamphlet sulle malefatte della famiglia di Laila Trebelsi, moglie di Ben Ali. Inutile dire che questo libro uscito più di un anno fa in Francia non era mai entrato in Tunisia, se non clandestinamente. Credo che abbia dato una buona mano alla Rivoluzione dei Gelsomini.
Alle 17.00 ho appuntamento con un giovane geologo che si era perso
qualche mese fa sulle dune prima di Tembaine, ci siamo scambiati gli indirizzi ed ora ci incontriamo al caffé. Scopro essere una persona molto interessante, impegnata nel sociale e ben addentro agli avvenimenti.
Solo ieri ha partecipato, in qualità di moderatore a una riunione pubblica in cui alcuni partiti e movimenti di area democratica si sono federati per una politica comune. Mi dice che uno dei problemi in vista delle elezioni che si terranno il 24 luglio è la eccessiva frammentazione delle opinioni e di qui la necessità di formare dei "rassemblement" di partiti e organizzazioni della società civile in vista sopratutto di preservare gli ideali della rivoluzione e di lottare contro l'integralismo. Mi dice che secondo recenti sondaggi il partito degli integralisti non dovrebbe arrivare al 20%, poco?tanto? difficile dirlo. Mi conferma che gli estremisti islamici hanno avuto un ruolo assolutamente marginale nella rivoluzione,ma che ora tentano di trarne profitto, con una politica di aiuti sociali, copiata da quella dei Fratelli Musulmani in Egitto.
Per ora il loro leader rientrato dopo 23 anni di esilio in Francia, Gannouchi, promette una politica moderata, ma tutto in Tunisia è in movimento e ognuno cerca di occupare posizioni.
Rassem, così si chiama il giovane geologo, è molto ottimista, il popolo tunisino crede negli ideali di libertà e democrazia e per dimostrarmelo mi invita a partecipare l'indomani a una nuova riunione/convegno del fronte democratico. Con questo appuntamento ci lasciamo.
Ho riportato da questo incontro un'ottima impressione.


segue

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#107872 - 04/05/11 10:07 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Angelo600 Offline
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Registered: 11/19/04
Posts: 594
Loc: Triuggio (MB)
Sai se il costo della vita è cambiato? Pane, generi alimentari, carburante...

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#107879 - 04/06/11 09:41 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Angelo600]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Stefano Fazzini ✆


Lunedì 5 aprile,
Passo la mattinata a risolvere alcuni miei problemi di connessione e a prendere un amico all'aeroporto, dove tutto funziona perfettamente e tutti attendono al loro lavoro con diligenza.
Per strada la circolazione è indisciplinata come sempre, molti lavori in corso.
Tornato in centro leggo un po "La presse" che era un quotidiano molto allineato e che ora invece affronta tutti gli argomenti con spregiudicatezza,
Vedo un assembramento davanti all'hotel Africa, in un primo momento penso che Berlusconi è alloggiato lì e che i curiosi si assembrano, mi avvicino e vedo inceve che si tratta di una protesta dei dipendenti.
I cartelli sono in arabo e allora domando a uno dei manifestanti che mi dice che l'hotel è chiuso da due mesi e che sono molto delusi dal comportamento della proprietà perché durante i giorni caldi della Rivoluzione, grazie alla vigilanza continua del personale, l'hotel non ha subito danni. Ora però loro sono da due mesi senza stipendio, gli domando se l'hotel era di proprietà della famiglia del Presidente dimesso , ma lui mi dice di no e che il proprietario è lo stesso che possiede tutta la catena "El Mouradi".
Molti beni erano nelle mani private della famiglia Trebelsi e sono stati sequestrati e commissariati: Banche,stazioni di servizio, Hotel, agenzie di viaggio e imprese di ogni genere. Il sistema era quello mafioso di concedere le autorizzazioni necessarie ad operare in cambio di un ingresso gratuito nella proprietà stessa al 50%! La Mafia insegna e fa proseliti.
Nel pomeriggio ho un appuntamento con un imprenditore italiano che non si è mosso dalla Tunisia e che è l'ultima persona che ho visto prima di andarmene a gennaio, a cena in un ottimo ristorante di Bizerte. Si chiama G. S. e la sua famiglia risiede in Tunisia dal 1810 circa, lui è nato in Tunisia ed ha una fabbrica di componenti di aerei ultraleggeri.
Ci incontriamo di fronte agli uffici generali della Dogana dove è andato per risolvere un suo problema con un socio italiano non proprio onesto. Approfitto subito per domandare come vanno le cose negli uffici pubblici e se ha notato dei cambiamenti tra prima e dopo. Giovanni dice che la burocrazia è sempre la burocrazia ma che ha visto facce nuove e un'aria nuova, anche se evidentemente scontano una certa inesperienza. Gli domando come lui ha vissuto e come vede questa Rivoluzione dei Gelsomini. Dopo aver espresso i dubbi di tutti sulla buona fede e sulla capacità dei nuovi arrivati, tutto sommato dice che comunque le cose possono andare solo meglio e che sopratutto il popolo tunisino ha dimostrato una grande maturità. Mi racconta che praticamente non ci sono state interruzioni di nessun servizio, ne acqua,ne luce,ne telefoni e che persino i cantieri pubblici stradali hanno continuato il loro lavoro. La gente, anche se la polizia è stata assente per diversi giorni, ha mantenuto un comportamento molto responsabile. Il rischio maggiore è in quelli che vorrebbero tutto e subito e che pensano che basti scendere un giorno per strada e ottenere un posto di lavoro o un aumento salariale.
Questo secondo lui deve essere anche il momento della responsabilità e della pazienza.


La sera ho invitato a cena una mia amica francese, N., per il piacere di rivederla e per sapere come ha vissuto questo periodo di effervescenza, visto che ora vive e lavora a Tunisi.
Davanti a un piatto di tagliatelle mi racconta che ha passato anche dei giorni difficili, lei abita a El Menzah 5, un quartiere residenziale che conosco bene per averci abitato nel 2006, e durante i giorni più caldi ha temuto più volte per la sua sicurezza personale. Ogni notte si sentivano spari e clamori, bande di giovani si aggiravano nei quartieri più ricchi per mettere a segno furti e violenze. Ogni quartiere ha costituito una specie di vigilanza privata per difendersi da questo fenomeno. Il periodo difficile è durato solo pochissimi giorni perché poi le cose sono rientrate nella normalità. Ora mi dice che non esce la sera, ma per misura cautelare, in realtà non si sentono più episodi di questo genere.
Ha avuto spesso la tentazione di scendere in piazza per sostenere invece le giuste cause dei manifestanti, ma poi in quanto donna e straniera si è sentita un po fuori luogo e ha solamente simpatizzato. Anche lei dice che la Rivoluzione ha messo solo le premesse e ora bisogna vedere come saranno gestiti i passi successivi, cosa sarà in grado di fare il governo provvisorio, cosa accadrà durante la campagna elettorale e che vincerà alle elezioni. Conclude che i dubbi sono molti, ma questa è una bella stagione per la Tunisia.
Torno a casa un po tardi e lungo il tragitto penso a quanto mi ha detto e mi rendo conto che la circolazione delle auto e veramente ridotta, sarà perché il gasolio ha superato un Dinaro al litro? Oppure perché c'è poca sicurezza la notte?
Io comunque rientro senza problemi.


segue

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#107880 - 04/06/11 10:20 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
gla Offline
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Registered: 12/19/01
Posts: 1579
grazie ai due "Stefani" per l'interessante opera di informazione!
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#107884 - 04/06/11 03:41 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
AndreaPE Offline
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Registered: 01/29/02
Posts: 1094
Loc: pescara
A chi fosse interessato ad aggiornamenti quotidiani sulla situazione tunisiana, segnalo che l'amico comune a molti di noi, Stefano Fazzini, è tornato a Douz per rimanerci.
Quotidianamente, a me e ad altri inscritti alla sua mailing list, invia un messaggio con resoconti ed impressioni della giornata passata.
Chi fosse interessato a leggere quanto ha da descrivere, lo contatti alla mail stefano@maisonduvoyageur.com e si faccia mettere in mailing list.
Avrete modo di farvi una idea di come stanno le cose se volete organizzarvi per una partenza in autonomia.

Ad oggi questi sono i messaggi che ci ha mandato.....tanto per farvi una idea:
----------
Domenica 4 aprile,
La giornata è stupenda c'è il sole ma non fa troppo caldo, è il clima ideale per fare un giro.
Vado a Sidi Bou Said, salgo fino al caffé des Nattes per prendere un thé ai pinoli e approfitto
per fare due chiacchiere con alcuni giovani del tavolo a fianco. Sono del posto e mi dicono che praticamente loro non hanno avvertito nulla e che spesso le notizie le hanno avute dai giornali.
Si, sono contenti della cacciata del tiranno ma non hanno partecipato in nessun modo, ora non sono pienamente convinti che qualcosa cambierà, ma comunque aspettano gli eventi.
Arrivo al parco sottostante per fare anche io una camminata, ma non riesco a contattare nessuno perché tutti vanno di corsa.....
Per pranzo scendo sulla Avenue Bourghiba, che è anche il centro vitale della città.
Qui la prima cosa che si nota sono due postazioni militari, con blindati e filo spinato, una vicino alla piazza con l'orologio, davanti al Ministero degli interni e l'altra al capo opposto, davanti alla cattedrale e alla Ambasciata di Francia. La statua del grande studioso Ibn Khaldun si trova ora circondata da militari armati di tutto punto.

Però la gente sembra non farci caso, affolla i caffé, si assembra davanti al Teatro, l'hotel
El Hana International è aperto, vado a salutare uni dei receptionist che conosco, e mi dice che non c'è molta gente e sopratutto i turisti non ci sono affatto.
La Libreria El Kitab è aperta e in bella vista in vetrina "La regente de Carthage" il pamphlet sulle malefatte della famiglia di Laila Trebelsi, moglie di Ben Ali. Inutile dire che questo libro uscito più di un anno fa in Francia non era mai entrato in Tunisia, se non clandestinamente. Credo che abbia dato una buona mano alla Rivoluzione dei Gelsomini.
Alle 17.00 ho appuntamento con un giovane geologo che si era perso
qualche mese fa sulle dune prima di Tembaine, ci siamo scambiati gli indirizzi ed ora ci incontriamo al caffé. Scopro essere una persona molto interessante, impegnata nel sociale e ben addentro agli avvenimenti.
Solo ieri ha partecipato, in qualità di moderatore a una riunione pubblica in cui alcuni partiti e movimenti di area democratica si sono federati per una politica comune. Mi dice che uno dei problemi in vista delle elezioni che si terranno il 24 luglio è la eccessiva frammentazione delle opinioni e di qui la necessità di formare dei "rassemblement" di partiti e organizzazioni della società civile in vista sopratutto di preservare gli ideali della rivoluzione e di lottare contro l'integralismo. Mi dice che secondo recenti sondaggi il partito degli integralisti non dovrebbe arrivare al 20%, poco?tanto? difficile dirlo. Mi conferma che gli estremisti islamici hanno avuto un ruolo assolutamente marginale nella rivoluzione,ma che ora tentano di trarne profitto, con una politica di aiuti sociali, copiata da quella dei Fratelli Musulmani in Egitto.
Per ora il loro leader rientrato dopo 23 anni di esilio in Francia, Gannouchi, promette una politica moderata, ma tutto in Tunisia è in movimento e ognuno cerca di occupare posizioni.
Rassem, così si chiama il giovane geologo, è molto ottimista, il popolo tunisino crede negli ideali di libertà e democrazia e per dimostrarmelo mi invita a partecipare l'indomani a una nuova riunione/convegno del fronte democratico. Con questo appuntamento ci lasciamo.
Ho riportato da questo incontro un'ottima impressione.

segue
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Lunedì 5 aprile,
Passo la mattinata a risolvere alcuni miei problemi di connessione e a prendere un amico all'aeroporto,
dove tutto funziona perfettamente e tutti attendono al loro lavoro con diligenza.
Per strada la circolazione è indisciplinata come sempre, molti lavori in corso.
Tornato in centro leggo un po "La presse" che era un quotidiano molto allineato e che ora invece affronta tutti gli argomenti con spregiudicatezza,
Vedo un assembramento davanti all'hotel Africa, in un primo momento penso che Berlusconi è alloggiato lì e che i curiosi si assembrano, mi avvicino e vedo inceve che si tratta di una protesta dei dipendenti.
I cartelli sono in arabo e allora domando a uno dei manifestanti che mi dice che l'hotel è chiuso da due mesi e che sono molto delusi dal comportamento della proprietà perché durante i giorni caldi della Rivoluzione, grazie alla vigilanza continua del personale, l'hotel non ha subito danni. Ora però loro sono da due mesi senza stipendio, gli domando se l'hotel era di proprietà della famiglia del Presidente dimesso , ma lui mi dice di no e che il proprietario è lo stesso che possiede tutta la catena "El Mouradi".
Molti beni erano nelle mani private della famiglia Trebelsi e sono stati sequestrati e commissariati: Banche,stazioni di servizio,Hotel,agenzie di viaggio e imprese di ogni genere. Il sistema era quello mafioso di concedere le autorizzazioni necessarie ad operare in cambio di un ingresso gratuito nella proprietà stessa al 50%! La Mafia insegna e fa proseliti.
Nel pomeriggio ho un appuntamento con un imprenditore italiano che non si è mosso dalla Tunisia e che è l'ultima persona che ho visto prima di andarmene a gennaio, a cena in un ottimo ristorante di Bizerte. Si chiama Giovanni Salsedo e la sua famiglia risiede in Tunisia dal 1810 circa, lui è nato in Tunisia ed ha una fabbrica di componenti di aerei ultraleggeri.
Ci incontriamo di fronte agli uffici generali della Dogana dove è andato per risolvere un suo problema con un socio italiano non proprio onesto. Approfitto subito per domandare come vanno le cose negli uffici pubblici e se ha notato dei cambiamenti tra prima e dopo. Giovanni dice che la burocrazia è sempre la burocrazia ma che ha visto facce nuove e un'aria nuova, anche se evidentemente scontano una certa inesperienza. Gli domando come lui ha vissuto e come vede questa Rivoluzione dei Gelsomini. Dopo aver espresso i dubbi di tutti sulla buona fede e sulla capacità dei nuovi arrivati, tutto sommato dice che comunque le cose possono andare solo meglio e che sopratutto il popolo tunisino ha dimostrato una grande maturità. Mi racconta che praticamente non ci sono state interruzioni di nessun servizio, ne acqua,ne luce,ne telefoni e che persino i cantieri pubblici stradali hanno continuato il loro lavoro. La gente, anche se la polizia è stata assente per diversi giorni, ha mantenuto un comportamento molto responsabile. Il rischio maggiore è in quelli che vorrebbero tutto e subito e che pensano che basti scendere un giorno per strada e ottenere un posto di lavoro o un aumento salariale.
Questo secondo lui deve essere anche il momento della responsabilità e della pazienza.

La sera ho invitato a cena una mia amica francese,Nathalie, per il piacere di rivederla e per sapere come ha vissuto questo periodo di effervescenza, visto che ora vive e lavora a Tunisi.
Davanti a un piatto di tagliatelle mi racconta che ha passato anche dei giorni difficili, lei abita a El Menzah 5, un quartiere residenziale che conosco bene per averci abitato nel 2006, e durante i giorni più caldi ha temuto più volte per la sua sicurezza personale. Ogni notte si sentivano spari e clamori, bande di giovani si aggiravano nei quartieri più ricchi per mettere a segno furti e violenze. Ogni quartiere ha costituito una specie di vigilanza privata per difendersi da questo fenomeno. Il periodo difficile è durato solo pochissimi giorni perché poi le cose sono rientrate nella normalità. Ora mi dice che non esce la sera, ma per misura cautelare, in realtà non si sentono più episodi di questo genere.
Ha avuto spesso la tentazione di scendere in piazza per sostenere invece le giuste cause dei manifestanti, ma poi in quanto donna e straniera si è sentita un po fuori luogo e ha solamente simpatizzato. Anche lei dice che la Rivoluzione ha messo solo le premesse e ora bisogna vedere come saranno gestiti i passi successivi, cosa sarà in grado di fare il governo provvisorio, cosa accadrà durante la campagna elettorale e che vincerà alle elezioni. Conclude che i dubbi sono molti, ma questa è una bella stagione per la Tunisia.
Torno a casa un po tardi e lungo il tragitto penso a quanto mi ha detto e mi rendo conto che la circolazione delle auto e veramente ridotta, sarà perché il gasolio ha superato un Dinaro al litro? Oppure perché c'è poca sicurezza la notte?
Io comunque rientro senza problemi.

segue

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se siete interessati ad una cosa del genere, contattatelo facendo riferimento a questo forum e fatevi mettere in lista.

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#107893 - 04/07/11 01:13 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: AndreaPE]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Il carburante è aumentato a dicembre e non più subito aumenti:

Gasolio 1010 dt al litro,
Gasolio 50 1200dt litro,
benzina 1377 dt litro.
Il prezzo dei generi alimentari di base sono stati bloccati, il pane è leggermente sceso.

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#107895 - 04/07/11 01:48 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Def200 Offline
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Registered: 08/11/07
Posts: 81
mi permetto di fare una piccola correzione
Gasolio 1,010 dt al litro,
Gasolio 50 1,200dt litro,
benzina 1,370 dt litro

confermo che gli aumenti ci sono stati mi pare intorno al 14 dicembre (vado a memoria) che sono stati comunque significativi (5 centesimi), da allora nessuna variazione
il pane è sceso di quasi 5 centesimi (dipende dove lo si acquista)

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#107896 - 04/07/11 07:54 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
Stefano Laberio Offline

Senior

Registered: 12/12/01
Posts: 4861
Stefano Fazzini ✆

07:22 (29 minuti fa)

martedì 5 aprile

In mattinata ho preso appuntamento con un amico tunisino che opera nel turismo per una grossa società

che si chiama Cruise Tours. Ci vediamo nel suo ufficio, lui si chiama Bhari, a La goulette vicinissimo al porto in una bella palazzina, posto strategico perché la sua società lavora sopratutto con le crociere e moltissimo con MSC crociere. La palazzina a fianco era il posto di Polizia ed è stata incendiata dai dimostranti, non è ancora stata sistemata, è un po lugubre. Nell'ufficio si respira aria di smobilitazione, un qualche disordine, poco entusiasmo. Bhari poi mi spiega che questa era tra le società nella disponibilità della famiglia Trebelsi, famiglia della moglie di Ben Ali, e che ora è commissariata dallo Stato. Ma comunque le crociere MSC sono sospese fino a ottobre e anche i dipendenti fino a fine anno percepiranno solamente il 50% delle retribuzioni. Mi dice: immagina che l'anno scorso sono giunti al porto di La Goulette poco meno di un milione di croceristi e due terzi hanno fatto almeno una escursione, puoi capire il danno economico di tutte le imprese del settore!
Bhari è molto in pensiero per il suo paese, non si sente sicuro sotto nessun punto di vista, non credo che fosse colluso con il potere, ma piuttosto che è un buon padre di famiglia che viveva piuttosto bene nel vecchio regime e che ora subisce il cambiamento. E' lui il primo a dire che di politica non capisce nulla perché per anni nessuno ne parlava e che i Tunisini non sono preparati quindi a prendere nelle loro mani il potere. Secondo lui il salto è troppo repentino. Esprime comunque con vigore le critiche al vecchio regime,ma è' timoroso anche per le condizioni di sicurezza nelle strade poiché il rapporto tra la polizia e il popolo si è completamente guastato e, secondo lui, la polizia ha paura a stare per strada in certi quartieri e a certe ore della notte.Solo alla fine della chiacchierata esprime qualche parola di speranza nel futuro.

Quando ci lasciamo sento la sua preoccupazione per il fatto che io ho espresso la mia intenzione di partire per il sud.

Insomma le sue riflessioni esprimono sopratutto timore e preoccupazione e in fondo un po di rassegnazione in attesa di quanto avverrà.

Nel pomeriggio vado a cambiare le pasticche dei freni del mio fido HDJ 80, il mio meccanico a Tunisi è Philippe. molti di voi forse lo conoscono.

