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Botswana 2004 viaggio di Maurizio Dall’Oglio

– Posted in: Africa, Africa Centrale, Resoconti di viaggio

By Maurizio Dall’Oglio
Originally Posted Monday, February 7, 2005

NOTE

Viaggio in Botswana effettuato dal 12 novembre al 11 dicembre 2004 da Maurizio Dall’Oglio, Ivana Soncina, Claudio Pelizzari e Francesca Colosio.

Percorsi ca.6.500 chilometri con una Toyota Land Cruiser 4.200 diesel, noleggiata alla Just Done It di Capetown, che onestamente non mi sento di consigliare in quanto, per l’esperienza avuta, non reputo all’altezza di altre agenzie.

E’ un viaggio tutto sommato facile da organizzare in quanto il Botswana è un paese ben organizzato, bisogna però considerare che è scarsamente abitato ed i parchi sono lasciati veramente al naturale, con gli animali che sono i veri padroni di casa.

Nei centri commerciali si trova di tutto, se pur rapportato ai gusti locali. (p es. Coca Cola originale aromatizzata alla vaniglia: da incubo!)

I cellulari funzionano in Sudafrica, in Botswana sembra non esista il roaming, funzionano solo al nord, sfruttando la copertura della Namibia, dello Zambia e dello Zimbawe.

Per informazioni potete contattarmi a : mdall@libero.it (a chi interessa ho pure un video del viaggio)

DIARIO DI VIAGGIO

12 novembre 2004

Partenza da Verona, arrivo a Francoforte dove ci imbarchiamo sul volo per Johannesburg.

13 novembre 2004 Km.70 Johannesburg – Pretoria

Arrivo a Johannesburg. Prendiamo possesso della nostra macchina. Cambiamo 200 euro per 1.546 rand. Subito l’agenzia non ci sembra all’altezza della situazione. Macchina usata parecchio con attrezzatura che lascia alquanto a desiderare. Niente a che vedere con quella affittata in Namibia due anni prima. Il frigo non funziona, e solo dopo l’intervento di Claudio si riesce a risolvere il problema. Decidiamo di continuare per Pretoria, dove facciamo provviste e ci fermiamo presso l’Hotel Manhattan (camera doppia 344 rand + 29 parcheggio). Sistemiamo la macchina e veramente ottima cena a buffet al ristorante dell’hotel. Grande qualità per 90 rand a testa, bere escluso (ca. 100 rand per 2 litri di ottimo rosé e uno di acqua). Una nota: per quel che si vede i mendicanti in Sudafrica son tutti bianchi!!!

14 Novembre 2004 Km.522 Pretoria – Palapye

Colazione, sempre a buffet, e sistemazione macchine. Per star più comodi lasciamo due valige in deposito all’hotel.

Giornata di trasferimento, comincia il caldo, dogana veloce, buona organizzazione, scarso traffico in Botswana, strade ben tenute. Molto bello il campeggio. L’ingresso in Botswana costa 20 pula per persona e 40 per il veicolo, Cambio in frontiera 4,75 pula/euro.

15 Novembre Km.192 Palapye – Camp Rhino

Nella notte primo inconveniente, cede la tenda di Claudio. Al mattino dovremo reinstallarla correttamente.

Trasferimento breve fino a Serowe, al camp Rhino. 197 pula per camping, auto e ingresso.

Giro nel parco, animali miseri. Solo alla fine riusciamo a vedere un rinoceronte che ci ripaga della giornata. La sera campo tra tuoni e fulmini, ma di acqua nemmeno l’ombra.

