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Namibia Off-road Adventure 2009 di Fulvio Dodich

– Posted in: Africa, Africa Australe, Resoconti di viaggio

By Fulvio Dodich
Originally Posted Saturday, January 22, 2011

Namibia Off-road Adventure 2009

15 mesi di preparazione, ricerca di cartografie, informazioni, documentazione di ogni genere. La ricerca di uno spedizioniere, di chi avrebbe preparato la cassa per il trasporto, dei ricambi giusti. In questi mesi ho trovato la guida, verificato e modificato con lui i percorsi ed organizzato la logistica in Namibia. Poi i contatti con il regista, la pianificazione del video ed i contatti con MotoTV. Un lungo lavoro preparatorio ma parte integrante del divertimento, dello spirito del viaggio.

Ne è nata un avventura meravigliosa. Ho percorso 3400 km di cui 2840 off-road, su sabbia, ghiaia, rocce e con tanti guadi. Giornate intere, in piedi sui pedali per avere il massimo controllo della moto. Giornate intere quasi sempre passate senza incrociare nessun altro veicolo.

Itinerario

Primo giorno: 12 maggio – Windhoek

Arrivo all’aeroporto internazionale di Windhoek e mi incontro con la guida, Brian Mafika. Divertentissima persona: parla italiano, inglese afrikaner e quattro lingue africane. Suppongo non avrò problemi di comunicazione. Trasferimento al Windhoek Country Club. Pomeriggio: preparazione del veicolo e briefing con la guida Brian.

Secondo giorno: 13 maggio – Windhoek / Montagne Erongo

Partiamo per le Montagne Erongo. Mi incuneo nelle strade interne del Parco dello Spitzkoppe: mi trovo in mezzo ad un branco di zebre di montagna; spengo e mi fermo. Anche loro si fermano. E’ buffo: io guardo loro e loro me. Difficile dire chi è il più curioso tra di noi. proseguo verso l’Hohenstein Lodge. Simpatico incontro serale: la guida Brian uccide un puffander (vipera soffiante) di fronte alla porta dell’alloggio. Soffiasse solo non sarebbe un problema….. ma non soffia e basta!

Terzo giorno: 14 maggio – Montagne Erongo / Cape Cross

Partenza per il fiume Omaruru; a causa delle piogge abbondanti si cambia in parte il percorso perché una parte del letto del fiume non è praticabile. Percorsi 90km nel letto dell’Omaruru. Io e la guida ci perdiamo di vista. Seguo delle tracce sul terreno e con l’aiuto dei due GPS mi invento una scorciatoia fra rocce e massi sino a raggiungere, un’ora prima della guida, la costa (Skeleton Coast) teatro di incredibili naufragi nel passato. Pioggia, freddo, nuvole basse, ma manca la usuale nebbia che ammanta sempre questa zona. Desideravo una doccia. Fa freddo, ci sono 7° e l’acqua è solo fredda ma la doccia la faccio comunque. Perdo due tre chili di polvere e sabbia. Non contento mi rifaccio una doccia fredda alle 5 del mattino successivo.

Quarto giorno: 15 maggio – Cape Cross / Damaraland

Prima colazione al lodge e partenza verso nord est, per raggiungere il Messum Crater: e’ un cratere del diametro di 20km, residuo di un’antica esplosione vulcanica. Tanti licheni e la welvischa mirabilis (pianta che vive oltre mille anni e dallo sviluppo lentissimo): mi muovo nel totale rispetto dell’ambiente. Proseguo su di un fondo di roccia lavica frantumata (1-3 mm): o vai o affondi. Arrivo al Salt Pan, un laghetto salato nel cuore del cratere, ormai senza acqua: resta solo il manto bianco di sale. Mi viene in mente il Chott el Jerid Tunisino, ma li il fondo era sofficissimo, qui duro. Raggiungiamo Uis, da dove si prosegue per la zona di Twyfelfontein. Incontriamo tanti Herero ai lati della pista, le donne con i loro caratteristici e perfetti costumi colorati. Arrivo al Mowani Mountain Camp. Il più bel tramonto dell’Africa: assistiamo al touch down del sole fino alla sua scomparsa. Poi la luna e che luna! E le stelle che sembrano miliardi in più che da noi.