Di origini maltesi, un pò italiano, un po tunisino, è il riferimento di tanti fuoristradisti locali e europei. Da bravo levantino riesce sempre a risolvere i problemi, costa un pò più degli altri, ma ha una buona esperienza sopratutto sui modelli Toyota. In genere con lui che conversazioni vertono sulla meccanica, ma tra un ammortizzatore e una coppia conica cerco di capire cosa ne pensa della Rivoluzione dei Gelsomini. Non mi pare entusiasta, ma forse è un problema di carattere, esprime una critica molto forte al vecchio regime ma non mi sembra molto fiducioso nei nuovi avvenimenti. Ancora questa settimana è stato di nuovo cambiato il ministro degli interni. Quello precedente era un giudice, certamente una brava persona, ma priva della esperienza necessaria e l'ordine pubblico è in questo momento un problema molto sentito da molti.

In conclusione il tono generale delle sue brevi risposte è quello di qualcuno che con un fondo di scetticismo resta alla finestra a vedere, ma che in fondo è poco interessato perché è abituato a cavarsela da solo.

La macchina è stata riparata è ora di andare.


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#107913 - 04/08/11 08:53 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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mercoledi 6 aprile


Oggi ho deciso di cominciare a spostarmi e per non abbandonare definitivamente Tunisi ho programmato un paio di incontri a Hammamet.
Faccio la strada nazionale per vedere meglio le condizioni dei centri abitati e arrivo ad Hammamet a fine mattinata. La prima impressione è di un centro balneare fuori stagione, quasi tutti i negozi sono aperti, ma in giro c'è pochissima gente. Vad nella zona degli alberghi e anche qui c'è poco movimento, tante vetrine,tante bancarelle a contendersi i pochi clienti.
Poi vado al primo incontro che ho fissato con M. Chaabane ,direttore dell'hotel Paradis Palace. Lo ho conosciuto a gennaio, ma lui mi tratta come se ci conoscessimo da anni, è giovane,alto,elegante, ma sopratutto sobrio e professionale. Con il pretesto di visitare la sua struttura lo porto a parlare dell'attualità e scopro che è molto dentro agli avvenimenti.Mi racconta che a Hammamet il tutto si è ridotto a pochi giorni di manifestazioni nei giorni che hanno immediatamente preceduto la cacciata di Ben Ali, 14 gennaio, e che comunque purtroppo c'è stato un morto tra i manifestanti. Costui peraltro era un suo carissimo amico e collega. Durante quei giorni i manifestanti hanno dato alle fiamme una Banca, la Posta e un supermercato che sembra fosse di proprietà dei Trebelsi, poi si sono verificati altri fenomeni di vandalismo e furti nelle abitazioni e per strada, ma attualmente il fenomeno è stato messo sotto controllo dal'intervento deciso delle forze dell'ordine. La situazione del turismo non è florida ma mi tranquillizza dicendo che per ora i danni sono pochi perché la stagione per loro comincia adesso con Pasqua e la prenotazioni stanno ricominciando ad arrivare, sopratutto dalla Germania e dal Belgio.
Comunque in quel momento in albergo c'erano un centinaio di clienti e tutto sommato poteva ritenersi soddisfatto.
Dopo pranzo vado a prendere un caffé da un italiano che abita ad Hammamet dal 1992 e che è oramai molto ben inserito, si chiama Marco è originario del nord-est, ma ha preso molto dagli arabi. Casa sua sembra un garage, nel cortile fuoristrada,moto d'acqua,quad,go-kart,moto e quant'altro.Si capisce subito quale sia la sua passione! Ha comprato da poco un Toyota Tundra, gli appassionati sanno di cosa parlo, e quindi la conversazione verte subito sul fuoristrada e solo i fuoristradisti sanno a quale livello di maniacalità si può arrivare. Poi arriva il caffé e riusciamo a parlare anche di altro e Marco dimostra di conoscere gli avvenimenti per aver simpatizzato e per aver in qualche modo partecipato.
Mi conferma che la rivolta è durata pochi giorni ma è stata violenta, mi propone di andare a vedere quel che resta di una villa dei Trebelsi distrutta dalla rabbia popolare per rendermi conto della spudorata ricchezza di cui la famiglia della firs lady si circondava. Purtroppo non ho molto tempo, ma molte immagini sono passate sui telegiornali per poterci rendere conto di cosa si parla..
Quindi secondo lui i Tunisini hanno fatto molto bene a ribellarsi alla arroganza del potere e a cacciare Ben Ali, ma si rende conto che la situazione non è facile. Probabilmente è più facile rivoltarsi che poi mettere mano alla gestione di un paese che ha tanti problemi, comunque secondo lui la situazione ha già preso una buona piega e ben presto i problemi saranno risolti.


E'ora di tornare a Tunisi e nel farlo incrocio un gruppetto di fuoristradisti ungheresi, le auto sono attrezzate da deserto e sembrano tornare da un giro sahariano. Purtroppo non troviamo una lingua in cui intenderci e ci capiamo pochissimo, mi sembra però di poter dire che facevano segno che tutto era andato per il meglio e mi parlavano, mi pare, di Ksar Ghilane, Tembaine e forse qualcosa d'altro.
Questo è stato il primo avvistamento, ma non sono stato fortunato per la lingua!


Ultimo incontro della giornata con una amica che da 5 anni insegna italiano alla Università di Tunisi che si chiamava 7 Novembre, data della presa del potere di Ben Ali, e che ora si chiama Université de Cartaghe. Lei invece si chiama Giuseppina, Pina per gli amici, e praticamente non si è mossa da Tunisi nei periodi caldi. Pina abita e lavora in centro e quindi ha potuto vivere molto da vicino gli avvenimenti ed ha anche partecipato alla grande manifestazione del 14 gennaio.Mi racconta di quei giorni vissuti con qualche preoccupazione, ma anche con allegria e voglia di vivere. Mi dice che in fondo i momenti veramente difficili sono stati pochi e quello che l'ha tranquillizzata è che le attività ed i servizi hanno sempre funzionato, acqua,luce e gas sempre efficienti, qualche difficoltà nel reperire tutto il necessario per la spesa quotidiana, ma l'essenziale non è mancato. Le comunicazioni sempre attive, internet in particolare è stato molto usato, i telefoni pure non hanno mai avuto problemi e nei giorni in cui era difficile effettuare la ricarica Tunisiana ha inviato dei Dinari di ricarica gratis a tutti i suoi utenti!!
Lei lavora molto a contato con gli studenti e sostiene di avere molta fiducia in queste nuove generazioni che hanno dimostrato e dimostrano una grande responsabilità nell'affrontare le novità in atto.


Lascio Pina con la promessa di risentirci per aggiornare le valutazioni e con una sensazione positiva.


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#107914 - 04/08/11 09:44 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
raskebir Offline
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Grazie ai puntuali report di Stefano si può cominciare a pensare di tornare in Tunisia e quindi anche in Algeria.
La Libia temo invece dovremo scordarcela per un pò.
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raskebir
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#107918 - 04/08/11 01:46 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Stefano Laberio Offline

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Stefano Fazzini ha anche pubblicato un libro:

Viaggi e Viaggiatori

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#107930 - 04/09/11 09:23 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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da Stefano Fazzini <stefano@maisonduvoyageur.com>

giovedi 7 aprile.


E'ora di lasciare Tunisi, anche se sarei tentato di approfondire ulteriormente, per vedere cosa accade nel resto del paese. Prendo l'autostrada in direzione Sousse e mi rendo subito conto che il traffico è molto ridotto, non ci sono autobus turistici e targhe straniere, nessun fuoristrada. La percorro tutta fino alla periferia sud di Sfax, anche sulla nazionale si circola veloci e più sicuri. Qui in genere il pericolo è rappresentato dagli spericolati automobilisti libici: sorpassano in piene curva, non rispettano nessun limite di velocità. Ma ora non ci sono più, evidentemente non è per loro il momento di venire in Tunisia, cosa li portava da queste parti? Un motivo rispettabile: utilizzare le strutture ospedaliere considerate migliori e altri due motivi meno edificanti: consumare alcoolici e andare a donne.
Ora hanno altro a cui pensare e, comunque la si pensi, io credo che la guerra non può essere un mezzo per costruire nulla e la sofferenza che essa porta non risparmia nessuno.
Mancano anche altri veicoli a volte anch'essi indisciplinati: i grossi Toyota delle Agenzie, nella strada da Tunisi a Djerba ne ho contati 5 in tutto!!!!!
Al bac nessuna coda, quindi mi imbarco rapidamente come non mai e mi avvio verso l'aeroporto.
Per un paio di settimane questo scalo è stato requisito dalle autorità di sicurezza e utilizzato solo per i voli che si occupavano di rimpatriare i profughi provenienti dalla Libia, le immagini televisive ci avevano mostrato uno spettacolo abbastanza triste. Mi ero preparato al peggio e perciò la mia sorpresa è stata grande quando ho visto che tutto era lindo e pinto, con i giardinieri che piantavano fiori nelle aiuole!
Sono entrato, ho fatto un giro e ho trovato in una zona appartata una quarantina di materassi per terra con delle persone che dormivano. Probabilmente gli ultimi profughi in attesa di rimpatrio.
Al piano terra c'è un ufficio dell'ONTT ,Ufficio Nazionale Turismo Tunisino, all'interno un giovane funzionario in giacca e cravatta intento a scrivere al computer. Mi presento e gli rivolgo qualche domanda sull'andamento del turismo a Djerba. Mi risponde che francamente le prenotazioni non vanno molto bene, ma che la stagione piena arriverà tra un paio di mesi e che il Ministero sta lavorando alacremente. Gli chiedo dei voli e lui mi dice che i collegamenti interni sono stati potenziati e che la Sevenair che li gestiva ha cambiato nome in Tunisair Express. Lì per lì non capivo perché poi ho realizzato che seven in inglese è sette e tutto quello che può ricordare la data del 7 novembre è stato cancellato.
Nel grande parcheggio tre bus giacciono fermi , portano la scritta Karthago Travel, ancora una società di Laila Trebelsi, moglie di Ben Ali.
La sera vado a cena con Mansour, un amico francese che si è qui trasferito da poco, ma che abita in Tunisia da molti anni. Lui in realtà si chiama Michel ed è un vero apolide, ha girato tantissimo ed ha vissuto molti anni in Africa nera e in Indocina. Ora vive realizzando delle bellissime statuette in terracotta. Mi piace parlare con lui perché ha una visione sempre ampia dei problemi, le sue letture e le sue fonti sono sempre affidabili e ben selezionate.
Mi dice che a Djerba in realtà c'è stato solo un giorno di confusione vera e poi tutto è rientrato. Gli abitanti si sono auto organizzati e tutto è tornato in fretta nella norma. Ma due sono gli elementi di preoccupazione:
1) conservare la tolleranza religiosa storica dell'isola che ospita una numerosa comunità ebrea;
2) trovare lavoro ai tanti giovani normalmente assorbiti dal turismo.
La sua paura è che l'attenzione si concentri sulle elezioni di luglio e sulla lotta tra i 55 partiti finora ammessi a partecipare, e che i problemi reali tardino ad essere affrontati.Se questo dovesse accadere gli integralisti potrebbero trovare spazi di consenso alla loro causa e presentarsi come i salvatori della patria.
Conclude però con la speranza che invece tutto vada per il meglio e che questo giovane popolo dimostri le capacità necessarie ad affrontare la sfida democratica.
Infine mi offre uno spettacolare thé alle mandorle e poi torno in Hotel.


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#107935 - 04/10/11 01:38 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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Stefano Fazzini ✆ venerdì 8 aprile,


Questa mattina ho un appuntamento sulla spiaggia con una persona che non conosco il cui contatto mi è stato procurato da una cara amica di Roma. Per telefono mi ha detto che mi aspetta alle 11.00 alla base delle moto d'acqua che gestisce sulla spiaggia di un hotel.
Arrivo un'oretta prima e approfitto per fare una lunga passeggiata, sulla battigia c'è un certo movimento:
qualcuno va a cavallo, qualcuno su un dromedario, molti sono in costume da bagno e prendono il sole,insomma si nota un certo numero di turisti. Chiedo ad un fotografo che è li per fare le foto di rito e lui mi dice sconsolato che si c'è un po di gente, ma che non è nulla rispetto agli anni passati!
Si fanno le 11 e vado all'appuntamento con Valerie, una giovane francese dal sorriso accattivante, che è a Djerba da un paio di anni e che era sul posto al momento delle agitazioni. Mi raccont che in realtà a Djerba le cose si sono svolte in maniera molto sbrigativa. Qualche manifestazione, qualche giorno di coprifuoco, un po di preoccupazione per gli atti di vandalismo. La popolazione, come altrove, si è organizzata in comitati di autodifesa, e non ci sono stati danni alle proprietà private e tanto meno alle persone. Mi segnala dei casi di regolamenti di conti tra famiglie o singoli cittadini che approfittando della assenza della polizia ha agito liberamente. Ma ora anche questo fenomeno è stato represso.
Resta il problema è che in questo periodo, ogni anno, si riversano a Djerba molti giovani di altre regioni per cercare un lavoro stagionale, ma se le attività non riprendono sarà difficile gestirli.
Per quanto riguarda il turismo mi dice che per ora le cose vanno discretamente, ma che si capirà meglio quando inizierà in pieno la stagione, cioè sopratutto luglio e agosto. Secondo lei se la campagna elettorale si svolgerà senza traumi, c'è ancora il tempo per fare un buon lavoro.
La conversazione è terminata e a mezzogiorno parto in direzione Douz.


Termino qui la relazione di oggi, più breve del solito, ma non vorrei annoiarvi, così domani, dopo una settimana mi prendo un giorno di riposo. Domenica andrò per voi nella zona di Tozeur.


A completamento delle informazioni vi allego un comunicato emesso dagli organizzatori del Rallye de Tunisie.
A presto

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#107946 - 04/11/11 08:22 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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domenica 10 aprile,



Ieri ho fatto una pausa a Douz per "riaprire" la Maison du Voyageur. Qualche lavoretto di manutenzione dopo quasi tre mesi di inattività, ma oggi sarò di nuovo in viaggio per completare il mio giro di ricognizione.

Parto la mattina in direzione di Tozeur dove ho già contattato delle persone per sapere come vadano le cose.

Talvolta si hanno delle sorprese perché qualcuno ha scelto di cambiare aria volontariamente e altri sono stati sostituiti, è un po così in tutta la Tunisia perché chiunque avesse un posto importante nella amministrazione apparteneva per forza all'RCD onnipotente partito di Ben Ali. Ora la maggior parte è stata rimossa.

Attraverso tutta l'area dello Chott El Djerid, una quarantina di km, senza incontrare letteralmente nessun veicolo. Lo Chott è asciutto e prevale il colore bianco del sale affiorante: sembrava di stare sulla luna!

A Tozeur vado direttamente all'appuntamento con Jean Marc che è il direttore dello Chak Wak,ci conosciamo da dieci anni quando lui ancora portava i turisti con le sue mongolfiere.

Jean Marc oramai è quasi tunisino, sua moglie è tunisina e vive qui da moltissimi anni, ora dirige questo centro che è un po museo, un po ristorantre,un po caffé, un po hotel. Se non lo conoscete vale una visita, l'ultima novità è che ha fatto costruire nel palmeto del bungalow tutti in legno e sopraelevati.

Mi invita a pranzo e davanti ad una squisita "gargoulette" mi racconta come ha vissuto questo periodo movimentato.

A Tozeur c'è stata un po di agitazione fino a una decina di giorni fa a causa di una scarsa sensibilità del Governatore nei confronti delle richieste della popolazione. Secondo Jean Marc ora c'è un problema di pazienza, questa parola torna spesso nelle mie conversazioni, perché molti vorrebbero avere tutto e subito. Ci sono in atto tante rivendicazioni di categorie che domandano aumenti salariali, ma certamente con la crisi attuale il governo non è in condizione di soddisfare tutti. Se il turismo non riprende l'economie di queste zone sono molto penalizzate e creare tensioni non aiuta certamente il ritorno dei turisti. Secondo c'è anche una parte minoritaria ma importante dei tunisini che si erano ben accomodati alla situazione precedente e che ora fomentano e finanziano la confusione per mettere in discussione il cambiamento. Comunque a Tozeur, come altrove, la vita quotidiana si svolge tranquilla.

Lascio Jean Marc per fare un giro in città, vado in aeroporto e mi dicono che il traffico è molto ridotto tanto che il volo per Nizza è partito con 2 passeggeri a bordo!

Vado a prendere un caffè da Roberta che ha un ristorante - pizzeria in centro, proprio di fronte al museo Dar Cherait. Lei romana e suo marito Mohamed Ali , mi accolgono con la solita affabilità. Mi raccontano degli avvenimenti dei giorni caldi durante i quali hanno tenuta chiusa l'attività e del fatto che la normalità torna lentamente poiché in giro ci sono tanti giovani disoccupati che normalmente lavoravano nel turismo.

Gli alberghi sono in parte chiusi, in parte inattivi per mancanza quasi totale di clientela, la stagione volge oramai verso la fine e stanno decidendo cosa fare. Anche loro mi parlano molto della necessità che tutti si rimbocchino le maniche e che facciano uso di molta pazienza per lasciare il tempo che i problemi vengano progressivamente affrontati e risolti.

Faccio in giro verso Nefta e poi le oasi di montagna, Tamerza e Chebika, e l'atmosfera è la stessa.

Devo dire che da un certo punto di vista girare ora che non c'è nessuno ha un fascino tutto particolare e ogni tanto penso e spero che sto vivendo una occasione unica.

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#107949 - 04/11/11 09:12 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
marko Offline
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Inizialmente inviato da: Stefano
Devo dire che da un certo punto di vista girare ora che non c'è nessuno ha un fascino tutto particolare e ogni tanto penso e spero che sto vivendo una occasione unica.


sappi che ti sto invidiando!
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#107956 - 04/11/11 10:19 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
l.a.leoni Offline
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Sì, Marko, a chiunque piacerebbe riprovare sensazioni orami scomparse, ma non è realistico immaginarla così a lungo: se non riparte quell'industria a bassi investimenti che è il turismo, e che offre notevoli ricadute sull'occupazione anche di mano d'opera moderatamente qualificata a 'sti poveracci resteranno solo i barconi......
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#107975 - 04/12/11 02:23 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
gla Offline
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#108001 - 04/13/11 12:45 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
Stefano Laberio Offline

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da: Stefano Fazzini <stefano@maisonduvoyageur.com>

Sono a Douz, ho lasciato per ultimo il posto dove abito buona parte dell'anno e che ho abbandonato l'11 gennaio, lo ritrovo ora con pochi cambiamenti evidenti: qualche insegna rotta, la caserma della Polizia turistica chiusa, diversi negozi del suk sono chiusi.
La mattina alle otto vado a fare una lunga camminata a piedi nella zona turistica, il Sun Palm è chiuso, gli altri sono totalmente vuoti, nel parcheggio del Touareg spicca una KTM tutta sola con targa olandese.
Passo poi al Saharien, qui ho passato negli anni lunghi periodi e conosco tutti. L'hotel è chiuso e davanti ai cancelli c'è una piccola rappresentanza del personale, saluto tutti e poi mi soffermo a parlare con Semi, il direttore. Vengo così a sapere che sono senza stipendio da più di un mese e che rischiano tutti di essere licenziati. Il caso ora è davanti al giudice.

Vado poi verso il suk, conosco molte persone e naturalmente tutte hanno voglia di raccontarmi la "loro" rivoluzione. Rivedo gli amici Italiani che abitano qui, Alverio e Luciano, gli amici francesi, Gilles Jacques,Giselène e tanti altri. Chi scegliere per la testimonianza?

Mentre ci penso squilla il telefono è Bubaker che ha saputo del mio rientro e mi invita per un caffé, ci vediamo al Panorama che è praticamente il suo ufficio. Ha gli occhi che gli brillano, ha un bel sorriso stampato sul viso.

