By Maurizio Dall’Oglio
Originally Posted Saturday, August 14, 2004
ALGERIA / MALI / ALGERIA 1999
Resoconto con dati generali del viaggio compiuto da:
Maurizio e Ivana Dall’Oglio – Brescia– Land Rover 110
Beppe e Patrizia Rossi – Bergamo – Land Rover 110
Contatto:
Maurizio Dall’Oglio e – mail : mdall@libero.it
Periodo: da 23 ottobre a 22 novembre 1999 – durata 4 settimane
Tot.km.: ca.9.000
Costi:
Costo visti: tramite IAS di Roma (06/5413445 sig.Campana) ca.1,4 Ml. (4 persone tutto compreso)
Indicativamente (consiglio comunque rivolgersi alla IAS): per Algeria serve invito meglio se da organizzazione turistica con indicato il percorso, fotocopia carta identità, foto. Per Mali: l’ambasciata è a Parigi, servono solo fototessera.
Costo nave Genova/Tunisi a.r. ca.2,0 Ml. Per 1 auto e 2 persone I^ classe, senza pasti. Informarsi perché dovrebbero esistere tariffe scontate a ca 1,7/1,8 Ml.
Cambi: 1 FRF=100 CFA 1 Dinaro Alg.= ca.27,5 Lit.
Dopo anni di tentennamenti finalmente la decisione : ALGERIA.
23/10 – Solita partenza da Genova. La nave non è più l’Habib ma la nuovissima e confortevole Carthage.
Se puntuale arriva alle 13,30 del sabato verso le 17/18 si parte.
24/10 – L’arrivo è per le 14/15 della domenica. Appena sbarcati, formalità tunisine ancora più veloci, ed in un lampo siamo in direzione Tozeur. Campo presso un distributore.
25/10 – Si entra in Algeria. Tutte le formalità, dal cambio (non più obbligatorio ma necessario) all’assicurazione (ca.130.000 per 30 gg.) si fanno in frontiera. Incredibile la gentilezza e la cordialità di TUTTI i militari. In un paio d’ore tutto finito e si parte, direzione Ouargla, dove arrviamo senza alcun problema nel pomeriggio.
Campo presso Hotel Tadhost, del nostro amico Kader, titolare dell’agenzia turistica a cui eventualmente si può richiedere l’invito. Memorabile la cena preparataci.
26/10 – Partenza per El Golea (o El Menia). Nessun problema, solo diversi posti di blocco con registrazione passaporti (a tal proposito una lista con tutti i dati, ma proprio tutti, anche nome e cognome genitori, numero visto, dati auto, magari anche tradotta in arabo, da lasciare ai militari, potrebbe accelerare i tempi). Sempre il tutto con estrema gentilezza e cordialità.
Sosta e cena in albergo, ve ne sono due, ma è meglio il Boustan.
27/10 – Da El Golea verso Tamanrasset, si procede in convoglio, sia i turisti che i locali. Segno che qualche problema c’è ancora. Sembrerebbe siano avvenute rapine ma da parte di chi non si sa con precisione. Abbiamo sentito dire di tuareg e, soprattutto, di terroristi islamici fuggiti dal nord e convertitisi alla religione del furto.
Tra l’altro non sappiamo se siano percorribili le piste (p.es. Amguid). Noi però andiamo a Timimoun e veniamo scortati per ca.180 Km., probabilmente per essere sicuri della nostra destinazione. Fa un certo effetto vedere arrivare quattro Toyotoni carichi di soldati (gentilissimi) in assetto di guerra, anche se poi l’impressione durante il viaggio è che non ci sia in giro anima viva.
Timimoun decisamente carina, bel campeggio (la Palmerie) con signorine compiacenti (?!). Visita serale alla cittadina, veramente bella.
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28/10 – Ormai siamo in vista di Reggane, punto di partenza della Bidon V. Vi arriviamo nel primo pomeriggio, solite formalità, pieno di gasolio per sicurezza visto che anche a Bordji Moktar vi è la pompa. Nessun problema circa la pista, tipo permessi, basta dire a che ora si parte. Uniche raccomandazioni di non abbandonare la pista e seguire le balise. Campo nel cortile dell’unico albergo, che poi scopriremo essere un bordello (molto pittoresco, lo consiglio).
