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Algeria 2001 da Tunisi a Illizi attraverso il Grand’ Erg Orientale

– Posted in: Africa, Nord Africa, Resoconti di viaggio

By Giorgio Pagnini
Originally Posted Monday, July 26, 2004

 

Algeria 2001 da Tunisi a Illizi attraverso il Grand’ Erg Orientale

Note generali:

Per quanto riguarda la sicurezza personale, un viaggio nel sud algerino non presenta rischi particolari, se non quelli connessi all’attraversamento di zone desertiche. Il terrorismo islamico non ha mai interessato queste zone, i controlli di polizia non sono molto pressanti e sono comunque rivolti a tutelare la sicurezza dei turisti. Non si avvertono, quindi, particolari situazioni di pericolo. Questo non significa, ovviamente, che non ci siano rischi, solo che questi sono molti meno di quanto normalmente ci si immagina. Tali rischi provengono, infatti, da possibili, anche se fortunatamente non molto probabili, furti di mezzi da parte di predoni, cosa che c’è sempre stata in queste zone. La gente è molto ospitale e gentile con gli stranieri ed è facile fare amicizia. Unica avvertenza: fate attenzione nel tratto subito dopo la frontiera di Taleb Larbi attraversando i villaggi, potrebbe capitarvi di essere fatti oggetto di sassate da parte di ragazzini. Percorrete questo tratto a velocità moderata.

Comunque se decitete di farci un viaggio, sappiate che state entrando in uno dei posti più belli ed intensi del Nord Africa.

Algeria: NEL MARE DI DUNE
di Manuele Boccadoro

Algeria: Emozioni di viaggio
di Nicoletta Depieri

Da Tunisi A Illizi in 30 foto

 Algeria: note tecniche

Erano anni che guardavo quella linea rossa che segnalava sulla 953 della Michelin la pista che attraversava il Grand’Erg Orientale. Avevo letto e riletto l’itinerario C53 pag 163 della guida TransAfrica (Touring Club Suisse, versione italiana Edizioni del Riccio, Firenze 1990) ma non c’erano state occasioni. Poi attraverso SEK ho avuto modo di conoscere nove amici con cui popolare di immagini, ricordi (e punti gps)

quella “sottile linea rossa”.

Punti gps

I punti relativi alle tracks sono stati solo leggermente ridotti di numero ed assemblati, sono state lasciate, quindi, tutte le tortuosità e gli errori di percorso.

I punti relativi alle routes sono stati, invece, posizionati a posteriori per costituire una base utile a ripercorrere le stesse piste in modo più veloce.

Come ulteriore documentazione ho aggiunto dei roadbooks in formato PDF.

Le distanze chilometriche sono state ricostruite a posteriori e potrebbero contenere delle incongruenze o non risultare precise come i punti gps.

Per ogni altra informazione contattate: idgiorgio

descrizione delle tracks relative alla pista

attraverso il Grand Erg Orientale

descrizione delle tracks relative alla pista

Ohanet-Illizi

descrizione delle tracks relative alla pista

Illizi- Hassi Bel Guebbour

Grand Erg Orientale

Taleb Larbi – Deb Deb km 620 circa (di cui 356 di pista)

Benzina distributore in frontiera (Taleb Larbi) e Deb Deb (al forte Bir Rebah è possibile chiedere del carburante)

23 dicembre Km 28.

Nota generale: il fondo del terreno è stato costantemente sabbioso, si trova legna lungo il percorso.

Dalla dogana di Taleb Larbi (distributore) abbiamo percorso circa 30 km fino al punto (N 33° 40′ 22.1″, E 7 ° 13′ 10 “) dove abbiamo lasciato l’asfalto e seguito una traccia che finisce ad un recinto. Poi alcune dune alte possono creare qualche difficoltà, per le macchine è necessario sgonfiare. Dopo circa 10 Km le dune si appiattiscono ed iniziano una serie di avvallamenti con molti cespugli ed “erbe à chameaux”, buoni per la legna, ma che costringono a marciare lentamente. Abbiamo incontrato molti pastori con greggi al pascolo un altro segno (oltre alla vegetazione) della presenza di acqua nel sottosuolo. Ci accampiamo in un avvallamento. (N 33° 27′ 57.8″, E 7 ° 12′ 29.9″)

24 dicembre Km 63.