Bubaker ha cominciato relativamente da poco a fare la guida ma conosce benissimo tutto il deserto, nella scorsa stagione abbiamo viaggiato molto insieme e ho avuto modo di apprezzare la sua professionalità.
Ma quello che mi ha colpito è il suo interesse per gli avvenimenti internazionali e nazionali, la sera davanti al fuoco facevamo lunghe discussioni impegnate. Davanti al caffé mi racconta un po le sue avventure. Mi dice di aver partecipato attivamente alla rivolta della popolazione di Douz contro il vecchio regime e mi racconta anche che i momenti di tensione ci sono stati per colpa della polizia che ha sparato sui manifestanti.

I morti sono stati due, uno stava solo guardando cosa accadesse e si è preso una pallottola dritta al petto sulla piazza davanti alla Farmacia centrale, solo dopo questo i manifestanti hanno marciato contro la polizia che si è barricata dentro il commissariato centrale. Le loro auto sono state date alle fiamme e la situazione sarebbe sicuramente precipitata se non si fosse interposto l'esercito. In verità non l'esercito in armi che pure era presente, ma il suo comandante in campo, che con un atto di ammirevole coraggio si è piazzato in mezzo alla piazza tra i due schieramenti, a rischio della vita, ed ha ottenuto una tregua e poi un accordo che ha permesso ai poliziotti di andarsene indenni. Tuttora a Douz la presenza della Polizia è molto discreta.

Bubaker mi ha raccontato con orgoglio come gli abitanti di Douz si sono attivati per portare aiuto ai profughi che si ammassavano a Ras Jedir, in fuga dalla Libia.
C'è stato un moto di solidarietà spontanea, mai vista prima, che ha mosso tutti a fare qualcosa: ogni giorni partivano lunghe teorie di pick up e veicoli di ogni genere carichi di mercii di ogni tipo acquistate dalla popolazione con soldi propri. In pochi giorni hanno soddisfatto ogni necessità. E' vero che tra i profughi c'erano tanti tunisini, ma gli aiuti erano per tutti. Mi dice che ora gli risulta che la situazione è molto migliorata e che il caso più grave e quello delle persone del Bangla Desh, paese che non ha rappresentanza diplomatica in Tunisia, e che a suo dire si è completamente disinteressato del problema.

Quali le prospettive della Tunisia? Secondo Bubaker il popolo sarà capace di gestire la transizione senza grandi sconvolgimenti, ma ci sono due fazioni che si oppongono al rinnovamento:

1) Gli integralisti
2) Quelli che imputano al vecchio regime solo la corruzione, ma sarebbero d'accordo con un potere piuttosto autoritario.

Quanto peseranno queste due fazioni nelle prossime elezioni? Bubaker è ottimista e secondo lui oramai la Tunisia ha voltato pagina e nessuno potrà riportala indietro.
Io gli faccio i miei auguri e ci lasciamo.

Torno in piazza e Hedi mi dice che ha contattato il Responsabile Regionale del Turismo e che lo porterà nel pomeriggio da me per una intervista sul turismo sahariano. Prendiamo l'appuntamento, alla maniera araba, inch Allah, e sto per andarmene e noto un piccolo trambusto, con un di inquietudine cerchiamo di capire di cosa si tratta......sono arrivati 5 Land Rover francesi che evidentemente tornano da un giro nel deserto!!!!! Questo si che è un avvenimento!
Vi avvicino e il loro leader, Marcel, mi racconta un po. La sintesi è che tutto è andato per il meglio senza difficoltà alcuna e sono in Tunisia da due settimane.


Verso le cinque del pomeriggio Hedi, come promesso viene a casa accompagnato da due funzionari dell'Ufficio del turismo regionale, uno è l'ispettore Yussef e l'altro il Commissario Responsabile Annuar.
Sono entrambi giovani, sui 35 anni, e hanno un'aria abbastanza informale.
Il commissario per prima cosa mi ringrazia per quello che sto facendo in favore della ripresa del turismo nella zona.
Poi davanti a un buon caffè cominciamo la nostra chiacchierata che concerne sopratutto alcuni punti fondamentali per le attività fuoristradistiche nelle zone desertiche:

1) Modalità di accesso nella zona a sud di Ksar Ghilane
2) Modalità di circolazione nella zona compresa nella fascia tra Douz e Ksar Ghilane
3) Istituzione di un Albo ufficiale delle guide sahariane


Questi mi sembrano i nodi essenziali del problema e Annuar non si sottrae al confronto. Per quanto riguarda il primo punto ci dice che si sta già muovendo per incontrare sia il Governatore di Tataouine che quello di Kebili di maniera che possano avere una politica unica anche nei confronti delle autorità militari che hanno il controllo dell'area. Lui è convinto che i permessi debbano poter essere rilasciati sia a Tataouine che a Kebili e che dovrebbe essere abolita la scorta militare. Per fare questo bisogna rapidamente fare l'albo delle guide, perché comunque ci vorrà una guida e probabilmente un telefono satellitare.
Per il secondo punto ci dice che secondo lui basterebbe una richiesta di autorizzazione con partecipanti e percorso, l'autorizzazione dovrebbe essere data a tutti e servirebbe semplicemente a scopo di protezione civile.

Il terzo punto è a questo punto implicito.
Devo precisare che siamo stati sopratutto Hedi ed io a dare dei suggerimenti che loro hanno ascoltato e commentato con attenzione
e che hanno promesso di cercare di applicare. Insomma per il momento restano in vigore le regole vigenti da un paio d'anni, ma devo dire che mi sembra che si respiri un'aria nuova.
Ci salutano con la promessa di risentirci per eventuali aggiornamenti.


Penso che una semplificazione burocratica sarebbe una buona novità che aiuterebbe tanti a riprendere la strada della Tunisia.


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#108015 - 04/14/11 10:11 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
Rusty Offline
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Inizialmente inviato da: l.a.leoni
a 'sti poveracci resteranno solo i barconi......



magari un po' più di rispetto a parole per i "poveracci",che dici?...


Scusate,ne approfitto per chiedere un'informazione veloce: le più grandi dune in tunisia..dove si trovano?
Mi hanno detto ad El Borma...vorrei saperne di più..grazie

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#108019 - 04/14/11 11:19 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rusty]
marko Offline
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Inizialmente inviato da: Rusty
Scusate,ne approfitto per chiedere un'informazione veloce: le più grandi dune in tunisia..dove si trovano?
Mi hanno detto ad El Borma...vorrei saperne di più..grazie


anche pù a sud, da El Borma verso Bodj el Khadra...per me il posto più bello della Tunisia
http://www.panoramio.com/photo/8994683
http://www.panoramio.com/map/#lt%3D31.081165%26ln%3D9.662476%26z%3D8%26k%3D2%26a%3D1%26tab%3D1
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#108025 - 04/14/11 02:45 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
l.a.leoni Offline
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@Rusty: dico che la parola poveracci non ha alcuna connotazione offensiva: dal "Dizionario dei sinonimi":
Poveraccio: sinonimi: diseredato, disgraziato, miserabile, povero, spiantato, squattrinato, straccione, Vedi anche: tapino, povero cristo, povero diavolo, infelice, misero, poveretto, sciagurato, sfortunato, meschino, miserando, sventurato, proletario, povero Cristo, bisognoso, indigente, nullatenente, accattone, morto di fame, pitocco.
Come vedi non c'è traccia alcuna di giudizio etico in quanto da me scritto, nelle righe precedenti c'è invece la mia sincera preoccupazione per il protrarsi di una situazione che per i giovani tunisini può diventare drammatica.
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#108027 - 04/14/11 02:55 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rusty]
raskebir Offline
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Per quanto mi ricordo sono molto a sud, poco sopra El Kahdra.
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#108032 - 04/14/11 05:13 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Stefano Laberio Offline

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da: Stefano Fazzini <stefano@maisonduvoyageur.com>



Sono quasi due settimane che giro, circa 1000 km dice il contachilometri, ma quello che mi resta nella testa non sono le distanze, ma i contatti con le persone che ho incontrato.
Oggi concluderò con questo resoconto la mia ricognizione anche perché da domani sono impegnato a fare un trekking a piedi nel deserto.

Ho cercato di ripercorrere mentalmente questi giorni per trarre qualche riflessione conclusiva di questa bella
esperienza. Ho parlato con gente della strada e con amici di lunga data, con giovani e meno giovani, con donne e uomini, tunisini, francesi, italiani per cercare di darvi una idea di quello che accade, ma in ogni intervista ho cercato di rispettare al massimo l'opinione dell'intervistato senza commentare troppo e ora ho un po voglia di dire la mia.

Vorrei innanzi tutto ricordare che il popolo tunisino ha compiuto un atto che mi sembra non abbia precedenti nella storia: cacciare un dittatore senza sparare un colpo. Ci sono stati dei morti ma solo la Polizia ha sparato e ucciso i dimostranti non erano armati. Da questo punto di vista c'è in giro una bellissima foto con un manifestante che affronta un poliziotto, che lo minaccia con il suo mitra, puntandogli contro una baguette! E' una foto emblematica! Purtroppo non sono riuscito ad averla!
Alcuni pensano che dietro ci fossero gli integralisti, altri pensano ad un complotto internazionale, ma nessuna prova o nessun indizio va in questa direzione.
La Tunisia ha una Costituzione entrata in vigore nel 1956 e tutti i passaggi istituzionali hanno cercato di seguire il dettato costituzionale. L'esercito si è rifiutato di sparare contro il popolo e ha svolto in pieno il ruolo che gli è stato affidato al momento in cui la Polizia è stata sciolta per complicità col regime precedente, senza ingerenze di nessun tipo e tuttora supplisce ad alcune carenze nella tenuta dell'ordine pubblico.


Quindi prima di tutto bisognerebbe salutare con soddisfazione questo avvenimento, ma tutto questo non viene fatto in maniera dovuta e ci si ferma a pensare e preoccupare di alcune conseguenze di molto minore importanza, mostrando una visione molto provinciale del grande fenomeno in atto nel mondo arabo.
In secondo luogo nessun paese che ha attraversato momenti storici così importanti è stato esente da contraccolpi di assestamento
Dopo un cambiamento così radicale non poteva non esserci un periodo di effervescenza, i tunisi non hanno potuto parlare per molti anni, non hanno potuto occuparsi di politica, ora hanno voglia di recuperare il tempo perduto. Certamente non hanno molta esperienza in questo campo e Ben Ali aveva fatto tutto il possibile perché non si creasse una élite politica in grado di contrastare il suo potere, e ci è riuscito, quindi partiti, organizzazioni della società civile, ora scoprono solo ora i meccanismi della lotta politica, l'esercizio della democrazia.
Sopratutto a Tunisi è un susseguirsi di riunioni e di attività socio-politiche, sulla Avenue Burghiba tutti parlano con tutti, si riuniscono gli Stati Generali della Cultura, gli spazzini scioperano, gli studenti chiedono la riforma dell'Università, alla tv di stato, sopratutto sul canale 2 ci sono dibattiti su dibattiti e tutti su temi molto importanti, sono nati diversi nuovi giornali e i vecchi si sono rinnovati, la censura è stata totalmente abolita.
C'è la consapevolezza, sopratutto tra le giovani generazioni urbane, che la storia del loro paese sta cambiando e che loro ne possono essere i protagonisti.
Sul piano quotidiano è naturale che restino tanti problemi all'ordine del giorno: la crisi economica è quello fondamentale. Fino all'anno scorso il Pil della Tunisia cresceva del 5% annuo, molto più dell'Europa, poi c'è stato il crollo che è poi la causa scatenante della rivolta popolare.
Il turismo è una delle voci essenziali dell'economia Tunisina: basso investimento, entrata di valuta pregiata. Ora questo settore è fermo e non si vedono a breve segnali di ripresa significativa perché i Tout Operetor hanno spostato totalmente i flussi di traffico altrove. Torneranno? e se si a quali condizioni?
Il ministro del Turismo ha messo in piedi diverse iniziative, solo un paio di settimane fa ha invitato 42 ambasciatori che sono in Tunisia e li ha portati a visitare Tozeur e Douz, questa è stata solo una delle iniziative messe in atto per stemperare i timori e far vedere le reali condizioni del paese. Il governo ha capito quanto sia determinante questo settore, ma ha bisogno anche di un aiuto esterno senza il quale i processi potrebbero essere molto lenti.
Nel frattempo c'è un gran fervore nella preparazione delle elezioni che si terranno il 24 luglio, già ora ci sono in lizza 55 partiti!
Queste serviranno ad eleggere una Assemblea Costituente, essa ha il compito di preparare una nuova Costituzione e fissare la data e le modalità delle elezioni legislative, per fare un nuovo Governo.
La campagna elettorale prossima sarà un altro banco di prova della tenuta del tessuto democratico del paese.
Le elezioni ci diranno quali sono le reali forze in campo.


Per quanto riguarda le condizioni odierne del paese potrei dire semplicemente che non ci sono problemi per chi intendesse tornare, nessun segno di aggressività contro i turisti è stato segnalato e al massimo potrete incappare in uno sciopero o in una manifestazione, nulla che non conosciamo già.


Per concludere ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e incoraggiato nel mio lavoro. Sarò lieto, se vorrete pormi delle domande o discutere sull'argomento, di rispondere a tutte le mail, ma se volete continuare, magari sporadicamente, ad essere informati potete scrivermi anche solo "continua" e così saprò che avete voglia di leggermi ancora.


Stefano Fazzini

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#108038 - 04/14/11 06:46 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Angelo600 Offline
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Grazie per il tuo impegno. Buon trekking.
Angelo

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#108039 - 04/14/11 08:47 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
marko Offline
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Spero che continuerai ad aggiornarci sulla situazione tunisia. Mi fa molto piacere leggerti. Spero un giorno di ringraziarti di persona in Tunisia.
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Saluti Marco

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#108040 - 04/14/11 09:20 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Angelo600]
AndreaPE Offline
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Stefano,la foto della baguette te la ho mandata via email.

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#108043 - 04/14/11 09:33 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Angelo600]
sable Offline
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Grazie Stefano "continua" informazioni dirette sono certamente le più attendibili. Magari vedi di capire anche perché tanti vogliono lasciare il paese e rischiare in Europa transitando prevalentemente dall'Italia.


Edited by sable (04/14/11 10:48 PM)

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#108045 - 04/14/11 10:26 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: sable]
Def200 Offline
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tanti lasciano o cercano di lasciare il paese principalmente alla ricerca di opportunità che al momento sono molto ridotte oltre agli altri motivi già descritti da Stefano. Naturalmente l'Italia per motivi geografici è piu' facilmente raggiungibile

Oggi ero a tunisi, gli scioperi sono ormai all'ordine del giorno, tra i tanti anche quello degli operatori ecologici che chiedono contratti a lungo termine al posto di quelli "a chiamata". In giro cumuli di spazzatura non raccolta e spesso dati alle fiamme. Settimana scorsa (riporto quanto riferitomi da un'amica che passava di li) disordini in avenue bourguiba causati da alcuni integralisti che chiedevano piuttosto animatamente il bando delle bevande alcoliche dai luoghi pubblici

Un'altra curiosa notizia che mi è stata riferita da un amico di tunisi è che insieme alle molteplici manifestazioni che si svolgono ormai quotidianamente nel centro della capitale anche quella di un gruppo di prostitute che rivendicavano la libertà di esercitare (tempo fa ci fu un attacco violento al bordello di tunisi). Non so quanto ci sia di vero in tutto cio'

Per quanto riguarda la sicurezza come già detto da Stefano e da me ripetuto allo sfinimento, almeno qui al nord problemi non ce ne sono, sono già diverse volte che capito in mezzo a manifestazioni, sia a piedi che in macchina, mai avvertita tensione nei miei confronti

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#108046 - 04/14/11 10:44 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Marco Fiaschi Offline
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Inizialmente inviato da: Stefano

, magari sporadicamente, ad essere informati potete scrivermi anche solo "continua" e così saprò che avete voglia di leggermi ancora.


Stefano Fazzini


continua, grazie
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Marco, iNeolitico superiore

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#108048 - 04/15/11 06:56 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Marco Fiaschi]
azalai2 Offline
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stefano è un piacere leggerti , mi rendo conto che non puoi passare il tempo davanti ad una tastiera ma ogni tanto pensa a noi

grazie antonio
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ciao antonio
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#108049 - 04/15/11 08:24 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: azalai2]
gla Offline
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Stefano continua! a ottobre ci troveremo ancora alla "Maison"!
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#108050 - 04/15/11 10:41 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
AndreaPE Offline
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Loc: pescara
....con l'antenna cb in perfetta efficienza \:\)

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#108051 - 04/15/11 11:46 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: AndreaPE]
gla Offline
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ora che l'hai tarata tu non ci sono problemi \:\)
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#108053 - 04/15/11 12:26 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
bjdemolition Offline
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Loc: Argentina (Tandil)
Continua continua, e' veramente un piacere leggerti.

"evoluzione permessi, guida piu' scorta per il sud" tienici aggiornati.

enri
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#108055 - 04/15/11 12:42 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: MarS]
maurzeri Offline
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Loc: palermo
Stefano grazie per i costanti aggiornamenti e per come ti avevo preannunciato conto di essere da te alla maison penso il 2 o 3 maggio. Continua a tenerci aggiornati quando puoi

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#108056 - 04/15/11 02:29 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: maurzeri]
Stefano Laberio Offline

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Stefano Fazzini :

cari amici,
grazie all'aiuto dell'amico Andrea, noto sui siti come AndreaPe o AndreaToy, sono in grado di mandarvi la foto che citavo nel mio ultimo articolo.
A presto,
Stefano



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#108057 - 04/15/11 05:42 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
eskimo53 Offline
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.....continua grazie.
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manteniamo la calma, non lasciamoci prendere dal panico

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#108073 - 04/17/11 03:52 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: eskimo53]
Stefano Laberio Offline

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Le Quotidien 15 avril 2011 - Tourisme de croisièreTourisme de croisière Ils sont de retour ! Les premiers croisiéristes de l’après-révolution sont arrivés hier au port de La Goulette. Ils sont de nationalités différentes, riches et ont une bonne impression sur la Tunisie et les Tunisiens. Reportage.... Par Walid BOUROUIS L’activité des croisières a marqué le pas en raison des derniers événements survenus en Tunisie. Avant le 14 janvier, le port de La Goulette accueillait deux bateaux de croisières, par jour, un chiffre qui augmente sensiblement durant la haute saison. Tout laisse à croire que le secteur amorce un nouveau départ prometteur avec l’accostage hier au port de La Goulette d’un navire luxueux ayant à son bord plus de 92 croisiéristes de différentes nationalités dont notamment des Américains. Il s’agit d’une traversée transatlantique. Le navire venant des Etats-Unis débarque chez nous pour la première fois. Il a touché le quai à 8 heures du matin. Les touristes ont pris illico les bus qui les attendaient pour les emmener d’abord au musée du Bardo. Une tournée au centre de la capitale et les Souks de la Médina figurait également au programme spécialement conçu pour ces visiteurs. Après le déjeuner dans un restaurant de la Médina, le groupe s’est rendu au village de Sidi Bou Said et à Carthage, deux sites incontournables qui résument de manière éloquente la civilisation millénaire de notre pays. Ils étaient tous ravis et subjugués par la richesse du patrimoine culturel de la Tunisie et gardent un excellent souvenir de ce périple exotique qui leur a permis de connaître une autre culture dans un pays qui ne cesse d’accaparer les feux de la rampe internationale. C’est que la révolution tunisienne n’est pas passée inaperçue pour ces touristes venus chercher le dépaysement et découvrir de visu un peuple fier qui a réussi grâce à sa détermination et sa force de caractère à mettre fin à un des plus grands régimes despotes du monde arabe. Mais qu’est-ce qui a bien pu motiver le voyage entrepris par ces globes-trotters? Une Tunisie attachante Walter Tschinker, croisiériste, nous a déclaré qu’il a été ébloui par la richesse du pays en matière d’architecture surtout la Médina. Et de renchérir : «Franchement, la Tunisie est l’un des pays les plus merveilleux de la Méditerranée. J’ai énormément admiré les monuments et les mosquées de la Médina. C’est ma première visite en Tunisie et je compte retourner pour découvrir un peu plus sur ce magnifique pays. Les gens étaient très sympas et nous avons passé de beaux moments qui resteront à jamais gravés dans nos mémoires». Pour sa part, John Wintler, croisiériste lui aussi, affirme qu’il est très heureux de cette petite visite en Tunisie. Il abonde dans ce sens: «Nous avons passé une très belle journée en Tunisie. J’ai trop adoré les mosaïques et les pièces archéologiques au musée du Bardo. Vous avez une histoire très riche et diversifiée. Certes, quelques heures ne sont pas suffisantes pour découvrir la Tunisie, mais nous sommes ravis de cette tournée». Sourire sur les lèvres, Susan McCall, croisiériste venue des Etats-Unis, a été bienheureuse de retourner en Tunisie, un pays qu’elle a visité 11 fois. Elle poursuit en ces termes : «Chaque année, la destination Tunisie est sur la liste des pays que je visitais. J’ai de la nostalgie pour ce pays que j’adore énormément et que je trouve d’une visite à une autre de plus en plus magnifique. Entre moi et la Tunisie, toute une histoire d’admiration et de considération.» Son mari, Marsh McCall, nous a indiqué que le motif de sa visite en Tunisie, est de voir le pays qu’il connaissait bien après la révolution. Satisfait d’être de nouveau sur les lieux, il affirme que la destination Tunisie figure toujours dans ses vacances. Dans cette même optique il enchaîne : «Je me souviens de chaque visite et de chaque moment que je passe parmi vous. Je suis fier de retourner après la révolution et de voir le pays que j’adore récupérer sa dignité et sa liberté. La visite d’aujourd’hui est, certes, la meilleure puisqu’elle s’inscrit à un moment où le pays est en train d’écrire une nouvelle page de son histoire.» Les mains remplis de souvenirs et de cadeaux, Laura Devedo nous a déclaré qu’elle a bien profité de sa première visite en Tunisie. Et d’ajouter: «C’est la première fois que je viens en croisière, et sincèrement j’ai admiré ce petit pays méditerranéen. La journée était bien animée et nous avons passé un bon moment de distraction. J’aimerais bien retourner en Tunisie et découvrir ce pays agréable surtout Sidi Bou Said que j’ai trop aimé.» De retour au port une troupe folklorique attendait les visiteurs et a mis de l’ambiance à leur intention. Eux qui ont été accueillis par les applaudissements des citoyens à l’Avenue Bourguiba n’avaient sur les lèvres que des «Yes, we will come-back», traduisez: «Nous retournerons». Ce n’est donc qu’un au revoir en attendant de réaccoster dans cette «petite Tunisie si attachante». Bon vent! W. B.Par : Le Quotidien

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#108078 - 04/18/11 01:01 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
ezio47 Offline
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informazioni preziose, ed anche piacevoli da leggere, continua e grazie

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#108080 - 04/18/11 02:23 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
ugo r. Offline
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Inizialmente inviato da: Stefano
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........n’avaient sur les lèvres que des «Yes, we will come-back», traduisez: «Nous retournerons».........