450 km fenomenali con un finale, il tramonto, che ti colora l’anima.

Quinto giorno: 16 maggio – Damaraland / Kaokoland

Partenza per Opuwo, via Palmwag e Sesfontein. Arrivo e sistemazione all’Opuwo Country Lodge. Paesaggi da favola e sterrati impegnativi. Tanti Hereo al bordo delle piste rendono vario il viaggio. Non c’e’ una casa, una capanna. Mi chiedo dove andranno mai: sembra che camminino verso il nulla. Come al solito lo stile di guida della moto è “galleggia sulle tracce e non tocchi mai terra”. Per farlo si viaggia tra 120 e 140 Km/h. Il primo giorno questo viaggiare quasi galleggiando ti da i brividi, ma diventa subito abitudine.

Sesto giorno: 17 maggio – Kaokoland

Partenza per Epupa. Arrivo all’Epupa Camp. Ci sistemiamo in tenda. Nel pomeriggio, visita ad un villaggio Himba ed al loro cimitero, il tutto con Raphael, guida/interprete locale. Gli Himba si proteggono la pelle ed i capelli con un impasto di burro e roccia rossa polverizzata. Proteggono la pelle tutti i giorni. I capelli vengono puliti ogni sei mesi con la cenere e rispalmati. Ci fermiamo per goderci il grande spettacolo delle cascate Epupa Falls, generate dal fiume Kunene che stabilisce il confine fra Angola e Namibia. I baobab sulla riva sembrano arbusti se confrontati alla maestosità delle cascate.

Settimo giorno: 18 maggio – Kaokoland / Owamboland

Partenza per Oshakati seguendo la pista lungo il fiume Kunene. La pista è varia e difficile, molto tecnica. Fango, acqua, sabbia, rocce e guadi per 400km. Salto qui e là; qualche parabolica contro roccia per evitare i solchi e le rocce. Chissà dove sarà Brian che va molto più lento. Tanto la pista è unica… Arrivo in condizioni disastrose e pregusto la doccia: peccato, non c’e’ l’acqua in tutto il paese.

Ottavo giorno: 19 maggio – Owamboland / Parco Nazionale Etosha

Partenza per la zona orientale del Parco Nazionale Etosha fino all’Onguma Plains Camp. Fotosafari pomeridiano: kudu, gnu, antilopi saltatrici, facoceri solo per raccontare alcuni degli incontri. Siamo prigionieri delle stanze, nel senso che causa presenza leoni si esce solo se ti vengono a prendere.

Nono giorno: 20 maggio – Parco Nazionale Etosha

Giornata dedicata ai fotosafari nel Parco Etosha. Ci alziamo alle 5 e 5 sono anche i gradi. C’e’ stata tanta pioggia quest’anno. Le pozze sono tante ed ampie. Ciò rende più difficile incontrare animali. Ma siamo fortunati. Il primo che vediamo è sua maestà il leone: si abbevera e poi ci viene incontro. Ci viene un dubbio: siamo nel suo menù alla voce prima colazione? Capisco perché non ti fanno entrare in moto per la tua sicurezza (non perché disturbi). Poi vediamo praticamente di tutto. Mammiferi ed uccelli a iosa. Giraffe, elefanti, iene, sciacalli, zebre di pianura e di montagna assieme a gnu ed orici, aquile, buceri, dik-dik….la lista sarebbe lunghissima. E’ già lunga così ed ho raccontato poco o nulla.

