Originally Posted Tuesday, September 12, 2006
White Desert: Notizie ed indicazioni per visitarlo con tempistiche ridotte e a costi economici.
Il Deserto Bianco, l’antica terra di Iht e’ diventato da circa cinque anni un luogo frequentato da turisti e viaggiatori sahariani quasi quanto l’Acacus libico tanto che oggi, fatti i raffronti d’obbligo, un suo giro puo’ essere fatto in tempi ancor piu’ ridotti e con budget limitati.
Con 300€ vi si possono passare tre giorni in completo “Fai da te” con base a Farafra, la piu’ piccola delle oasi ubicata proprio al suo centro: tale costo e’ comprensivo del viaggio in corriera A/R, alloggio, vitto (molto pollo, patate, riso e shorbe da “Chez John”) dei transfers quotidiani nel deserto, alle varie fewara (sorgenti), dell’ingresso al museo di Mr. Badr, di karkhade’ e fumate di Shisha (narghile’) a volonta’ e ci scappa pure un paio di calzini da Mr Socks. A questi costi vanno sommate le spese per il viaggio aereo fino al Il Cairo e quelle per due pernottamenti sempre al Il Cairo (uno solo se si viaggia con AZ). In totale cinque giorni che se comprensivi del weekend rientrano nella tariffa PEX e sufficienti per vedere parecchio ma soprattutto per respirare liberamente l’atmosfera dell’antica terra di Iht, mescolandosi o meno con i turisti. (Vi e’ pure l’alternativa del taxi, pure molto conveniente ma l’autista deve conoscere ed espletare alcune formalita’ che possono richiedere piu’ di 24 ore). Il vantaggio con questa opzione e’ che si possono diluire i tempi di viaggio visitando i dintorni delle oasi.
E’ un percorso collaudato personalmente da oltre 15 anni e che spesso preferisco al 4×4 a disposizione al Cairo almeno quando non ho materiale ingombrante da portare gia’. La corriera non e’ sottoposta agli interminabili controlli che seviziano i veicoli privati seppure muniti di tutte le autorizzazione del caso e, tranne una sosta di un’ora a Bawiti per rifornimento e pranzo normalmente intorno alle sei p.m. l’automezzo annuncia strombazzando il suo arrivo a Farafra.
Tutte e tre le oasi sono collegate quotidianamente da un servizio Bus (La Upper Nile) che dal Il Cairo arriva a Farafra verso la sera per poi ripartire l’indomani per Dhakla e Kharga. In pratica e’ quest’ultima l’oasi piu’ distante ad essere raggiungibile solo a giorni alterni. Per Kharga portarsi il sacco a pelo, la ricettivita’ e’ ancora limitata. Volendo si puo’ viaggiare a tappe sempre fino a Kharga ovviamente con piu’ tempo a disposizione. Il confort assicurato dai mezzi e’ piu’ che buono al massimo qualche ritardo il piu’ delle volte per l’Hamscir un fastidioso vento locale che smeriglia parabrezza e carrozzerie dopo soli pochi chilometri se non si trova un buon riparo. Si tratta, nota bene, di un servizio di linea da non confondere con i bus e minibus che fanno la spola per conto della agenzie.
I documenti richiesti sono il passaporto, la registrazione del viaggio ed il biglietto andata e ritorno della corriera che si effettuano entrambi al botteghino della stazione di partenza (qualche fotocopia del passaporto per eventuale militare pignolo sono consigliabili ma normalmente e’ l’autista che si da fare a chiudere lo sportello in faccia e ripartire). Seppure ripetitivi nel tempo ogni viaggio e’ diverso dall’altro, un microcosmo di vita e di incontri disparati li distingue sempre, l’ultimo fatto con a bordo una giornalista della Lonely Planet che, seduta sul cruscotto con le spalle alla strada, registrava puntigliosamente il chilometraggio sul cruscotto e i way points dal suo GPS, ma tanti altri anche con illustri esponenti del mondo scientifico, locale quanto estero, diretti in particolare alle mummie d’oro di Bahariyah, tutto cio’ mentre il tragitto, non perde mai il suo fascino specie una volta superato di Nagbt el Salim e quello successivo di Bulahya che vengono affrontati al tramonto se la corriera e ‘in orario sulla tabella di marcia.
Alcune informazioni a titolo di complemento sul White Desert
Gli itinerari consentiti sia nell’Uadi El Abyad cosi’ come e’ chiamato in loco il White Desert che nella Wadi el Gedid l’ancor piu’ ampia valle che lo ingloba sono in pratica quelli che tutti i visitatori agenzie e viaggiatori indipendenti o meno devono rispettare, quindi nessuna sostanziale differenza di percorso e luoghi. Data la sua imminente inclusione in “Parco Nazionale” il W.D e’ soggetto ad un ancor piu’ rigido controllo del passato data l’accresciuta presenza di missioni di scavo presenti un po’ ovunque per la gran parte dell’anno e di diversi tratti sottoposti a servitu’ militare e pattugliati.
