Sahara.it

Sahara.it

il sito dedicato al sahara, alle sue genti ed ai suoi viaggiatori

Miniguida alla pianificazione di un viaggio

– Posted in: 4×4, Navigazione, Tecnica

Originally Posted Wednesday, April 26, 2000 RoboGabr’Aoun

 Queste brevi pagine inviateci da Robogabraoun sono rivolte a chi e’ alle prime armi, e sta pianificando un viaggio e incomincia a rendersi conto che fare piste in zone desertiche richiede un diverso approccio rispetto alla scampagnata in montagna o al raduno del proprio club di fuoristrada.

Leggete, e scriveteci (alvise@sahara.it) per chiarimenti, integrazioni o alro, saremo contenti di far crescere ed aggiornare questa

Miniguida alla pianificazione di un viaggio

a cura di RoboGabr’Aoun

Argomenti Trattati

IL MEZZO

CARBURANTE

ACQUA

CIBO

NAVIGAZIONE

SOPRAVVIVENZA

PERNOTTAMENTO

DISINCAGLIO

VESTIARIO

IGIENE

COMPORTAMENTO

 

IL MEZZO

Le vetture da utilizzare in un tour in Sahara devono avere due caratteristiche fondamentali:

essere robuste ed avere buona potenza ai bassi regimi.

La robustezza, che implica la presenza di un telaio in acciaio e di ponti generosamente dimensionati, deve necessariamente accompagnarsi ad una elevata semplicita’ di intervento in caso di riparazioni; veicoli con gestione elettronica dell’iniezione, sospensioni attive, inserimento delle quattro trazioni elettrico sono sconsigliate: le scosse delle piste africane possono danneggiare irreparabilmente centraline e relais e ciò può significare l’abbandono del mezzo.

Inoltre nessun meccanico del Nord Africa saprà mai riparare un guasto di natura elettronica, mentre in molti casi sapra’ aiutarvi nella riparazione di noie meccaniche.

Le sospensioni, sia a molla che a balestra devono necessariamente essere rinforzate, per permettere il carico delle scorte di cibo, acqua e carburante senza pregiudicare l’altezza dello chassis dal suolo.In commercio esistono molle ad alta tenacita’, e, per le balestre, basta aggiungere una lama subito sotto la lama maestra, lunga quanto quest’ultima.

Le ruote hanno notevole importanza: pneumatici di larga sezione possono migliorare la galleggiabilita’ su sabbia, ma nello stesso tempo scampanatura dei cerchi troppo elevate possono danneggiare i cuscinetti delle ruote o addirittura rendere possibile la piegatura dei ponti in buche e dossi.

Cerchi di maggior diametro aumentano la luce a terra del veicolo, ma “allungano” i rapporti finali, togliendo potenza ai bassi e migliorando la velocita’ e l’allungo.

Circa il dilemma sui cerchi in lega o lamiera, si può dire che entrambi hanno pro e contro: un cerchio in lega pesa un terzo di quello in lamiera ma può spezzarsi, e, se piegato, e’ impossibile raddrizzarlo.

La “cavalleria” e’ sicuramente importante ma solamente se essa si sviluppa a bassi regimi e su curve di continuita’: una duna ripida richiede potenza a bassa velocita’ ed a bassi giri senza dimenticare il grande peso del carico al retrotreno.

Una Uaz di soli 70 cavalli non ha difficolta’ in quanto i suoi pochi cavalli si sviluppano immediatamente fin da 500 giri/minuto. Una Range Rover di 130 cavalli dovra’ invece contare su una notevole rincorsa in quanto la sua coppia motrice arriva a 4000 giri e prima si ha un buco di potenza. Qualsiasi potenza permette il superamento di massicci dunari: occorre solamente adeguare la propria guida alle caratteristiche del mezzo.

Importante e’ che, all’interno di un gruppo, vi sia uniformita’ di tipologia di motorizzazione: Se un Pajero V6 viaggia con un Land 88, sorgeranno problemi sicuramente!!!. (NDR problemi peggiori per la convivenza tra moto e auto (a meno che la macchina funga da supporto alle moto) o tra camion e auto)

Per quanto riguarda l’argomento ricambi penso che, a parte le sacrosante due ruote di scorta, non debba rappresentare che una piccolissima parte del carico, sempre in relazione al tragitto da compiere.