29/10 – Si parte di buon ora. Teoricamente dovrebbero esservi delle balise ogni 10 Km, dei lampioni alimentati da pannelli solari e quindi visibili anche di notte. In pratica ormai di pannelli non ve n’è nemmeno l’ombra e buona parte dei lampioni sono abbattuti, resta solo un piccolo cippo di cemento.
Inutile dire che le tracce presenti sono tantissime. Per precauzione ho messo i dati nel satellitare fino a Gao. Non che ve ne sia bisogno però se non altro si
viaggia con tranquillità e rilassati. A chi interessa posso fornirli. Tra Reggane a Bordj Moktar (ca.650 Km.) vi sono un posto militare (controllo passaporti) dopo ca.180 km., un punto di ristoro (!) (altri 150 Km.) ed ultimo posto militare, vicino al quale abbiamo fatto campo, un centinaio di km. Prima di B.Moktar.
30/10 – Arrivo verso la 11 a Bordji Moktar. La Bidon V è stata facile dal punto di vista del terreno, solo verso la fine vi sono tratti decisamente molli, per il resto è un immenso pianoro. Tutte le formalità di uscita (nell’ordine Police, Douane e Gendarmerie) vengono espletate qui, sempre nella massima cortesia (visto che è mezzogiorno siamo addirittura ospiti a pranzo dei doganieri !!!) e tutto sommato celeri. Attenzione che il distributore chiude nel primo pomeriggio per riaprire alle 18.00, per cui chi ne ha bisogno deve fare rifornimento subito.
Partenza nel primo pomeriggio e dopo 180 Km siamo in Mali a Tessalit, dove arriviamo verso sera. Grande stupore e meraviglia e soprattutto felicità nel vederci, segno che dall’Algeria si può passare e probabilmente riprenderanno i flussi di turisti. Qui tutto si è fermato.
La situazione anche qui ora è calma, ma ci deve essere stato un gran bel casino. Fino a qualche anno fa nessuno poteva passare dall’Algeria, senza essere depredato. Sono quattro anni che dicono di non vedere un turista, via Algeria. Campo in cortile di un ristorante. Molti ragazzini, primi scambi commerciali. Sia qui che in Algeria, ma qui in misura maggiore, è possibile scambiare merce con souvenir, benzina, ecc. Molto ma molto apprezzati sono stati alcuni walkman acquistati in Italia (costo 10/15.000 lire) nonché calcolatrici, radio, orologi, vestiti, scarpe. Grande richiesta anche di pezzi di ricambio, soprattutto gomme e camere d’aria.
Qui comunque mediamente i prezzi sono più cari che nel resto del Mali, sappiatevi regolare.
Formalità rimandate al mattino, dogana e police nella norma. Qualche richiesta di regali, (musicassette, medicine, un paio di birre) nella norma e comunque sempre gentilmente. La registrazione dei passaporti costa 1.000 CFA a persona.
Idem o giù di lì il rilascio del “laissez passer touristiqe” per la vettura. Assolutamente niente carnet quindi.
31/10 – Partenza verso Gao.
Pista non bella ma comunque accettabile, comunque sempre dura salvo nei tratti di Marcouba (erba per capre) dove si incontra un fesh fesh con solchi molto profondi. Niente di grave comunque. Per arrivare a Gao vi sono ca.400 Km. Salvo un paio di deviazioni la pista è unica, a volte si dirama per evitare tratti difficili, soprattutto in stagione di pioggia. Rispetto alle cartine IGN può variare anche consistentemente. Arrviamo ad Anefis che ormai è buio, confortati dal satellitare.
Formalità rimandate al mattino e campo in cortile di abitazione-campeggio. Altro mercanteggiare.
01/11 – Arrivo a Gao, non un gran che ma pur sempre una città. Registrazione alla Police, soliti 1.000 CFA per passaporto. Bisogna fare l’assicurazione che per dieci giorni costa circa 100.000 lire, a seconda della potenza. Si consiglia di trattare. Prima bisogna comperare una marca da bollo da applicare al laissez passer touristique, che verrà annullata dalla Police al momento delle formalità. Tra l’altro la dogana di Tessalit può rilasciare solo permessi per max 8 giorni. Eventualmente bisogna prorogarlo alla direzione doganale di Gao o Mopti, ma non prima che scada. Sistemazione in Camping, meta anche di qualche turista. Indimenticabile la birra ghiacciata fornita dal bar.
