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Mongolia 2005 dall’Italia via Europa e Siberia A/R di Danilo Baggini

– Posted in: Asia, Resoconti di viaggio

By Danilo Baggini
Originally Posted Wednesday, September 28, 2005

MONGOLIA 2005

(by Danilo Baggini)

Dall’Italia via Europa e Siberia A/R

21.000 km in 55 giorni

Donatella Telli

Massimo Sandrini

Danilo Baggini

Maria Pia Lomazzi

GENERALITA’

Avevo in mente il viaggio in auto in Mongolia, partendo dall’Italia, dal 1995, allora non lo feci perchè alle prime informazioni assunte mi sembrò che in Russia vigessero ancora troppe restrizioni per i viaggiatori solitari.. e allora andai in Islanda. Restò un sogno nel cassetto. Al ritorno dall’Erg Chech in marzo, trovai per caso in un brico Massimo, compagno di altri viaggi che, a digiuno di chilometri da un po’, mi lancia l’idea della Mongolia.. ci metto un attimo a decidere e parte la programmazione per l’estate.

E’ un viaggio dove le difficoltà sono determinate dalle lunghe distanze, 21.000 km percorsi in 55 giorni, dagli insetti in Siberia, da qualche difficoltà di orientamento sia in Russia, sia in Mongolia, dove non esistono cartelli stradali, salvo poche eccezioni, ma il GPS e le carte satellitari e/o le mappe Russe suppliscono egregiamente. I guadi in Mongolia possono creare qualche difficoltà, ma se si ha la pazienza di attendere il deflusso al termine della pioggia non sono mai difficoltosi, anche i torrenti glaciali, quindi con acqua perenne, non superano mai i 60-70 cm e per un 4×4, anche senza snorkel, non sono assolutamente difficili.

La Russia e la parte Mongola con ingresso da Kjatha e fino a Karkhorin via Ulaan-Baator (tutto asfalto, deteriorato solo su piccolissimi tratti) sono assolutamente alla portata di qualunque normalissimo camper stradale.

La seconda parte in Mongolia: Mandalgovi, Fiume Orgon, gli 8 laghi Naiman Nuur, la parte di nord ovest verso il lago Khyargas, Ulaan-Gom, la frontiera di Tasanta devono invece essere percorsi solo in 4×4 (anche se i locali ci vanno con normali auto e furgoni a semplice trazione) e necessitano di un minimo di esperienza nella navigazione e nella guida fuori strada. Il 4×4 può essere assolutamente di serie, come uniche accortezze suggerisco: GPS, 2 taniche di carburante oltre il serbatoio di serie, un minimo di acqua, attrezzatura da campeggio.

INFORMAZIONI E PROBLEMATICHE

Visti e permessi

  • Russia: abbiamo fatto un visto affari con invito di 3 mesi con ingressi multipli al costo di 350€ (ma abbiamo incontrato una coppia italiana con Toyota 75 camperizzato, che ha fatto lo stesso visto ad un costo sostanzialmente inferiore..!?)

  • Mongolia: visto turistico di 30gg a 140€. Siamo partiti senza la certezza di entrare in Mongolia in quanto disposizioni recenti impongono una serie di permessi notevoli per importare l’auto (vedere allegato) che non avremmo avuto il tempo materiale per ottenere, circa 2,5 mesi. Poi in realtà non c’è stato nessuna richiesta in proposito all’ingresso e siamo transitati rapidamente senza problemi.

  • Ucraina: visto non più necessario

  • Repubbliche Baltiche, Polonia, Repubblica Ceca, Austria ovviamente nessun problema.

Frontiere internazionali (aperte agli stranieri) Mongole

  • a Nord: Kjatha (RUS) – Suhbaatar (MGL)

  • a Ovest: Tasanta (RUS) – Tsagaannur (MGL)

    attenzione: è chiusa la domenica.