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Ciao Ugo ZC 40

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#108154 - 04/25/11 07:59 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: ugo r.]
Stefano Laberio Offline

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Ringrazio tutti i lettori che mi hanno invitato a continuare i miei reportages e allora ogni tanto vi manderò notizie aggiornate, ma voi se ne avete interesse chiedete pure.


Sono tornato dal trekking da un paio di giorni e mi sono riconciliato con la sabbia!
Abbiamo fatto da Ksar Ghilane a Douz in tre giorni, poco meno di trenta km al giorno, qualcuno dei partecipanti probabilmente vi racconterà qualcosa nel merito, io vorrei restare alle cose che più interessano i viaggiatori del deserto.
Il gruppo è arrivato in aereo a Tozeur dove abbiamo soggiornato nelle case di legno di Dar Abou Habibi, nell'0asis. Il giorno dopo abbiamo fatto il giro delle oasi di montagna e sulla strada c'erano alcuni pulmann e auto di diverse agenzie, Marmara e Tost sopratutto.
Anche sullo chott questa volta ho incrociato diversi turisti in bus e auto, molti di più dell'altra volta.
A Elshay prima di prendere la pista incrociamo un GR scuro con targa tunisina, ci fa cenno di fermarci e poi ci dice con aria affranta che ha perduto due auto di suoi amici dalle parti di Tembain. Piano piano scopriamo che il nostro interlocutore era la guida di questo piccolo gruppo e che non sembrava conoscere molto bene il territorio. L'unico consiglio possibile è che si rivolga alla protezione civile o all'esercito che avviino le ricerche con l'elicottero. I due equipaggi smarriti non erano dotati ne di gps ne tanto meno di telefono satellitare e naturalmente ne sapevano meno della loro "guida". Egoisticamente ho pensato ci manca solo che qualcuno si perda nel deserto e che magari non riesca a tornare: questo si che aiuterebbe il ritorno dei turisti!!!
Durante il tragitto abbiamo fatto diversi incontri, certamente meno numerosi del solito, certo la rotta è tra le più frequentate ma non era priva di traffico.
Prima di partire da Douz già avevo avuto modo di parlare con un gruppo di 7 auto con targa belga che erano di ritorno da un raid a sud nella zona militare. Mi hanno confermato che le procedure per ora sono rimaste invariate e il tratto più bello è stata la tappa da Tiaret a El Borma, per il resto quasi solo piste.
In una sosta al caffé di Ras Ettergui, 30 km prima di Ksar Ghilane ci ha raggiunto un gruppo di una quindicina di fuoristrada organizzati da "Imagine" un grosso organizzatore francese. Ho parlato con il responsabile che mi ha detto che era il quarto gruppo che accompagnava nella Tunisia del dopo 14 gennaio e che tutto si era sempre svolto nella massima tranquillità. Poco dopo tre auto, due francesi e una famiglia di tedeschi, anche loro diretti verso sud, mi hanno detto di essere in Tunisia da una decina di giorni perché il loro viaggio in Libia era saltato. Mentre camminavamo ci hanno sorpassato diverse auto di agenzia con turisti a bordo. A Ksar Ghilane però pochissima gente, dopo anni ho rifatto il bagno nella pozza perché praticamente c'eravamo solo noi in acqua. I quad e i cavalli si aggiravano in cerca di clienti,diversi caffé semi-chiusi, una atmosfera molto rilassata.
Dopo un giorno a Douz per fare i turisti riparto per accompagnare il gruppo a Djerba, passo da Matmata, poi il bac e quindi Houmet Souk, anche qui il movimento è maggiore di quello rilevato durante la prima visita. Ci sono in giro tante auto di lusso con targhe libiche, chi saranno?
Nel parcheggio dell'hotel dove dormiamo 5 Mercedes E 280 tutte uguali con la targa di stato della Libia. E questi chi saranno? Profughi di lusso? Qualcuno della famiglia di Gheddafi in fuga o in missione diplomatica?
La mattina, dopo essere andato in aeroporto ad accompagnare il gruppo, faccio un lungo giro di ricognizione su tutta la costa fino a Midoun e ritorno: a parte una mezza maratona in pieno svolgimento, non si vede molto movimento.


Questa mattina mentre scrivo, vedo in piazza due pick up di Dimensione Avventura, credo che abbiano delle moto con loro, ma quando mi alzo per vedere mi rendo conto che sono già andati via.
Sarebbe il primo gruppo di italiani che vedo in giro! Forse i francesi, i belgi e i tedeschi si fanno meno condizionare dalla tv? Difficile saperlo.


Stefano Fazzini

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#108156 - 04/25/11 08:10 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
sable Offline
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Loc: Quel ramo del lago di como
Inizialmente inviato da: Stefano

Nel parcheggio dell'hotel dove dormiamo 5 Mercedes E 280 tutte uguali con la targa di stato della Libia. E questi chi saranno? Profughi di lusso? Qualcuno della famiglia di Gheddafi in fuga o in missione diplomatica?
Stefano Fazzini


Hai poi avuto modo di capire chi fossero?

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#108206 - 04/29/11 12:02 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: sable]
gla Offline
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#108267 - 05/02/11 07:30 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
Stefano Laberio Offline

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Stefano Fazzini (non Stefano io) scrive

Non andavo da un po nella regione degli Ksour, ma ora ho un appuntamento con un mio amico che si è occupato di fare la traduzione in francese del mio libro "Viaggi e viaggiatori" e abita da anni a Tataouine e andrò quindi a vedere cosa accade nella zona.
Faccio la strada più breve e meno frequentata e in questo periodo poco frequentata vuol dire che non si incontra nessuno se non qualche pick up isolato che trasporta pecore o paglia.

A Tataouine invece c'è una animazione insolita, questa cittadina dedita sopratutto ad attività agricole non si distingue per eccessiva vitalità, ma le vie sono animatissime e il traffico infernale. Guardo un po e vedo che la maggior parte delle targhe sono libiche! Le auto non sono di lusso come quelle che ho visto a Djerba ma al contrario si vedono sopratutto fuoristrada e tra loro numerosi 76 ultimo modello 4l benzina. Mi sorprendo a pensare che i libici devono trovare incredibilmente caro il prezzo del carburante, ma forse hanno problemi anche più seri di questo.

La sera usciamo a mangiare con Pierre, così si chiama il mio giovane amico di 86 anni, e nei ristoranti e nei caffé non c'è anima viva, solo noi. Mi dice che è così da alcuni mesi, che a Tataouine la rivoluzione è durata pochissimo, che ci sono stati due manifestanti morti, qualche caserma bruciata e poi più niente. Anche qui il problema è ricostruire e l'emergenza profughi non aiuta.

La mattina dopo vado a conoscere il nuovo Presidente dell'associazione,Moussa Dhaoui, alla quale pure Pierre collabora.

L'Associazione si chiama Amici della Memoria della terra, vi collabora fattivamente un buon amico italiano che si chiama Aldo Bacchetta che ha una conoscenza straordinaria di tutta la regione. A lui si deve un recente ed importantissimo ritrovamento di ossa di dinosauro che deve ancora esser sottoposto a valutazione. Questa Associazione opera anche nel sociale e quindi il suo Presidente è ben addentro la situazione politico sociale di Tataouine. Di fronte ad un caffé facciamo due chiacchiere e mi dice che secondo lui i problemi attuali sono due, uno quello sanitario e l'altro la droga. Sono sorpreso e ascolto con attenzione. Il problema sanitario è dovuto in generale all'aumento di popolazione di Tataouine, quasi raddoppiata in pochi mesi, e in particolare al fatto che ci sono tra le donne libiche un alto tasso di gravidanze, a parer suo, dovuto a violenze sessuali sistematiche praticate sugli oppositori di Gheddafi.

Il problema della droga deriva invece dal fatto che gli insorti hanno saccheggiato i posti di dogana ed hanno trovato importanti quantità di cocaina che ora cercano di piazzare per autofinanziarsi.

Mi astengo da commenti che mi porterebbero lontano, cioè gli insorti aiutati in tutte le maniere dal popolo tunisino sarebbero così riconoscenti da ricambiare con lo spaccio di droga? Basterebbe questo a mutare totalmente il giudizio sugli insorti stessi. In ogni caso il Presidente si dichiara ottimista sul futuro della Tunisia che poco alla volta saprà ritrovare la strada del progresso.

A pochi passi dal suo ufficio c'è il Commissariato regionale per il turismo e vado a fare una capatina.

Per intenrderci questo è l'ufficio a cui bisogna rivolgersi per avere le autorizzazioni per fare dei percorsi nella zona a sud di Ksar Ghilane, attualmente c'è un nuovo funzionario che viene da Gabes e che si dimostra molto disponibile.

Ci dice che diversi gruppi hanno ottenuto di recente l'autorizzazione, uno di 43 persone di nazionalità francese, come la maggior parte, scenderà l'indomani. Le formalità sono quelle in vigore da un paio di anni e ora ci dice che nelle condizioni attuali l'esercito, che deve dare il suo benestare, è un po più cauto nelle concessioni.

Approfitto per chi fosse interessato a allegare copia delle modalità di rilascio delle autorizzazioni per circolare nel deserto tunisino.

Due aggiornamenti per chi scenderà:

- Il campeggio Desert Club, quello che era di Lorenzo, ha cambiato gestione e il proprietario del terreno approfittando dell'assenza di Sophie si è appropriato del camping. Attualmente sono in causa, ma quello che interessa i frequentatori abituali è che sembra che la gestione sia molto peggiorata.

- Il camp Mars di Tembain è chiuso. Sembra che i proprietari fossero in qualche modo coinvolti con Ben Ali e ora sono scomparsi.

Alla prossima



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#108321 - 05/06/11 09:50 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
loziorso Offline
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Registered: 08/18/09
Posts: 428
Loc: Foresta dei Fossili di Genova
io ho letto questo servizio di aljazeera e mi sono preoccupato
http://english.aljazeera.net/news/africa/2011/05/2011551812282786.html

qualcuno sa nulla in proposito
_________________________
Saluti da Giancarlo www.Loziorso.TK

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#108322 - 05/06/11 11:38 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: loziorso]
Stefano Laberio Offline

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Non saprei commentare la notizia in merito ma,

- visto lo 'scoop' di aljazeera del bombardamento a Tripoli; mentre ero contemporaneamente in 'diretta' su skipe con 'Rossigeo' e, dalla piazza verde mi diceva che non vedeva nulla...

- visto la montatura del filmato, dal terrazzo della folla in rivolta a tripoli, da parte sempre di aljazeera

- vista la disinformazione totale sui fatti nordafricani

Non darei troppo peso a quel network....

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#108350 - 05/09/11 06:58 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
loziorso Offline
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Loc: Foresta dei Fossili di Genova
comunque io penso che fino alle elezioni e finche non ci sara un vero governo la Tunisia rimane comunque in una situazione potenzialmente instabile come l'egitto sempre in bilico fra la finta calma e la probabile tempesta
_________________________
Saluti da Giancarlo www.Loziorso.TK

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#108355 - 05/09/11 08:20 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: loziorso]
azalai2 Offline
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Loc: milano
in tunisia è stato ripristinato il coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00 e si segnalano numerosi episodi di micro criminalita
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ciao antonio
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#108362 - 05/10/11 11:07 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: azalai2]
raskebir Offline
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Notizie fresche dalla Tunisia , riportate da altro forum:

"Ieri è tornato dalla Tunisia XXXXXXX YYYYYYY che ha passato una decina di giorni nel sud alla guida del suo Unimog per prestare assistenza ad un equipaggio in auto iscritto al Rally di Tunisia.
Era visibilmente scioccato per non dire spaventato.
Il suo racconto è stato articolato e lo riassumo solo per dare informazione.
La situazione in Tunisia è tutt'altro che risolta. Da noi non se ne parla, ma la situazione è paurosa. Il corpo di Polizia è stato eliminato perchè giudicato corrotto, l'unico controllo sul territorio è rappresentato dall'esercito. Durante il giorno infatti blindati e pattuglie presidiano i centri città. La sera l'esercito si ritira e le bande armate prendono il loro posto. In teoria vige il coprifuoco, ma nessuno lo fa rispettare per cui, come in un film di zombi la notte diventa terreno di caccia.
Vengono assaltati i negozi, sfondate vetrine con auto rubate. Lungo le strade principali e soprattutto in autostrada vengono posti degli sbarramenti per fermare auto e camion che vengono saccheggiati.
Nessuno interviene, chi può ha blindato le porte e assoldato guardie armate.
YYYYYYY doveva passare da Gafsa per rientrare a Tunisi. L'esercito lo ha bloccato invitandolo a passare da Gabes perchè nella zona di Gafsa erano in corso delle guerriglie. Ha attraversato indenne un paio di manifestazioni , ma quando con il buio è arrivato alle porte di Tunisi ha subito un agguato a colpi di mattoni e spranghe. È riuscito a forzare il blocco grazie all'Unimog e a rifugiarsi dai nostri amici delle anfore al porto. Ha passato la notte nel bugigattolo di Alì in attesa del traghetto.
Il traghetto che doveva essere al porto la sera, in realtà aspettava la luce del giorno in rada per timore di attacchi. C'è già chi dice che si stava meglio quando si stava peggio".
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raskebir
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#108363 - 05/10/11 12:18 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Lorenzo_90 Offline
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#108364 - 05/10/11 12:59 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Lorenzo_90]
maurzeri Offline
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Io sono stato in Tunisia dal 30 aprile e dovevo rientrare con la gnv da la goulette partenza alle 23.00 del 7 maggio. In effetti mentre aspettavamo non ancora in fila al cancello, l'amico delle anfore mi consigliava di mettermi in fila in modo da entrare velocemente dal cancello perchè c'erano dei disordini fuori dal porto e potevamo avere problemi. In effetti alle 09.00 ci hanno fatto velocissimamente entrare con tutti coloro che aspettavano per imbarcare ed hanno richiuso i cancelli. La nave con la quale dovevamo partire, che stranamente era arrivata puntuale, è stata fatta allontanare dalla banchina senza far scendere nessuno e noi siamo rimasti at aspettare l'imbarco sino alle 12.00 della domenica. Premetto comunque che fino a quel momento, ho sempre giirato da solo in auto con moglie e cane e mai abbiamo avuto la sensazione di essere in pericolo. In effetti si vede pochissima Polizia e un pò più di esercito. Comunque turisti pochi anche se domenica 8 sono scesi dalla nave 12 hdj spagnoli e almeno 4 fuoristrada italiani.

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#108366 - 05/10/11 01:37 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Lorenzo_90]
Rubylove Offline
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Loc: Terre di Mezzo
Con tutto il rispetto.. trovo giusto non alimentare paure ingiustificate ma allo stesso tempo altrettanto giusto che non siano solo le persone che in qualche modo hanno degli interessi sul posto a narrarci di situazioni oramai stabili e quasi idilliache, come può essere stabile un paese che fino a due mesi fa aveva una dittatura e che ancora non ha avuto delle elezioni?

io insieme ad altri (ad esempio Glauco) sono rientrato l'8 gennaio e sembrava tutto normale e invece non lo era, a volte basta svoltare l'angolo per avere una visione del tutto diversa, per vedere tutta un'altra storia.
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#108367 - 05/10/11 02:20 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rubylove]
ugo r. Offline
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Loc: rimini
Giusto per "par condicio" questo è quanto si legge invece su altro forum ( non di un TO ) :

" Ritornati il 2-maggio dal tour guidato come sempre con professionalità e familiarità dal Team di xxxxxxxx nell'estremo sud della bella Tunisia.
Non voglio annoiarvi con la descrizione dei bellissimi posti in cui siamo transitati o delle difficolta tecniche (ma per noi appassionati sempre piacevoli) in cui ci siamo trovati.
Spendo invece due parole sulla cordialità e felicità della gente che abbiamo incontrato nelle soste. In tutti i posti abbiamo trovato riconoscenza per il nostro ritorno e preghiera a diffondere notizie peraltro veritiere sulla ormai garantita sicurezza della nazione.Il turismo necessario alla popolazione tunisina deve riavviarsi e non essere soffocato da cattiva o non esatta informazione a volte pilotata da una stampa superficiale.
Un caro saluto a TUTTI e a incontrarci in quello splendido paese."
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Ciao Ugo ZC 40

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#108371 - 05/10/11 03:31 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: ugo r.]
Lone Land Offline


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Io lo interpreto complessivamente così:

La Tunisia è ancora ben lungi dall'essere tranquilla.
Questo non significa che ci siano "altissime probabilità" di mettersi nei guai andandoci, ma significa che esistono probabilità "non basse" di trovarsi in mezzo a guai che possono potenzialmente essere anche grossi.

Questa è la mia interpretazione e da questo personalmente deduco che per quanto mi riguarda non vale la pena rischiare. Basta solo aspettare...
Altri si regolino come preferiscono.

Trovo inutile la diatriba fra gli ottimisti e i pessimisti che fra l'altro hanno chiaramente parametri di valutazione diversi (quello che è un rischio inaccettabile per l'uno non lo è per l'altro).
...per non parlare di tutti coloro che si sforzano di tranquillizzare perchè hanno interessi personali in gioco...
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#108372 - 05/10/11 03:45 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Lone Land]
ugo r. Offline
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Loc: rimini
Inizialmente inviato da: Lone Land
...per non parlare di tutti coloro che si sforzano di tranquillizzare perchè hanno interessi personali in gioco...