Su questo tema va ricordato che l’Egitto in fatto di fuori piste non autorizzate riserva sorprese spesso molto sgradevoli, ovviamente non pubblicizzate dai malcapitati. Le tre oasi inclusa l’ultima con competenza sull’Eweynat, sono tutte sedi di dipartimenti ispettivi dei beni culturali.
L’agenzia sotto riportata proprietaria tra l’altro del migliore albergo a Farafra e’ pioniera nei tour nel W.D in quanto originariamente formatasi all’ombra delle prime missioni archeologiche risalenti a fine anni 80.
mentre a Bahariyah l’Alpenblik Hotel e’ ormai un must per i viaggiatori diretti al GSS. Altro nome importante e’ il Safari camp.
Great Sand Sea
Analogo discorso puo’ essere fatto anche per i viaggi nel GSS, Gil Kebir, Eweynat dove le agenzie autorizzate (ancora le sei dal 2004, piu’ tre altre in fase di registrazione di cui una con branch a Roma) si sono formate in questo caso piu’ all’ombra dei Rally, (Pharaons, Dakar) inizialmente sotto forma di assistenza oggi come organizzatori ufficiali di diverse manifestazioni locali. Le guide in questo caso sono spesso militari o ex tali come il famoso Colonnello Mestekawi precursore ed autore dei primi viaggi riportati sulle piu’ importanti riviste estere.
I costi con queste agenzie sono senz’altro piu’ economici rispetti a quelli affrontati importando temporaneamente mezzi propri senza contare, i lunghi tempi morti di trasferimento in Tunisia e Libia, o via mare ad Alessandria, le sempre impreviste lungaggine burocratiche tipiche del Paese, il vantaggio della doppia assicurazione locale e dell’assistenza ai mezzi forniti come quella dell’Agenzia Acacia che mi ha sostituto un radiatore forato nel bel mezzo del GSS in meno di 48 ore. Una telefonata e un loro un veicolo di assistenza e’ arrivato sul posto come se fossero in città il tutto gratis come da termini contrattuali.
La necessità di vantare particolari conoscenze ed esperienze organizzative per compiere quelle che una volta erano epocali traversate del GSS e’ diventata del tutto superflua in quanto l’offerta locale si e’ subito specializzata proprio sulla base della domanda occidentale piu’ esigente pianificando sempre piu’ queste destinazioni come rotte normali. Semmai e’ vero il contrario dove il ricercarne altre trascurando le indicazioni locali puo’ essere causa di viaggi incompleti o peggio perditempo nel tentativo poi di trovare soluzioni di rimedio, costose specie in caso di viaggi fai da te. L’Egitto e’ notoriamente un Paese ad alta vocazione turistica con operatori molto attenti al mercato in questione ben preparati e sicuramente piu’ introdotti di ogni altro operatore estero senza contare che il loro utilizzo mette spesso al riparo da inconvenienti, sempre dietro l’angolo.
Di seguito si riporta il nominativo di una agenzia positivamente collaudata, in particolare per il noleggio di buoni 4×4. Nei principali alberghi Semiramis, Nile Hilton, Choppard ecc. si trovano comunque le rappresentanze delle altre agenzie dove e’ consigliabile specificare l’interesse principale del viaggio, se di carattere archeologico o di semplice raid sia perche’ queste agenzie sono ormai in grado di offrire entrambe le opzioni sia per non correre il rischio di finire con i soliti viaggi uno fotocopia dell’altro. Il noleggio fino a due settimane e con chilometraggio illimitato risulta particolarmente conveniente specie se il numero di veicoli presi a noleggio supera le tre unita’ . Si consiglia la trattativa diretta senza intermediari o facenti funzioni di capi gruppo, ecc. Ogni contratto deve a nome di chi guida la macchina noleggiata. Un’ultima considerazione, con la targa locale si gira con piu’ facilita’ ovunque
Stando a recenti accordi ed intese fra i vari enti coinvolti nella promozione turistica del paese l’oasi di Bahariyah diventera’ la primaria sede organizzativa e base di partenza per i viaggi nel GSS di qualunque natura e con tutto quello che ne consegue, guide, permessi, ecc.
Tratto dallo studio di mercato dello stesso autore.
GPS e SAHARA. Considerazioni e prospettive sullo sviluppo del turismo sahariano introdotte dalla navigazione satellitare.