  • a Sud con la Cina (informazione assunta localmente, da noi non attraversata)

Passaggio frontiere

  • Russia: poichè devono ricopiare più volte i dati auto e passeggeri, è molto utile avere una traduzione in caratteri cirillici dei dati. Il tempo piuttosto lungo passato in frontiera è stato causato principalmente da questo problema. Ricordarsi di timbrare entro 3 giorni, presso un posto di polizia di città grosse il talloncino personale rilasciato all’ingresso. Noi peraltro non l’abbiamo fatto, e senza problemi, sia all’andata che al ritorno.

  • Mongolia: molto rapido e con funzionari molto cortesi. Anche qui all’ingresso sarebbe stata utile una traduzione in caratteri mongoli, ma ha supplito molto bene la traduzione in cirillico essendo l’alfabeto mongolo molto simile al cirillico (per i grafologi ho detto una inesattezza ?)

Dichiarazione doganale Russa

Contiene la dichiarazione di valuta e di eventuali oggetti di valore o altro al seguito. Esiste la versione in cirillico e quella in inglese, purtroppo quest’ultima non sono riuscito ad averla. Allego il modulo in cirillico con le note di compilazione. Stranamente all’ingresso viene trattenuta dalla dogana e viene fatta ricompilare all’uscita. Stranezze Russe, chi volesse barare potrebbe farlo senza problemi.

Foglio di importazione auto in Russia

I dati dell’auto e del proprietario vengono inseriti nel computer, secondo la tecnica utilizzata in Tunisia e viene rilasciata ricevuta da portare al seguito.

Assicurazione

  • Russia: è obbligatoria, si fa alla frontiera e per 2 mesi costa 200 US$

  • Mongolia idem e costa 30 US$ per 15 gg (attenzione che la fanno standard di 15gg e se si rimane più tempo occorre farlo presente in anticipo)

Situazione delle strade

  • Russia: asfalto in buone condizioni per il 95%, il rimanente è asfalto pessimo e piste sterrate. Queste ultime concentrate nel tratto tra Kansk e Tulun dopo Krasnojarsk per un centinaio di km. Tra Omsk, Kuybyshev, Barabinsk abbiamo percorso la vecchia pista sterrata che passa a Nord per Elanka e Novytartas, la nuova strada passa a Sud lungo la ferrovia, il bivio è 35km dopo Omsk. Il traffico è notevole soprattutto di mezzi pesanti, in particolare tra Ufa e Omsk. Al ritorno passando a Nord degli Urali, per Ekaterinburg e Perm, abbiamo trovato decisamente meno traffico e stato delle strade migliore. Attenzione ai limiti di velocità che talora sono inverosimili (ad es. 40 km/h per 8 km in aperta campagna) e vengono sfruttati dalla polizia (sigla ДРС, si legge DiPiEs) sempre dotata di laser e ben nascosta, per erogare contravvenzioni che poi si risolvono con mazzetta all’agente e senza ricevuta.

  • Mongolia: pochi i tratti asfaltati, da Kjatha a Ulaan-Baator, Karkhorin e Arvaiheer, abbastanza in buone condizioni e percorribili anche da normali camper stradali e poche le piste preparate dove la tôle ondulée regna sovrana, la maggior parte sono piste in fondo naturale a volte molto scorrevoli, ma a volte molto sconnesse. Media giornaliera tra i 200 e 300 km per 8-9 ore di guida. Il traffico, tranne nei dintorni di Ulaan-Baator e relativi circuiti turistici, è quasi nullo. Una curiosità: gli ingressi in molte città e i passaggi di ponti sono soggetti ad una tassa di 500 tigrit.

Orientamento, abbiamo utilizzato:

  • fogli cartacei della FBM di Bologna a 1:4.000.000

  • Microsoft AutoRoute 2002 fino a Ufa (RUS) (la versione 2005 è stata subito abbandonata perchè non riusciva a trovare i percorsi in Russia, ma anche in Ucraina, sic !!)

