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Burkina 2001 di Maurizio dall’Oglio

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

By Maurizio dall’Oglio
Originally Posted Wednesday, October 31, 2001

BURKINA 2001

Viaggio effettuato dal 15/9/2001 al 12/10/2001 da:

Maurizio Dall’Oglio-Ivana Soncina-Rossi Giuseppe-Patrizia Alberghetti-Agnelli Aurelio

Veicoli: 2 Land 110 e un Land 90

Km percosi: ca. 9.800

Itinerario: Genova, Tunisi, Taleb Larbi, Ouargla, Hassi Messaoud, Hassi bel Guebbour, Amguid, In Ecker, Tam, In guezzam, Assamaka, Arlit, Agadez, In Gal, Tahoua, Niamey, Kantchari, Arli…………..e ritorno.

Visti necessari: ……….un sacco e doppi. Attenzione alle date di decorrenza/scadenza che devono collimare.

Testo Maurizio Dall’Oglio – Fotografie Ivana Soncina

SABATO 15 SETTEMBRE 2001 BRESCIA – GENOVA Km.249

Una volta tanto partiamo con il sole. La tragedia delle torri si è appena verificata, ma tutto sommato ci sentiamo tranquilli. La nave dovrebbe salpare alle 13, ed è puntuale nell’arrivo, ma causa i maggiori controlli allo sbarco molla gli ormeggi alle 16.30.

C’è poca gente, fuoristrada quasi nessuno.

DOMENICA 16 SETTEMBRE 2001 TRAVERSATA – TUNISI – NEFTA Km.527

Una volta tanto si sbarca presto. Ormai sta diventando una routine, via verso il confine algerino, cena a Tozeur e campo nel piazzale di un distributore a Nefta.

LUNEDI 17 SETTEMBRE 2001 TOZEUR OUARGLA Km.423

Di buon ora superiamo le due frontiere ed entriamo in Algeria, come sempre nella massima tranquillità e cortesia. Ritroviamo il capo della dogana che lo scorso hanno ci aveva aiutato nel risolvere il problema delle mancate formalità di ingresso a Djanet, con il risultato che mentre vengono svolte le pratiche noi ce ne stiamo spaparanzati nel suo ufficio, climatizzato, a sorseggiare te e succhi di frutta. Nulla di nuovo circa gli adempimenti. Ritroviamo pure i ragazzini, o meglio le loro pietre, nella solita zona tra El Oued e Touggourt. Almeno ora ho risolto il problema estetico della mia macchina, ho un segno su entrambi i lati! Basta comunque preventivamente rallentare nei casi sospetti e dare l’intenzione di volersi fermare perché scappino a gambe levate. Però bisogna ricordarsi! Come al solito il cus-cus e le brochette del nostro amico Kader, a Ouargla, ci fanno dimenticare tutto.

MARTEDI 18 SETTEMBRE 2001 OUARGLA – 4 CHEMIN Km.536

Per attraversare le zone petrolifere serve il lascia-passare, che viene rilasciato in una mezz’oretta dalla polizia. Potrebbero rilasciarlo anche al posto di blocco in uscita, ma non è certo, per cui, soprattutto se si è numerosi, è meglio farlo in città per non vedersi rispedire al mittente. Ad Hassi Messaoud andare alla polizia per farsi registrare.

Sosta per il pranzo dopo un centinaio di km., in attesa del convoglio che ci scorterà fino a quasi ad Hassi bel Guebbour.

Non so dire se sia tutt’ora valido, tant’è che al ritorno non siamo stati scortati, contrariamente allo scorso anno. Comunque non porta via molto tempo.

Quest’anno per motivi di lavoro abbiamo dovuto anticipare la data della partenza, con un certo timore per il caldo che avremmo potuto incontrare. Qui ne prendiamo atto, d’ora in avanti in auto non avremo mai meno di 40 gradi, con punte di oltre 50. Sarà un fattore che alla fine si farà sentire. Arriviamo fino al bivio dei 4 Chemin, dove ci accampiamo nei pressi della guarnigione. Per fortuna la sera sul fronte della calura va meglio. Nessun problema di rifornimento ad Hassi bel Guebbour.

 

MERCOLEDI 19 SETTEMBRE 2001 4 CHEMIN – CAMPO DUNE Km.335

Tappa di trasferimento nella facile pista fino ad Amguid, che superiamo per accamparci nelle prime dune che si incontrano, in un catino al riparo dal vento. Solito caldo stravolto che ci fa bere fino a 10 litri di liquidi a testa. La bellezza del campo e la temperatura serale accettabile mitigano tutto, a parte l’invasione di moscerini.

