Sahara.it

Sahara.it

il sito dedicato al sahara, alle sue genti ed ai suoi viaggiatori

Diario di viaggio Da Ravenna a Ziniare (Burkina Faso)

– Posted in: Africa, Africa Occidentale, Nord Africa, Resoconti di viaggio

By Mario Vian photos by Mauro Foli
Originally Posted Saturday, November 30, 2002

 

Diario di viaggio

Da Ravenna a Ziniare

(Burkina Faso)

Viaggio effettuato nel Novembre 2002

Testi di – Mario Vian

Foto di- Mauro Foli

Agosto 2002: sul sito di Sahara el Kebir leggo questo annuncio:

“L’ Associazione Italiana Rally-Raid di Ravenna in collaborazione con l’ Associazione Italiana Volontari Laici (L.V.I.A.) organizza una carovana per trasportare via terra delle auto da donare alla comunita’ di ZINIARE in BURKINA FASO. Chi fosse interessato……

1 NOVEMBRE 2002

RAVENNA: un’ Ambulanza Ducato benzina e un ducato cassonato diesel donati dalla Pubblica Assistenza e dal gruppo Galileo Pasini di Ravenna,messi a punto a tempo di record e…. gratuitamente dall’ officina di Pietro Facheris, e tre Toyota, un Runner, un BJ 73 e un Lj 70,sono pronti a partire dopo due cerimonie di saluto da Ravenna e da Bagnacavallo, sede del Comitato Burkina Faso.Si parte per Genova con un traghetto della Mediterranean Ferries, Al porto di Tunisi controlli relativamente veloci e cambio (1€=1,34 Dinari Tunisini). Alloggiamo all’ Hotel Amilcar, comodo per la sua posizione.

3 NOVEMBRE

Attraversiamo la Tunisia fino al confine algerino di TALEB HARBI. Le pratiche doganali sono mediamente lunghe ma gli impiegati disponibili e corretti (Cambio 1 €=76 Dinari Algerini circa Lire 26). Assicurazione per l’ auto costa Dinari 2.600 = € 35 valido per un mese. E’ ormai sera e chiediamo di campeggiare in frontiera, cosa un tempo assolutamente vietata.

4 NOVEMBRE

Al mattino la bella sorpresa del gasolio a 11 dinari al litro. La strada e’ buona ed il paesaggio suggestivo. EL OUED, TOUGGOURT, OUARGLA , prima del bivio per Ghardaia, prepariamo il campo, la nostra prima notte “desertica”, un tramonto colorato, splendide stelle e…. un forte acquazzone alle 3 di notte.

5 NOVEMBRE

A EL MENIAA (ex EL GOLEA) passiamo qualche ora nella sede della Polizia in attesa di notizie sull’ obbligo di una scorta armata per andare verso sud.Secondo la Gendarmeria, altra ora di attesa,ci scorteranno …… ma solo l’ indomani. Approfittiamo della sosta forzata per visitare nei pressi del palmeto di BEL BACHIR , la tomba di Pe’RE DE FOUCAULD, missionario francese ucciso nel 1916. Camping Sable d’ Or, nel palmeto, difficile da trovare. 30″34’154N 02″53’484E.

 

6 NOVEMBRE

Al mattino la nostra scorta come avevamo sospettato non c’e’. Si va verso TIMIMOUN una delle citta’ piu’ belle del Sahara. Un buon campeggio e’ presso la citta’ vecchia (Camping La Palmeraie)un altro piu’ spazioso e molto bello e’ nel palmeto (Camping Roses des Sables)29″17’100N 00″13’820E

Partenza ideale per chi vuole camminare, o smanettare nella depressione del GOURARA, tra antichi Ksar e paesaggi mozzafiato.Si va verso ADRAR, dove alla sera in una vasta piazza

Assistiamo ai festeggiamenti dell’ inizio del Ramadam, gia’ annunciato da una sottilissima falce di luna.

 

7/8 NOVEMBRE

Ancora 140 km. Di asfalto lungo la depressione del TOHAT, ricchissima di palmeti e foggare e poi finalmente REGGANE, dove inizia il sogno… in molti l’abbiamo sognata la BIDON CINQ, la pista che attraverso il Sahara arriva a GAO nel Mali.Controllo passaporti, rifornimenti, acquisto cibarie e via. La pista e’ molto ben segnalata da balise bianche e rosse ed altre ne stanno costruendo, scarsa la possibilita’ di perdersi, il traffico e’ piuttosto consistente, incontreremo circa 10 camion fino al confine. LA presenza di molte carcasse di auto ci ricorda che comunque e’ meglio essere prudenti.