02/11 – Da vedere non vi è molto. Si consiglia una gita in piroga per vedere gli ippopotami. Ci si può appoggiare ad una guida, non è un problema trovarla, che aiuterà anche ad espletare le formalità del giorno precedente. Noi avevamo uno soprannominato Rusta, un tipo a posto.
03/11 – Si prende il BAC per Mopti. Costo traversata 2.000 CFA (per i locali) e 5.000, poi trattati in 4.000 per i ricchi turisti. Finalmente asfalto. Arrivo a Mopti nel pomeriggio.
04/05/06/07/11 – Visita a Mopti, tour nei paesi Dogon, e visita a Djenne. Conviene prendere una guida, magari contrattando per tutto il periodo, (20/30.000 lire/giorno) che si occupi di tutte le visite. Gita i piroga a Mopti, tour dei Dogon (si consiglia ALMENO 2gg.) visita a Djenne (anche se la guida non è indispensabile). Inoltre la sua compagnia elimina un po’ di scocciatori. Noi avevamo un ragazzino giovane ma molto a modo, tal Karembè Adamo. Abbiamo fatto campo a Sevarè in campeggio.
Grande accoglienza ai nostri walkman dei negozianti Dogon. (anche vestiti, scarpe e orologi) con grandi scambi di oggetti d’artigianato. Sia a Mopti che a
Djenne bisogna recarsi alla Police per la registrazione dei passaporti. Noi inoltre a Mopti proroghiamo il laissez passer touristique, ormai scaduto.
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08/11 – Da Sevarè a Gao.Comincia il rientro. Tutto asfalto. A Gao bisogna ritornare alla Police per la registrazione.
09/11 – Tappa forzata fino ad Aguelok, in cui arriviamo che è già sera inoltrata. Campo nel piazzale dell’ospedale (!!!). Per cortesia da una vicina caserma arrivano tre guardie armate che vigileranno tutta la notte sul nostro sonno, ai piedi dell’air-camping. Gentile anche se un po’ inquietante.
10/11 – Arrivo a Tessalit in mattinata. Formalità di uscita veloci. Solo qualche piccolo regalo alla dogana. Arriviamo a Brodji Moktar. Ormai qui siamo di casa, hanno ancora i nostri dati registrati all’andata. Campo nel piazzale della dogana, il massimo.
11/11 – Bidon V a ritroso.
Campo presso l’ultimo campo militare, il primo all’andata. Ci da il benvenuto il comandante in persona.
12/11 – Arrviamo fino ad Adrar, ormai ce la prendiamo comoda. Sosta all’hotel Taouat, probabilmente una volta bello, ora desolante. Visita serale alla cittadina.
13/11 – Timimoun stesso campeggio dell’andata, le signorine invece sono cambiate, decisamente in meglio.
14/11 – Contrariamente all’andata, fino a El Golea si arriva senza scorta. Sosta in Hotel.
15/11 – Sempre contrariamente all’andata, per uscire da El Golea ci vuole la scorta. Crediamo sia una decisione delle autorità locali di scortare i turisti, che qui arrivano, fino ai confini di competenza. Arrivo a Ouargla, sempre presso nostro amico.
16/17/11 – Spendiamo gli ultimi due giorni (anche quelli di scorta) per raccogliere datteri e rose del deserto.
18/11 – Partenza per la Tunisia.
Formalità di frontiera semplici e veloci. Campo in piazzale di distributore, grosso modo a Kairouan.
19/11 – Arrivo a Tunisi verso mezzogiorno. La nave dovrebbe partire verso le 17. Non è nemmeno ancora arrivata causa il mare grosso. Arriverà alle 18,30 e partiremo alle 21 !!!!
Viaggio comunque calmo, salvo la primissima parte del canale di Sicilia, in compenso in Italia nevica !!!!
Che altro dire, un viaggio decisamente bello. Tutto è andato liscio solo un piccolo guaio con la serratura del portellone che mi ha abbandonato, un paio di giorni di febbre, due forature, tutto qui.
Per quanto riguarda l’Algeria, almeno per dove siamo stati noi, la sensazione è della massima tranquillità, mai avuta la benché minima sensazione di pericolo o di inquietudine. Persone, sia civili che militari, più che cordiali, disponibili.
Idem per il Mali.
Questo è un resoconto di getto, mi scuso per eventuali imprecisioni o incompletezze, per eventuali chiarimenti contattatemi.
Maurizio Dall’Oglio e – mail: mdall@libero.it
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