GIOVEDI 20 SETTEMBRE 2001 CAMPO DUNE – TAM Km.463

Il clima va decisamente meglio, l’altitudine di Tam si fa sentire. Al camping ci scappa anche una doccia…..tiepida. Serata mondana in città.

VENERDI 21 SETTEMBRE 2001 TAM – IN GUEZZAM Km.423

Dopo i primi 80 km di asfalto disastrato inizia la pista, tutto sommato facile, con i sabbioni di Launi che creano meno problemi se la zona viene affrontata passando più a est, vicino alle dune. La strada nazionale n.1, che dovrebbe unirsi alla transahariana, continua ad essere costruita. Da In Guezzam ormai si può utilizzare più o meno con continuità per più di 100 km, ed i cantieri sono tuttora in corso. Non è difficile ipotizzare che tra poco si potrà partire da Algeri ed arrivare all’estremo sud via strada, magari non asfaltata. Al momento del nostro transito il distributore di carburante è momentaneamente chiuso per assenza del titolare. Proseguiamo anche se ormai è buio fino al posto frontaliero dove ci accampiamo.

SABATO 22 SETTEMBRE 2001 IN GUEZZAM – AGADEZ Km.475

Arrivo ad Assamaka, solito cordiale assalto di benvenuto. Per la prima volta apprendiamo come siano appena stati risolti i problemi dell’Air, con l’eliminazione dei Tebu da parte dei militari. Sarà una notizia che ci verrà sostanzialmente confermata successivamente anche ad Arlit, come pure ad Agadez, e che riportiamo cosi come raccolta. Nessun problema nelle formalità di ingresso. Per la vettura farsi rilasciare il lascia passare, che costa molto meno del carnet de passage locale, circa 4/5000 CFA, se non ricordo male. Confesso che noi abbiamo accettato l’offerta di farci espletare tutte le formalità, dietro pagamento di 100 FRF, aspettando i passaporti comodamente seduti all’ombra, a difenderci dal caldo, anche qua opprimente.

Pista facile fino ad Arlit, postaccio infimo, dove ci fermiamo solo per la registrazione al posto di polizia, sottoscrivere l’assicurazione delle macchina e lasciare un pacco di medicine al locale ospedale.

Per chi prosegue nel viaggio sembrerebbe conveniente la formula Carte Brune, polizza valida per tutta l’area CFA, che costa a seconda della vettura, circa 20.000 CFA (60.000 lire ca.) per 20 giorni. Siamo abbastanza in anticipo rispetto il precedente anno, per cui gli ultimi 200 km di strada asfaltata li percorriamo quasi tutti ancora con il chiaro. Arrivo ad Agadez, dove alloggiamo all’hotel dell’Air.

Cena sul terrazzo, con la moschea alle spalle…….è sempre una magica atmosfera.

 

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2001 AGADEZ

Giornata di riposo. Visita alla città, controllo alle vetture, timbro sui passaporti, birra gelida ma, soprattutto, caldo torrido !!!!!! Ne approfittiamo per prendere accordi con qualcuno che ci conduca alla visita dei Gerewoll. Quando abbiamo ipotizzato il viaggio la visita non era prevista, ma saputo che il periodo coincideva non vi avremmo rinunciato per nessun motivo al mondo. Conosciamo cosi Abamgui Hama, guida competente nonché persona squisita che speriamo di incontrare ancora in futuro, magari tra le dune del Tenerè.

LUNEDI 24 SETTEMBRE 2001 AGADEZ – BROUSSE Km.185

Partenza di buon’ora verso Ingal. Abbandoniamo la strada pere inoltrarci nella brousse, alla ricerca della festa. Arriviamo dopo una trentina di chilometri ad un barrage, dove tutti i pastori si sono radunati, vista l’abbondante presenza d’acqua. Giornata splendida, per tutto il giorno stiamo accampati, stesi all’ombra di un’acacia, in mezzo ai pastori ed i loro animali, a sbirciarli nella loro vita quotidiana, in attesa che la festa inizi (foto 3/4/5).

Nulla è stabilito, una coppia di olandesi accampati da 4 giorni con il loro camion 4×4 ci conferma che possono decidere di ballare oggi, domani, o magari entrambi i giorni. Per tutto il giorno continua ad arrivare gente, la festa si farà. All’improvviso, quando il sole comincia ad abbassarsi all’orizzonte, quasi per magia ha inizio. Tutti in fila i maschi nel loro caratteristico costume cantano e ballano con movimenti ritmici. Tutti sono intorno ad ammirare (foto n.6/7). Quando ormai è imbrunire, non appena le due promesse spose fanno la loro scelta, d’improvviso il gruppo si scioglie e la festa finisce. Proseguirà più tardi fino a notte fonda. Anche noi ci accampiamo nella brousse. E’ difficile riportare l’atmosfera che si respira………bisogna provarla.