  • OziExplorer con foto satellitari zulu 2000 oltre Ufa e per tutta la Mongolia. Da anni ormai viaggio anche in Africa con queste e mi trovo benissimo; utilizzo un PC sempre acceso collegato al GPS per cui in tempo reale ho la posizione dell’auto sovrapposta alla zulu sullo schermo del PC. Di fianco Kharkhorin ed il fiume Orgon.

  • Una cartina Mongola 1:2.500.000 acquistata localmente con i nomi delle città in caratteri locali (molto simili al cirillico), utile per chiedere eventuali informazioni. Esiste una carta simile acquistabile in Italia con i doppi caratteri latini e locali, ma non l’avevamo. Ci eravamo però addestrati in Italia prima della partenza a leggere il cirillico, cosa che si è rivelata UTILISSIMA.

  • Non avevamo cartine topografiche russe della Mongolia, anche se sono disponibili

Si tenga presente che in Mongolia non esistono cartelli stradali e le strade sono, tranne pochissime, delle piste, per cui le conoscenze necessarie, gli accorgimenti e le precauzioni sono le stesse dei viaggi sulle piste africane. La cosa vale un pochino, anche per la Russia, sebbene i problemi siano infinitamente minori, e solo quando si esce dalle grandi direttrici di traffico, vedasi quello che ci è successo al punto G0807010 e 020 dove, dopo aver tentato di percorrere strade secondarie, abbiamo dovuto ripiegare su quelle principali. Si noti però che in quella zona disponevamo solo di AutoRoute che ci ha giocato un bello scherzo .., secondo lui dovevamo passare nella pista qui a lato.

Clima e insetti

Clima in Russia: molto simile al clima a cui siamo abituati, con giornate talora molto calde, cui possono seguirne altre molto più fresche. Abbiamo avuto problemi di caldo (soprattutto perchè unito agli insetti) per due o tre giorni in Siberia.

In Siberia all’andata abbiamo campeggiato per 6 notti in condizioni a dire poco critiche a causa degli insetti (tafani di giorno e zanzare di notte, con una relativa calma di 10 minuti tra un turno e l’altro), in almeno due notti si è unito il caldo, creando un cocktail terrificante. Al ritorno non abbiamo avuto problemi di sorta.

Consigli: portare le retine da testa, guanti e scarponcini alti. Fermarsi nelle aree di sosta, stranamente immuni dagli insetti, ed eventualmente spostarsi in aperta campagna solo dopo cena per dormire. Cercare posti con l’erba bassa e fuori dagli alberi. Bastano questi pochi accorgimenti per migliorare nettamente la situazione.

Clima in Mongolia: nella zona vicina al deserto di Gobi abbiamo avuto due giorni particolarmente caldi con punte di 45-48°C nel pomeriggio; nei giorni seguenti l’aria è rinfrescata ed è stato sempre un clima piacevolissimo: caldo, ma non troppo, di giorno e fresco, talora anche freddo di notte. Gli insetti sono rarissimi e non costituiscono un problema.

Campi

Abbiamo sempre campeggiato in aperta campagna ovviamente ricercando posti il più possibile isolati e facendo attenzione a non attirare l’attenzione di nessuno durante la ricerca; spesso abbiamo deciso di proseguire ancora di chilometri quando venivano a mancare i presupposti sopra indicati. La ricerca è stata quasi sempre positiva e solo in pochissimi casi abbiamo dovuto adattarci senza rispettare i presupposti. La ricerca iniziava molto presto nel tardo pomeriggio senza ritardare alla sera. Le zone dove abbiamo avuto maggiori difficoltà sono state l’Ucraina e la Russia europea a causa della forte densità di paesi e coltivazioni. Nessuna difficoltà sul percorso di ritorno per le Repubbliche Baltiche, Polonia, Repubblica Ceca.