16 Novembre Km.347 Camp Rhino – Campo Savana

Partenza da Camp Rhino dopo aver fatto shopping. Arriviamo a Kubu Island, una collinetta sassosa di venti metri piena di baobab [1], posta nel mezzo di un pan, per fortuna ora asciutto. Da lontano sembra proprio un’isola. Luogo bello anche se un po’ desolato, per la visita si pagano 115 pula per 4 persone e un’auto. Partiamo per Gweta. La barriera sanitaria che divide il Botswana ci crea qualche problema per imboccare la strada giusta. E’ inutile avere il gps quando uno steccato ti si para davanti per chilometri. Riusciamo a trovare la porta di passaggio e facciamo campo nel mezzo della savana. [2]

17 Novembre Km.369 Camp Savana – Nata

Arriviamo a Gweta e mentre c’incamminiamo alla volta dei famosi baobab di Baines, quelli del dipinto [3], altro problema alla macchina. Si surriscalda, la ventola non gira, il giunto viscoso è fuori uso. Chissà da quanto tempo che è rotto, ma solo ora su questi sabbioni si vedono i problemi che causa. Claudio esegue una riparazione di fortuna che quantomeno ci permetterà di proseguire. Molto belli e maestosi i baobab, peccato solo in un posto infestato da mosche. Dappertutto orme ed escrementi di elefanti, ma di animali nemmeno l’ombra. Sembra proprio vogliano farsi desiderare.

Sulla strada la riparazione salta, ma ormai siamo sull’asfalto ed arriviamo a Nata, nel camp Sun Pan Lodge, pessimo posto ma unico disponibile, costo 124 pula x 4(31 cad.)

Un meccanico alquanto improvvisato esegue un’alquanto improvvisata riparazione con un’indescrivibile saldatura sul giunto.

18 Novembre Nata – Kasane Km.323

La saldatura salta quasi subito. Strada diritta fino a Kasane, posto decisamente turistico, tutta un’altra cosa. Aspettiamo inutilmente un meccanico e Claudio ricorre nuovamente al fil di ferro. Lo scenario ed il Campeggio (Chobe Safari Lodge 45 pula/cad) in riva al fiume zeppo di ippopotami è indimenticabile. Anche qui il contatto con gli animali è sempre diretto. [4] [5]

 

19 Novembre Kasane Km.177

Sistemazione dell’auto si spera definitiva, con una vite passante che blocca il disco contenuto nel giunto. Nel pomeriggio partecipiamo ad una gita in barca organizzata dal lodge (360 pula x 4 persone). Gli animali che scendono al fiume per abbeverarsi sono tantissimi, ippopotami, branchi di elefanti, bufali, coccodrilli, gazzelle. [6] [7] [8] [9]

20 Novembre Km.188

Visitiamo le cascate Vittoria, in Zimbawe [10]. Molto belle e molto molto caldo. Il costo non è indifferente, per una mezza giornata di vacanza, ma si sa ad oggi risultano una delle poche risorse del paese ancora funzionante. Costo entrata 30 USD x visto, 30 x auto, 25 x assicurazione, 20 x ingresso ed al riento in Botswana bisogna pagare nuovamente 40 pula per l’auto. Lo spettacolo comunque ripaga del costo sostenuto. Nel periodo del nostro viaggio il fiume non è al massimo della portata e questo se da un lato diminuisce la maestosità dello spettacolo, dall’altro fa sì che la nube d’acqua perennemente presente offuschi solo lievemente la visibilità.

21 Novembre Kasane – Kasane Km..199

Oggi giro nel Chobe. (530 pula x giorno x 4 persone + auto) Ci sono un’infinità di elefanti, te li trovi dappertutto, anche a pochi metri[11]. Vediamo molti ippopotami, anche fuori dall’acqua intenti a pascolare. Dopo Serondela il parco è chiuso, così come il camp site, causa un’epidemia di antrace, anche se sembra ormai quasi debellata, ragion per cui si ritorna al nostro camp site a Kasane, per la quarta volta, poco male.

