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#102584 - 06/06/10 10:10 PM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: marko]
Angelo600 Offline
Senior

Registered: 11/19/04
Posts: 594
Loc: Triuggio (MB)
Non sono espertissimo, ma che io sappia le bussole nautiche hanno dei magneti per la compensazione, quelle elettroniche già nel 1986 avevano il sensore separato da posizionare opportunamente fuori dal veicolo, avevano cominciato ad usarle alla Parigi-Dakar. Poi andavano fatti i famosi girobussola. Ne montai una sul parafango anteriore dell'XT 600 e un'altro sulla cabina di un vecchio Unimog a benzina(!!) e funzionava bene. Ricordo che con bussola e carta IGN abbiamo fatto Bordj Moktar - Tamanrasset "sbagliando" di soli 2 km il contatto con il goudron.

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#102587 - 06/06/10 11:04 PM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: Angelo600]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
si e' vero c'e' la vitina per la compensazione, ma cmq non e' semplice tararle, almeno per me
_________________________
Saluti Marco

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#102588 - 06/06/10 11:56 PM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: onurb55]
RAY Offline
Utente Bannato

Registered: 12/24/07
Posts: 123
[quote=onurb55] ..........io prediligo di gran lunga i viaggi intesi come conoscenza di luoghi, genti e natura,piuttosto che percorsi impegnativi che,se trovo, non disdegno affatto.Le dune se ci sono le faccio,altrimenti non mi importa.All'epoca con una peugeot o renault 4,andavi solo fino a Tam. Pero' l'asfalto non c'era per nulla, ..... ma,tanto per farmi comprendere,sottolineo che mi rattristano tanto le dune tunisine.......

non potevi centrare meglio lo spirito che mi pervade; penso che con gli ultimi fatti di questi anni, vedi rapimenti, omicidi in posti come mali niger mauritania, si sia chiusa per sempre una fase del viaggiare liberi materialmente e spiritualmente nel deserto del sahara. un viaggio con TO o con guide locali, non ha nulla a che vedere con i viaggi che negli anni 80 facevo proprio con le r4 piuttosto che con i 504, ma anche piu tardi gia con un vecchio land..... ricordo un viaggio in libia, all'epoca non necessitava la guida tranne che per fare la pista gadames ghat, ma no testa dura dopo esserci fatti sequestrare per tre giorni il passaporto e dopo aver promesso che ci saremmo diretti altrove, prendemmo direzione dari e poi dopo 200 km giu' verso le rosse dune dell'erg d awbari.... non era per fare i furbi ma per sentirsi liberi, perche' non c'e' niente di piu' bello che starsene 15-20 giorni nella ful immersion del deserto a girare cosi' tanto per girare o per raggiungere una meta senza toccare una pista o a cercare qua e la le kaima dei pastori per portare loro un sacco di sale e stare una notte con loro. Purtroppo e' finito tutto cio'. Ovunque necessita una guida e dove ancora non e' cosi' hanno talmente dato fiato alle trombe dell'odio e dell'integralismo che non si potra' piu' fare un viaggio con il cuore leggero come necessitano questi tipi di viaggio. Era bellissimo specialmente dopo l'avvento dei gps, magari viaggiavi tutto il mattino e poi nella "pausa spuntino" una consultazione all'atrezzo, due croci sulla carta e poi decidevi "ma si dirigiamoci la...." poter sapere sempre dove sei e' proprio una gran bella sensazione, ma oggi quando sei in pieno deserto e lontanissimo vedi un polverone, magari dei fari che lampeggiano, cominci a chiederti "avranno bisogno d'aiuto? o vogliono rapinarmi o rapirmi o sgozzarmi come un'infedele" e allora il tuo gps non serve piu' a un bel niente
quando penso a tutto questo mi si strappa il cuore, e cerco qualche altra emozione ma sono sicuro che non saranno piu' forti come quelle dell'ascoltare il silenzio del deserto sulle dune di rebiana
ciao dario

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#102589 - 06/07/10 12:13 AM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: marko]
RAY Offline
Utente Bannato

Registered: 12/24/07
Posts: 123
Inizialmente inviato da: marko
....
quello che e' cambiato veramente sono gli itinerari suprattutto fuoripista, gli attraversamenti di erg...ai laghi libici con una pegeout non ci vai, ma non credo nemmeno sulla Gara Kranfussa...



ti cito solo due crociere la citroen e la berliet, oggi un qualsiasi gruppo di ben affiatati desertofili potrebbe ripercorrere queste crociere grazie alla tecnologia ed ai mezzi, allora solo delle grandi organizzazioni potevano impegnarsi in mesi di viaggio quindi in sostanza non sono gli itinerari ad essere cambiati ma i mezzi e la tecnologia