Acqua

Disponevamo di una riserva di 150lt più un boiler di 25lt, che ci permettevano una autonomia di 4-5 giorni in 4 persone, ovviamente sprecandola quasi come a casa, perchè in Africa con tale riserva ci faccio tutto il viaggio. In Russia ci approvvigionavamo alle fontanelle pubbliche presenti in tutti i piccoli paesi e tutte uguali per 7 fusi orari.

 

In Mongolia in ogni paese esistono uno o più punti di distribuzione di acqua da cisterne e/o da pozzi, talora a pagamento. Difficile è la loro localizzazione in quanto per tutto il viaggio non siamo riusciti a farci indicare dai locali la loro ubicazione: basta cercare, i paesi non sono immensi, e quando si vede un locale con bidone dell’acqua e carretto lo si segue se vuoto o si seguono a ritroso le sue tracce, se già pieno. Non esiste nessuna difficoltà per chi vuole acqua in bottiglia da bere, si trova ovunque.

Gasolio

  • Russia: nessun problema di carenza di gasolio o benzina, nè di distanza tra i distributori. Il costo è molto variabile da zona a zona: nella Russia europea del sud ho trovato gasolio anche a 9,90 rubli pari a 0.29 €, mentre in Siberia si va da 13.50 rubli (0,39 €) a 15,50 rubli (0,45€) con differenze quindi anche di oltre il 50%. Nella zona di Kemerovo a Est di Novosibirsk costa poco: 12.5 rubli. Nella Russia europea del Nord variazioni minori ma prezzi intorno ai 13.5 rubli. Su di un viaggio così lungo diventa significativa la differenza tra acquistare sempre bene o no il gasolio. La cosa è ancora più evidente disponendo di grosse scorte a bordo. Cosa da me sfruttata molto bene per attraversare l’Europa dell’Euro dove ovunque il prezzo del gasolio è sempre attorno ad 1€. Una curiosità: tutti i distributori sono solo self service ed il carburante va prepagato decidendo prima quanto. Solo pochi accettano il pieno, ma occorre comunque lasciare la cauzione prima di farlo.

  • Mongolia: benzina ovunque, ma gasolio non troppo frequente. Costo 0.5-0.6 EUR/litro. Ecco dove abbiamo fatto gasolio: Ulaan-Baator, Choir, Mandalgovi, Karkhorin, Arvaiheer, Tsetserleg, Tosontsegel, Naranbulag, Ulaan-Gom. Entrando da Tasanta il primo gasolio è reperibile a Ulaangom. Tutte le località citate si raggiungono con il solo serbatoio originale dell’auto. Consiglio comunque di avere a bordo almeno due taniche aggiuntive di sicurezza.

Viveri

  • Russia: nessun problema, nei supermercati (non troppo diffusi) si trova tutto come in Italia, i prezzi sono gli stessi e talora anche superiori, ad es. il vino in cartone costa 4€ al litro. Frutta e verdura vanno invece comperate lungo le strade perchè generalmente, tranne eccezioni, al supermercato si pagano prezzi da Via Montenapoleone di Milano con qualità Islandese.

  • Mongolia: a Ulaan-Baator, Karkhorin e Tsetserleg abbiamo trovato supermercati abbastanza forniti. Al di fuori di essi non si trova quasi nulla, talora anche il pane scarseggia e quando c’è è del tipo in cassetta, o dolciastro. Comunque, cercando, si riesce a sopravvivere anche con i market di paese.

Monete e cambi

  • Russia: cambio facile ovunque 1€ = 34,5 Rubli

  • Mongolia: Euro cambiato difficilmente, solo a Ulaan-Baator, 1€ =1300 Tigrit

    Il dollaro USA è cambiato più facilmente, ma non ovunque; a Naranbulag ad es. non l’hanno cambiato, 1US$ = 1180-1189 Tigrit

Lingua

La difficoltà per comunicare è altissima, sia in Russia sia in Mongolia pochissimi parlano l’inglese e non vi si può fare affidamento, il dizionario (anche solo russo/italiano) e le raccolte di frasi fatte sono molto utili. La traduzione in caratteri cirillici di tutti i documenti è praticamente indispensabile per il passaggio delle frontiere.