Una traversata fuori pista di 2000 chilometri vi deve trovare preparati ad ogni evenienza, dal riduttore rotto alla balestra spezzata…

Un itinerario più breve o su piste battute (dove per battute si intende un mezzo ogni tre quattro giorni!) portera’ ad un notevole snellimento della lista dei ricambi vitali.

Da portare sempre sono filtri ed olii, cinghie e manicotti, fusibili e lampadine, collanti e bulloneria, fil di ferro e camere d’aria, anche in caso di uso di tubeless.

Conoscendo poi i punti deboli specifici del vostro mezzo porterete ricambi per i particolari che possono essere considerati a rischio. Una buona conoscenza della meccanica del proprio mezzo e’ comunque fondamentale, così come l’inventiva.

Se si rompe la pompa della benzina, se non siete meccanici pur avendo il ricambio non riuscirete a montarla ed a metterla in fase.

Una tanica sul tetto collegata mediante un tubo al carburatore immetterà carburante in esso semplicemente per caduta.

L’officina deve essere completa di tutti i ferri utili e deve comprendere mazzetta e leve. Un compressore a pedale ed uno elettrico sono indispensabili (NDR i compressori da mercatone che si attaccano all’accendisigari fanno da torcia, lampaggiatore e a volte anche il caffe’ non sono da considerare, con il caldo e gomme 750×16 si fa prima a pompare a mano che con uno di quegli accrocchi!), cosi’ come guanti da lavoro, stracci e tavolette di legno di 3 cm di spessore. Se l’avete portate anche una binda, utile per le operazioni di disincaglio.

Da non dimenticare nastro americano e tubetti di silicone, per riparare rotture su manicotti o guarnizioni esterne.

Prima della partenza occorre fare un check completo alla vettura, e tutti gli apparati devono essere in perfetta efficienza. L’impianto elettrico non va trascurato: un’auto che non parte a causa di una batteria inefficiente, se all’interno di un erg, viene abbandonata! (NDR soluzioni estreme considerano doppia batteria con deviatori, una strada proponibile solo in casi estremi di raid in solitaria decisamente sconsigliati dal redattore)

Il traino da parte di un altro veicolo sarebbe follia e quasi certamente causa di rottura anche di quest’ultimo. L’impianto di raffreddamento deve contare su una ventola di grandi dimensioni.

Non e’ una cattiva idea quella di montare un radiatore per l’olio: la temperatura del motore scendera’ notevolmente, anche sotto sforzo.

Sconsiglio di modificare parti del motore: lasciate la pressione della turbina ai valori dichiarati dalla Casa, e non tarate la pompa del gasolio: cio’ che rimane standard e’ meno soggetto a rotture.

Olii di cambio, motore e differenziali vanno nuovi. Fate controllare i cavi dell’acceleratore e della frizione. Se questa e’ idraulica, controllatene l’usura e, nel dubbio, sostituitela.

Se l’auto non ne e’ equipaggiata di serie, fate installare un termometro dell’olio ed un indicatore della pressione del turbo e dell’olio motore. Anche un voltmetro sarebbe molto utile, per avere sotto controllo l’efficienza dell’alternatore.

Se cambiate la misura dei cerchi dovrete far cambiare il pignone del contachilometri:

con cerchi più piccoli di un pollice avrete uno scarto di 10 km/ora in meno e le distanze ne risulteranno sfalsate in difetto.

Se volete viaggiare su piste pietrose fatevi installare un ammortizzatore di sterzo di grosse dimensioni: le scosse al volante scompariranno e l’auto avrà maggior direzionalita’.

Ingrassate bene le crociere ma non grafitate il sotto scocca: la sabbia vi si incollerebbe.

Oliate le cerniere delle portiere e dei cofani: la sabbia puo’ inchiodarle.

Controllate l’antigelo: se manca aggiungetelo in quanto esso aumento il livello di bollitura dell’acqua a 115°.

Fate in modo di avere a disposizione in abitacolo piu’ vani possibile: cio’ che non avra’ una collocazione stabile volera’ per l’abitacolo non appena incontrerete la tole ondulee!!!