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#102594 - 06/07/10 08:48 AM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: RAY]
ugo r. Offline
Senior

Registered: 02/20/05
Posts: 917
Loc: rimini
Infatti.
Sulla prudenza siamo ovviamente tutti d'accordo. Anche sui rudimenti dell'orientamento ( se non altro per aumentare il divertimento e coinvolgimento anche del passeggero ), ma non possiamo fingere che non esistano i GPS ed i telefoni satellitari e che il loro impiego abbia dato una svolta rdicale al modo di viaggiare nel sahara e non solo.
_________________________
Ciao Ugo ZC 40

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#102597 - 06/07/10 10:15 AM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: ugo r.]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
sulla vicenda Manuel ne sa molto Renato, erano assieme prima che Manuel si separasse da lui per andare con il tedesco..non ricordo il motivo....Ricordo che si conoscevano, abitavano non troppo lontano, solo che non ricordo se sono partiti assieme o si sono trovati giu'.
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Saluti Marco

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#102598 - 06/07/10 10:23 AM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: marko]
Alfredo Crivelli - Milano Offline
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Registered: 12/17/01
Posts: 1887
Loc: Milano
A memoria, perchè non ho con me il libro, Manuel aveva conosciuto sulla nave un gruppo di motociclisti italiani che andavano direttamente su Djanet.
Dopo avere perso il primo compagno per problemi al visto e il secondo per la rottura della forcella ha chiesto a quest'ultimo un modo veloce per arrivare a Djanet e cercare di ritrovare i motociclisti conosciuti in nave.
Il tedesco gli ha tracciato un disegnino, che è riportato sul libro, su dove lasciare la pista di Amguid per arrivare a Kranfoussa e da lì Illizi e poi Djanet.
Quindi la scelta di prendere quella pista è stata una sua decisione e non un errore di navigazione.
Il guasto, il periodo caldo e con scarsa presenza di turisti e il fatto di essere da solo hanno fatto il resto.

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#102599 - 06/07/10 10:45 AM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: Alfredo Crivelli - Milano]
marko Offline
Senior

Registered: 12/17/01
Posts: 3594
Loc: lago maggiore
Renato viaggiava solo, non so se era l'anno in cui era diretto a Lomè, o rimaneva in Algeria. Di certo si conoscevano, ma per come conosco io Renato, non viaggiava in gruppo, al massimo si sarà offerto di accompagnarli nei tragitti difficili.
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Saluti Marco

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#102602 - 06/07/10 11:29 AM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: marko]
Enrico Manfredini Offline
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Registered: 01/16/02
Posts: 967
Loc: Modena
Nel 1990 percorsi il Tènèrè a carta e bussola .
Dovevamo tenere la bussola nei sedili posteriori perchè l'errore li era piu accettabile .
Avevamo gli hj60 a 24 volts e il campo magnetico prodotto ra notevole
In ogni caso c'era sempre uno sbaglio di un 15° piu che accettabile se si prendeva il punto notevole con distanze il piu corte possibili . Certo da Chirfa arrivare a Grein e poi Capot Rey non è stato facilissimo.
leggo di malinconici che ricordano come era bello andare nel deserto prima ....verissimo, sono pure io un malinconico,
il deserto non è cambiato ma gli itinerari e gli spazi aperti dall'introduzione del GPS e delle auto che consentono di attraversare erg fino a poco tempo ritenuti impossibili aprono quindi nuove prospettive pur con la guida obbligatoria ,pardon direi meglio Tour operator (locale) obbligatorio perchè così è
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enrico

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#102606 - 06/07/10 12:17 PM Re: La pista tra Bordj Omar Driss e Illizi [Re: Enrico Manfredini]
Alfredo Crivelli - Milano Offline
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Registered: 12/17/01
Posts: 1887
Loc: Milano
Condivido il pensiero di Enrico, io ho iniziato ad usare il gps con un Garmin 45 che utilizzavo con il software della Garmin chiamato PCX5, una cosa utile per non scrivere i wpt a mano e basta, poi ho conosciuto Ozi quando ancora era gratuito e in versione beta.
Scrivo questo per dire che non sono uno che rimpiange la bussola anzi il GPS mi ha permesso di affrontare nuovi viaggi altrimenti impensabili con quei strumenti.
Quello che ancora non accetto è chi parte con GPS e macchinona-moto all'ultima moda e non sa neppure dove sta andando. Come hanno scritto bene prima i viaggi si studiavano per mesi, si imparavano a memoria le paginette delle poche guide disponibili, si consumavano le carte geografiche a furia di aprirle e soprattutto si partiva con umiltà. Ora non è più così.
Non mi sento migliore di altri però con certe persone non riesco a sintonizzarmi, è più forte di me.

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