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#105954 - 01/27/11 12:31 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: RC4X4]
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Senior
Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
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Infatti oggi ho ricevuto il bonifico di GNV dell'intera quota pagata per il biglietto di ritorno. Un avviso sempre di GNV via mail dove si scusano per il disagio arrecatomi, ma tale tratta pare che sia stata cancellata dalla Farnesina, loro erano pronti al porto per salpare. Che poi la farnesina abbia contattato Grimaldi....questo è solo una supposizione che "arieggiava" in nave
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Saluti Marco
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#105956 - 01/27/11 01:04 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: marko]
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Senior
Registered: 06/04/06
Posts: 309
Loc: Reggio Calabria
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con te sono stati più veloci, a me ancora nada...
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RC4X4
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#106005 - 01/29/11 06:37 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: RC4X4]
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Member
Registered: 06/16/02
Posts: 93
Loc: Treviso
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Sono in partenza per la Tunisia il 9 febbraio,avete notizie fresche di qualcuno che è rientrato questa settimana o che deve partire? Siamo in contatto con Marino Zecchini che ci dice che al momento le cose sono stabilizzate e tolta Tunisi la situazione interna è OK, ma se qualcuno è rientrato non sarebbe male avere impressioni "fresche".
Edited by MarS (01/29/11 06:38 PM)
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#106006 - 01/29/11 09:35 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: MarS]
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Junior Member
Registered: 07/26/10
Posts: 11
Loc: Modena - Italia
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Sono tornato dalla Tunisia la scorsa settimana con un gruppo di amici, entrando dalla frontiera algerina di Taleb Larbi.
La situazione era abbastanza tranquilla ma certamente non "normale": numerosi erano i posti di blocco e i conseguenti controlli. I militari si limitavano a chiedere dov'eravamo diretti, scambiavano qualche battuta sorridendo e ci auguravano buon viaggio.
Appena arrivati a Douz, la cittadina - solitamente molto animata - appariva quasi deserta: negozi e ristoranti chiusi, la piazza vuota. Ma già al mattino successivo si respirava un'aria diversa, molti esercizi pubblici e commerciali avevano regolarmente aperto e gli esercenti avevano una grande voglia di parlare, di dire che quanto era successo non riguardava i turisti ma era solo una questione interna, e che i visitatori erano i benvenuti e non avevano niente di cui avere paura. Comprensibilmente i tunisini temono che il turismo, una delle voci più rilevanti nell'economia del loro Paese, possa subire un tracollo in seguito ai recenti avvenimenti.
Lungo la strada verso nord si notavano le tracce di sbarramenti e pneumatici dati alle fiamme. Al centro di alcune rotonde presso le principali città stazionavano carri armati e mezzi blindati ma, a parte questo, l'atmosfera non appariva particolarmente tesa o pericolosa. Il coprifuoco, inizialmente in vigore dal tramonto all'alba, diveniva ogni giorno più breve, e talvolta non veniva rigidamente osservato (a Matmata ho visto alcuni giovani del villaggio che passeggiavano tranquillamente per le strade e, addirittura, un'auto che transitava senza problemi).
Una conseguenza della rivoluzione tunisina è stata la scomparsa della Polizia dalle strade; molti postazioni di questo corpo erano state date alle fiamme (per esempio a Douz, in prossimità della zona turistica, e a Tunisi nella zona portuale; anche del posto di controllo all'uscita autostradale di Hammamet sud non restavano che poche tracce bruciacchiate). La funzione di mantenere l'ordine pubblico attualmente viene svolta dall'esercito. Per finire, le funzioni assolte di solito da funzionari doganali in divisa, al porto di La Goulette erano svolte da personale in abiti civili e duravano pochi minuti.
La situazione della Tunisia non è ancora del tutto stabile, ma mi sentirei d'incoraggiare quanti vogliono visitare quel Paese al quale mi sento legato e che merita fiducia. Auguro quindi buon viaggio a chi si appresta a visitarla e, ancor più, al popolo tunisino.
Bruno P.
Dall'anteprima noto che le lettere accentate non vengono correttamente visualizzate. Scusatemi, ma non so come rimediare all'inconveniente.
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#106007 - 01/29/11 09:36 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: MarS]
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Junior Member
Registered: 07/26/10
Posts: 11
Loc: Modena - Italia
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Sono tornato dalla Tunisia la scorsa settimana con un gruppo di amici, entrando dalla frontiera algerina di Taleb Larbi.