NDR Contenitori stagni (polvere e sabbia abbondano) sono i migliori e consigliati per riporre attrezzature delicate come macchine fotografiche, videocamere etc, non dimentcate di imbottirle e di fissare tutto in maniera stabile !!

Se affrontate un viaggio attraverso una hammada od un erg senza paesi o villaggi, dovete essere autonomi in tutto.

 

CARBURANTE……

Se ne avete la possibilita’, fatevi costruire un serbatoio supplementare su misura, da collocare sul fondo del pianale, subito dietro la cabina di guida (NDR l’inox e’ il migliore dei materiali, assicuratevi che contenga la schiuma o spugna antisciabordio o delle paratie. I bocchettoni di accesso sarebbe meglio fossero fuori dall’abitacolo cosi come i sifoni per evitare puzza (per i diesel) o pericolo di vapori esplosivi (x il benzina). La cosa migliore e’ affidarsi ad un professionista, l’omologazione di questi serbatoi non e’ mai garantita.

Un serbatoio da 200 litri non è più alto di 30 cm, se si sviluppa per l’intera ampiezza del pianale, e contribuisce ad abbassare il baricentro dell’auto.

I serbatoi da camion, quasi sempre cilindrici sono ingombranti e difficili da fissare. (NDR e spesso quelli che si recuperano dagli sfasciacarrozze sono anche pieni di ruggine!!)

Se proprio non potete avere un serbatoio su misura allora optate senz’altro per le taniche in lamiera da 20 lt., rumorose ma pratiche.

NDR Ne esistono versioni militari (esercito olandese mi sembra) in plastica speciale leggere, non rumorose, non si bucano con sfrgamenti e non arruginiscono, si possono usare anche per l’acqua e non fanno la morchia), come al solito costano un capitale.

Fissatele con cinghie robuste all’interno dell’auto in una posizione che renda possibile il loro riempimento senza doverle rimuovere e senza dover scaricare mezza macchina. (NDR ricordatevi sempre baricentro basso e centrale). Cinque taniche da 20 lt. vi daranno sempre tranquillita’ di non rimanere a secco!

Attenzione: provatele prima di partire, e sostituite le guarnizioni dei tappi; le scosse della pista le metteranno a dura prova.

Consiglio: ogniqualvolta se ne presenti l’occasione durante il viaggio, riempite serbatoio e taniche: in Africa non sempre le stazioni di rifornimento hanno le cisterne piene e, se siete a secco, potrebbe succedervi di dover attendere il carburante per giorni.

NDR Se pero’ avete in programma un giretto impegnativo su dune con partenza e rientro al campo base e pianificate di dover fare 200 Km non caricatevi 500 litri/Kg di carburante sarebbero solo impiantate in più!!

 

ACQUA

In estate la quota giornaliera individuale sale ad otto-dieci litri.

Dovete calcolare l’evenienza di dover sostare forzatamente per diversi giorni.

Caricate sull’auto almeno 120 litri di acqua: con essa, oltre che bere, dovrete lavarvi, preparare il cibo, lavare le stoviglie (NDR per le stoviglie impariamo dai locali e usiamo la sabbia che fa tornare lucide pentole e scodelle senza acqua o detersivi, consigliamo le versioni inox + care ma eterne).

In caso di sosta accidentale vi daranno la sicurezza di poter contare su di una buona riserva.

Anche per l’acqua sarebbe meglio procurarsi un serbatoio (rigorosamente inox), ma, come per il carburante, anche per essa le taniche possono andare bene, meglio se vetrificate internamente ed in lamiera esternamente.

NDR L’uso delle taniche inoltre permette di poter dividere l’acqua di provenienza sicura da acqua di pozzo di cui non ci fidiamo magari enormemente, Si puo’ così riservare l’acqua migliore da bere o cucinare e quella dubbia per la pulizia. Infine taniche in plastica pesano meno e sono piu’ pratiche e igeniche di serbatoi, pompe, tubi in cui facilmente si annidano germi. Posizionando adeguatamente la tanica per il suo utilizzo e con un piccolo rubinettola caduta a gravita’ permettera’ di non sprecare acqua e di avere tutta la comodita’ dell’acqua “corrente”.