Scelta del percorso in Europa ed in Siberia per raggiungere la Mongolia.

Secondo le regole della navigazione lossodromica o più banalmente le famose rotte polari, note a tutti, degli aerei, conviene andare prima a Nord e poi a est o a ovest e non direttamente a est o a ovest. Il percorso di andata Verbania-Novosibirsk passando per Kiev (UA), Togliattigrad (RUS) e UFA (RUS) a sud dei monti Urali è risultato circa 7000 km; il percorso di ritorno passando a Nord degli Urali per Ekaterinburg (RUS), Perm (RUS), Mosca (RUS), S.Pietroburgo (RUS), Lettonia e Lituania è risultato di 7700 km, ma se si evitano le deviazioni da noi fatte per S.Pietroburgo, e per Praga e Vienna, il percorso a Nord equivale ed anzi è qualche centinaio di km più breve del percorso a Sud. Inoltre si evita l’intensissimo e pericolosissimo traffico pesante tra gli Urali e Omsk che batte il percorso a Sud. Abbiamo inoltre trovato lo stato del manto stradale migliore sul percorso a Nord. Esso sarebbe anche più breve se nel tratto Perm, Mosca esistesse una strada diretta: si eseguono invece dei “bordi” come viaggiando di bolina sulle barche a vela, tra Perm e Mosca in linea d’aria si contano 900 km, mentre se ne percorrono ben 1400 ! Nel momento in cui anche la Bielorussia cessasse di essere l’ultimo stato dittatoriale della zona, l’itinerario più veloce e più breve sarebbe Minsk, Mosca, Perm, Ekaterinburg, Novosibirsk.

A Vjatka, tra Perm e Mosca, abbiamo tentato di dirigerci direttamente a S.Pietroburgo su strade secondarie, ma abbiamo dovuto desistere in quanto siamo finiti su piste degne della peggiore Siberia, si veda la foto sopra con la pista e la grossa pozza d’acqua. Probabilmente il taglio è possibile dalla cittadina di Kotelnic, 200 km a SW di Vjatka, passando per Leninskoe, ma vista le precedente esperienza e per risparmiare solo circa 200 km abbiamo lasciato perdere.

Da Milano e zone limitrofe conviene passare per la Svizzera: Bellinzona e passo del San Bernardino (tutta autostrada) anzichè il Brennero: si evita il costo delle autostrade italiane e si fa meno strada. Attenzione alle vignette (bollino autostrada) svizzere e austriache la prima 30€ vale 1 anno, la seconda per 7 gg sono 7€. La prima si acquista presso la dogana svizzera, la seconda ai distributori.

Una curiosità: l’ultimo tratto di 100km, strada a una sola corsia in pessime condizioni, in territorio Russo, prima di entrare in Lettonia, è a pedaggio, unico esempio in tutta la Russia da noi percorsa.

Confine Ucraina-Russia, passato da noi sulla direttrice Kiev – Krolevets (UA) – Koljacek (RUS) – Mosca, siamo poi stati costretti a scendere a sud , via Voronez, Saratov, essendo risultato impossibile seguire le strade secondarie per raggiungere Lipeck a Nord e poi Penza, Togliattigrad. Conviene quindi dopo Krolevets (UA) dirigersi per Gluchov (UA) e Rylsk (RUS) a Kursk (RUS) e quindi Voronez e Saratov. A Saratov conviene attraversare il Volga e risalirlo lungo la riva Est per Samara. Paesaggisticamente è invece preferibile la riva Ovest, strada secondaria tra boschi e viste del Volga, per poi attraversarlo a Togliattigrad.