Condivido; aggiungerei però .... oppure, perchè no, tutti coloro che si sforzano di terrorizzare perchè hanno altrettanti interessi personali in gioco.....

Infatti vi è chi organizza viaggi, ad esempio, in Mongolia ed ha come concorrente la Tunisia o altri lidi che vedono la Tunisa terra di transito, e quindi fa da grancassa alle paure; vi è poi chi, come un mio importante partner commerciale di Sfax che, sentito anche ieri, mi dice che tutto è una meraviglia e più che mai tranquillo.
Il dio denaro ha sempre l'ultima parola.
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Ciao Ugo ZC 40

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#108373 - 05/10/11 03:48 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: ugo r.]
Stefano Laberio Offline

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va beh, direi comunque che, chi ne ha, di informazioni, le posti comunque (non si inibisca), saranno i lettori (noi) a farsi la propria idea, TO OT a prescindere...

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#108375 - 05/10/11 04:47 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
raskebir Offline
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Ovviamente ognuno può farsi la propria idea.
Vorrei però sottolineare che le notizie preoccupanti che ho riportato vengono da una persona che frequenta il nordafrica da almeno 30 anni, non ha il minimo interesse (caso mai il contrario) a diffondere psicosi di qualsiasi genere ed è persona obiettiva, affidabile e credibile.
Forse sarà stato solo sfortunato, avendo per contro la fortuna di rientrare indenne.
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#108376 - 05/10/11 05:08 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Def200 Offline
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premesso che IO non ho alcun interesse a dare una versione dei fatti di parte, ok in tunisia ci abito e lavoro, ma la questione turismo sia costiero che sahariano non mi tange minimamente ne tantomeno porto gente in giro per il deserto, in questo momento mi trovo a tunisi, rientrato oggi insieme ad amici italiani dal sud (tra cui anche Stefano F.) allarmati dalle notizie che ci sono pervenute negli ultimi giorni, perplessi quando rientrati a douz accendendo il cellulare abbiamo ricevuto il messaggio della farnesina riguardante i disordini ed il coprifuoco che unito ad alcune testimonianze (ad oggi possiamo dire decisamente esagerate) ci hanno spinto ad anticipare il rientro soprattutto per non far stare in pensiero le famiglie in italia
Tralasciando la situazione al sud dove non si avverte praticamente nessun tipo di tensione se non nei confronti della vicina libia, sono rientrato da poco a casa dopo aver lasciato questa mattina il gruppo al porto, ho girato un po' a tunisi e parlato con un paio di conoscenti tra cui un noto meccanico di tunisi che molti probabilmente già conosceranno e tra lui e un suo dipendente mi hanno confermato che le leggende sono tante ma i fatti veri pochi, pochissimi. Leggende di donne sgozzate, bombe, incendi dolosi, il giorno dopo si scoprono pure invenzioni o storie completamente diverse. Il coprifuoco in molte zone della capitale è praticamente come se non ci fosse, traffico e gente a passeggiare fino alle 4 di mattina (zona place pasteur).
Ci è arrivata anche la notizia che alcuni camion d'assistenza al rally fossero stati bloccati e vandalizzati in pieno giorno sul ponte di rades, poi la notizia è stata "corretta" in un solo camion bloccato alle 23:30 che aveva deciso di viaggiare comunque nonostante il coprifuoco e l'avvertimento delle forze dell'ordine di evitare di passare in certe zone.

Molto ha sicuramente fatto la dichiarazione dell'ex ministro degli interni accendendo focolai in molte aree del paese, portando in piazza molti manifestanti, alcuni a sostegno, moltissimi in segno di protesta
Ci sono comunque atti di violenza e devastazione, molti dei quali perpetrati da giovanissimi (questa notizia è stata confermata da piu' fonti e riportata anche sui media locali). Da quanto letto sui media locali, il ministro dell'istruzione si sarebbe recato in alcune scuole della capitale ed avrebbe invitato i ragazzi a denunciare qualsiasi atto intimidatorio da parte dei professori nei loro confronti che possano presumere un qualsiasi tipo di legame con il vecchio potere. Apriti cielo! i ragazzi hanno cominciato a minacciare i professori di denunciarli assumendo comportamenti "anarchici" con giovanissimi che addirittura si sono presentati a scuola ubriachi o bevendo alcolici in classe. Si sono formate delle sorte di gang che vanno in giro a vandalizzare quello che gli capita sottomano.

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#108377 - 05/10/11 05:32 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
Enrico Manfredini Offline
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Certamente i fatti sono questi e quindi la situazione in Tunisia non è ancora risolta e ce ne vorrà ,credo di tempo . Gli scontri e la richiesta di lavoro e democrazia continueranno sia perchè il lavoro in Tunisia non ci sarà a causa anche del il crollo attuale del turismo sia perchè non sia passa da una quasi dittautura a una democrazia in tempi brevi .
Credo sia realistico pensare che le zone a sud sia della Tunisia ma anche del sud est dell'Algeria siano ad elevato rischo in quanto probabilmente trafficate da contrabbandieri (in Libia non c'è piu benzina ad esempio e manca un po di tutto )ci sono mercenari che scappano ecc e che potrebbero incrementare i loro affari con delle belle 4x4.
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#108378 - 05/10/11 05:41 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
Rubylove Offline
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Sono certo che nessuna delle persone che ha scritto dell'attuale situazione in tunisia lo abbia fatto in malafede ma solo che ognuno anche nello stesso momento può aver vissuto una situazione molto diversa, quello che può accadere esattamente alla stessa ora a Sfax può essere molto diverso da quello che può accadere a Douz anzi si possono avere situazioni diverse nella stessa città alla stessa ora in zone diverse o qualche isolato più in là, certo questo accade perchè la situazione è fluida se ci fosse proprio la pace o proprio la guerra se ne accorgerebbero tutti no? ma proprio per queste incertezze che si può fare idee sbagliate.
Io tornerei volentieri presto in tunisia e oltre ma dato che comunque da adesso fino a ottobre non andrei per il caldo rimando tutto di qualche mese e poi si vedrà, spero proprio di poterci tornare e con una certa tranquillità
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#108379 - 05/10/11 05:46 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Enrico Manfredini]
Def200 Offline
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io aspetterei a fasciarmi la testa, il sud è "relativamente" tranquillo. Io conto di riscendere ad ottobre, ne avrei davvero piacere perchè vorrebbe dire che le cose non dico saranno migliorate ma perlomeno non saranno peggiorate, ma rimando tutte le considerazioni del caso passata l'estate, adesso è troppo presto per fare programmi e soprattutto per capire cosa succederà da qui in avanti, non basterà aspettare l'elezioni, il dopo elezioni sarà il periodo piu' caldo per cominciare a rendersi conto di quale potrà (o non potrà) essere il futuro del popolo tunisino

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#108380 - 05/10/11 05:55 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rubylove]
Def200 Offline
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mai pensato nella malafede nel riportare le notizie, come spesso accade nei passaparola, a volte si tende a personalizzare la notizia a seconda del proprio stato d'animo e dell'interlocutore. In questo processo chi ne subisce maggiormente l'effetto è chi è lontano e non puo' verificare in prima persona la reale situazione

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#108383 - 05/10/11 09:14 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
marko Offline
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Inizialmente inviato da: Def200
, non basterà aspettare l'elezioni, il dopo elezioni sarà il periodo piu' caldo per cominciare a rendersi conto di quale potrà (o non potrà) essere il futuro del popolo tunisino


gia...l'elezioni...cosa si dice al riguardo? che propagande ci sono? come la vede la popolazione? sarebbe interessante saperlo...dopotutto dovrebbero essere le prime elezioni "legali"
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Saluti Marco

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#108385 - 05/10/11 10:42 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Rubylove Offline
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def quello che ho detto non era un messaggio per nessuno ma solo un mio pensiero, anche io credo che il dopo elezioni non garantirà nulla ci saranno gli scontenti, i sospetti ecc. considerate che sono sempre stati abituati a regimi forti, quindi ci vorrà un bel pò di tempo.
Spesso la democrazia rispetto ai regimi totalitari da meno certezze e meno sicurezza interna per lo meno fintanto che non diventa stabile, e non credo che sia una cosa di domani

Certo che se i tunisini riuscissero nel giro di qualche anno a creare una vera democrazia anche con tutti i difetti che vuoi, sarebbero un grande esempio per il mondo arabo che mi risulta.... ne abbia ZERO al momento o sbaglio?



Edited by Rubylove (05/10/11 10:43 PM)
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#108386 - 05/10/11 11:06 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rubylove]
raskebir Offline
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Vorrei che i popoli del nordafrica fossero maturi per una vera democrazia, ma non sono sicuro che sia così.
Temo che sia troppo facile scambiare uno stato democratico, quale noi lo intendiamo, per uno stato debole e permissivo.
Ma voglio sperare che non sarà così.
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#108390 - 05/11/11 08:25 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Alfredo Crivelli - Milano Offline
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Spesso quando un popolo esce da una dittatura o in ogni caso da un regime molto restrittivo c'è il pericolo che si intenda la democrazia come il metodo per fare tutto quello che prima non si poteva fare e non solo quello che è giusto fare nel contesto di una collettività.

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#108395 - 05/11/11 01:31 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Fogriders Offline
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Da quello che ricordo di aver letto dovrebbero essere fatte in estate. Chiaro che non elimineranno tutti i problemi ma almeno potranno fornire delle linee guida.In riferimento al turismo sono abbastanza ottimista dato che è una voce fondamentale nella loro bilancia dei pagamenti e quindi cercheranno di riavere gli stranieri prima possibile (inutile dire che la situazione al confine con la Libia non li agevola)

p.s ma discuterne davanti a una pizza? \:\)
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#108401 - 05/11/11 04:29 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Fogriders]
gla Offline
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Inizialmente inviato da: Fogriders
.In riferimento al turismo sono abbastanza ottimista dato che è una voce fondamentale nella loro bilancia dei pagamenti e quindi cercheranno di riavere gli stranieri prima possibile

Questo è vero, ma per i vincitori.
I perdenti invece hanno tutto l'interesse a creare il caos, tantè che per Al Qaida è l'arma più potente, basta una bomba qua e là e distrugge l'economia di un Paese.
Auguriamoci quindi che venga formato un governo di larga coalizione, con la presenza anche di islamisti ( visto che oramai è assodato che è meglio averli al governo che all'opposizione)
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#108404 - 05/11/11 05:58 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Alfredo Crivelli - Milano]
l.a.leoni Offline
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Inizialmente inviato da: Alfredo Crivelli - Milano
Spesso quando un popolo esce da una dittatura o in ogni caso da un regime molto restrittivo c'è il pericolo che si intenda la democrazia come il metodo per fare tutto quello che prima non si poteva fare e non solo quello che è giusto fare nel contesto di una collettività.


quello che dici è sacrosanto, è pero anche vero che la dittatura tunisina non ha impedito che si formasse un minimo di personalità in grado di prendere il posto del deposto ben Alì, dove invece temo che ci sia poco materiale umano è in Libya...chi al posto di Gheddafi? Un suo imitatore o un governo islamico...
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#108423 - 05/13/11 11:19 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
l.a.leoni Offline
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se qualcuno si sta domandando "perchè vengono in Italia?"
qui trova la risposta!

http://www.youtube.com/watch?v=UkmsUUIuulc&NR=1
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#108425 - 05/13/11 01:13 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
gla Offline
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Vista la presentatrice, era il meno che potesse dire...
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#108428 - 05/13/11 03:56 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
l.a.leoni Offline
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Sono convinto anch'io che si sia "fatto trascinare" dal desiderio di fare colpo sulla conduttrice.
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#108445 - 05/15/11 01:36 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
Stefano Laberio Offline

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#108446 - 05/15/11 01:45 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
raskebir Offline
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E' proprio la persona a cui si riferiva il mio primitivo post, in cui riportando l'evento avevo ovviamente mantenuto anonimo il protagonista.
Lo conosco bene e non è certo il tipo da impressionarsi per poco, evidentemente ce n'era ben motivo.
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#108460 - 05/15/11 11:18 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Enrico Manfredini Offline
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Alberghi saccheggiati ,navi che non attraccano di notte ,imboscate di predoni...polizia inesistente .....si bella democrazia e paese tranquillo !
che sarebbe successo se Colasio fosse stato costretto a fermarsi ?
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#108461 - 05/16/11 12:10 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Enrico Manfredini]
raskebir Offline
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Sanguina il cuore a pensarlo, ma se i tunisini non si danno una regolata anche per loro era veramente meglio prima....
Sono molto pessimista che questa degenerazione possa essere fermata dalle elezioni, chiunque vinca.
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#108464 - 05/16/11 10:47 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: MarS]
Silvano Offline
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povera Tunisia e poveri tunisini!!!

Mi si rafforza sempre più l'idea che l'Africa ha bisogno di un paio di decenni di addestramento coatto alla libertà (purtroppo non può essere democratico)con l'assistenza esterna di enti sovranazionali (chiaramente qualcuno dirà che è colonialismo, ma non intendo questo).

Non vedo altra soluzione

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#108485 - 05/17/11 11:12 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Silvano]
l.a.leoni Offline
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Anche questo è un esperimento già tentato ( per esempio :Amministrazione fiduciaria italiana in Somalia tra il 1949 e il 1960) ma sappiamo tutti come è andata a finire...
Un popolo deve esprimere dal suo interno le persone che lo dovranno governare, altrimenti passerà sempre da un colonizzatore ad un altro.
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#108504 - 05/18/11 08:52 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: MarS]
Silvano Offline
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..eh già, sulla Somalia hai ragione, ma allora cosa si può fare? Intervenire come in Libia non va bene, non intervenire come in Tunisia è peggio...mahh!
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#108509 - 05/18/11 10:37 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Silvano]
gla Offline
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#108511 - 05/18/11 01:46 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
l.a.leoni Offline
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L'intervento militare in Libya è un gesto abominevole che porterà solo guai alla Libya e agli aggressori, la situazione in Tunisia non è molto diversa da quella che l'Italia ha conosciuto nell'immediato dopoguerra, con agguati e regolamenti di conti: una classe di politici non troppo compromessi col governo di Ben Alì prenderà in mano il paese dopo elezioni regolari, e la Tunisia ricomincerà a crescere con la speranza di un domani migliore.
Sono molto dubbioso che questo progresso possa avvenire sotto un governo di tipo confessionale: le esperienze viste fino a qui non permettono di sperare in un governo contemporaneamente democratico e confessionale.
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#108512 - 05/18/11 01:57 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
Stefano Laberio Offline

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Dasta sostituire il temine 'democrazia' con 'oligarchia'...

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#108521 - 05/19/11 07:45 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
azalai2 Offline
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è stato rimosso il coprifuoco
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ciao antonio
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#108561 - 05/22/11 10:21 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
AndreaPE Offline
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Loc: pescara
leggendo l'articoletto scannerizzato sul giornale mi viene una curiosità. A che pro infrangere il coprifuoco per arrivare in porto la sera se la nave partiva il giorno dopo??? Già di per se infrangere il coprifuoco comporta automaticamente un mettersi a rischio.... per poi fare cosa? dormire nel piazzale del porto......? non era meglio pernottare in una struttura lungo la strada e poi al mattino arrivare in porto??? bah....

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#108562 - 05/22/11 11:09 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: AndreaPE]
raskebir Offline
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Roberto Colasio conosce bene quel paese, si era certo reso conto meglio di noi della reale situazione, ed ha certamente fatto la scelta che gli è sembrata più opportuna. La pelle era la sua.
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#108564 - 05/23/11 09:50 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Angelo600 Offline
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Non sempre le persone "esperte" fanno le scelte migliori.
Angelo

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#108565 - 05/23/11 12:08 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Angelo600]
raskebir Offline
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Questo è vero, comunque è rientrato indenne e questo è quello che conta.
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#108566 - 05/23/11 12:31 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
AndreaPE Offline
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però poteva rientrare "ancora più indenne" se avesse rispettato le direttive. sarebbe stato un rientro molto più ....anonimo, nessuna notizia sul giornale.

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#108569 - 05/23/11 02:02 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: AndreaPE]
riccardo.sand Offline
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Diciamo che la testimonianza risulta comunque molto utile per conoscere la situazione 'reale', poi ognuno ragiona con la sua testa ...

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#108570 - 05/23/11 02:12 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: riccardo.sand]
AndreaPE Offline
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non la considero una "situazione reale" infrangere un coprifuoco. E' come se dentro un campo minato ci fosse un sentiero sanificato e tu pretendessi di passare al di fuori di questo con l'ardire di voler tornare a casa con entrambe le gambe attaccate.

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#108572 - 05/23/11 02:48 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: AndreaPE]
Stefano Laberio Offline

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..'Roberto, perchè hai corso durante il coprifuoco?'

..'Bella domanda, me lo son chiesto anch'io, son partito alle 08:00 da Tozeur per arrivare ragionevolmente tra le 16:00 e le 17:00 a Sidi Bou Said
A Gafsa trovo intensi scontri tra polizia e manifestanti, mi obbligano a tornare indietro per il lago salato.
Giro Camion e carrello appendice e riparto.
Alle 17:00, a 15 km da Tunisi spacco la cascata di ingranaggi ant sinistra, la riparazione dura due ore, alle 19:00 devo decidere se tornare a Sfax (60 km) o Tunisi, 15 km: beh, prendo il ponte nuovo e in un attimo sono al porto...
Già buio vedo un lampeggiatore blu allo svincolo, mi avvicino per chiedere assistenza ma questi salgono in macchina e si defilano in fretta e furia.
Dopo il ponte nuovo un Tir in fiamme e un gruppo di persone lo saccheggiano: ''giro il camion e il carrellone?''
Prendo velocita ma un gruppo mi sbarra la strada, passo a fatica, chiamo l'hotel Sidibousaid: ''la goulette e Sidiè sono a ferro e fuoco'', che faccio? Vado al porto ma trovo chiuso il cancello, trovo ospitalità tra i venditori di vasi.
Dopo due ore arriva un capitano dell'esercito, e presidia il camion con un blindato e un gruppo di militari di guardia.
Situazione: Hotel chiusi con porte sbarrate, caserme della polizia a fuoco, negozi saccheggiati, polizia assente. Che sia il saccheggio e le fiamme la loro democrazia??

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#108573 - 05/23/11 02:59 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
AndreaPE Offline
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a conti fatti sfax era più affidabile forse o NO?

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#108574 - 05/23/11 03:04 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: AndreaPE]
Stefano Laberio Offline

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Non ho una risposta, personalmente ritengo tutto il nordafrica, dalla Mauritania all'Egitto altamente instabile, non vedo perchè sfidare la sorte...

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#108575 - 05/23/11 03:08 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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Ovvero: nella situazione di Roberto avrei fatto la stessa scelta ma, non mi sarei mai trovato in quella situazione perchè avrei scelto una destinazione diversa.

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#108576 - 05/23/11 04:06 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
l.a.leoni Offline
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Del senno di poi son piene le fosse!
Come ha già detto Raskebir:
(Roberto Colasio) ha certamente fatto la scelta che gli è sembrata più opportuna. La pelle era la sua.
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#108578 - 05/23/11 05:24 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
boo ma come si fa a prevedere tutto ciò?
certo meglio evitare Gafsa e tutta quel centro tunisia, meglio passare dal chott...ma chi poteva sapere che ci sono ancora degli strascichi....leggendo già questo sito pare che sia tutto a posto!

Allora scriviamolo che è meglio evitare quella tratta, Gafsa, kassarine, kariuan? dopotutto mi pare che i primi casini siano accaduti li.

Ha avuto anche sfiga rompendo il mog, altrimenti sarebbe riuscito ad arrivare per tempo....forse ha ragione Stefano, perchè sfidare la sorte...
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Saluti Marco

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#108579 - 05/23/11 06:27 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Lone Land Offline


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Loc: Italia
Io piuttosto direi che per ora è meglio lasciar perdere la Tunisia (e non solo quella...).