9 NOVEMBRE

Dopo una bella nottata di stelle riprendiamo il cammino verso il controllo di BIDON CINQ. Al ritorno ai primi di dicembre incapperemo in circa 150 km. Di forte vento contrario che ci fara’ consumare quasi il doppio del previsto. Arriviamo a BORBJ-MOKHTAR, ultimo paese dell’ Algeria, si vedono i primi ciuffi di erba e acacie, preludio della savana. Siamo ospitati per la notte nel cortile della Polizia.

10 NOVEMBRE

Al mattino pratiche in Gendarmeria molto lunghe, in attesa del permesso per il carburante. Arriviamo a TESSALIT, l’ impatto e’ molto piacevole, paese in collina, aria piu’ fresca e la gente sorride senza essere invadente, un’anziana donna tuareg ci da il benvenuto, si ripara la coppa dell’ olio del Ducato camioncino con lo “stucco miracoloso” Gia’ usato per il radiatore in Algeria.

Campeggio pulito ma molto caro.

11/12 NOVEMBRE

Il primo di una lunga serie di impatti poco piacevoli con le autorita’ del Mali: ci viene richiesto il quadruplo del dovuto per il “passage en douane”, con la giustificazione che l’amministrazione centrale dimentica spesso di pagare i suoi dipendenti lontani! Arriviamo ad un accordo amichevole dopo molte trattative. Si puo’ acquistare il gasolio al negozietto di alimentari (C.F.A.= lit. 3 circa)

Gasolio 380 C.F.A./lt.). Non ci sono banche ma gli euro sono ben accetti. Riprendiamo la pista lungo la vallata del TILEMSI ai piedi dell’ ADRAR degli IFORHAS , il fondo alterna tratti duri e tratti di sabbia molle, qualche piccolo problema di insabbiamento per l’ Ambulanza che oltre a essere molto bassa e’ anche piuttosto pesante.

La pista reca evidenti segni di camion impantanati durante la stagione delle piogge che va da giugno a settembre.

Arriviamo a TABANKORT, piccolo paese ricco di profondi pozzi, dove assistiamo all’abbeverata di molte centinaia di dromedari. Si prosegue veloci sfiorando il lato ovest di bei laghi azzurri e campi coltivati fino a GAO, dopo piu’ di 1300 km. Di pista da Reggane. Solito impatto con i doganieri, ma ormai siamo un po’ “sgamati” e ce la caviamo a costo zero. Siamo ospiti nella sede della L.V.I.A.

13/14 NOVEMBRE

Passiamo la mattinata in uno dei piu’ bei mercati africani con lo sfondo delle pinasse che solcano il Niger.Solo dopo aver traghettano (C.F.A. 5000), troviamo una strada asfaltata, il traffico e’ assente ma non quello degli animali che impone una velocita’ ridotta. Stiamo percorrendo il tratto piu’ bello di tutto il viaggio, verso il paese dei Dogon: siamo ad HOMBORI dominata da formazioni rocciose dalle pareti verticali e dai colori che la foschia perenne rende sfumati. Proseguiamo per SEVARE’

dato che la pista principale che da DOUENTZA porta a BANDIAGARA e’ impraticabile per i Ducato. Oggi e’ il primo giorno in cui superiamo i 40°. Campeggio a SHONGHO (C.F,A, 1000 piu’ C.F.A. 1000 per la visita alle grotte della Circoncisione).

Pinasse, tipiche imbarcazioni che trasportano ogni bene sul grande fiume Niger

15 NOVEMBRE

Alla base del lato est della falesia che si raggiunge da BANDIAGARA, visitiamo bei villaggi Dogon, straordinaria popolazione che meriterebbe qualche giorno di trekking. Notte al piacevole Camping HOGAN di BANKASS, (C.F.A. 1500) e finalmente birra fresca.

Porte dei “granai” dogon con personaggi legati all mitologia Dogon (antenati, sarpente sacro, tartarughe etc)

intagliati per proteggere il raccolto.

16/17 NOVEMBRE

Una facile pista in laterite rossa che corre tra manghi e baobab maestosi, ci porta al posto di frontiera di THIOU in Burkina Faso, dove siamo accolti da un’ atmosfera piu’ amichevole. Da OUAHIGOUYA’ inizia la strada asfaltata per OUAGADOUGOU, polverosa e trafficatissima capitale dalla quale fuggiamo a ZINIARE’ dove ci attende Alberto Longanesi che dagli anni ’70 e’ qui impegnato in progetti di solidarieta’ e cooperazione.

