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Disidratazione di Dott. Giorgio Martini

– Posted in: Medicina, Tecnica

By Dott. Giorgio Martini
Originally Posted Tuesday, November 9, 2004

L’organismo produce calore durante il lavoro muscolare e per poterlo disperdere in modo efficace produce sudore, evitando in tale maniera pericolosi aumenti della temperatura corporea .Se viene a mancare l’acqua, l’organismo tende a disidratarsi rapidamente, con un brusco calo di rendimento del lavoro muscolare, la comparsa di crampi, sensazione di affaticamento, esaurimento psico fisico, colpo di calore.

Il meccanismo della sudorazione , messo in atto dall’organismo per difendersi, realizza un raffreddamento molto efficiente, che però si ottiene attraverso un’altra perdita di liquidi: questi, insieme ai loro sali, vanno parallelamente reintegrati per evitare le gravi situazioni connesse alla disidratazione.

Una perdita idrica pari al 5% del volume di acqua totale comporta una riduzione del 30% della prestazione dell’attività muscolare con elevato rischio della comparsa di crampi.

L’equilibrio idrico , in condizioni normali, si conserva con l’assunzione di 2,5 / 3 litri di liquidi, nelle 24 ore; il 50% come bevande, per il resto come acqua componente dei cibi e come acqua derivante dai processi di ossidazione di glucidi, lipidi e proteine.

In ambiente caldo, ove vi sia addirittura un certo impegno fisico, si possono perdere oltre due litri di liquidi ora: tale disidratazione porta ad un abbassamento della circolazione superficiale ed a un incremento della temperatura corporea per progressiva cessazione della sudorazione. Si avrà dunque disidratazione come primo grave elemento di compromissione dell’attività fisica, ma pure deplezione del glicogeno epatico e muscolare, come fonte energetica, inoltre perdita con il sudore dei sali, che sono elettroliti necessari per le reazioni chimiche del nostro organismo.

Un adeguato rifornimento di glucosio è in grado di garantire una riserva energetica prontamente disponibile per il sistema nervoso centrale e per i muscoli. Questo si traduce in un prolungamento della durata dello sforzo fisico, miglioramento delle capacità di attenzione mentale e coordinazione neuromuscolare , ritardo nella comparsa dei sintomi della fatica fisica e psichica.

Si comprenderà a tal punto l’importanza di ripristinare acqua unitamente ad elettroliti e glucidi in proporzioni adeguate.

Gli elettroliti indispensabili per una integrazione sono il Sodio (Na), il Potassio (K), il Cloro (Cl), il Magnesio (Mg) nelle corrette proporzioni e quantità.

Inoltre, per evitare un rapido esaurimento delle scorte di glucosio ematico e glicogeno muscolare è auspicabile che vi siano delle miscele di carboidrati a differente velocità di assimilazione, in modo tale da coprire per il tempo necessario lo svolgimento di una determinata attività lavorativa , resa ancora più pesante da un clima desertico.

Le bevande idratanti possono essere divise in tre categorie, a seconda della osmolarità:

Ipertoniche (>300mOsm/l) – Isotoniche (=300mOsm/l) – Ipotoniche (<300mOsm/l).

L’osomolarità (Osm) , rappresenta l’unità di misura con cui si valuta la pressione osmotica esercitata da un fluido su uno di riferimento. Essa ci dà informazioni correlate alla velocità di svuotamento gastrico ed all’impegno dell’organismo per assimilare una soluzione.

Secondo le caratteristiche dei componenti varia il potere energetico, la risposta insulinica, la capacità di reidratazione e la velocità di svuotamento gastrico.

La bevanda ideale dovrebbe avere un discreto potere energetico, generare una risposta insulinica modesta, avere una forte capacità reidratante ed avere una elevata velocità di svuotamento gastrico e di assimilazione intestinale.

Se infatti abbiamo un brusco innalzamento di glucosio nel sangue , si ha una conseguente liberazione di insulina , che cattura tutte le molecole di glucosio e le va a depositare nei tessuti. In termini pratici ciò è grave perché rende indisponibili gli zuccheri necessari al processo energetico.

L’uomo ha quindi necessità di bere prima , durante ed anche dopo lo svolgimento dell’attività fisica, ma deve ricordare che il volume del liquido ingerito condiziona pesantemente la velocità di svuotamento gastrico, e deve attenersi a delle regole di assunzione:100 ml-200 ml ogni 15-20 min durante attività fisica. Non oltre 8-900 ml/ora.

Dr. Giorgio Martini Assistente Tecnico FRIESIAN TEAM, unica squadra italiana presente al Raid Gauloises

 

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