Chiaramente a qualcuno non piacerà sentirlo, ma penso che sia meglio scontentare costoro che far rischiare qualche "ottimista" che magari, leggendo questo sito possa pensare che "sia tutto a posto".
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#108583 - 05/23/11 10:59 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Lone Land]
l.a.leoni Offline
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Loc: milano
La triste verità è che finchè la cara Tunisia non avrà ritrovato un vero governo, eletto con regolari elezioni, TUTTO sarà possibile: dal passare dieci splendidi giorni tra le dune o sulle spiagge, al ritrovarsi in mezzo ad un tumulto, fra disperati che cercano di far capire al mondo la loro rabbia nel solo modo che gli è possibile....creando un fattaccio di cronaca.
\:\(
...e la Tunisia è ancora in una situazione "privilegiata": se penso alla Libya, bombardata e ridotta in macerie, con cento volte più vittime (mettiamoci anche i feriti senza ospedali e le future vittime delle mine) di quelle che la repressione interna avrebbe causato, per l'esibizionismo di un nanerottolo con i capelli tinti che vuol far vedere al mondo le meraviglie della sua industria bellica mi viene una rabbia.....
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#109377 - 08/29/11 06:43 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: l.a.leoni]
Stefano Laberio Offline

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Nessuno tornato dalla Tunisia che ci racconti la situazione?

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#109379 - 08/29/11 07:20 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
Un amico tornato da poco dall'algeria, aneth, hoggar, mertutek, zona tam, tim missaou
mi ha raccontato solo di un viaggio fantastico senza intoppi. Guida in macchina loro, barrage veloci.
In tunisia solo coprifuoco a Gafsa
magari ci dice qualcosa in più lui visto che è iscritto al forum
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Saluti Marco

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#109385 - 08/30/11 12:12 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
ita426 Offline
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Loc: Roma
Grazie,
siamo tutti desiderosi di informazioni: prima o poi ricominceremo a progettare viaggi e ogni informazione in più è ovviamente la benvenuta.
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Gianluca

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#109386 - 08/30/11 08:08 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: ita426]
Stefano Laberio Offline

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Io ho notizie quasi quotidiane, ora lo sforzo è arrivare alle elezioni del 23 ottobre senza scossoni. La settimana scorsa sono rientrati due mie amici e mi hanno confermato che tutto è tranquillo. Per settembre sarò lì e ti saprò dire meglio.
Allo stato attuale ci sono due zone calde, quella di Metlaoui e quella di Dheiba, per il resto io consiglierei di non viaggiare di notte.
A presto,

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#109454 - 09/01/11 03:10 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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si tranquillizza la tunisia?

[15:00:30] Zecchini: il 24 ottobre ci saranno le votazioni...il partito islamicco è al 35% ..qui per voitare è necessario iscriversi alle liste...su 7 milioni di votanti si sono iscritti solo il 20% la tunisia può rivervare anche una forte retrocessione ..deludendo tutte le motivazioni della rivolta
[15:02:22]: mannaggia, si potrebbe profilare un disastro...
[15:05:53] Zecchini: il popolo nonostante alcune apparenze è profondamente religioso in senso bigotto...l'unico riferimento al miglioramento sociale è rimasto il buguibismo..(vecchio di 40 anni) il che è tutto dire..i pochi intellettuali illuminati sono isolati ...alcune donne tunisine girano con burka...mai visto prima.. il turismo lavora al 50%, il deserto è deserto...

che en nadha (partito islamico) vinca è oramai certo, l'unica speranza è che gli altri 90 partiti riescano a contrastare la diffusione incontrollata della chariaa

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#109455 - 09/01/11 03:38 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
noi vorremmo proprio andar giù subito dopo le elezioni..tipo il 26 ottobre...
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#109457 - 09/01/11 04:13 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
gla Offline
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La cosa interessante da notare è che le rivolte nel maghreb sono scoppiate nei paesi più "laici", con l'appoggio dell'occidente, ( per esclusivi motivi economici).
Per "bene" che vada, finirà che alla fine avremo comunque lo stesso numero di paesi magrehbbini filo occidentali, per "male" che vada, altri tre si aggiungeranno all'Iran & company.
Sono sempre più convinto che la "deriva" islamica ( nel bene e nel male) sia inevitabile, dato che il sentimento religioso che accomuna tale parte del mondo è talmente forte che il "nostro" mondo cattolico, fatto di buone intenzioni ma di ipocrite azioni ha fatto il suo tempo.
Il fatto che nel "nostro" mondo la religione abbia ( giustamente) sempre meno connotazioni politiche rende il "loro" mondo molto più coeso.
Io spero di riuscire a tornare in Tunisia prima delle elezioni ( caro Marco, se partiamo il 26 mi sa che devo prendere l'aspettativa...) , perchè il futuro lo vedo molto più simile all'Algeria che alla Turchia.
Il mondo è cambiato, la storia non la fa più l'America con lo scodinzolo dell'Europa, ora la storia la fa Cina, alla quale del burka non può fregare di meno, basta riempire il barile di petrolio e i container di porcheria da vendere all'Europa


Edited by gla (09/01/11 04:17 PM)
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#109465 - 09/01/11 08:21 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
Inizialmente inviato da: gla
Sono sempre più convinto che la "deriva" islamica ( nel bene e nel male) sia inevitabile, dato che il sentimento religioso che accomuna tale parte del mondo è talmente forte che il "nostro" mondo cattolico, fatto di buone intenzioni ma di ipocrite azioni ha fatto il suo tempo.
Il fatto che nel "nostro" mondo la religione abbia ( giustamente) sempre meno connotazioni politiche rende il "loro" mondo molto più coeso.


ma e' cosi tanto tragico se l'islam prendesse piede a casa sua? Non pensiamo solo Islam = integralista = terrorismo ...
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#109469 - 09/01/11 08:43 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
201030 Offline
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Grande Marko io sono tornato ieri e le Tue considerazioni sul lessico del post successivo le ho appena espresse in coda al testo di Zecchini. Parliamo di sensibilità religiose ne ho le p... piene di integralismo rammentato da chi non sa cosa dice...
Mi son fatto fine Ramadan ed Aid in famiglie, la vigilia in dogana a Ras col bailamme dei paresnti in rientro.
A sentirsi presto, Ti passo un paio di foto dei campi cosidetti scandalosi.
Ciao, Tosco.

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#109476 - 09/02/11 09:02 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: 201030]
gla Offline
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Sparare mitragliate urlando Allah Akbar lo vedo molto poco spirituale. Che poi abbiano ragione di farlo, e che appena possibile lo facciano anche contro chi li ha "salvati" è un altro paio di maniche ( mi riferisco principalmente alla Libia)
Ogni volta che sento nominare il nome di un Dio qualsiasi con il mitra in mano,mi sento mooolto preoccupato.
Da "ateo praticante" vedo nella religione, sia la "loro" che "la nostra" uno abile strumento per abbindolare le masse ad uso politico e di potere.
Trovo ridicolo proibire il burka, ma quello che mi preoccupa è che le donne lo indossino di propria volontà, a significare "sono donna ed è meglio che il mio ruolo sia quello di succube del maschio" perchè così mi è stato insegnato.
Trovo altrettando deprimente che le donne occidentali debbano usare la minigonna per realizzare la proprie ambizioni.

La spiritualità è una cosa interiore che si può vivere anche senza esternazione alcuna.

Non mi preoccupa minimamente che la Tunisia sia un paese islamico , certo mi piacerebbe che fosse in paese laico come dovrebbero essere tutti i Paesi del Mondo.

Mi preoccupa invece molto che succeda come in Algeria, dove elezioni democratiche hanno sancito la vittoria di un partito islamico ( decisamente poco spirituale) e che di conseguenza l'altra parte dell'Algeria, ( che evidentemente sapeva a cosa sarebbe andata incontro) ha deciso che la democrazia vale solo se vince la propria coalizione, e di conseguenza è nato uno dei più grandi massacri civili che la storia ricordi.
Siete davvero sicuri che se vincerà un partito islamico, sia pure moderato, l'America e l'Europa staranno a guardare?
E se vincesse di misura un partito occidentale ( che mi pare di capire non esista nemmeno ), gli altri si adegueranno democraticamente ( tenendo conto che non è mai esistita tale forma in Tunisa)?
Così come passeggiando a Tunisi 3 gg. prima della rivoluzione non avrei immaginato nulla di quello che sarebbe capitato, siamo sicuri che bevendo qualche tè per strada e chiaccherando con un tassista si capisca veramente la situazione reale?


Edited by gla (09/02/11 09:06 AM)
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#109487 - 09/02/11 06:37 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
201030 Offline
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ahi ahi ahi amico mio, sbagli non sai quanto ad abbaiare contro di me...rileggiTi un pò dei miei interventi e Ti renderai conto che sono poco propenso a farmi incantare facilmente. Le conversazioni col tassista come con i professori come nelle famiglie non sono cose superficiali, ne derivi uno spaccato a tutti i livelli della società, io ci sono andato apposta, nessuno mi paga, ci vado per capire, non per farmi infinocchiare stai tranquillo: "Un lieu,une plage,une mer au bleu turquoise,la rencontre de 2 rives,le sud de l'Europe et le nord de l'Afrique, une rencontre multi culturelle; j'apprécie ces rencontres fortuites, riches en échanges et en "déshabillages" de personnalité qui se font en douceur.Deux personnes encore, qui connaissent le Maghreb et qui analysent le trajet des hommes dans cette terre souvent malmenée...par eux.
Des échanges tissés à partir et autour du vécu de 2 personnes aux origines différentes mais non moins proches." queste sono riflessioni trasmessemi or ora per mail da una professoressa marocchina con cui ho a lungo dissertato a Tunis pochi giorni fa, secondo Te sono banalità da bar sport?
No, attenti, al solito non abbiamo fretta di sparar sentenze, mi pare la peggior cosa da fare.
Senza rancore, Tosco.

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#109493 - 09/02/11 11:42 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
Angelo600 Offline
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Loc: Triuggio (MB)
Virgolette:
Così come passeggiando a Tunisi 3 gg. prima della rivoluzione non avrei immaginato nulla di quello che sarebbe capitato, siamo sicuri che bevendo qualche tè per strada e chiaccherando con un tassista si capisca veramente la situazione reale?


Concordo. Rafforzo ulteriormente la mia opinione che, per quanto si possa essere illuminati, siamo sempre e solo dei turisti.
Saluti.
Angelo

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#109494 - 09/03/11 01:12 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Angelo600]
201030 Offline
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problema Vostro...contenti Voi, io continuo a parlare cn la gente, tassisti e professori,e a condividere conversazioni nelle case, Voi continuate pure a coniderarVi e/o fare i turisti, ognuno è libero di viverla come vuole. Però forse serve a poco sottovalutare il potere del dialogo ed il peso che le nostre opinioni, pur senza griffe, possono avere, il segno che possono lasciare (il battito d'ala di una farfalla...).
Passo e chiudo
Tosco

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#109497 - 09/03/11 02:44 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: 201030]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
bhe e' normale che ogniuno di noi abbia le sue idee, dettate dalle esperienze individuali, dalla formazione, condizionata da quello che "vogliamo" sentire e vedere e le interpretazioni non possono essere univoche.
Vorrei solo esprime un concetto inerente alla eventuale vincina dell'islam semplicemente dettato da una mia impressione, che non pretende di essere presa come verita' assoluta...insomma si sta ragionando intorno al fuoco sotto una duna.

Ho sempre ritenuto che l'Islam abbia una marcia in piu' rispetto al Cattolicesimo, semplicemente per via dell'umilta' con cui viene manifestato, per via della devozione di chi crede nell'Islam. Insomma tutti noi siamo andati a catechismo da giovani, ora io non vedo nessuno di noi pregare 3volte al di, far sacrifici e devozioni verso il Dio che ci viene raccontato, la pratica della religione e' sempre meno in auge...gli scandali, la condraddizione e lo sfarzo del vaticano non fanno altro che contribuire tale stato cosi da mettere in secondo piano la religione in un paese "occidentale" moderno.
Non so se sia giusta questa mia analisi, ma personalmente e' quello che e' capitato a me ed alle persone che mi circondano nella vita, amici, parenti e conoscenti. Noi non ci confrontiamo mai sulla religione. Qualcuno si manifesta Ateo, qualcun'altro credente ma non praticante. Saro' macabro, ma vedo solo il richiamo a Dio nello stato di necessita' estremo, appunto di morte...mi viene in mente uno scack diBenigni di qualche anno fa!
Ora, considero questo stato di vita un difetto, difetto che io per primo adotto. Per inciso mi considero cristiano, ma non cattolico, cioe' credo in un Dio, che qualcuno chiama Alla, altri Budda, altri ancora Gesu', ma non nell'evento cattolico che dovrebbe aiutarmi ad avvicinarmi al mio Dio, ed approfondire la mia spiritualita'. Credo in una entita' superiore all'uomo e credo piu' nelle singole persone, di qualunque formazione ed etnia che siano...e seppur Atee come dichiarato pubblicamente da Glauco, infondo hanno un comportamento da "cristiano" verso il prossimo piu' di tanti altri praticanti.
Ecco nell'Islam, da turista quale sono io, ho sempre invidiato la convinzione, la certezza, la coesione di una spiritualita' che sembra essere superiore agl'altri bisogni primari che nel mondo occidentale stanno prendendo piede...In tunisia la progressiva occidentalizzazione a mio avviso stava facendo perdere di vista tutto questo. Per questo non sono cosi preoccupato di una eventuale vittoria del partito islamico. Non credo che qualora ci sia una sua vittoria il passo successivo sia dichiarare guerra agli stati non islamici, e che gli esponenti di tale partito siano degl'integralisti incalliti.
quelli ci saranno sempre come un'estremizzazione di un concetto e di un'idea...cosi come esistevano le BR, i blackbook ecc

Rilancio: che sia vero che la religione sia "l'oppio dei popoli poveri"?
so che nel forum sarebbe vietato discutere di religione e politica, ma credo che siamo tutti quanti grandi abbastanza per discutere ed approfondire in maniera civile un evento epocale cosi importante.

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Saluti Marco

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#109505 - 09/04/11 02:34 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
adri Offline
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Loc: torino
Marko,
credo nessuno di noi abbia nulla in contrario all'islam, anzi. Nè nulla in contrario al cattolicesimo. Ma entrambe sono religioni che ben si prestano al fondamentalismo, difendono i principi religiosi con la forza, ed in nome di un dio hanno perpetrato i crimini più efferati. Non capita per tutte le religioni: hai mai sentito di un buddista fondamentalista?
Ricordi cosa hanno fatto i papi in nome di un dio in america latina? Roba che a confronto hitler è un dilettante. Così la sharia, le persecuzioni di omosessuali e le lapidazioni di cui abbiamo sentito molto parlare.
Purtroppo nemmeno io vedo spiragli per l'affermazione di partiti islamici che non siano poi facilmente preda di atteggiamenti fondamentalisti. Già anni or sono amici locali, discutendo amabilmente nel modo ritenuto più credibile e veritiero, ovvero davanti ad una tazza di te, un piatto di couscous (mi manca il taxi…) sostenevano che la reazione al modello occidentale, arrivato principalmente tramite le parabole satellitari, era un ritorno dei giovani al radicalismo islamico. Stretto parente del fondamentalismo?
Io temo, come già scrissi all'inizio di questa brutta storia, che la manovra sia di ampio respiro, non tessuta dalle fazioni ribelli locali, e mirante alla conquista della fascia mediterranea dei paesi laici. La prima tappa è la cessazione della laicità, e mi sembra che ci siamo.
Gli occidentali, stupidi, finora hanno solo aiutato e reso ciò ancora più probabile se non certo.

Ciao a tutti

Adri
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Vi prego, niente polemiche: se qualcuno poi cambiasse idea si dovrebbe ammetterne l'utilità.

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#109508 - 09/04/11 02:50 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Lone Land Offline


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Loc: Italia
Inizialmente inviato da: marko
so che nel forum sarebbe vietato discutere di religione e politica, ma credo che siamo tutti quanti grandi abbastanza per discutere ed approfondire in maniera civile un evento epocale cosi importante.

L'esperienza mi insegna che non è purtroppo così, ma voglio sperarci ancora una volta...
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#109511 - 09/04/11 04:06 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Lone Land]
PSQT Offline
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Loc: INSUBRIA
Solo questa, poi, in ossequio alle regole del forum, passo e chiudo sull'argomento.

"Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede;
quanto più crede, tanto meno sa;
quanto meno sa, tanto è più ignorante;
quanto è più ignorante, tanto è più governabile
"
- John Most -

"Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra,
loro avevano le Bibbie e noi avevamo la terra.
Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra"

- Jomo Kenyatta- primo presidente del Kenya dopo l'indipendenza

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#109518 - 09/05/11 09:18 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: 201030]
gla Offline
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Inizialmente inviato da: 201030
No, attenti, al solito non abbiamo fretta di sparar sentenze, mi pare la peggior cosa da fare.
Senza rancore, Tosco.


Nel vedo per quale motivo dovrebbe esserci rancore.

Se giri per l'Italia e ascolti quello che dicono tassisti, insegnanti ed intellettuali... non capiresti perchè abbiamo questo governo,eppure c'è e rimane ben solido.

La frase di John Most penso che sia eccezionalmente illuminante.

Quanto alla Tunisia, rimango sempre convinto che la democrazia, in un paese non preparato a riceverla ( e nel mondo i paesi in grado di farlo si contanuo sulle dita di una mano, e l'Italia non c'è...) , sia decisamente peggio di una dittatura.
Votare un partito solo perchè c'è unsimbolo religioso ( vi ricordate lo scudo crociato? ) , una bandiera .. o un motto pseudo calcistico, è il chiaro esempio dell'inefficacia della democrazia.
La democrazia funziona se c'è informazione libera ( non "indipendente", condizione questa impossibile da ottenere) e la possibilità e capacità di capire ed interpretare l'informazione stessa.
In secondo luogo indipendenza economica, dai grossi gruppi di potere interni e soprattutto esteri. Condizioni queste largamente inesistenti sia in Tunisia che in Libia.
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#109519 - 09/05/11 09:24 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
gla Offline
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come non detto.....
http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?322&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=7947 Nella notte tra l’1 e il 2 settembre si sono verificati gravi incidenti nell’area della municipalità di Douz (60 km circa da Tozeur, 490 km circa da Tunisi) tra gruppi di giovani che hanno causato danni a proprietà private e ad alcuni esercizi pubblici (sono state incendiate tre case e due distributori di benzina) e il ferimento di alcune decine di persone. A seguito dell’intervento delle forze dell’ordine e dei militari, il Ministero dell’Interno ha decretato il copri-fuoco a tempo indeterminato nell’area di Douz a partire dal 2 settembre 2011 dalle 19.00 alle 05.00.



Edited by gla (09/05/11 09:25 AM)
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#109520 - 09/05/11 10:26 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
la democrazia sarebbe il massimo ma solo se vera e per tutti!
sappiamo tutti che non sarà cosi, non lo è nemmeno in Italia...
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#109531 - 09/05/11 08:56 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
marko Offline
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ancora una analisi sulla dittatura/democrazia

recentemente sono stato in Albania con amici. A Berat ho incontrato un uomo di circa 50anni, che ha vissuto il comunismo da piccolo e ricordava quanto era pulito il suo paese...ogni domenica tutte le famiglie uscivano a pulire, tutti avevano da mangiare e di che lavorare, tutti avevano la casa.

