>By enrico calzavara
Originally Posted Tuesday, October 5, 2010
DIARIO MAROCCO AGOSTO 2010
Partenza 06/08/10
Rientro 27/08/10
Hanno partecipato:
Pamela, Enrico, Alessandra, Manuel, Giorgio, Nicoletta, Elena, Pietro, Francesco, Nadia, Francesco, Maurizia.
Partiamo alle 11 di sabato 7 agosto in direzione Sete senza sapere esattamente dove ci saremmo fermati per dormire. La partenza come sempre è tra le più agitate degli ultimi anni, infatti la sera prima, oltre a rimontare di corsa il serbatoio del gasolio (rotto il mercoledì), la cinghia dei servizi è saltata. Sostituita anche quella. Il sabato, dopo i saluti di rito ai vicini, iniziamo il nostro viaggio.
Verso sera dopo una giornata di traffico da bollino nero, siamo nei dintorni di Nizza. Come pronosticato da Paolo, trovare un campeggio libero non è un’impresa facile. Al terzo tentativo siamo baciati dalla fortuna e il campeggiatore ci assegna un posto nel campo da gioco del campeggio!
Come da programma domenica 8 agosto nel pomeriggio arriviamo a Sete. Sete è una bellissima cittadina francese con la particolarità di avere una grande coltivazione di cozze e ostriche. Visitiamo il centro, beviamo una buona birra accompagnata da ottime cozze e poi ci dirigiamo nel campeggio aspettando l’imbarco del giorno seguente.
Alle ore 19.00 di lunedì 9 agosto partiamo perfettamente in orario in direzioni Tangeri. Il tragitto durerà circa 36 ore. Il biglietto comprensivo di andata e ritorno in cabina quadrupla, con 2 fuoristrada, pranzi compresi, è costato circa 2800 euro. Non è poco ma via terra è tanta strada!!!
Durante il tragitto in nave conosciamo una famiglia di Mestre anche loro in fuoristrada, quindi decidiamo di percorrere i primi giorni assieme. Dopo le formalità doganali del porto (tra cui l’assicurazione che per gli autocarri è cara) le nostre ruote toccano la terra marocchina. Prendiamo subito la direzione per Chefchaouen. La distanza da percorrere non è molta ma la temperatura media è sopra i 40 gradi e ci fa arrivare in campeggio sfiniti.
Chefchaouen è un paesino tranquillo anche se molto turistico, contrariamente a chi diceva che i marocchini sono insistenti nel cercare di venderti i souvenir. La maggior parte del turismo è italiano, spagnolo, francese, attirato qui dal Kif.
Giovedì 12 partiamo in direzione Fes, percorriamo delle piste spettacolari e top secret!
Verso sera arriviamo al campeggio International di Fes dove ci accordiamo con una guida per visitare l’indomani la Medina.. Il campeggio è ben tenuto e pulito, la sua particolarità è il guardiano: un rottweiler di 50 kg che gira indisturbato tra le tende.
Di Fes visitiamo la moschea, la scuola coranica, la fabbrica di ceramica, le concerie, il negozio di olio di Argan, la tomba del fondatore della città e la Medina. Purtroppo oggi è il primo giorno di ramadan, oltre ad essere venerdì (come se fosse la nostra domenica) ed il suck è poco affollato.
Sicuramente ci rimane più impressa la conceria con i suoi lavoratori, che da padre in figlio si trasmettono questa tradizione da migliaia di anni.
Venerdì 13
Siamo per strada senza sapere bene la meta, dobbiamo aspettiamo l’arrivo dei nostri amici dall’Italia per poi partire insieme e spingerci a sud del Marocco, così ne approfittiamo per visitare anche Meknes.
Prima di arrivare, passiamo per un paesino Moulay Idris, dove siamo accolti dal mercato settimanale. Ne approfittiamo, tra una spinta di asino e un’altra, compriamo un po’ di frutta e verdura. L’asino è il nostro carrello della spesa, e se Pamela non sta attenta si ritrova distesa sopra una bancarella.
Passiamo per le rovine di Volubilis fino ad arrivare a Meknes. Il campeggio al contrario dell’indicazione della Lonley Planet non c’è, è stato chiuso da un paio d’anni, cosi decidiamo per una veloce visita guidata. Ci dirigiamo verso Ifrane per trovare un campeggio, attraversando la foresta di cedri e un paesaggio naturalistico a dir poco fantastico. Sembra di essere in Alto Adige se non fosse per le scimmie!
Il campeggio è in località Azrou e la pista improvvisata per arrivarci ci riempie l’animo di emozioni grazie ai sorrisi delle famiglie che incrociamo.
La temperatura è bassa e nel bagno del camping funziona una stufa a legna!
Domenica 15 alle ore 11 abbiamo appuntamento con i Franceschi a Timadit.
Saluti di rito, pieno di gasolio e via verso Imichil.
Il meteo cambia improvvisamente e siamo sorpresi da violenti temporali, le strade diventano fiumi e dopo dozzine di guadi riusciamo a raggiungere, a sera ormai inoltrata, un piccolo albergo sulla riva del lago Tislit.
