(ANSA) - TRIPOLI, 14 FEB - La Libia ha sospeso, da questa mattina, la concessione di visti turistici a cittadini che provengono da Paesi dell'area Schengen. La decisione e' stata comunicata con una circolare del Comitato Generale del Popolo, il governo libico, e firmata dal primo ministro. Non e' stata fornita alcuna motivazione, solo l'elenco dei Paesi - tra cuil'Italia - dai quali non saranno accettati, a tempo indeterminato, richieste di visto.
Si tratta di: Spagna, Estonia, Germania, Islanda, Italia, Portogallo, Danimarca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Francia, Belgio, Finlandia, Bulgaria, Cipro, Polonia, Rep. Ceca, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Austria, Ungheria, Olanda, Grecia. Nessuna informazione sui visti di lavoro.

21 gen 2010 17:59 TRIPOLI - La Libia ha intenzione di limitare la concessione di visti d'ingresso agli uomini d'affari europei come reazione alla limitazione dei visti per l'area Schengen da parte dell'Europa: lo ha detto una fonte libica «di alto livello» che ha chiesto di non essere nominata.

«Il servizio passaporti, nazionalità e questioni riguardanti gli stranieri inasprirà le condizioni per la concessione dei visti agli uomini d'affari e i capi di imprese europee che lavorano in Libia oltre che ai cittadini di certi Paesi europei», ha detto la fonte, aggiungendo che queste misure saranno applicate dalla Libia «a partire dai prossimi giorni» e che costituiscono una reazione alla politica europea che limita la concessione ai cittadini libici dei visti Schengen, quelli cioè concessi da un paese membro degli accordi di Schengen e che consentono ai detentori di circolare liberamente fra i Paesi europei che ne fanno parte.

Le limitazioni dei visti ai libici sono in vigore da novembre ed hanno suscitato le proteste della Libia, che ha accusato l'Europa di «solidarietà sistematica e programmata» con la Svizzera nella crisi fra Tripoli e Berna, seguita al breve fermo, lo scorso luglio a Ginevra, di Hannibal Gheddafi, figlio del leader libico, e di sua moglie incinta Alina sulla base di accuse di maltrattamenti da parte di due loro domestici.

Tranquilli, ci si mette d'accordo subito.

...speriamo,sennò il mio viaggetto di ottobre salta e dovrò andare da qualche altra parte.

Beh da qui a ottobre si dovrebbe risolvere è per Pasqua che la vedo complicata .ho chiamato in Libia e spero domani di avere piu informazioni

Sono stato molte volte in libia,e ho dei cari amici.
Ma da quando sta girando un pò di soldi cominciano a tirarsela un pò troppo per i miei gusti.
Di sabbia se trova tanta nel Sahara.

Ma cosa vuoi dire tress?
Boh ...

Voglio dire che non gli frega niente del turismo,ho meglio pensano di non averne bisogno

Tripoli non rilascerà più visti a cittadini dell'aerea Schengen; non saranno ammessi quelli in arrivo.

TRIPOLI - Le autorità libiche hanno fatto sapere che, già a partire da domenica sera, non solo non saranno più rilasciati visti a cittadini provenienti dai Paesi Schengen, ma che non saranno ammessi sul territorio libico anche coloro che nel frattempo arrivano con un visto Schengen. Si susseguono infatti da domenica sera rimpatri di passeggeri atterrati all'aeroporto internazionale di Tripoli. Al momento sono già stati rimandati indietro tre italiani, nove portoghesi, un francese e un altro cittadino europeo proveniente dal Cairo. Il direttore dell'Ufficio Alitalia di Tripoli, Gianluca Della Torre, ha affermato di «temere maggiori restrizioni già a partire dal prossimo volo, quello delle 24 e 45». Secondo quanto appreso in aeroporto, dai vettori di tutte le compagnie aeree vengono fatti scendere prima i passeggeri non europei e solo in un secondo momento tutti gli altri che vengono poi fermati al controllo passaporti dove inizia una lunga trafila che in molti casi porta al rimpatrio. Secondo alcune fonti sul posto, ai Consoli generali giunti in nottata in aeroporto non è stato consentito di incontrare i propri connazionali in difficoltà, in particolare il console maltese e quello portoghese non sono riusciti ad avere un contatto diretti con i connazionali. (Fonte Ansa)

15 febbraio 2010