22 Novembre Kasane – Savuti Km.227

Rientriamo nel Chobe e prenotiamo i camp site di Savuti e Lynianti. Prendiamo una pista in direzione sud che si inoltra nel parco. E’ una completa solitudine, nessun uomo e pochissimi animali. Con qualche difficoltà troviamo la pista, a tratti molto sabbiosa. Forse l’idea di avventurarsi da soli non è il massimo. La giornata noiosa si riavviva quando veniamo per ben due volte attaccati dallo stesso elefante. Tutti quelli che sono andati in Botswana ci han raccontato di attacchi di elefanti, eravamo quasi preparati. Ma vederti un animale di qualche tonnellata, che ti rincorre barrendo e sventolando le orecchie, ti fa sentire ancora più piccolo ed indifeso. E poi sono grandi e grossi è vero, ma nella vegetazione non li vedi finchè non sei troppo vicino e la loro agilità e velocità sono addirittura sorprendenti. La seconda volta poi, sempre lo stesso, è arrivato talmente vicino da farci quasi ombra, mentre la toyota arrancava nei solchi sabbiosi cercando di allontanarsi il più in fretta possibile. Dicono che questi attacchi per gli elefanti siano solo degli avvertimenti, che dopo un po’ di corsa e barriti si bloccano di colpo e che quando invece attaccano veramente hanno le orecchie lungo la testa e la proboscide arrotolata…….sarà anche vero ma ciò non toglie che lo spavento è stato tanto e che da allora li abbiamo sempre osservati con un certo timore.

Il campeggio di Savuti è immerso nella savana, non c’è la minima recinzione se non attorno ai servizi igienici, un autentico bunker di cemento a prova di elefante assetato. Anche qua gli animali abbondano, come testimoniano la moltitudine di orme di felini e, soprattutto, i ruggiti, che nella notte, chiuso nella tua tendina, ti colpiscono come un pugno nello stomaco.

23 Novembre Savuti Linyanti km.99

Trasferimento fino a Linyanti. L’ultima parte del percorso lo percorriamo seguendo una linea di confine (cart-line), che di fatto sembra un’autostrada. Molto bello il posto in riva al fiume. Abbiamo anche compagnia, altri turisti tedeschi con campeggio organizzato, serviti e riveriti. Qua non esiste nemmeno la protezione alla docce visto che l’acqua abbonda. Verso sera branchi di elefanti vengono ad abbeverarsi al fiume. Sono molto guardinghi e basta il minimo rumore per spaventarli. Fa comunque un certo effetto averli a pochi metri. La sera solito tramonto mozzafiato [12] con tuoni e lampi, solo che stavolta c’è pure l’acqua, sembra di essere nel Libro della Giungla. Poi tutto si calma. Barriti e ruggiti si sprecano,siamo proprio nella foresta

24 Novembre Lynianti Maun km 268

Prima brutta sorpresa mattutina, la macchina non parte, batteria scarica. La sorte ha voluto che, unica volta nel viaggio, avessimo dei vicini di tenda, per di più con i cavi elettrici. Ripercorriamo a ritroso la carte-line. Buchiamo una gomma, la prima, tutto sommato non va male con tutte le spine che avremo calpestato. Tanto abbiamo due gomme di scorta, come da noi richiesto (fa nulla se la seconda è senza cerchio e non abbiamo il minimo attrezzo per stallonarle!). Comunque per riparala cambiamo itinerario e puntiamo per Maun, dove campeggiamo all’Audi Camp, un posto bello e ben organizzato. Facciamo anche rifornimenti vari e per precauzione anche i permessi. Domani si parte per l’Okawango.

25 Novembre Maun Sud gate km.240

Tutto sommato abbastanza brutto, poca acqua, pochi animali. Belle le pozze verso il Third Bridge [13], che finalmente possiamo ammirare, con molti animali. Ovviamente ci ritroviamo in un mega branco di elefanti, attorniati da centinaia di animali, ma ormai siamo abituati………alla fifa. Squallido il campeggio. (costo 120 a persona il parco, 50 auto, 30 campeggio)

26 Novembre Sud Gate Maun km.305

Arriviamo a Xakanaxa, i posti sono belli ma ormai già visti. La sensazione di questo posto è di un turismo elitario e costoso, addirittura c’è una pista privata con tanto di bimotore nuovo fiammante. Per fare una gita in barca di due ore dovremmo richiedere un mutuo. Passiamo dalla ippo ombo e decidiamo di ritornare a Maun e fare un giro in mokoro.