Ad ogni pozzo rifornitevi: potabilizzate l’acqua con Euclorina o prodotti similari; forse il pozzo successivo lo troverete secco o non lo troverete proprio…

NDR Potabilizzatori ceramici, a sali d’argento e carboni, UV o a osmosi hanno i propri pro e contro (comuni a tutti costi, peso e tempo di “potabilizzazione”).

CIBO

Garantitevi una scorta per almeno un mese, anche se prevedete un viaggio di sole due settimane: se doveste rimanere bloccati avrete di che sopravvivere abbastanza a lungo per attendere soccorso. (NDR l’acqua risulta sempre la risorsa piu’ critica, è molto più facile morire di sete che di fame!!)

Non scordate sale e zucchero, ma specialmente il primo: l’organismo in Sahara espelle enormi quantità di sali minerali.

Occorre bilanciare la perdita con cibi ricchi di cloruro di sodio, per prevenire coliche e mancamenti.

Portatevi integratori e vitamine, Nutella e miele: vi saranno d’aiuto nelle faticose tappe in pista, cosi’ come te’, caffe’ ed altri stimolanti.

Ponete le riserve in casse stagne, facilmente raggiungibili e fissate al pianale.

Tenete sempre in cabina una piccola scorta di cibo come biscotti o simili mangiate poco e spesso durante il giorno.

La sera, al bivacco, una buona cena vi rimettera’ in sesto.

 

NAVIGAZIONE…

Buone carte della regione interessata. Le carte 1/1000000 della I.G.N Francesi sono ottime carte ma purtroppo risultano alquanto antiquate e alcuni riferimenti risultano essere notevolmente spostati ad est. Le carte dell’Aviazione Statunitense hanno una buona scalatura, ma la toponomastica al suolo è piuttosto scarsa.

Io ho sperimentato in Libia le carte militari sovietiche e le ho trovate eccezionali ed alquanto precise in relazione ai rilevamenti satellitari effettuati in loco.

Qualsiasi carta voi scegliate, non tralasciate di portare anche la carta 953 della Michelin, vera “Bibbia” del Sahara, che nonostante la sfavorevole scalatura è in grado di fornire informazioni superlative(ad esempio vi sono riportati i posti di controllo militare fissi).

Il GPS e’ utilissimo sempre, e se qualcuno sostiene il contrario e’ solamente perche’ o non ce l’ha o non l’ha mai utilizzato correttamente. Vi sono prodotti ottimi a prezzi modici, come i rilevatori della Garmin, sotto le 500.000 lire, in grado di fornirvi la vostra posizione con scarti di poche decine di metri, ed in grado di impostarvi rotte complesse con 270 punti in memoria; un giocattolo fantastico in grado di aiutarvi oltre ogni immaginazione. Per interpretare le informazioni dei satelliti dovete pero’ essere in grado di trasferirle sulle carte:portatevi quindi righello, squadretta e calcolatrice, e quel gioiellino del Manuale di Orientamento della Alp.

Bussola e binocolo sono d’obbligo. Sarebbe opportuno conoscere il cielo, per orientarsi con le stelle in casi di necessita’. Io non lo conosco e la ritengo una grossa lacuna: in Marocco, perso tra le gole a sud di Tazzarine senza bussola ed in piena notte, mi avrebbe fatto comodo conoscerlo.

Compendio di quanto sopra una buona guida del Paese visitato, che riporti notizie utili alla navigazione. Ottime quelle della Polaris.

Le guide EDT sono utili solo per la ricerca di luoghi per pernottare e solo nei centri abitati più battuti dal turismo.

Le guide Clup sono invece anch’esse complete e ricche di informazioni.

 

SOPRAVVIVENZA…

Una tanica in plastica da 10 litri per ogni persona a bordo, con relativo zainetto per contenerla

In caso di necessita’ potreste aver bisogno di spostarvi a piedi, ed una tanica da 10 litri di acqua appesa sulla schiena sarà senz’altro più comoda a trasportarsi che non tenuta in mano!!!

Medicinali. Coperta in alluminio (telo termico). Coltello da caccia ed accetta.

Torce a vento. Almeno due razzi da segnalazione. Candele in cera e fiammiferi antivento.