Ora la democrazia, descriveva corruzzione, strapotere per chi ha soldi che vuole far solo soldi...l'importante e' solo apparire, esibire il bel mercedes, vestiti belli e telefonino! il potere e' in mano a chi ha soldi per comprarsi sempre piu' potere...intanto la genete non ha lavoro, espatria in europa alla ricerca di fortuna....e nessuno piu' pulisce il territorio!
certo mancava la liberta'!
Mi ha fatto tristezza sentire le parole dell'Albanese, improvvisatosi guida di Berat per pochi euri...
"si stava meglio quando si stava peggio?" domandai a lui...mi ha risposto solo che era diverso e che il progresso non si puo' fermane

ma sara' vero che il potere logora chi non ce' l'ha?
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#109555 - 09/06/11 05:12 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
p.ezio Offline
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Ho fatto le stesse considerazioni anch'io quest'anno in Georgia-Armenia. Fabbriche abbandonate, paesi semi deserti, strade ormai senza quasi più asfalto; tutto lasciato all'abbandono più totale. Anche le loro case (credo ex case popolari poi riscattate) bisognevoli di ristrutturazione ma...
Poi vedi, nelle città, Porsche, Lexsus ed Hammer, in contrasto con la realtà di quei Paesi.
Forse non erano ancora pronti alla "democrazia", forse stavano meglio quando qualcuno faceva e pensava per loro. Pochi eletti con molti soldi (chissà come li hanno guadagnati?), per il resto povera gente.
Purtroppo non sono riuscito a dialogare con nessuno vista la difficoltà di comprensione, mi sarebbe piaciuto sedermi davanti ad una vodka e scambiare due parole con qualcuno del luogo.
Quello più che mi inquieta è che, secondo il mio modesto parere, non vedo via d’uscita, speriamo almeno che il turismo prenda piede, si meriterebbe sicuramente una vita migliore quella SPLENDIDA gente. Ho trovato persone semplici ma con una gentilezza e cordialità inimmaginabile, e chi c'è stato sono sicuro che può solo confermarlo.

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#109564 - 09/06/11 09:11 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: p.ezio]
raskebir Offline
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Anch'io in Georgia e Armenia, ma anche in Moldavia e Ucraina, sono rimasto impressionato dalla quantità di stabilimenti dismessi, moltitudine di finestre ormai senza vetri come occhiaie vuote, attività abbandonate e in rovina in ogni dove, dopo che questi paesi si sono staccati dalla grande Russia, che evidentemente teneva in piedi queste industrie anche se probabilmente producevano prodotti di scarsa qualità che poi nessuno comprava. Ora questi paesi vivono praticamente solo di agricoltura e pastorizia, uno sviluppo turistico significativo lo vedo ancora assai lontano, eppure si vedevano girare auto di gran lusso, qualcuno evidentemente come sempre ha saputo approfittare del cambiamento, alla faccia della maggioranza che sembra passarsela tutt'altro che bene.
Sono poi rimasto colpito, specialmente in Geogia e Armenia, dal diffuso sentimento religioso sopravvissuto a decenni di regime ostile, arricchito dalla coreografia propria della chiesa d'Oriente, monasteri splendidi, icone bellissime, funzioni religiose coreograficamente pittoresche e seguite con sentimento dai fedeli.
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#110004 - 09/28/11 11:31 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
marko Offline
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foto inviatemi da Tosco, campo profughi tunisino al confine libico...non si vede molta gente in giro..





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#110130 - 10/05/11 10:24 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: bjdemolition]
Stefano Laberio Offline

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Stefano (Fazzini) scrive:

Buongiorno a tutti,
sono di nuovo in Tunisia e vi invio qualche informazione in tempo reale.
Sono sbarcato sabato 1 ottobre dalla nave Zeus Palace di GNV, a bordo oltre ai tunisini c'erano tre gruppi di fuoristrada italiani, tutti siciliani che sono saliti a Palermo. Uno veniva da Ragusa e due dalla provincia di Catania.
Siamo sbarcati la sera e siamo usciti dal porto intorno alle 22.00, dopo le solite pratiche doganali durate un'oretta.
Ero incerto se andare direttamente ad Hammamet dove il mio gruppo aveva una prenotazione alberghiera o mangiare e poi andare. Avevo qualche apprensione a viaggiare di notte, ma dopo le rassicurazioni dei doganieri e polizia abbiamo deciso di mangiare a La Goulette per poi trasferirci ad Hammamet per la notte. Tutto in realtà si è svolto nella massima tranquillità e siamo arrivati in Hotel che erano quasi le due di notte.
Il giorno dopo eravamo a Douz, nessun problema lungo la strada e calma assoluta anche in città, dove si vedono ancora i danni al distributore Total, qualche vetrina rotta, ma dove tutto funziona normalmente.I miei amici di Douz sostengono che il problema è risolto a seguito dell'intervento degli anziani delle famiglie delle due fazioni in contrasto. Le cause del contrasto? Si potrebbe sintetizzare con la motivazione dell'aggravante dei "futili motivi".
In città non c'è molto movimento, ma c'è comunque un accenno di ripresa del turismo.
Il giorno dopo, avevamo da testare un camion, mi sono spostato verso sud arrivando la sera a Ksar Ghilane dove ho trovato molta gente. C'era un gruppo di francesi di una quarantina di persone tra Quad,moto e auto, ho parlato con Daniel, l'organizzatore, mi ha detto che girano da qualche giorno e non hanno avuto problemi di sorta. C'era un piccolo gruppo di Svizzeri, autorganizzati, sono in giro da una decina di giorni senza alcun problema. La mattina ho trovato a farsi il bagno un gruppo di francesi venuti da Djerba con l'agenzia Marmara, ho parlato con gli autisti e mi hanno detto che loro hanno lavorato poco, ma per tutta l'estate hanno portato gente da Djerba, sopratutto francesi. C'è un camion Liaz da gara cecoslovacco con tutta la squadra che si allena per i rallies.
A Tembain ieri sera c'era un gruppo di circa 80 persone italiane in moto e quad con l'organizzazione di Ciro De Petri e un gruppo di quad tedeschi.
Per il 13 è prevista la Maraton du Chott organizzata da Adriano Zito che mi conferma che gli iscritti non sono numerosissimi ma che la manifestazione si terrà. Per fine mese è confermata la Transfennec, la più grande manifestazione riservata ai quad, l'anno scorso erano più di 200 partecipanti, sempre a fine mese ha confermato il suo viaggio Jacky di Equip'raid,di solito porta un centinaio di persone tra quad, camion e auto.
Vi riferisco queste informazioni che sono tutte acquisite direttamente e cito solo i gruppi o manifestazioni più importanti.
Non traggo conclusioni personali anche perché non voglio entrare nella polemica tra ottimisti e pessimisti e quindi mi limito a raccontare fatti, nei limiti del possibile, scissi dalle opinioni.
Spero che ciò sia utile a chi intende programmare un suo viaggio da queste parti, resto a disposizione di che volesse saperne di più.
Buona sabbia a tutti,

Stefano Fazzini  

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#110133 - 10/05/11 11:40 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Caboverdiano Offline
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Loc: Milano
Stefano

amici del mio gruppo rientrati da pochi giorni
mi confermano la situazione che descrivi.

L'unico problema sembra essere stato l'attesa infinita
per uscire dal porto di Genova per il salone nautico !

Alla faccia della crisi e di chi non riesce ad arrivare a fine mese con le spese.
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#110137 - 10/06/11 02:14 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Caboverdiano]
alpe Offline
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ohh che ottime notizie..
Grazie
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AL

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#110138 - 10/06/11 06:09 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: alpe]
Ezio625 Offline
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La quiete dopo o prima della tempesta?

Ciao Stefano, le tue parole sono rassicuranti,ma a Douz c’è ancora il coprifuoco?..noi scendiamo a fine mese e quello che mi preoccupa maggiormente sono le elezioni del 23 ottobre.Più o meno che clima si respira in questo momento?

Grazie

P.S. Forse ci siamo incontrati nell’ottobre del 2009 al cafe’ du desert(io ero con la ktm 625 e l’altro ragazzo con una bmw x650)

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#110140 - 10/06/11 08:31 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Ezio625]
raskebir Offline
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Magari a fine anno vado a vedere di persona.
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#110145 - 10/07/11 08:39 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
ugo r. Offline
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Loc: rimini
Ieri al TTI ho visitato lo stand istituzionale della Tunisia.
Ho colto ottimismo, superiore a quello dovuto per ruolo e ciscostanza. Sono fiduciosi di poter trasferire maggiore serenità ai potenziali turisti già dopo le ormai prossime elezioni. Il responsabille di CTN mi ha anche, con orgoglio, illustrato il nuovo traghetto , la M/N Tanit, che prenderà servizio la prossima primavera; Si tratta di una moderna nave ancora più capiente della Carthage con oltre 620 cabine, 3.200 passeggeri e oltre 1.000 posti auto ( la Carthage ne ha rispettivamente 2.200 e 660 ).
Ho fatto loro i migliori auguri di meritati successi !
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Ciao Ugo ZC 40

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#110148 - 10/07/11 01:51 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: ugo r.]
gla Offline
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#110167 - 10/08/11 12:17 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
Stefano Laberio Offline

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Stefano Fazzini scrive:

Tutti aspettano le elezioni che si terranno il prossimo 23 ottobre, le aspettano i tunisini, che per la prima volta possono esprimere liberamente la loro intenzione di voto, le aspetta la comunità internazionale per decidere come inquadrare la Tunisia nell'ambito della crisi dei paesi arabi, le aspettano gli investitori per fare le loro scelte economiche e finanziarie,le aspettano gli operatori turistici per programmare le prossime stagioni e infine le aspettano i viaggiatori abituati a mettere le ruote sulla sabbia.
Il 23 saranno eletti i 218 membri della Assemblea Costituente, di cui 19 all'estero, 3 in Italia,che avrà un anno di tempo per varare una nuova costituzione, un nuovo Presidente e un nuovo Governo. La campagna elettorale si è aperta il 1 ottobre e si chiuderà il 21, 48 ore prima della apertura dei seggi. Fino ad oggi tutto si è svolto nella massima tranquillità, le iniziative sono molto numerose perché tanti i partiti in lizza e tanta la voglia di partecipare dei neo-elettori.Le liste devono avere pari candidati donne e uomini e una testa di lista composta di 5 nomi, tre uomini e due donne, gli elettori esprimono solo la preferenza di lista.

Nessun incidente di rilievo segnalato, solo a Sfax pare si divertano a strappare manifesti.

Si è insediata una commissione di 150 osservatori internazionali, il suo capo Michael Gahler si è di recente dichiarato assolutamente ottimista, mentre il capo dell'ISIE ( una commissione indipendente tunisina di supervisione per le elezioni) Kamel Jendoubi ,pur dichiarandosi anche lui ottimista, ha detto che comunque sapranno affrontare qualunque situazione con i giusti mezzi.

Anche a Douz ferve la campagna elettorale, ieri nel souk c'era un comizio della lista locale delle Due Palme, oggi invece ci sarà l'intervento di uno dei partiti laici più importanti "Rassemblement pour la République. Il segratario nazionale si chiama Moncef Marzougi e il suo cognome vi fa capire che le sue origini sono qui a Douz dove la tribù più importante si chiama Marazig.

Approfitto per dire, ai molti che lo chiedono, che non c'è alcun coprifuoco i città e in realtà non c'è mai stato, cioè le autorità militari, al seguito dei recenti incidenti, hanno vietato gli assembramenti e le manifestazioni dal tramonto all'alba, ma la circolazione di persone e mezzi non ha mai subito alcuna limitazione.

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#110175 - 10/08/11 11:49 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
albertone11 Offline
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benissimo. grazie delle info....
partiti islamici ? fanatici religiosi ? c'e' qualche rischio ?
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#110219 - 10/12/11 05:24 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: albertone11]
Stefano Laberio Offline

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Altre news

Ieri sono andato a Kebili per un appuntamento con il Commissario Regionale del Turismo Anouar Chetoui. Annouar occupa questo posto da pochi mesi e ha già avuto il tempo per farsi apprezzare per le sue qualità, non ha nessuna delle caratteristiche del burocrate, al contrario è giovane, dinamico e concreto. Ho già avuto a che fare con lui nel mese di maggio e l'impressione avuta allora è confermata. Lo incontro per diverse cose concernenti la mia attività qui, ma approfitto per sentire da lui qual'è lo stato dell'arte e quali sono le prospettive del turismo sahariano tunisino.
Ci vuole poco per capire che è il suo pane quotidiano perché dispone di tutte le informazioni più aggiornate. Dal primo ottobre più di mille persone hanno soggiornato in zona desertica, parliamo non di alberghi, ma di bivacchi e pernottamenti nei campi fissi di Zemla Labrissa, Ain Essbat, Canp Mars e qualche altro. Mi dice che non sono compresi nel conteggio quelli che purtroppo non domandano nessuna autorizzazione, come accade per tanti gruppi italiani di fuoristrada. Perché tutti quelli che domandano una autorizzazione vengono monitorati e le liste vengono inviate alla guardia nazionale e ai militari i quali insieme hanno ora tre elicotteri in zona e sono in grado di controllare tutta la zona. Mi dice dispiaciuto che molti turisti magari si preoccupano di segnalare nei loro paesi di origine che sono in Tunisia, ma non segnalano alle autorità tunisine che si stanno avventurando nel deserto, se costoro avessero un problema o se non conoscono bene i limiti delle zone di libera circolazione, potrebbero causare danni a se stessi e al turismo sahariano nel suo insieme. Come dargli torto?
Nessuno dei circa mille visitatori ha avuto alcun problema, ne tanto meno nei mesi passati, quindi è ragionevole dire che ci sono buone di condizioni di sicurezza generali.
La zona B, quella sottoposto ad autorizzazione dei militari, cioè da El Borma in giù, è attualmente totalmente chiusa a causa di operazioni conseguenti alla situazione Libica e ai traffici che ne conseguono e rimarrà chiusa fino al 30 Novembre, per ora.
nella zona A le condizioni per circolare restano le stesse che c'erano prima dell'11 gennaio.


Per quanto riguarda il resto, leggevo sui giornali di oggi che tutto si svolge sostanzialmente in maniera corretta anche se non mancano delle sbavature. L'altro giorno la televisione privata Nessma ha proiettato Persepolis, un film franco-iraniano, in cui viene raffigurato Allah con ironia e allora i gruppi più oltranzisti hanno protestato e una piccola minoranza a preso a pietrate le sede di Tunisi della Tv Nessma, ci sono state anche alcune manifestazioni in altre città e la polizia ha arrestato 200 persone.
Alla prossima
SF

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#110221 - 10/12/11 07:36 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Lone Land Offline


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Loc: Italia
Inizialmente inviato da: Stefano

una piccola minoranza a preso a pietrate le sede di Tunisi della Tv Nessma, ci sono state anche alcune manifestazioni in altre città e la polizia ha arrestato 200 persone.
SF

considerato che qui si racconta che "Trecento persone hanno attaccato la nostra sede cercando di incendiarla" e che gli arrestati sono circa 200, mi sembra che la definizione di "piccola minoranza" sia un pò riduttiva \:\(
Tutto l'interessante report di SF d'altronde mi sembra permeato di un fortissimo ottimismo...
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Lone Land
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#110977 - 11/23/11 09:12 PM Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
Stefano Laberio Offline

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Da Douz (Stefano Fazzini)

Oggi tutti i giornali portavano la storica notizia: Riunita, per la seduta di insediamento, l'Assemblea Costituente. Ad un mese esatto dalle prime elezioni libere, un altro storico avvenimento. Qualcuno ha inneggiato alla Seconda Repubblica e altri al Terzo Presidente.
Nella seduta sono stati eletti il Presidente delle Repubblica, Moncef Marzouki, il Presidente del consiglio dei ministri, Hamadi Jebali e il Presidente dellaAssemblea Costituente, Mustapha Ben Jaafar. Tutti e tre hanno subito per anni le angherie di Ben Alì al quale si sono opposti fieramente pagando con la prigione e l'esilio.
I tre sono i rappresentanti dei tre partiti che hanno trovato un accordo di massima, in particolare Jebali del partito islamico moderato, Ennhada, e gli altri due di partiti laici e riformisti.
Oggi avrebbero ratificato anche la nomina dei ministri di un governo provvisorio che dovrebbe restare in carica massimo un anno e mezzo per permettere la stesura della Costituzione e le elezioni legislative.
I discorsi ufficiali sono stati tutti improntati ad un clima di collaborazione e di concordia nazionale e in particolare Ennhada non perde occasione per riaffermare il suo rispetto per i diritti acquisiti e la sua visione tollerante della società. Gli oppositori dicono che questa è solo una facciata e che alla base si fanno ben altri discorsi.
La seduta si è tenuta nella sala che era stata della Camera dei Deputati, al Bardo, ma fuori c'erano qualche migliaia di contestatori, varie anime dell'opposizione che vigila per ottenere il rispetto delle promesse e per tenere vivi i valori della rivoluzione dei gelsomini. Molto presenti le organizzazioni per i diritti delle donne, di Amnesty International e per la laicità dello stato. Gli oppositori più radicali accusano i due laici di essersi venduti al partito islamico, per essere eletti alla carica di Presidenti.
Molti cartelli, molti slogan,molto forza dell'ordine, ma per fortuna nessun incidente.


Il nuovo presidente della Repubblica è originario di Douz, molti sanno che la tribù dominante in città è quella dei Marazhig da cui l'aggettivo Marzouki che è il nome di famiglia del nuovo capo di stato.
In città la cosa è passata abbastanza sotto tono, come spesso accade nella lentezza e sonnolenza dei ritmi locali. Pochi i commenti e sopratutto di ordine campanilistico, in realtà qui in città egli è stato il più votato, ha battuto persino il candidato di Ennhada, infatti Moncef Marzouki ha preso 8323 voti con il 40,64% e Hamadi Jebali 6886 con il 35,21%, caso unico in tutto il territorio nazionale.


A Douz in questo momento non ci sono molti turisti ma pare che per la fine dell'anno gli hotel siano tornati a fare il tutto completo. Qualche gruppo di fuoristradisti ogni tanto si vede, ieri dei tedeschi, oggi degli sloveni e degli austriaci, alla Maison abbiamo avuto per qualche giorno due coppie di francesi.
In città si cominciano a sentire i preparativi per il Festival delle Oasi che si terrà dal 22 al 26 dicembre, la data è sicura ma il programma ancora in gestazione.


alla prossima


Stefano Fazzini

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#111077 - 11/29/11 04:41 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
gla Offline
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/29/news/tunisi-25789742/?ref=HRER1
Per i turisti sarei abbastanza ottimista, ma non sembra( purtroppo..) che la situazione tunisina sia migliorata per le tunisine..
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#111089 - 11/29/11 08:50 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
Bardo Offline
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Ciao a tutti, io con un gruppo di amici, 4 macchine partiamo sabato per la Tunisia destinazione ainouadete. Visto che la nave della grandi navi sembra partire alle 18 da Genova, qualcuno conosce qualche albergo "serio" con parcheggio custodito zona Sfax (dove finisce autostrada) per dormire domenica notte?
Grazie a tutti

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#111091 - 11/29/11 09:03 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Bardo]
raskebir Offline
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Il Tamaris di Mahres, è poco più in giù.
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#111092 - 11/29/11 09:07 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Bardo]
p.ezio Offline
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Non ti conviene trovare qualcosa di più vicino?
Se arrivi domenica alle 18, due-tre ore (così man detto) per sbarcare, poi un 3 ore di viaggio, arrivi verso mezzanotte.

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#111093 - 11/29/11 09:16 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: p.ezio]
Bardo Offline
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Dalle notizie che abbiamo avuto le pratiche si sono snellite, c'e molta meno gente, volevamo portarci un po' avanti con la strada ma vista la situazione volevamo guidare solo in autostrada. Cmq vedremo il da farsi quando saremo la e' solo che se qualcuno aveva qualche dritta intanto ce la segnavamo...

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#111094 - 11/29/11 09:34 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Bardo]
p.ezio Offline
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Io parto fra un mese ma ti posso assicurare che per quel periodo le navi sono quasi piene. Ho già prenotato una stanza ad Hammamet per una notte. Parcheggio privato piscina coperta (non che ci serva) ecc... 18 €.