Moschea

Qui riposiamo un paio di giorni e qui terminano il loro viaggio l’ Ambulanza, il Ducato e i loro bravi piloti che rientreranno in Italia in aereo.

 

18 NOVEMBRE

I tre fuoristrada proseguono ora con piu’ calma, da KAYA’ verso KONGOUSSI ‘ per una pista tortuosa fra villaggi Mossi, baobab e mimose in fiore e splendidi uccelli dalle piume azzurre.

19 NOVEMBRE

Lasciamo il Burkina Faso per la stessa strada, ci attende il grande delta interno del Niger, con fiumi, laghi, canali artificiali in gran parte non percorribili nella stagione delle piogge.Si traghetta a DJENNE, un tempo ricca per traffici commerciali ma ora molto in abbandono.La visitiamo partendo dal Camping caro (C.F.A. 3000) nei pressi della grande piazza del mercato, l’ invadenza della popolazione e’ esasperante, la citta’ e’ comunque ancora affascinante per la struttura urbanistica, le case in fango e la maestosa moschea.

la moschea di Djanet

Comincia da qui il nostro viaggio verso TIMBOUCTOU attraverso il territorio Peul, dopo SAY un precario traghetto di porta al di la’ del Niger, a MASSINA inizia una bella strada asfaltata in un paesaggio ricche di acqua.

20 NOVEMBRE

Dopo MARKALA’ verso nord, l’ unico incidente di tutto il viaggio: una ruota posteriore del mio Toyota 70 , causa i dadi montati male dalla partenza, la ruota se ne va per conto suo e viene ritrovata dopo un’ ora dai locali in mezzo ai campi. Arriviamo a NIORO dove un bravo meccanico sistema subito l’ auto. La strada diventa una pista in laterite stretta tra un canale e campi coltivati molto faticosa a causa delle voragini e della polvere sollevata dai camion e pick-up. Non c’e’ spazio e campeggiamo nel cortile di un piccolo dispensario dopo NDEBOUGOU.

21/22 novembre

Termina finalmente verso NAMPALA la pista di terra rossa, da qui in poi tutta sabbia, attraverso LERE (controllo passaporti ed “incontro don i doganieri”). NIAFOUNKE ed altri bei pasetti lungo il fiume. Solo a TONKA inizia una pista sabbiosa dai canali molto profondi verso GOUNDAM , e all’ incantevole lago di TELE’ azzurro e verde, affollato di mandrie, aironi e rapaci.

23 NOVEMBRE

Siamo a TIMBOUCTOU in un campeggio molto assolato, anche se eravamo preparati, la citta’ appare veramente deludente, per l’ abbandono, la sporcizia, la disorganizzazione e l’ arroganza di alcuni nei confronti del turista. Ci accompagna nella nostra visita Mahammoud, un ragazzini undicenne con tanto di biglietto da visita “petit guide touristique”.

24 NOVEMBRE

Inizia il ritorno verso GAO per GOUNDAM, DIRE’, TONKA dato che la pista a nord del fiume e’ sconsigliata a causa dei frequenti furti di auto. Traghetto a NIAFUNKE e notte tra altissimi termitai.

25 NOVEMBRE

La pista principale per SARAFERE’ e’ impraticabile causa l’ acqua ancora alta dopo la stagione delle piogge, siamo costretti all’ attraversamento di cinque corsi d’ acqua di varia portata. Tra un e l’ altro fitti palmeti molto belli.

Le attese dei traghetti abilmente spinti a mano con delle lunghe pertiche, sono a volte lunghe ma l’ ambiente e’ affascinante tra villaggi di fango, capanne di stuoie, belle moschee, bellezze al bagno e splendidi bambini. BANDE’, GAIFOULUO, KOUMERA dal grande mercato, GOGORE’, sono alcuni dei nomi che abbiamo segnato su un foglietto per chiedere informazioni. Arriviamo in una serata grigia ed afosa a N’GOUMA da dove prima per pista con profonde canalette, poi per strada bianca raggiungiamo DOUENTZA . Qui si chiude il nostro diario dopo 6500 km.

Ed inizia il ritorno con lo stesso percorso dell’ andata.

I Ducato sono guidati da “cinque ragazzi in gamba” Roberto Angelici, Roberto Mecatti, Giovanni Menchi, Marcello Canazza e Cristian Suzzi, i Toyota da Maurizio Missiroli presidente del Rally-Raid, Rossana e Mauro Foli fotografi e l’ autore di questo diario Mario Vian.

 

0 comments… add one

Leave a Comment