Portare il CB se si viaggia in gruppo: e’ di grande aiuto viaggiando in un erg, se chi precede comunica ai compagni ostacoli e caratteristiche del terreno.

La miglior cosa e’ la prevenzione: studiate al dettaglio gli itinerari, e se non siete sicuri della direzione tornate sui vostri passi subito: il Sahara non perdona e se superate il punto di non ritorno nessuno vi verra’ a cercare, e se lo fara’ sarà sicuramente tardi.

Avvisate la gendarmeria più vicina delle vostre intenzioni e MAI intraprendete itinerari vietati: se lo sono ci sara’ un motivo!

Viaggiare senza guide locali e’ bello, ma fattibile solo con tempi a disposizione elevati: trovare la via in un erg con il GPS e’ sicuramente possibile, ma vi rubera’ il triplo del tempo che vi occorrerebbe per attraversarlo condotti da chi conosce passaggi e direzione.

 

PERNOTTAMENTO..

I convinti della leggerezza del mezzo come conditio sine qua non indicano le tende igloo come il miglior tetto da Sahara: sono leggere, non occupano spazio, puoi piazzarle ovunque capiti. Effettivamente e’ vero. (NDR i piu’ estremisti dicono che il cielo e’ gia’ il tetto e un sacco a pelo basta, magari sul tetto della macchina si è anche più al sicuro da scorpioni ed altri “animaletti”)

Ma la sabbia, di notte, raggiunge temperature prossime od inferiori allo zero… montare un igloo sulla sabbia e’ come piazzarlo sulla neve: il gelo penetra ovunque, anche attraverso il miglior sacco-letto da montagna, attraverso qualsiasi stuoia o materassino.

La coperta d’alluminio stesa sul fondo del catino ferma in buona parte il freddo e puo’ essere una soluzione per coloro che desiderano l’igloo come compagno di viaggio.

Le tende da tetto sono una soluzione che ha vantaggi (molti) e svantaggi.

La posizione elevata vi pone al sicuro dagli abitatori della sabbia, siano essi scorpioni e coleotteri o cani del deserto (a chi vi dice che si trovano solo in Australia dite di andare a dormire nell’Erg Awbari in Libia).

L’auto vi isola completamente dal gelo del suolo, ed i materassi contenuti in una Air Camping od in una Maggiolina sono sicuramente più comodi di qualsiasi stuoia.

Non c’e’ vento che possa svellerla ne’ picchetti che si possano allentare, tiranti in cui inciampare.

Ed e’ pronta subito.

Ma pesa circa 60 kg, e necessita del supporto di una bagagliera. E cio’ puo’ essere un problema. Le bagagliere di serie sono inutili: resisterebbero poche ore alla pista.

Occorre trovare un buon fabbro, fornirgli un buon disegno, ed inventarsi dei buoni ganci d’ancoraggio tetto in vetroresina ed occorre studiare sistemi d’ancoraggio che aggirino l’ostacolo.

In alcuni casi si rendera’ necessario forare in piu’ punti la carrozzeria, ma tutto e’ possibile.

Per chi non bada a spese esistono comunque in commercio bagagliere “sahariane” costosissime ma valide, con gia’ di serie i supporti per tenda, ruote e taniche, piastre e binda…

Purtroppo costano veramente una follia.

La presenza di una tenda sul tetto innalza il baricentro ed aumenta il pericolo di ribaltamento laterale. Occorre rammentare che si hanno 100 chili sulla testa quando si serpeggia tra le dune!!!

Per questo motivo suggerisco di posizionare sul tetto la sola tenda e, se si possiede una Air Camping, una ruota di scorta proprio sopra l’abitacolo, per bilanciare un po’ i pesi (motore e ruota davanti, tenda e bagagli dietro)

La Maggiolina occupa tutta la lunghezza del tetto di un passo corto, e sulla piccola bagagliera superiore puo’ trovare posto solamente qualcosa di leggerissimo tipo sedioline pieghevoli etc. etc.

