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Allestimento africano per Patrol SW a cura di Carlo

– Posted in: 4×4, Tecnica

By Carlo
Originally Posted Monday, January 29, 2007

Allestimento africano per Patrol SW

Dopo aver affrontato un paio di viaggi in Tunisia, prima di intraprenderne di nuovi e magari considerando mete più impegnative (quantomeno in termini di numero di giorni di viaggio) ho deciso di auto-costruire un allestimento del vano bagagli del mio Patrol sw.

Ho deciso di costruirmelo perché le offerte sul mercato oltre che ad essere a prezzi di una certa rilevanza, indirizzano ovviamente il prodotto ad un uso un po’ generico. Uno o due cassetti, ed un piano, oppure dei veri e propri mobili da piazzare all’interno con varie possibilità di stivaggio, tutti più o meno ben costruiti e di ottimi materiali, ma in definitiva o c’era poco, oppure troppo.

Non volendo fare degli allestimenti che avrebbero limitato l’uso normale del vano bagagli, ho optato per una soluzione che volendo mi permette di togliere e mettere l’allestimento con relativa facilità e poche ore di lavoro.

Il vano bagagli è piuttosto ampio e regolare ed io avevo la necessità di trovare una sistemazione per:

– serbatoio acqua da 80 l con doccetta,

– seconda batteria,

– inverter,

– frigorifero,

– compressore con serbatoio,

– uno o due cassetti.

Purtroppo batteria e compressore non stanno nel vano motore (oltremodo pieno in ogni angolo) salvo stravolgimenti molto laboriosi, di cui non sono capace e quindi ho dovuto cercare una sistemazione interna.

Sul pianale ho posizionato una base di compensato marino da 1 cm opportunamente sagomata, sulla quale ho praticato dei buchi (con l’aiuto di una sagoma in carta) in corrispondenza dei fori ai quali sono avvitati i ganci originali per fermare i bagagli (ovviamente li ho tolti). Con un bullone da 5 cm del giusto passo si può poi fissare il tutto al fondo.

La struttura portante deve essere robusta e possibilmente leggera, delle barre 2×3 in alluminio che avevo mi sono sembrate adatte. Non potendole saldare (in casa) ho adottato la soluzione di rivettare le barre tra loro. In questo modo ho fatto in fretta e a cose fatte non ci sono ondeggiamenti ed il tutto sembra essere sufficientemente solido (vedremo dopo la prima pista se sarà ancora così!!)

Ho così formato una sorta di gabbia che a occhio e croce pesa 6-8 kg, che sarà ancorata sia al pianale che alla base superiore. Il serbatoio acqua trova alloggiamento dietro al divano posteriore ed è trattenuto in basso da barre che non lo fanno scorrere né longitudinalmente che trasversalmente, e con l’utilizzo di un paio di cinghie si eviterà il sobbalzo. La pompa dell’acqua è di fianco al serbatoio.

A lato del serbatoio H2O, sempre dietro al divano posteriore, posiziono l’inverter e la seconda batteria (al gel). Quest’ultima è fissata al pianale tramite due barre filettate passanti per due buchi (di “serie” nella batteria) tenuti da farfalle. Questo sistema ha già retto in altri viaggi senza inconvenienti, basta controllare ogni tanto il serraggio.

Sempre sul pianale ma vicino al portello posteriore in un punto in cui c’è un allargamento ho potuto sistemare il compressore con serbatoio, è imbullonato al pianale stesso.

Successivamente ho sagomato la parte superiore in modo tale da sfruttare l’ampia larghezza interna del bagagliaio; questa stessa è ancorata alla struttura in alluminio con dei bulloni a occhiello che servono per poter legare le borse da trasportare.

Sul ripiano superiore nel senso della lunghezza immediatamente sopra l’area dedicata alla batteria è stato fissato il frigorifero ed una presa doppia più comoda per la 220V. Il frigo in questo modo è un po’ in alto, ma si riescono comunque a mettere le bottiglie d’acqua da 2 lt. (Il frigorifero ha già fatto numerosi viaggi ed il suo sistema di bloccaggio non ha mai avuto problemi).

I due vani che si notano, conterranno: sul lato sx un cassetto, e sul lato dx o un cassetto oppure, posso inserire un serbatoio aggiuntivo gasolio che si incastra perfettamente tenuto da una barra frontale e da una cinghia.

I due cassetti sono realizzati in legno con misure tali da non lasciare spazi che produrrebbero sicuramente vibrazioni fastidiose.

In complesso credo di averlo realizzato in quattro giorni di lavoro, senza contare le ore di progettazione, pensieri e ricerca materiali (probabilmente superiori a quelle di costruzione).

Il costo dei materiali che ho utilizzato non è un dato certo, credo si assesti intorno ai 200–250 €, di cui la parte preponderante la fa il compensato marino. Le barre di alluminio le avevo in casa disponibili e non so quanto possano costare, il loro consumo è stato di circa 8 metri, più minuteria e rivetti.

Carlo

 

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