Dopo Kurgan la transiberiana classica per raggiungere Omsk, entra in Kazakistan, occorre deviare a Nord verso Isim, noi abbiamo deviato a Petuhovo, poi abbiamo trovato una nuova strada in costruzione al punto G0704010 che raggiunge Isim. Cercare la partenza di questa strada già da Kurgan.

Raggiunto Novosibirsk si presentano due alternative: a Nord per il Lago Baikal e la frontiera di Kjatha, percorribile anche ai normali camper stradali, a Sud Est per i Monti Altai e la frontiera di Tasanta. Noi, poichè non avevamo la certezza dell’ingresso in Mongolia abbiamo optato per la prima, e nel malaugurato caso del non ingresso in Mongolia, avremmo puntato al Baikal e alla Siberia oltre il Baikal. E’ da preferire, ma solo per mezzi 4×4, l’ingresso per i Monti Altai e Tasanta: è molto più interessante ed in 2 giorni la Mongolia è raggiunta; da sopra si arranca su asfalto talora pessimo e talora mancante, ancora per 6 – 7 gg, inoltre la parte di Mongolia da Kjatha a Ulaan-Baator è scarsamente interessante.

DESCRIZIONE DEL VIAGGIO

Il viaggio ed il percorso vengono descritti nei waypoint, nelle map feature (foto georeferenziate, ossia foto poste nel punto dove sono state fatte) e nelle tracce di OziExplorer. E’ un modo molto tecnico e criptico di descrivere un viaggio. Poichè però il mio obiettivo non è “narrarlo” per chi vuole viverlo in modo virtuale, ma mettere a disposizione del materiale molto robusto per chi intende ripetere realmente il viaggio e questo risulta essere il modo più utile. Naturalmente occorre avere e saper usare OziExplorer, ma mi sembra che tutti i viaggiatori “fai da te” moderni siano arrivati ormai a tale soluzione. Se ancora no, è il momento per fare il salto ..

Allego comunque la serie di foto visionabili al di fuori di Ozi, la serie di waypoints con i commenti in formato testo per cui sono accessibili anch’essi senza Ozi. Ho fornito una serie molto nutrita di informazioni tecniche nel capitolo apposito …

Ecco in breve le zone visitate:

Ulaan-Baator, la capitale.

Kharkhorin, la antica capitale Karakorum, con l’immenso recinto religioso Erdene Zuu.

La valle del fiume Orgon che si diparte da Kharkhorin, verso Sud, molto verdeggiante, ed alla sua testa alcune cascate attive e altre secche. In particolare quella di Ulaan Tsutgalan (da noi trovata secca), che attira il turismo organizzato.

Quella che noi abbiamo chiamato la “Valle delle dune” una piccola valle lussureggiante cinta da alture a Nord e da queste dune, del tutto simili a quelle sahariane, a Sud. Si trova poco prima di Kharkhorin, verso Ulaan-Baator.

 

La parte verso il Deserto di Gobi: non abbiamo raggiunto il deserto vero e proprio, ma lo abbiamo lambito a Nord per Mandalgovi ed Erdendalak con il tempio buddista Erdeni Dal.

La zona degli 8 laghi di Naiman Nuur, a Ovest della grossa città di Arvaiheer, nota per il suo grosso mercato; purtroppo non abbiamo raggiunto i laghi in quanto Donatella doveva prendere l’aereo e ci è mancato il tempo.

Le piste che portano alla zona Nord Ovest del paese verso il lago Khyargas e Ulaan-Gom, paesaggi fiabeschi, il lago Khyargas,è una vera perla ed è parco naturale. Il turismo dei Tour Operators attivo nelle zone di Kharkhorin e fiume Orgon, qui non arriva, per cui si gode la solitudine sahariana.

 

La zona dei Monti Altai Mongoli con alcuni guadi poi una valle incredibile per i colori delle rocce che la circondano, porta ai vasti altipiani di Tsagaannur ed alla frontiera Tsagaannur-Tasanta.

