By Sergio Originally Posted Friday, November 4, 2005 Evidentemente ques’anno è di moda il Murzuq! È da qualche mese che ho intenzione di pubblicare il resoconto di questo viaggio; sono stato battuto sul tempo, ma provo a recuperare! se non altro per offrire una rotta leggermente differente e altrettanto impegnativa. Viaggio di 2 settimane, dal [...]
Tahar Ben Jelloum noto scrittore marocchino,ha asserito in una recente intervista che il deserto,di cui si parla spesso nelle sue opere,rappresenta per l’immaginario occidentale un pensiero astratto,un fenomeno mitologico-meditativo piuttosto che la riproduzione i una realtà.In verità il deserto non è solo silenzio,luce,vuoto,spazio infinito e fantastico,ma una terra viva,popolata da uomini,cose,città.
By Ilaria Originally Posted Tuesday, February 8, 2005 ILARIA LA MIA PRIMA AFRICA A 10 ANNI NEL DESERTO LIBICO Oltre noi tre ci hanno raggiunto un gruppetto di amici: Gianni, Lula, Sergio52, Sergiogallo, Nadia, Sabrina. Sono venuti a salutarci ed augurarci una buona vacanza alcuni nostri amici, e mio nonno. Abbiamo aperto una bottiglia nel [...]
Appena superata una superba duna a ridosso del crinale di un costone roccioso,ecco che all’improvviso appare un paesaggio mozzafiato.Un ampia valle disseminata di “Yardangs” (piccole colline erose dalla forma conica) si estende a perdita d’occhio fino a confondersi con un orizzonte chiuso da picchi e pianori rocciosi.
Così la Hidden Valley doveva essere apparsa nel febbraio 1991 ad una èquipe di archeologi provenienti dagli Atenei di Londra e del Cairo.
By Autori vari maghrebini e nonOriginally Posted Tuesday, August 24, 2004 Categoria………..Guida Titolo…………..MAGHREB .sottotitolo……..Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia Editore………….Il Saggiatore- Bruno Mondadori Autori…………..Le guide del saggiatore – Autori vari maghrebini e non Anno ……………1993 prima edizione 1991 ISBN ……………88-428-0110-0 Recensione di migliazz@mbox.vol.it Recensione: Guida socio-economico-culturale. Interessante per chi volesse approfondire argomenti non trattati [...]
Il giorno 21/12/96 alle ore 12 siamo al porto di Genova. Partenza prevista ore 16.00.
Partenza reale ore 01.00 ! Come al solito sono stati venduti più biglietti dei posti disponibili e la situazione si è risolta, dopo risse e tentativi di assalto, solo con il carico delle macchine eccedenti ( tra le quali quella di Ettore ) su un cargo che arriverà circa un’ora dopo alla nostra nave, la mitica Habib.
*CONSIGLIO: Arrivare SEMPRE almeno 4 ore prima della partenza prevista, soprattutto nel periodo natalizio, altrimenti rischiate di rimanere a terra anche con il biglietto ( anche da Tunisi).
E’ strano come certe cose pensate ed agognate per tanto tempo possono procurare, nel lasso di tempo imminente alla partenza, la sensazione che non andrà come previsto. Infatti questo viaggio è stato molto diverso da quello che si pensava di fare. Ho voluto segnare l’inizio del racconto sulla differenza fra il pensato e il fatto, che spesso lascia l’amaro in bocca. Diventa questa l’occasione per ripensare al motivo che spinge a viaggiare ed all’aspettativa che si crea intorno a quello che si farà. L’anima del viaggiatore si svolge sul tracciato delle sensazioni umane che ti accompagnano per tutto il viaggio, la misura del risultato finale appartiene al turista ed allo sportivo.
L’umiltà è l’approccio corretto perché è bene ricordare che il deserto perdona chi è capace di adattarsi e di rinunciare.
Siamo partiti ieri mattina da Tazerbu attraversando una serie infinita di cordoni di dune “a dorso di balena” divertenti come le montagne russe ; abbiamo sostato a Buzaymah , un’oasi abbandonata a causa della forte salinita’ dell’acqua.In vista di Rabianah lanciamo i mezzi sul banco di sabbia, siamo in 4/5 ridotta.
Il piede e’ teso sull’acceleratore che ormai ha raggiunto il fondo corsa, i poderosi diesel ruggiscono senza dare segni di cedimento
Due fari d’auto si stanno velocemente avvicinando a noi: siamo sulla pista che porta in Ciad mentre nella notte ci allontaniamo dall’ultima città ai confini del deserto libico-ciadiano. No, non può essere già finita, questo tentativo di attraversare il confine fra Libia e Ciad è stato troppo breve: solo 30 km! Pochi secondi ma lunghi attimi di tensione. Maledizione! ci siamo fidati, e ci hanno fregato: invece di iniziare, questo viaggio sta per finire, tutto il contrario di quello che volevamo.
Il progetto di un viaggio in Libia con il camper incontra inizialmente diverse difficoltà reali ed immaginarie, da quelle burocratiche per il visto per il passaggio della frontiera con l’accompagnamento obbligatorio da parte di guardie e guide turistiche,a quelle psicologiche ed emotive connesse col clima politico internazionale, in continua ebollizione, che tiene sulla corda chi si appresta ad affrontare le grandi distanze dei deserti e la singolarità della nazione libica, apertasi da non molto al turismo di massa.
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