Ai lati della bagagliera poi potrete agganciare le piastre da disincaglio, fissandole con galletti a farfalla a bulloni opportunamente saldati ai montanti.(NDR un foro passante sul montante e un lucchettino dissuadera’ negli attraversamenti delle citta’ qualche spiacevole sparizione)

DISINCAGLIO……

Portatevi una pala non troppo piccola, meglio due se viaggiate in due.

Quelle dell’Esercito vanno benissimo e le trovate dai rigattieri a poche migliaia di lire.

Una cinghia a nastro da almeno 20 metri, che sopporti 5000 kg di trazione.

NDR Con apposite funi e’ possibile operare una trazione a “elastico” la tecnica consiste nel partire e fare accumulare alla fune l’energia cinetica del nostro mezzo. Il mezzo puo’ allungare fino al 20% la lunghezza della fune (generalmete funi da 8 metri+6 metri di brglia) quindi il mezzo deve fermarsi, l’energia cinetica viene quindi passata la mezzo trainato con grande potenza. ATTENZIONE le funi per queste operazioni sono in naylon 24 mm di diametro di colore giallo sono specificatamente costruite a questo scopo. L’operazione risulta sempre pericolosa e bisogna fare molta attenzione ai punti di ancoraggio che devono essere simmetrici e sui longaroni. E’ facile sradicare un paraurti e farlo partire come una fionda sul parabrezza di colui che si voleva trainare!!

Un rotolo di 20 metri di corda da roccia da 15 mm.

Le piastre sono indispensabili. Quelle in commercio presso i negozi specializzati sono ottime ma veramente costose.

Qualsiasi fabbro puo’ costruirvele in alluminio da 4 mm. Assolutamente identiche a quelle ufficiali ed a costi veramente allettanti. Per il disegno basta sfogliare una qualsiasi rivista di fuoristrada: troverete un mare di foto di auto con piastre.

Se invece anche la spesa del fabbro risultasse per voi eccessiva, allora procuratevi dei ripiani da scaffalatura industriale in lamiera zincata, zigrinate e forate:

andranno bene anch’esse, ma dovrete piazzarle con la massima attenzione sotto le ruote per non ritrovarvi dopo la prima insabbiata con le “piastre” snervate e a forma di banana!

(NDR anche quelle in alluminio ufficiali o meno tendono a non ritornare della forma originale, la migliore e ovviamente più costosa soluzione sono piastre in carbonio: leggere, flessibili, non ci si taglia le mani (usate sempre i guanti con quelle di alluminio!!) l’inconveniente 500.000 lire per due piastre)

PS non tentate di costruirle in fibra di vetro, non sono la stessa cosa: pesano, si fessurano, vi infilano schegge nelle mani)

Il verricello e’ inutile se non avete un’elica da sabbia a cui ancorarlo.

Non pensate di attaccarvi ad un altro mezzo con un verricello per disinsabbiarvi: affonderebbe anch’esso, a meno che non sia un Unimog.

Come usare le piastre? Niente paura una volta piantati si impara!

 

VESTIARIO…

Portate pochissimi capi, di buona qualita’ perche’ la qualita’ e’ sempre collegata alla robustezza ed alla comodita’.

Pile da montagna e giacche a vento anche in estate se vi spingete in pieno Sahara: la notte fa veramente freddo.

Utilizzate calzature alte e comode: potreste aver bisogno di camminare a lungo.

Non dimenticate gli zainetti di cui ho parlato alla voce “sopravvivenza”.

Due paia di occhiali da sole per persona e berretti leggeri e pesanti.

Tralasciate le maniche corte: il sole del deserto vi ustionerebbe; meglio magliette con manica lunga o camiciole sahariane. Portate pantaloni con molte tasche, ma in nessun caso indumenti militari: potreste andare incontro a noie con la gendarmeria di molti paesi.

Sacchi letto in piumino d’oca in inverno ed estivi in estate, sempre con una coperta di lana di scorta!

Non tralasciate di portare una bacinella per il bucato, lavarsi la mattina etc.: ve ne sono in commercio di gonfiabili veramente comode.

 

IGIENE…

Salviette igieniche in quantita’: spesso costituiranno l’unico mezzo per lavarvi.

Esistono in commercio tubetti di dentifricio liquido che non necessitano di acqua.

Usate amuchina ogni volta che utilizzate frutta o verdura locali.