Oggi siamo stati assaliti da bambini dai 2 ai 10 anni circa, a cui abbiamo distribuito solo saluti… non dare altro, come sempre, non è facile! Le magliette donateci dal gruppo sportivo Audace le lasciamo alla signora che gestisce l’albergo sul lago. Si è offerta di distribuirle ai bimbi delle scuole della zona.
Lunedì 16 percorriamo le piste in direzione gole del Dades, sempre seguiti da una pioggia incessabile. Il terreno è molto friabile e dobbiamo avere molta attenzione. Le gole anche con questa situazione meteo sono impressionanti nella loro maestosità.
Facciamo campo nei pressi di Boulmane, in cima ad una forcella.
La temperatura è bassa e alle 21.00 siamo costretti a coricarci.
Martedì 17
Non poco impegnativo lo sterrato che collega il paese di Boulmane ad Alnif: per fare 20 km ci impieghiamo 4 ore. La temperatura è in aumento è l’altimetria è passata da 2500 a 1000 metri.
Durante una sosta si avvicinano due bimbi, molto timidi, ma con molta voglia di divertirsi, infatti poco dopo ci ritroviamo a giocare a freesbe con loro. Il loro sorriso rallegra la nostra giornata e il ricordo di questo momento ci rimarrà nel cuore.
Restiamo colpiti da quanti animali scorgiamo: velocissimi scoiattoli, civette, lucertole simili a iguane, ma sicuramente quello che ci impressiona di più è uno scorpione nero che si muove tra le rocce di un difficoltoso passaggio in fuoristrada. A un certo punto vediamo all’orizzonte delle dune bellissime con la sabbia rossa dove decidiamo di fare campo.
Mercoledì 18
Finalmente arriviamo a Merzouga dove ci troviamo con Giorgio in un simpatico campeggio (camping hotel Sahara). Ne approfittiamo per fare un bagno in piscina.
Giovedì 19
Partiamo all’alba per coprire i 300 km che ci dividono da Zagora. La pista è piena di onduline e sassi, una delle più fastidiose di questo viaggio,che mette a dura prova le nostre auto; al toyota di Giorgio si rompe l’ammortizzatore e ad ogni pausa si controlla per non perdere pezzi.
Passiamo non distante dal confine algerino e il paesaggio diventa sempre più lunare.
A Zagora facciamo visita all’officina dove facciamo riparare l’ammortizzatore di Giorgio. Un piccolo giro al souk e poi al campeggio Les jardins de Zagora dove ceniamo a base di tajin kefka con carne di bue.
Venerdì 20
Alle sette siamo in auto, direzione Tata, ma non riuscendo a raggiungerla decidiamo di fermarci poco dopo ad Akka. La sera mangiamo il capretto cucinato nelle bronse.
Sabato 21
Ci dividiamo con Giorgio e famiglia e iniziamo il percorso che ci avvicinerà alla costa. La pista che percorriamo è molto impegnativa non per il tipo di terreno ma per il clima. Il termometro non segna mai meno di 40 gradi e sono solo le 9!
Manuel buca un pneumatico, poco dopo ci imbattiamo in una fangaia: davanti a noi un fiumiciattolo di acqua marrone maleodorante che non ci fa desistere dall’attraversarlo e così ci ritroviamo impantanati. Per uscirne dobbiamo legare 3 strops al verricello del Patrol. Il morale, per rimanere in tema, è sotto terra, siamo sfiniti. Abbiamo bevuto qualcosa come 7 bottiglie di acqua da 1,5 lt in circa 3 ore.
La sera facciamo campo poco prima di Tan Tan. Per cena ancora capretto ma questa volta purtroppo non è buono come la sera prima.
Domenica 22
Partenza alle 06.30 in direzione Tan Tan plage. Lungo la costa il tempo non è dei migliori e in spiaggia troviamo anche la nebbia.
Il paesaggio che si apre davanti a noi è a dir poco fantastico e percorriamo oltre 100 km a 5 metri dall’oceano. Facciamo sosta per la notte al campeggio Four boche rif, gestito da una coppia di francesi. Nel pacchetto è compresa cena e colazione a dir poco super!
Nella serata assistiamo ad uno spettacolo di serpenti, un cobra nero, una vipera sahariana e un serpente innocuo.
Lunedì 23
Ripartiamo con destinazione Marrakech. Troviamo un ottimo campeggio con piscina nella periferia. Dopo un paio di tuffi ci presentiamo all’entrata del camping dove abbiamo appuntamento con due taxi per portarci nella piazza rossa.
Davanti a noi uno spettacolo di cantautori, bancarelle di spezie coloratissime, e banchetti dove poter mangiare.
Dopo cena ci addentriamo nel souk per l’acquisto di qualche ricordo.
Martedì 24
Ci dirigiamo a Moulay Bousselham, qui purtroppo ci fermiamo nel peggior campeggio della vacanze. Questa zona è famosa per i fenicotteri che vivono in una grande laguna.
Mercoledì 25
Ci salutiamo con i due francesi, loro proseguiranno via terra, mentre noi con calma dopo la visita al paese di Asilah, ci dirigiamo al porto di Tangeri per ritornare in Europa.
Km. Percorsi 5750 circa con 115 ore di guida, velocità massima 122.3 km/h, velocità media 37.20 km/h.
Il Marocco è un paese fantastico con paesaggi indimenticabili. Sicuramente ci torneremo!!