La situazione era abbastanza tranquilla ma certamente non "normale": numerosi erano i posti di blocco e i conseguenti controlli. I militari si limitavano a chiedere dov'eravamo diretti, scambiavano qualche battuta sorridendo e ci auguravano buon viaggio.
Appena arrivati a Douz, la cittadina - solitamente molto animata - appariva quasi deserta: negozi e ristoranti chiusi, la piazza vuota. Ma già al mattino successivo si respirava un'aria diversa, molti esercizi pubblici e commerciali avevano regolarmente aperto e gli esercenti avevano una grande voglia di parlare, di dire che quanto era successo non riguardava i turisti ma era solo una questione interna, e che i visitatori erano i benvenuti e non avevano niente di cui avere paura. Comprensibilmente i tunisini temono che il turismo, una delle voci più rilevanti nell'economia del loro Paese, possa subire un tracollo in seguito ai recenti avvenimenti.
Lungo la strada verso nord si notavano le tracce di sbarramenti e pneumatici dati alle fiamme. Al centro di alcune rotonde presso le principali città stazionavano carri armati e mezzi blindati ma, a parte questo, l'atmosfera non appariva particolarmente tesa o pericolosa. Il coprifuoco, inizialmente in vigore dal tramonto all'alba, diveniva ogni giorno più breve, e talvolta non veniva rigidamente osservato (a Matmata ho visto alcuni giovani del villaggio che passeggiavano tranquillamente per le strade e, addirittura, un'auto che transitava senza problemi).
Una conseguenza della rivoluzione tunisina è stata la scomparsa della Polizia dalle strade; molti postazioni di questo corpo erano state date alle fiamme (per esempio a Douz, in prossimità della zona turistica, e a Tunisi nella zona portuale; anche del posto di controllo all'uscita autostradale di Hammamet sud non restavano che poche tracce bruciacchiate). La funzione di mantenere l'ordine pubblico attualmente viene svolta dall'esercito. Per finire, le funzioni assolte di solito da funzionari doganali in divisa, al porto di La Goulette erano svolte da personale in abiti civili e duravano pochi minuti.
La situazione della Tunisia non è ancora del tutto stabile, ma mi sentirei d'incoraggiare quanti vogliono visitare quel Paese al quale mi sento legato e che merita fiducia. Auguro quindi buon viaggio a chi si appresta a visitarla e, ancor più, al popolo tunisino.
Bruno
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#106008 - 01/29/11 10:44 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: Bruno Pelligra]
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Senior
Registered: 06/04/06
Posts: 309
Loc: Reggio Calabria
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La situazione della Tunisia non è ancora del tutto stabile, ma mi sentirei d'incoraggiare quanti vogliono visitare quel Paese al quale mi sento legato e che merita fiducia. Auguro quindi buon viaggio a chi si appresta a visitarla e, ancor più, al popolo tunisino.
ma dico!!! ...come si può augurare buon viaggio a chi dovrebbe andare in un paese dove non più tardi di ieri pomeriggio ci sono state altre 6 persone morte (la stampa e i Tg parlano solo di feriti) facendo salire il conto delle vittime a 100. Personalmente scoraggio chiunque voglia intraprendere un viaggio in Tunisia in questi giorni, il popolo tunisino sta pagando un prezzo molto alto per essersi ribellati con coraggio e dignità, la speranza è che tutto si sistemi al più presto per non danneggiare anche la fiorente economia turistica.
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RC4X4
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#106020 - 01/30/11 02:14 PM
Re: Notizie su crisi in Tunisia!
[Re: Maurizio Dall'Oglio]
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Senior
Registered: 01/16/02
Posts: 967
Loc: Modena
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Comunque mi pare che le notizie che arrivano dalla Tunisia siano incoraggianti....e certamente una Tunisia senza turisti è una Tunisia alla fame quindi è bene che vadano alle elezioni in modo pacifico. In Algeria ci sarà un importante sciopero generale il 12 Febbraio per chiedere la fine dello stato di emergenza (dura dal 1993)e un cambiamento radicale di governo.... Forse è un nuovo inizio anche li Sable se aspetti che la situazione si sistemi e si consolidi in Nord Africa forse non ti bastano altre 2 vite...non credi?
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enrico
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