La valli Russe degli Altai che portano verso Novosibirsk sono paesaggisticamente molto interessanti. Il turismo Russo è qui molto attivo con deltaplani, parapendio, canyoning, rafting ecc.

 

 

Al ritorno in Europa siamo passati per San Pietroburgo, Varsavia, Praga, Vienna, con pochi km in più.

 

FILE DI OZI CHE DESCRIVONO DETTAGLIATAMENTE IL PERCORSO

Fornisco una cartella compressa di tipo winzip che deve essere posta nel direttorio C:\OziExplorer, ottenendo C:\OziExplorer\Mongolia_Data e poi i sottodirettori di seguito descritti, l’albero DEVE essere così composto per il funzionamento dei file .map forniti.

La cartella si chiama Mongolia_Data e contiene le sottocartelle Mappe, Miniature, Testi, Tracce, Waypoint. In Mappe sono contenute due carte in formato .jpg, una a grossa scala dall’Italia alla Mongolia ed una della Mongolia, con i relativi file di calibrazione di Ozi; i file di calibrazione sono predisposti per caricare con la carta anche la traccia e le map feature (foto). Miniature contiene le foto in formato ridotto; Testi contiene gli allegati ed i Waipoint in formato .tif; Tracce e Waypoint contengono i file .plt ed il file .wpt di Ozi.

Tracce (file.plt)

Giorno per giorno è stata rilevata la traccia percorsa, punti a intervallo di 500m, e vengono forniti i files così come rilevati. La codifica del nome della traccia giornaliera si spiega da sola. Le ore non sono quelle reali ma quelle di Greenwich.

Sono fornite anche alcune tracce con punti filtrati per un primo orientamento: Verbania-Novosibirsk via Ufa, Giro in Mongolia, Novosibirsk-Verbania via San Pietroburgo, Tutto il viaggio. Esse possone essere visualizzate in una cartina a piccola scala, Italia_Mongolia.jpg che viene fornita con il suo file di calibrazione .map, e che comprende tutti i paesi attraversati.

Scarica le tracce

Waypoint (file.wpt)

I commenti al percorso sono stati inseriti come waypoints nel file G_waypoint.wpt

La decodifica dei numeri di wpt è come segue: G tutti i punti iniziano con tale lettera, XX due numeri per il mese, XX due numeri per il giorno, XXX tre numeri per il progressivo giornaliero (con incrementi di 10 tra uno e l’l’altro per inserirvi a posteriori altri punti senza rinumerare tutto). La codifica è stata studiata per ordinare automaticamente in progressione i punti in Ozi.

Scarica i waypoints

Map feature (file.map)

Particolarità di Ozi, forse poco conosciuta e utilizzata, che permette di visualizzare georeferenziate sulle carte delle foto con commento. In altre parole fatta una foto in un punto si inserisce sulla carta una feature nel punto (pallino blu), nella feature è contenuto un riferimento al file della foto, la feature è archiviata nel file.map di calibrazione della carta e può essere importata in qualunque carta o foto satellitare dal menu di Ozi File / Import map / Map features and comments from Map file.

Allego pertanto oltre alle foto (miniaturizzate) il file Italia_Mongolia.map che oltre a calibrare una cartina a piccola scala, Italia_Mongolia.jpg, che comprende tutti i paesi attraversati, contiene tutti i riferimenti ed i commenti alle foto le quali possono essere così visualizzate partendo dalla carta o foto nel punto dove sono state effettuate.

Scarica le mappe

FOTO ZULU-2000 DI SIBERIA (DA UFA A ULAN-UDE) E MONGOLIA

Dispongo di tutte le foto satellitari zulu della Siberia da Ufa a Ulan-Ude e di tutta la Mongolia, con relativi file di calibrazione per Ozi, che metto volentieri a disposizione di chi ne facesse richiesta.

By Danilo Baggini
Originally Posted Wednesday, September 28, 2005

























 

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