Per nessun motivo bevete acqua di pozzo prima di purificarla, nemmeno per lavare o cuocere cibi.

Non immergetevi in pozze d’acqua poiche’ la bhilarzosi e’ diffusissima in Sahara.

NDR Esistono inoltre montagne di altre malattie con cui e’ meglio non fare conoscenza specialmente se vi spostate in zone subsahariane o tropicali contattate sempre ospedali specializzati che vi potranno dare raguagli su epidemie in corso o problemi. Pidocchi che intaccano il sistema nervoso centrale, Oncocercosi larve che entrando dai piedi depositano delle uova nel sangue e a distanza di 5 anni ci si ritrova cechi….,. Un punto di riferimento unico nel suo genere e paragonabile al famoso centro di Nizza è il Centro Malattie Tropicali di Negrar (a nord di Verona)

Vaccinatevi prima della partenza contro tetano, tifo ed epatite

Sono vaccini che non danno controindicazioni, previa consulta medica.

Caffe’ e te’ locali beveteli tranquillamente: l’acqua viene bollita.

Il pane locale e’ ottimo, così come le carni cotte alla brace. Evitate il latte che vi venisse offerto.

 

COMPORTAMENTO

Il Sahara e’ islamico: adeguatevi alla cultura dell’Islam e nessuno vi dara’ noia.

Se accadra’ sara’ a causa del comportamento scorretto di chi vi ha preceduti.

Le donne vestano sobriamente e sempre con braccia e gambe assolutamente coperte.

Non fissino mai un uomo: equivarrebbe ad un invito a letto!

Frotte di donne occidentali scosciate e con il petto succintamente coperto hanno diffuso in Nord Africa l’idea che tutte le nostre donne siano di facili costumi.

Non contribuite ad alimentare questa fama vestendovi succintamente.

Per quanto appena detto potrebbe accadere che un locale si avvicini e vi chieda di cedergli per un’ora o una notte la vostra ragazza. Dite solamente no con garbo, e senza far intervenire l’interessata.

La faccenda verra’ considerata come un semplice affare non andato a fine.

L’uomo non si mostri in pantaloni corti, perche’ anche per il sesso maschile l’essere scoperti e’ infamante.

Ai posti di controllo non mostrate orologi ed apparecchaiture: sono merci allettanti in tutto il Sahara e fanno gola anche ai militari. A tal proposito si rammenti che in questi Paesi le forze di Polizia hanno un potere immenso: non discutete mai con un poliziotto od un militare…potrebbe avere conseguenze spiacevoli.

Offrite sigarette e parlate con cortesia. Non ridete mai di fronte ai militari: potrebbero pensare che vi burlate di loro e sarebbero guai!

Se volete essere simpatici parlate di calcio: Roberto Baggio è conosciutissimo tra le piste nordafricane.

Coltelli ed accette sono tollerati, ma non portatele alla cintura: ve li sequestrerebbero per tenerle per se’.

Ai posti di blocco, anche se nessuno vi bada, fermatevi SEMPRE, e salutate i gendarmi.

Nella maggior parte dei casi vi faranno cenno di andare o vi guarderanno i passaporti distrattamente. Ma se non vi fermate potrebbero sparare, e lo fanno con estrema facilita’. Non sempre le guardie sono in divisa, ma i posti fissi sono segnalati da bandiere statali. I mitra in spalla comunque parlano chiaro anche se non c’e’ una divisa.

E cercate di leggere, leggere ed ancora leggere tutto cio’ che potete sul paese che vi accingete a visitare: cercate di approfondire le conoscenze su storia, usi, costumi, tradizioni.

Tutto vi sara’ utile per rendere il viaggio un’esperienza indimenticabile, bagaglio culturale di valore immenso per voi e per coloro ai quali potrete comunicare quanto vissuto.

Viaggiare nel rispetto degli usi locali e dell’ecosistema ambientale sono le regole primarie da seguire, per essere viaggiatori e non turisti casuali.

Perche’ ogni viaggio lascia in noi un segno, un arricchimento.

Il Sahara non ha bisogno dei nostri rifiuti per ricordarci: portiamoceli via!!!

RoboGabr’Aoun

 

0 comments… add one

Leave a Comment