Decimo giorno: 21 maggio – Parco Nazionale Etosha / Bushmanland

Partenza per il Bushmanland: ci aspetta un villaggio di Boscimani. Arrivo allo Nhoma Camp dopo aver guidato su piste di sabbia che finivano in un mare di sabbia in salita: sarò mica così sudato per questo? Andiamo al villaggio Boscimane. Nessuna moto era mai arrivata qui. I bambini mi circondano; sono tanti e allegri. Il villaggio conta 60 Boscimani di cui tre cacciatori che procurano carne per tutti. Aspettativa di vita 47 anni: Dio mi sento vecchissimo…… anzi fortunatissimo. Da quando, due anni fa, hanno messo le reti antizanzare alle capanne non ci sono stati più casi di malaria. I cacciatori si producono corde, archi, frecce e trappole. Le frecce sono coperte di veleno ottenuto da un coleottero. Quando si colpisce la preda questa non muore subito: i cacciatori la inseguono anche per giorni prima di trovarla morta. C’e’ una scuola, ma il maestro è in ritardo di un paio di mesi: Africa. Ci invitano a restare con loro per i canti e le danze attorno al fuoco questa notte. Un emozione da brividi.

Undicesimo giorno: 22 maggio – Bushmanland

Partiamo all’alba. Come al solito sveglia alle 5-5.30. La mia tenda è immersa nel verde africano sotto uno dei tanti cieli stellati che ci regala ogni notte qui. Indescrivibili: fossi anche bravissimo non renderei neppure il 5% della realtà. Ci inoltriamo nel Khaudom Park, il più selvaggio della Namibia. Frequentatissimo: il visitatore passato prima di noi si è visto sei mesi fa. Tantissimi animali, aquile, buceri ed un branco di una sessantina di elefanti ci premiano con abbondanza. Brian, la nostra guida, ci porta a piedi, con una serie di trucchi, fino ad una decina di metri da un elefante. Impagabile esperienza. Farfalle coloratissime suggono lo zucchero dallo sterco degli elefanti: in mancanza di fiori….. Giriamo un po’ a piedi con Brian e Harno (l’Afrikaner guida locale) e ci fermiamo di fronte alle impronte fresche di due leonesse; l’erba nel bush attorno a noi è alta un metro, un metro e mezzo. Guardiamo le orme, ci guardiamo intorno e respirando la tensione accresciuta scrutiamo ovunque. Valuto chi è il più cicciotto e meno allenato…… dovrei cavarmela (mai abbandonare il senso dell’umorismo. Comunque tutto bene: nessuno ci mangia. Cala la notte ed Harno guida il fuoristrada nella savana su piste che non ci sono, girando ora a destra, ora a sinistra.. non torneremo mai. Invece alle 22 siamo al tavola al Nhoma Camp. Stupendo sono nella mia tenda.

Dodicesimo giorno: 23 maggio – Bushmanland / Waterberg Plateau

Ci avviamo alla fine. Salutiamo Harno che sta togliendo l’erba dal radiatore del suo Toyota. Più tardi andrà far la spesa settimanale al negozio dell’angolo: l’angolo è a 180 km dalla sua tenda. Partiamo per il Waterberg Plateau. Si tratta di un altopiano roccioso, di un rosso incredibile, pieno di animali. Arriviamo in tempo per visitare il Waterberg Plateau nel pomeriggio. Ci imbattiamo in babbuini, struzzi, orici, ed ogni ben di Dio. Per finire in bellezza incontriamo due rinoceronti bianchi: meravigliosi animali che si avvicinano a noi fino a pochissimi metri. Mai visto persone, neppure i Giapponesi, saltare così velocemente sul fuoristrada che tenta di partire; peccato, io ero a terra dietro al fuoristrada a far foto. Muggisco un po’ e si fermano.

Tredicesimo giorno: 24 maggio – Waterberg Plateau / Partenza

Partiamo per Windhoek dove imballo la moto e la metto nella cassa per trasporto aereo.

Finisce così un viaggio in moto che in realtà è stato un viaggio dell’anima in un paese e tra persone che non dimenticherò mai.

 

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