Lo stato del Ghana si affaccia sul Golfo di Guinea e da qui ha inizio un grande viaggio che, attraversando il regno degli Ashanti, ci porta ad un altro grande regno, il Dahomey.
Era il 1482 ed i portoghesi arrivarono su queste coste e come primo logico atto, fondarono a picco sulla scogliera un castello, che sarebbe servito come base di appoggio per le loro navi, e lo intitolarono a San Giorgio da Mina.Questa denominazione, col passare degli anni, si contrasse fino a diventare l’attuale Elmina, nome terribile, evocatore di inumani commerci di schiavi, di soprusi orrendi che dimostrano dove la crudeltà dell’uomo può giungere.
Ecco il diario sintetico del nostro viaggio nell’Africa del centro-ovest che abbiamo fatto quest’anno dal 21 gennaio al 23 marzo. Si tratta di 63 giorni per un totale di 22789 chilometri percorsi sia su asfalto sia su pista a volte anche dura.
23.12.2007 Sbarco in Africa del Nord
Arrivo a Tunisi alle 7.30 con il traghetto partito da Salerno il 21 Dicembre a mezzanotte. Dogana abbastanza veloce, alle 10.30 visitiamo Cartagine e il teatro romano e poi decidiamo di andare a Kairouan a fare acquisti di tappeti. Il suk è bello ma non come Marrakech. Poi via per Gabes attraverso uliveti sconfinati. Alle 18:00 fa buio e decidiamo di accamparci nel porticciolo di Sakira a 60 km da Gabes. Alle 22.30 arriva la polizia e si mettono a ispezionare la macchina mentre dormiamo. Ci svegliamo mentre comunicano la targa con la radio. Dopo una chiacchierata tra Fabri con la testa fuori della tenda e il poliziotto 2 metri più in basso, tutto ok. Poi il gendarme resta a fare la guardia al campo fino al mattino, sorprendente.
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