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#111096 - 11/29/11 09:51 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: p.ezio]
Bardo Offline
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Ad hamamet ho vari indirizzi grazie, ma sai visti gli ultimi eventi a me hanno detto che non ce moltissima gente. Sul forum scrivevano che a douz i fuoristrada dei turisti si contano sulle dita di una mano......ormai manca poco...staremo a vedere.
Grazie Cmq a tutti

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#111103 - 11/30/11 11:13 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Bardo]
OTTOVOLANTE Offline
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Ciao, visto lo scarsissimo turismo di questi ultimi tempi molte strutture sono chiuse e quindi consiglierei di telefonare prima per avere notizie certe e soprattutto aggiornate. Personalmente stò cercando un'hotel a Kairouan in alternativa al Continental che è chiuso, qualcuno a dei suggerimenti? Grazie

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#111104 - 11/30/11 11:50 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Bardo]
TuaregWind Offline
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Ciao a tutti, io con un gruppo di amici, 4 macchine partiamo sabato per la Tunisia destinazione ainouadete. Visto che la nave della grandi navi sembra partire alle 18 da Genova, qualcuno conosce qualche albergo "serio" con parcheggio custodito zona Sfax (dove finisce autostrada) per dormire domenica notte?
Grazie a tutti


Se non vuoi arrivare a Sfax puoi fermarti a El Djem, abbiamo recentemente scoperto l'hotel Ksar El Djem che e' carino e abbastanza economico. Esci dall'autostrada a el Djem e prendi la statale verso nord in direzione sousse (tunisi), al km 4 sulla destra c'e' l'hotel. Attento see ci passi di notte non lo vedi perche' ha un grosso cancello di ferro chiuso (ma se bussi c'e' il guardiano che dorme al cancello) e il muro di cinta di pietra alto piu di 2 metri e stà un po' isolato fuori dal paese. Puoi dormire in camera o nel grande giardino con la tua tenda/maggiolina, e non si mangia male...
http://www.trivago.co.uk/el-djem-139111/hotel/ksar-el-jem-1406188
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#111121 - 11/30/11 09:28 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: TuaregWind]
Bardo Offline
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Grazie per la dritta.

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#111172 - 12/02/11 11:48 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: OTTOVOLANTE]
TuaregWind Offline
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Ciao, visto lo scarsissimo turismo di questi ultimi tempi molte strutture sono chiuse e quindi consiglierei di telefonare prima per avere notizie certe e soprattutto aggiornate. Personalmente stò cercando un'hotel a Kairouan in alternativa al Continental che è chiuso, qualcuno a dei suggerimenti? Grazie


A Kairouan se non avete troppe pretese, c'e' anche l'hotel Amina, arrivando da nord lo trovi a sx sulla strada prima della città. Solito parcheggio recintato per chi vuole dormire in maggiolina o hotel. Scorso anno uno del ns gruppo e' riuscito a piazzare la tenda sul cemento del parcheggio :-)
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#111175 - 12/02/11 12:31 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: TuaregWind]
raskebir Offline
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Sono stato parecchie volte all'Amina, non è male ed è facile da trovare, non manca nulla di quello che può servire a chi va in cerca di sabbia e non di idromassaggi.
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#111904 - 12/28/11 03:10 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Lumacher Offline
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All'hotel Amina ci siamo stati lo scorso anno e posso dire che è addirittura di lusso, rispetto alla media.
Ottime stanze ( grandi e con bagno eccellente ) ed anche la cena che abbiamo consumato è stata eccellente.

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#111955 - 12/31/11 03:55 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Lumacher]
Stefano Laberio Offline

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#113572 - 04/08/12 07:27 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: MarS]
right_revenge Offline
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ho letto, copio e incollo

Tunisia: due giovani condannati a pesanti pene per blasfemia

Il 28 marzo, un tribunale tunisino ha condannato per blasfemia Ghazi Beji e Jaber Mejri a sette anni e mezzo di carcere e con una multa di 1200 dinari tunisini (~ € 600) per attacco all'ordine pubblico e alla moralità.
Mejri, un insegnante di lingua inglese, è attualmente in custodia cautelare a seguito della condanna e Beji, un ragazzo di 27 anni, ingegnere di biotecnologie alimentari è stato condannato in contumacia perché fuggito in Grecia per chiedere asilo e protezione presso le organizzioni sui diritti umani.

I due giovani sono stati condannati perché hanno caricato su internet due manoscritti dove si criticava l'Islam. Beji ha scritto un libro intitolato Wahm al Islam (l'illusione dell'Islam), mentre Mejri ha intitolato il suo libro "Terra oscura". Entrambi i libri contengono caricature sulla figura del Profeta Maometto, che sono considerate blasfeme e offensive per la maggioranza dei musulmani.

In un'intervista a Tunisia Live, Beji che si definisce ateo, ha così commentato la questione: "Ho scritto il mio libro per esprimere la mia opinione circa l'Islam e per svelare come Maometto ha sposato Aicha quando aveva 6 anni e altre verità. Dopo la Rivoluzione, nel marzo 2011, mi sono detto: Tunisia è un paese libero e democratico ora, e avrei dovuto provare a pubblicare il mio libro. Ho contattato alcuni editori di libri in Mahdia, ma tutti rifiutarono di pubblicarlo. Così ho deciso di caricarlo su 4shared.com".

Il libro "Terra Oscura" di Mejri divenne molto controverso in Mahdia - città dove risiedono i due giovani - per come l'autore aveva osato immaginare un tunisino salafita come una scimmia, la caricatura ha scatenato l'ira della comunità salafita la quale ha minacciato di versare acido in faccia a Mejri. Mejri avrebbe espresso simpatia anche nei confronti di Israele e del premier israeliano Netanyahu (sic!).
Mejri è stato messo in custodia dalle autorità per proteggerlo dalla comunità salafita. La tecnica che essi hanno usato è stata ingannevole poiché subito dopo è stato arrestato e processato.

Il rappresentante di Human Rights Watch in Tunisia, Emna Galeli, ha detto che l'organizzazione ha condannato la sentenza e lo ha considerato "un attacco alla libertà di espressione e libertà di credo." Ha espresso altresì preoccupazione per come la religione viene utilizzata per imporre un nuovo tipo di censura.

In Tunisia, l'Islam è tornato ad essere una linea rossa su una popolazione di maggioranza musulmana, dove la censura sta assumendo toni religiosi.

Hanno osato criticare l'islam. La notizia è da due giorni che circola ma i blogger italiani e media non ne hanno parlato.
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#113574 - 04/08/12 09:14 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: right_revenge]
onurb55 Offline
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durante il fascismo in Italia, usavano mettere in galera per qualche giorno i "sospetti sovversivi" (antifascisti), residenti in una certa zona, quando qualche ras andava in visita in quella zona....a volte poi, non uscivano più.

La Tunisia "democratica" sta facendo la stessa cosa?
Quel farabutto che la governava prima l'hanno fatto giustamente fuori, ma ora?

Non mi pare che in quel paese abbiano imboccato la strada giusta.

saluti. Bruno

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#113576 - 04/08/12 10:27 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: onurb55]
Rubylove Offline
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Certo che il rischio dell'integralismo c'è anche da quelle parti, spero proprio di no sarebbe un passo indietro terribile per quel paese, certo però che va considerato che forse se l'è un pò cercata, in un paese mussulmano fare le caricature di maometto o in qualche modo dissacrarlo e farne sberleffi.. avete presente dove abitiamo noi? nonostante tutto quello che accade nel clero (non credo che debba spiegarvelo io) cosa succede quando si accusa o si svelano faccende incoffessabili sullo stesso? be qui non ti mettono in galera quelle persone (e non è detto) la ancora sì, per certi cambiamenti ci vuole tempo, non si può pensare che la rivoluzione dei gelsomini abbia cambiato una cultura millenaria fatta di tante ipocrisie falsità, caste, privileggi, bigottismo e altro, però forse da loro i preti difficilmente sono pedofili qui in occidente invece?

adesso se mi bannate potete anche farlo ma tanto lo ha ammesso anche il papa no? solo che i comuni mortali con quel vizietto si fanno la galera e loro chiedono perdono al signore
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#113577 - 04/08/12 11:44 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rubylove]
right_revenge Offline
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"forse se l'è un pò cercata"

che delusione
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#113578 - 04/09/12 12:30 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: right_revenge]
right_revenge Offline
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ho qualche amico che tornato di recente dalla Tunisia mi dice non essersi accorto di nulla dell' accaduto recente

l' ultima volta per me e' stato il 2009
spero poterci tornare presto, e poter apprezzare i cambiamenti costati lacrime e sangue innocente
di tunisini che non penso " se la siano cercata " perche' hanno chiesto dignita' e rispetto al tiranno.

e poi non sta scritto da nessuna parte che dopo ben ali ci debba essere al quaeda
a mortificare le legittime aspirazioni di quel popolo
e men che mai auguro loro di ritrovarsi preti pedofili sull' uscio di casa...
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#113579 - 04/09/12 12:13 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: right_revenge]
Rubylove Offline
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e dai con la retorica!



Edited by Rubylove (04/09/12 12:13 PM)
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#113582 - 04/09/12 01:41 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rubylove]
right_revenge Offline
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Loc: Savigliano
:-) quale rretorica ? forse la tua sui preti ???

va bene cosi', non importa...

ciao !
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#113585 - 04/09/12 10:37 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: right_revenge]
Rubylove Offline
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"stai fa tutto da solo" ma se ti fermi un'attimo capisci che la penso come te, ho solo detto che è difficile far cambiare le masse in un anno, la rivoluzione dei gelsomini non l'anno fatta il 100% dei tunisini e forse non l'hanno neanche condivisa tutti, sicuramente forze reazionarie (militari, ex politici riciclati anti Ben Alì, rivoluzionari dell'ultima ora che si vogliono spartire la torta, integralisti islamici) tenteranno sicuramnete di ostacolare quello che per te (e anche per me)è il sacrosanto sviluppo democratico di questo paese, ecco perchè affermo che forse è stato incauto ad usare la satira politica e la dissacrazione in un paese dove certe cose non si toccano, forse sarebbe stato più utile alla causa con un atteggiamento più soft, insommafanno gli emancipati ma non lo sono, io la vedo così
per la retorica se certe pratiche dei preti sono retorica allora ti interessa solo la crescita democratica dei paesi lontani dal nostro che a mio parere è poco distante da quelli (anche geograficamente)
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#117486 - 01/27/13 08:19 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Rubylove]
Marco Fiaschi Offline
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Mi sembra che, dopo la primaverea, in tunisia invece dell'estate arrivi l'inverno:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/...e-_8142486.html
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#117490 - 01/27/13 02:03 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Marco Fiaschi]
raskebir Offline
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Di male in peggio....
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#117495 - 01/27/13 08:39 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
supertomb Offline
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speriamo a maggio di poter scendere giu'----

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#117497 - 01/27/13 10:37 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: supertomb]
raskebir Offline
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Io ci vado fra un paio di settimane..., speriamo in bene.
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#117749 - 02/08/13 07:07 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
marko Offline
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Io ci vado fra un paio di settimane..., speriamo in bene.


ras partito?
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Saluti Marco

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#117750 - 02/08/13 10:02 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
raskebir Offline
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Io ci vado fra un paio di settimane..., speriamo in bene.


ras partito?


Dovrei partire il 23, adesso vediamo l'evolversi della cose nei prossimi giorni per valutare a ragion veduta la situazione.
Poi dipende anche da sempre possibili defezioni di equipaggi che potrebbero rendere non fattibile il viaggio.
Speriamo. Avrei proprio voglia di sabbia.
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#117751 - 02/09/13 08:14 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: raskebir]
Luigi1 Offline
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Le intenzioni del capo del governo sono segnali distensivi. Le opposizioni manifestano e manifesteranno con più tenacia cavalcando l'onda del "martirio".
I disperati, i facinorosi e i delinquenti che approfittano del caos per fare i loro comodi si sono in parte già sfogati.
Mi aspetto a breve "la calma dopo la tempesta".


.... e poi a marzo devo scandere!!!!
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Luigi - http://www.dunaferma.com -

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#117752 - 02/09/13 09:03 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Luigi1]
loziorso Offline
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http://www.ilgiornale.it/news/esteri/tunisi-caccia-ai-politici-non-islamici-883903.html

[]in Tunisia la violenza è aumentata polarizzando la nazione in uno scontro politico tra islamisti e gruppi non religiosi: tanto che ieri sera un altro politico dell'opposizione, Ahmed Nejib Chebbi, il fondatore del Partito Democratico Progressista, è stato aggredito dai salafiti.[]

la caccia continua
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Saluti da Giancarlo www.Loziorso.TK

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#117785 - 02/10/13 09:23 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: loziorso]
supertomb Offline
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Inizialmente inviato da: loziorso
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/tunisi-caccia-ai-politici-non-islamici-883903.html

[]in Tunisia la violenza è aumentata polarizzando la nazione in uno scontro politico tra islamisti e gruppi non religiosi: tanto che ieri sera un altro politico dell'opposizione, Ahmed Nejib Chebbi, il fondatore del Partito Democratico Progressista, è stato aggredito dai salafiti.[]

la caccia continua


speriamo gli passi presto,ma non ne sono per niente sicuro....

@lo zio orso,bel sito il tuo

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#117847 - 02/16/13 11:26 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: supertomb]
marko Offline
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http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizi...no_8254087.html

qualche TO e' partito oggi, pare tutto tranquillo
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Saluti Marco

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#117852 - 02/17/13 01:50 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Def200 Offline
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se continuate ad apprendere le "notizie" dalla stampa italiana non partirete mai
oggi c'è stata una manifestazione indetta da Ennahda a sostegno della legittimità dell'Assemblea Costituente e del governo
Ecco come viene riportata la notizia dalla stampa italiana
http://www.lettera43.it/cronaca/tunisia-un-milione-in-piazza-per-ennahda_4367584223.htm
provate a cercare sui media tunisini e francesi di che cifre in realtà si è trattato e ci sono pure dei video in rete
Andrea da Tunisi

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#117853 - 02/17/13 10:50 AM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
frenesia Offline
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Inizialmente inviato da: Def200
.......provate a cercare sui media tunisini e francesi di che cifre in realtà si è trattato e ci sono pure dei video in rete
Andrea da Tunisi


Se posti qualche link di media tunisini, a prescindere da questa notizia, credo sia cosa gradita a molti (per me lo è sicuramente)... trovo piacevole e giusto spaziare tra varie fonti, quantomeno uno ha maggiori possibilità di farsi un proprio "punto di vista"...
grazie


Edited by frenesia (02/17/13 10:52 AM)

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#117855 - 02/17/13 12:50 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: frenesia]
Marco Fiaschi Offline
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Questo potrebbe essere uno:
http://jafri.co/UrebgO
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Marco, iNeolitico superiore

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#117857 - 02/17/13 01:27 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Marco Fiaschi]
Def200 Offline
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#117858 - 02/17/13 01:32 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
dicci del200, stiamo a casa o partiamo?
un amico e' partito ieri, e non ha notato casini particolari adottando le solite precauzioni del caso..ora e' giu', torna settmana prossima e sentiro' le sue impressione...purtroppo e' stato bannato dal forum pertanto non potra' dare il suo contributo.
altro amico italiano che fa base in tunisia ci dice di stare a caa che non e' aria...
io sono di solito ottimista e spero di azzeccare la "finestra" di tranquillita'
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Saluti Marco

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#117859 - 02/17/13 01:53 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
Def200 Offline
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Marko io non posso assumermi la responsabilità di dirvi se partire o meno, ognuno ha il proprio metro di giudizio e di valutazione dei "rischi". Ho un gruppo di amici italiani (quasi 30 macchine) che dovrebbe venir giu' a fine aprile ed anche nei loro confronti non me la sento di assumermi tale responsabilità. Io da parte mia non ho alcun problema a girare per la tunisia tanto meno scendere al sud. La situazione non è delle migliori questo è innegabile e le prospettive non sono certo rosee ma io ho vissuto anche i giorni della rivoluzione del 2011 ed il 15 gennaio ero in giro per le strade di Bizerte e Tunisi, conosco i tunisini, so che non è nel loro interesse infastidire lo straniero ma le teste calde purtroppo ci sono sempre ed in questo momento d'incertezza e rabbia per la condizione economica in cui versa il paese il rischio che qualcuno possa farsi prendere la mano è concreto, non sarei onesto a riconoscerlo. Sicuramente i francesi corrono qualche rischio maggiore rispetto a noi italiani ma al momento quanti episodi contro gli stranieri si sono registrati? da quanto ne so nessuno, eppure in Tunisia vivono e lavorano parecchi europei

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#117860 - 02/17/13 02:06 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
chiaro, sono daccordo con te.
Serve corretta pianificazione (evitando i posti a rischio) conoscenza del territorio per crearsi vie di fuga, un po' di culo...e sono felice di avere la conferma che i turisti non sono presi di mira.
ero li anche io nella "primavera araba" entrato a nefta dall'algeria il 16gennaio, nessuno ci ha torto un capello anche se non eravamo cosi tranquilli...
sono ancora a oltre un mese dalla partenza..vedremo gli sviluppi. Intanto ogni notizia e' ben accetta
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Saluti Marco

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#117861 - 02/17/13 02:07 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: marko]
loziorso Offline
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Loc: Foresta dei Fossili di Genova
http://www.voltairenet.org/article177350.html

anche i media spagnoli aprofondiscono di piu di quelli italiani

in questo video parlano dei tunisini che sono reclutati nelle moschee tunisine in mano ai salafiti per combattere in siria.
probabilmente i salafiti vogliono prendere due piccioni con una fava.
Plagiano i solo compaesani per farli combattere contro il regime sciita siriano e otterranno anche che i superstiti che torneranno in tunisia saranno degli eroi... ma!
ARMATI e addestrati alla guerra
molto utili per rovesciare la pseudo-democrazia che c'è ora in tunisia e istituire lo sceiccato tanto amato e richiesto dai salafiti tunisini
un po quello che volevano fare in mali solo che in mali ci sono ricchezze minerarie che fanno gola a molti
ma in tunisia non c'è nulla e probabilmente non interverra nessuno dei poteri occidentali per "aiutare" i poveri civili tunisini oppressi ^_^
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Saluti da Giancarlo www.Loziorso.TK

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#117862 - 02/17/13 02:10 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: loziorso]
loziorso Offline
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#117864 - 02/17/13 02:37 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: loziorso]
gla Offline
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"Un crescente numero di giovani tunisini, reclutati dagli islamisti radicali, e finanziati e armati dai servizi speciali di Stati Uniti, Francia, Qatar e Regno Unito, si trova in Siria, dove rafforzano i Contras nel tentativo di porre fine allo stato siriano."
Continuo a non capire il perchè il mondo occidentale prosegue a finanziare ed armare gli integralisti.
Idiozia non penso, quale diavolo sarà la motivazione?
E nel "dettaglio" della situazione siriana, perchè mai stiamo sostenendo i contras? motivi umanitari? cos'è una barzelletta?
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#117867 - 02/17/13 05:27 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: gla]
Def200 Offline
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http://www.ossin.org/qatar/emiro-qatar-wahabismo-saudita-mohamed-abdelwahhab.html

forse questo articolo puo' fornirti un quadro piu' ampio, nell'ottica di una lotta interna tra gli stessi movimenti islamisti

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#117869 - 02/17/13 08:39 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Def200]
marko Offline
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grazie della segnalazione.
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#118690 - 04/26/13 01:13 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: bjdemolition]
Stefano Laberio Offline

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Corrado e Susanna sono alle 'prese' con la loro prima Tunisia, in moto.

Se volete seguirli cliccate sulla loro pagina SPOT



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#118691 - 04/26/13 01:30 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: Stefano Laberio]
loziorso Offline
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Loc: Foresta dei Fossili di Genova
In questo articolo c'è un intervista tradotta in italiano ad un salafita tunisino che spiega come lo è diventato e cosa sia il salafismo in tunisia
http://www.osservatorioiraq.it/salafismo-in-tunisia-intervista-a-un-membro-di-ansar-al-sharia1
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#118725 - 04/27/13 08:23 PM Re: Viaggio nella Tunisia dopo la Rivoluzione [Re: loziorso]
marko Offline
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Loc: lago maggiore
lettura interessante zio orso, chiaramente di parte....infatti non chiarisci affatto i limiti imposti dei salafiti e le sue restrizioni...poi per noi sarebbero ''restrizioni'' mentre per loro solo normale prassi...
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Saluti Marco

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