By alvise
Originally Posted Tuesday, August 31, 2004
Nell’era della computer graphics forse le tecniche di stampa con ingranditore, sviluppi e fissaggi sono superate… comunque sono a mio avviso un passatempo piacevole, nel senso che per ottenere dei risultati decenti passi MOOLTO tempo nella camera oscura.
L’alchimia dello sviluppo mi ha sempre affascinato e vedere apparire l’immagine dal “nulla” sulla carta fotografica in modo silenzioso e progressivo non ha niente a che vedere con l’osservare una stampante che sputa tra stridulii un foglio di carta.
Inoltre la mancanza di limitazione di formato, la possibilita’ di sperimentare filtri, carte differenti fino a raggiungere quello che volevamo, e’ molto positivo.
Invito quindi tutti a recuperare un ingranditore e provare a stampare i propri lavori, mi raccomando non buttate sviluppi e fissaggi nel WC ma portateli a chi li smaltira’ in modo adeguato, ed ora ecco i trucchi…..
Bordi bianchi e neri su foto BW e altri trucchi per esposizioni
di alvise e contributi vari tratti dai partecipanti al forum della fotografia (Carlo, agadez1901 ..)
Qualcuno ha alzato il problema di come creare “cornici” bianche o nere sulle stampe BW, ecco qualche idea…
BORDO BIANCO
Per avere del bianco sulla carta fotografica bisogna non esporla, ovvero la luce non deve raggiungerla.
Quindi un risultato a fianco e’ ottenuto mettendo una “maschera” che protegge la nostra stampa.
La maschera puo’ essere fatta da dei lamierini che appoggiamo sulla stampa o da un foglio di cartone con un buco della dimensione dell’immagine che vogliamo sulla carta.
La prima soluzione e’ buona se non dobbiamo fare un numero di stampe tutte identiche come bordo, altrimenti e’ meglio il secondo metodo.
Se sul retro del cartoncino poi tracciamo il perimetro dove deve essere allineata la carta sara’ piu’ facile avere i bordi da entrambe le parti identici
Per chi lavora parecchio puo’ recuperare una attrezzatura specifica che ha delle alette mobili che rende molto facile il setup garantendo velocita’ e centratura delle cornici.
La mascheratura puo’ essere fatta con qualsiasi forma e formato, se prendete un foglio e ci fate un buco in mezzo avrete l’immagine solo nel buco che avete fatto (un po come le foto sulle lapidi…)
Attenzione se il foglio non e’ perfettamente aderente alla carta fotosensibile la luce che filtra fara’ un effetto “sfumato” del bordo. Piu’ alto e’ il piano della maschera dal piano della carta + accentuato sara’ questo effetto.
Un metodo poco usato che potete pero’ provare e’ stampare la foto in maniera normale e poi asportare la pellicola fotosensibile con un taglierino (prima si incide l’intero bordo poi si solleva e asporta la pare fotosensibile). Dipende dal tipo di carta, a volte il risultato e’ buono altre volte e’ troppo fibrosa la carta e non e’ decente.
Se usiamo le lamelle che regolano la dimensione del fotogramma (presenti in alcuni espositori) avremo si’ il bordo bianco, ma abbastanza sfumato data la grande distanza tra la sorgente luminosa e il piano della carta. Non potremo poi mai avere la precisione di posizionamento di una maschera direttamente sul foglio. Spostando poi l’inganditore per prendere un particolare poi dovremo continuamente spostare le mascherature che generalmente hanno un movimento limitato. Tali lamelle sono studiate unicamente per evitare che la luce passi unicamente attraverso la pellicola e non direttamente dai bordi creando possibili riflessi e fastidiosi punti troppo luminosi.
BORDO NERO
Per avere del nero sulla carta fotografica bisogna esporla, ovvero la luce deve raggiungerla.
Quindi un risultato come sopra si ottiene esponendo la carta ad una qualsiasi fonte di luce. Ovviamente bisognera’ proteggere dalla luce la zona in cui vogliamo la nostra stampa.
La maschera puo’ essere fatta da un lamierino rettangolare (in questo caso) che appoggiamo sulla stampa o anche da un foglio di cartone, l’importante e’ che aderisca bene alla foto e non faccia filtrare la luce.
Il procedimento puo’ essere fatto sia prima che dopo l’esposizione vera e propria della nostra fotografia. Quindi una idea e’ prepararsi tutti i fogli che servono e poi passare a stampare le foto.
1 luci rosse
2 tirare fuori un foglio di carta e rimettere via il resto
3 appoggiare sopra la “maschera” che preserva la zona sensibile
4 accendere le luci in camera oscura (probabilmente 5 secondi sono sufficienti)
5 luci rosse
6 mettere via il foglio “esposto” e procedere come punto 2
poi possiamo lavorare come lavoriamo di solito, ricordiamoci solo che l’area utile della stampa non e’ piu’ quella della carta ma solo quella all’interno della cornice.
PELLICOLA AL NATURALE
pellicola 6×6
35 mm
Bordo “originale” nero
Avendo un ingranditore che permette di trasmettere sulla pellicola l’intero negativo (bordo compreso) si puo’ stampare la foto con questa tecnica.
Spesso questo tipo di stampe e’ effettuato per pubblicita’ etc, in questo caso sono postproduzioni ovvero la fotografia corretta viene “montata” su una finta pellicola e “appiccicata” dentro.
Sul 35 mm si ha la perforazione, numerazione e tipo di pellicola usata, mentre sul 6×6 un semplice bordo nero, numero di esposizione e tipo di pellicola (non esistendo la perforazione sui 6×6).
In questi casi per il discorso stampa non c’e niente da fare solo avere un espositore che proietta sulla carta anche la parte della pellicola non esposta.
BORDO BIANCO CON FILETTO NERO
Forse e’ la soluzione + elegante. Passe-partout bianco con filetto nero.
Una esposizione fotografica di questo tipo e’ veramente difficile e richiederebbe almeno 3 maschere da centrare in modo molto preciso.
La soluzione + semplice per questo effetto e’ procedere con un mascheratura per ottenere la cornice bianca e poi con rapidograph e inchiostro di china si traccia il filetto nero.
Il filetto nero e’ incredibilmente utile per definire il bordo dell’immagine, provate solo a fare caso nella foto sopra, all’angolo in alto destro e poi guardate la foto all’inizio del documento, lo stesso angolo come e’ meno “definito”.
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