Gli ippopotami più belli li vediamo addirittura fuori dal parco, a pochissimi metri. Prenotiamo ad Audi camp un giro in mokoro [14] per 390 pula.

27 Novembre Maun

Nel vederle sembra impossibile che queste piccole imbarcazioni non si ribaltino. In effetti la sensazione iniziale di stabilità è molto precaria, con l’acqua che arriva a pochi centimetri dal bordo. Poi tutto sommato ci si abitua, a parte i crampi per la scomoda posizione. Molto bello lo scenario, in un dedalo di canali immersi nella folta vegetazione. Facciamo anche una passeggiata nella savana, dove si vedono molte tracce di leone, fino a che un elefante intento a sfamarsi non ci sbarra la strada.

Alla sera la macchina nuovamente non parte, proprio mentre arrivano i tedeschi di Lynianti, di ritorno dal loro safari e ci raccontano di aver spinto il loro fuoristrada insabbiato sotto lo sguardo attento di una famiglia di leoni. Chissà cos’avranno pensato nel vederci ancora alle prese con la batteria scarica. Decidiamo comunque di cambiarla.

28 Novembre Maun – Grozki camp Km.407

Mattinata spesa per sostituire la batteria, fare rifornimenti, riempire la bombola del gas. Poi trasferimento di 400 km fino al nord dell’Okawango. Molto bello il Grotzki Lodge, sul fiume, immerso in una verde foresta. Domani faremo un’escursione in barca (590 pula al giorno + carburante)

29 Novembre Grotzki camp

La sfiga continua. Poco dopo partiti il motore della barca ci lascia. Per fortuna riusciamo a ritornare al camp, dove ripartiamo su un’altra imbarcazione. Su queste barche si viaggia velocemente in tutta comodità. Vediamo moltissimi uccelli, parecchi coccodrilli ed un ippopotamo. Sette ore di escursione ci mettono a rischio d’insolazione, ma ne valeva veramente la pena.

30 Novembre Grotzki camp Ghanzi Km.502

Ci svegliamo sotto un leggera pioggia. Partenza e tentiamo per le Hills ma il persorso ci fa desistere. Via per Ghanzi. La ventola si rompe di nuovo. La ripareremo là, in modo definitivo, nell’officina di un meccanico tedesco trapiantato in Botswana. Campo al lodge Tatuma (20 pula/persona) un campeggio alquanto improvvisato.

01 Dicembre Ghanzi Mabasehube Km. 533

Rifornimenti e souvenirs a Ghanzi, dove c’è un interessante centro dell’artigianato San, poi trasferimento verso il parco Kalahari. Un bella pista rossa molto sabbiosa ci accompagna per gli utimi 120 chilometri. Il parco (204 pula al giorno tutto compreso) è stato costruito con l’aiuto della Comunità Europea, molto ben organizzato anche se un po’ desolato. Nella notte mega temporale, si va a nanna alle ventitre, quasi un record.

02 Dicembre parco Km161

Paghiamo nuovamente 204 pula e giriamo tutto il giorno per il parco. Bello ma nessun animale degno di nota. Oddio uno a dire il vero lo troviamo [15] ed è molto carino, se pur piccolo. Alla sera soliti tramonti da brivido a cui fortunatamente non riusciamo ad abituarci.

03 dicembre Parco Gaborone Km.600

Qualche piccola difficoltà di navigazione negli ultimi 25 Km. della pista, poi sparati verso Gaborone. Arriviamo alla sera e campeggiamo al Lion Park (120 pula x 4 p.), veramente squallido e pressoché in disuso, ma a buon mercato rispetto i prezzi folli degli altri.