 

 

MARTEDI 25 SETTEMBRE BROUSSE – BIRNIN KONNI Km.525

Partenza di buon’ora, riguadagnamo l’asfalto in direzione Niamey.

Lungo la strada vi sono molte pozze d’acqua, segno che la stagione delle piogge è stata abbondante quest’anno.

E’ bello fermarsi per vedere tutta la vita che vi ruota attorno (foto n.8/9).

Una moltitudine di persone, di animali, di colori, di suoni, di odori. L’acqua viene divisa tra persone ed animali. Certo il fatto che quell’acqua densa, in cui camminano le persone, fanno i loro bisogni gli animali, venga poi utilizzata nella vita quotidiana………fa pensare. Man mano che si procede il paesaggio diventa sempre più verde. Stormi di falchi volteggiano continuamente sulle vetture uno di loro purtroppo viene investito da una nostra Land, sembra incredibile ma sono veramente tanti.

Campeggiamo a Birnin Konni, tipica orrenda città di confine, con la Nigeria, nel cortile dell’Hotel Kado, con un viavai di donnine compiacenti.

 

 

MERCOLEDI 26 SETTEMBRE BIRNIN KONNI – NIAMEY Km. 425

Trasferimento monotono su asfalto, se non fosse per l’incontro fortuito con un gruppo di giraffe, mentre cercavamo un’alternativa all’asfalto disastrato, dirigendoci a lato della strada. Animali meravigliosi, riservati, eleganti nei movimenti, sono veramente belli visti nel loro habitat, con la testa che spunta tra le chiome delle acacie (foto n.10).

Arrivo a Niamey, alloggiamo all’Hotel Sahel, la cui terrazza domina il fiume Niger (foto n. 11), con tutta la vita che vi scorre, ippopotami compresi.

 

 

 

 

GIOVEDI 27 SETTEMBRE NIAMEY – TILLABERI Km. 86

Decidiamo un’escursione verso Tillaberi.

Indimenticabili i villaggi lungo le sponde del Niger. In uno di questi ne approfittiamo per farci portare a fare un giro sul fiume con due piroghe, diciamo non proprio a tenuta stagna. (foto n. 12)

Nel pomeriggio diamo un’occhiata anche alla città, che non presenta il caos delle capitali africane, anzi tutto sommato sembra vivibile.

Si possono anche reintegrare le scorte in un supermercato francese che vende generi europei, ed è per lo più frequentato da persone bianche che lavorano in Africa.

 

 

 

 

VENERDI 28 SETTEMBRE NIAMEY – ARLI Km.229

Partenza in direzione Burkina.

Semplici formalità in uscita ed in un attimo siamo in Burkina. (foto n.13).

L’accoglienza è splendida, cordiali, educati, dignitosi, tutto sommato puliti nelle loro uniformi, superiamo le semplicissime formalità di ingresso. La direzione è verso Arli.

Le strade sono le belle (finché sono asciutte!) piste rosse che scorrono immerse nel verde. Belli i villaggi che si incontrano, la gente non è abituata al turismo e proprio per questo sincera, disinteressata, cordiale. Alla sera, a pochi chilometri da Arli, ci accampiamo vicino ad un villaggio, destando la discreta curiosità degli abitanti. (foto n.14/45/16)

 

 

SABATO 29 SETTEMBRE ARLI – NIAMEY Km.327

La notte è stata un uragano continuo, scrosci violenti senza tregua. Ivana, uscita per prima dall’air camping, ha avuto la sorpresa di sprofondare nel fango fino a tutta la caviglia. Ciò non fa ben sperare per il proseguo del viaggio, ed il cielo non è per niente sereno. Si prosegue, ma le persone che incontriamo dicono che la pista è impraticabile. Ci consola il fatto che anche l’anno della Guinea a sentire i locali non saremmo riusciti a passare. La pista è sempre peggio, fino a che si interrompe davanti ad un profondo guado, difficile ma non insuperabile. Ma sarà l’ultimo? E se poi dovessero esservene altri? Se effettivamente non si riuscisse a proseguire? Il cielo minaccia ancora acqua. La meta iniziale era il Togo, strada facendo ci siamo resi conto che per vari motivi non vi saremmo arrivati, se non per passare la frontiera, far timbrare il passaporto e invertire la marcia. Non è questo lo spirito con cui bisogna viaggiare. Avevamo così deciso di restare in Burkina e fare un giro nel sud con più calma. Ma ora la situazione imporne un’ulteriore riflessione, abbiamo comunque solo un paio di giorni per invertire comunque la marcia ed iniziare la risalita. Conviene quindi continuare? Inutile negare inoltre che probabilmente per il caldo provato non ci sentiamo nel pieno delle nostre forze, sia fisiche che mentali. A malincuore decidiamo di non tentare il guado e ritornare sui nostri passi. Alla sera saremo nel campeggio di Niamey.