04 Dicembre Gaborone Pretoria Km.350

Ultima novità della macchina, il contachilometri non funziona più. Giro e shopping nel centro di Gaborone, niente di ché. Buchiamo una gomma e mentre siamo dal gommista Franca sventa un tentativo di furto della macchina fotografica di Claudio. Il ladro viene bloccato e la refurtiva recuperata. Una folla moderatamente inferocita, intervenuta prontamente in nosra difesa, fa giustizia sommaria, con dei rami di un vicino albero, poi alla fine arriva la polizia. Partiamo che ormai è già passato mezzogiorno e, dopo che un poliziotto di animo buono ci abbuona una multa di 1.500 rand per eccesso di velocità, arriviamo alla sera al Hotel Manhattan, dove scopriamo non esserci una camera libera. Andiamo al vicino Holiday Inn Express (367 rand la doppia con prima colazione).

05 Dicembre Pretoria Camp Golden Leopard parco Pilanesberg Km.210

Semplice trasferimento. Attraversiamo zona turistica locale con grandi bancarelle e facciamo acquisti. Arriviamo a Pilanesberg, campeggio molto ben gestito [16]. Domani visiteremo il parco.

06 Dicembre parco Pilanesberg Km.120

Giro nel parco, ingresso 20 rand, piccolo ma molto ben organizzato, con buoni punti d’avvistamento. Vediamo rinoceronti, zebre, ippopotami, impala, giraffe, ma anche un leone e alcuni elefanti [17] [18] [19]. Ad un punto d’avvistamento uno arriviamo quasi a sfiorarlo. Purtroppo piove per tutta la notte e la tenda è bagnata, si dorme nell’umido, per usare un eufemismo.

 

07 Dicembre parco Pilanesberg Sun City Km.25

La mattina piove ancora, è piovuto tutta la notte. Affittiamo un bungalow (280 rand cad.) e ci asciughiamo. All’asciutto il mondo cambia, la sistemazione è molto bella, facciamo colazione ed il pomeriggio visitiamo Sun City, una specie di città giochi, un vero regno del kitch. Da dimenticare.

08 Dicembre Sun City Johannesburg Km.220

Partiamo per Johannesburg, dove alloggiamo al Ritzpakers, praticamente un ostello. Questa sera abbiamo l’appuntamento all’aeroporto per restituire la macchina, e far valere le nostre ragioni.

La sorpresa è che poco prima dell’appuntamento ci comunicano che nessuno dell’agenzia è riuscito a venire a Joahnnesburg, e ci dicono di lasciare la macchina al parcheggio dell’aeroporto, consegnando le chiavi ad un’altra agenzia di autonoleggio. Gran casino per trovare un parcheggio, nessuno sa niente delle chiavi da trattenere, né tanto meno conosce la nostra agenzia. Alla fine una gentile impiegata contatta telefonicamente la Just Done e si accorda per prendersi cura delle chiavi. Faremo le nostre rimostranze per mail.

09 Dicembre Johannesburg

Stamane facciamo un giro nella capitale, accompagnati da una guida. Il centro è molto pericoloso da frequentare, anche per i locali, ormai indiscusso regno della malavita nigeriana. Solo un rapido giro, chiusi nell’interno di un pulmino e visita all’ultimo piano del Carlton Center, un grattacielo di sessanta piani, passando direttamente dai parcheggi sotterranei. A dire il vero la città è squallida e anche dall’alto la cosa non migliora. Una visita tutto sommato la merita anche il museo civico. Pomeriggio relax nell’ostello.

10 Dicembre Johannesburg

Giusto per riempire la giornata stamattina visitiamo il Lion Park, una specie di zoo dove vivono alcune famiglie di leoni [20]. C’è anche un leoncino bianco[21]. Si vedono molto da vicino ma, soprattutto, ci si può spupazzare qualche cucciolo [22]!!!!! Nel tardo pomeriggio si arriva all’aeroporto e il viaggio finisce davvero.

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