 

DOMENICA 30 SETTEMBRE NIAMEY – DOGONDOUTCHI Km.305

Percorso a ritroso. Ci fermiamo nuovamente a vedere le giraffe (foto n. 17), questa volta con l’ausilio di una guida.

La sera decidiamo per fermarci a Dogondoutchi, più tranquilla di Birni Konni

 

LUNEDI 01 OTTOBRE DOGONDOUTCHI – AGADEZ Km.718

Tappone d’asfalto ma ne vale la pena, Agadez è sempre magica.

MARTEDI 02 OTTOBRE AGADEZ

Giornata di relax, Nel visitare la città veniamo invitati in una casa ad un matrimonio, che proseguirà la sera tra canti e balli in strada.

MERCOLEDI 03 OTTOBRE AGADEZ – ARLIT Km.256

Partenza nel primo pomeriggio in direzione Arlit. Dobbiamo spezzare la tappa per evitare di trovarci con il buio nella pista verso Assamaka. Campeggiamo nel cortile di un’abitazione, improvvisatasi camping. Tutto conferma l’impressione di un posto infernale.

GIOVEDI 04 OTTOBRE ARLIT – INGUEZZAM Km.299

Tutto semplice. Ad Inguezzam proseguiamo per ca. 80 km, per fare campo in una bella zona di sabbia e rocce, tipo Akakus tanto per intenderci.

VENERDI 05 OTTOBRE IN GUEZZAM – TAM Km.377

Tutto come all’andata. Il caldo è un po’ calato per fortuna.

SABATO 06 OTTOBRE TAM Km. 46

Visita ai dintorni di Tam

DOMENICA 07 OTTOBRE TAM – AMGUID Km.452

Percorso a ritroso. Campo nello stesso catino tra le dune dell’andata.

LUNEDI 08 OTTOBRE AMGUID – 4 CHEMIN Km.377

Idem

MARTEDI 09 OTTOBRE 4 CHEMIN – OUARGLA Km.537

Idem. Non abbiamo fatto il convoglio. Non sappiamo se definitivamente eliminato in entrambi i sensi o che altro.

MERCOLEDI 10 OTTOBRE OUARGLA Km.105

Visita ai dintorni di Ouargla, tutt’altro che disprezzabili. Gentilmente accompagnati dal nostro amico andiamo a raccogliere le rose del deserto. Finalmente trovo il modo di insabbiami nelle alte dune vicine alla città.

GIOVEDI 11 OTTOBRE OUARGLA – KAIROUAN Km.737

Grande tappa, solita attenzione da prestare ai ragazzini, nessun problema nelle formalità sia in uscita che in entrata. Bisogna solo andare. La perdita dalla pompa dell’acqua di una delle vetture, scoperta proprio prima di uscire dall’Algeria non desta preoccupazioni, da qui alla fine aggiungeremo solo un paio di litri di acqua. Comunque avevamo il ricambio.

VENERDI 12 OTTOBRE KAIROUAN – TUNISI Km.183

Al porto di Tunisi ci accoglie la mitica Habib, stracolma di vetture e persone. Un rally di amatori tedeschi ed un buon numero di bus hanno esaurito tutte le cabine di prima. Pazienza si viaggia in seconda, fossero tutti qui i problemi.

SABATO 13 OTTOBRE TUNISI – GENOVA

Traversata tranquilla, tempo splendido. Qualche problema per lo sbarco, visti i controlli che rallentano la discesa.

Totale km. Percorsi ca. 9.800, buona parte su asfalto.

Viaggio sicuramente condizionato dal caldo eccezionale e, per l’ultima parte, dall’acqua sulle piste.

Non desta particolari problemi nell’essere effettuato, salvo magari scegliere una stagione più adeguata.

Per altre informazioni contattatemi mdall@libero.it

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