Nota generale: il fondo del terreno è stato costantemente sabbioso, si trova legna lungo il percorso.

Dopo una serie di avvallamenti (qui la sabbia è più compatta e consente di prendere velocità per superare il dislivello) troviamo alcuni passaggi con sabbia più molle. Iniziamo a trovare tracce del passaggio di altri mezzi. Quindi incontriamo prima un camion fermo per rottura,con i passeggeri che attendono l’autista andato a cercare il pezzo per la riparazione, poi dei tedeschi (due camion e due moto) che tornano indietro non avendo trovato un passaggio adatto. Al km 11 troviamo una traccia che va verso sud-sud-est e la seguiamo. Decidiamo di abbandonare questa traccia che reputiamo ci porti troppo ad est per riprendere il tracciato teorico che avevo impostato sulle carte, ma facciamo male. Infatti puntando verso l’interno ritroviamo delle dune più alte (non difficili) ma soprattutto “erbe à chemeaux” che rallentano la marcia. Dopo una lunga deviazione al punto (MOU008, N 33° 17′ 37.9″, E 7 ° 16′ 50.2″) ritroviamo la traccia abbandonata precedentemente Segni di un accampamento nomade. Le seguiamo fino al punto (MOU009, N 33° 15′ 36.7″, E 7 ° 19′ 21.3″) cerchiamo di riportarci verso sud, ma la marcia è difficoltosa per cui riprendiamo le tracce fino al punto (MOU010, N 33° 13′ 24 “, E 7 ° 20′ 37.2”). Abbandoniamo le tracce e cerchiamo di andare più ad ovest anche perchè i tedeschi erano andati ad est senza riuscire a passare. Ma al punto (N 33° 9 ‘ 4.6 “, E 7 ° 22’ 13.2”) troviamo una serie di dune che ci sbarrano la strada e puntiamo quindi di nuovo verso est. Faccio una breve perlustrazione per capire dove conviene proseguire e ci accampiamo (MOU011, N 33° 8 ‘ 30 “, E 7 ° 23’ 21.6”).25 dicembre Km 50.

Nota generale: il fondo del terreno è stato costantemente sabbioso, si trova legna lungo il percorso.

Alla partenza qualche tratto di sabbia molle, poi alcuni avvallamenti abbastanza ampi. Dopo 5 Km troviamo delle dune che aggiriamo e puntiamo verso ovest seguendo delle tracce molto nette. Decidiamo di andare verso sud (MOU013, N 33° 5 ‘ 47.6″, E 7 ° 18’ 35.7″) abbandonando le tracce ed infilandoci in un avvallamento tra le dune. Delle dune ci sbarrano la strada (MOU015, N 33° 2 ‘ 39.9″, E 7 ° 18’ 15.4″), fatichiamo un pò per trovare il passaggio. Le difficoltà sono soprattutto per le macchine perchè le moto riuscirebbero comunque a passare. Il passaggio è verso sud, poi ovest, poi un arco verso est per raggiungere una zona di dune meno alte (MOU019, N 33° 1 ‘ 29.6″, E 7 ° 19′ 8.1 “). Le macchine soffrono molto il fatto di non riuscire a prendere velocità tra una duna e l’altra per cui procediamo lentamente. Verso il 40 km le dune si fanno di nuovo difficili, anche se non come le precedenti, riprendiamo a girare molto per trovare il passaggio. Ci accampiamo in un avvallamento. (N 32° 51′ 19.7″, E 7 ° 25’ 34.7”)

26 dicembre Km 39

Nota generale: il fondo del terreno è stato quasi totalmente sabbioso, tranne alcuni avvallamenti con fondo più duro, si trova legna lungo il percorso, pozzo con acqua buona al forte.

Ancora dune difficoltose ci obbligano a girare per trovare il passaggio. Sono le macchine che hanno difficoltà mentre in moto si fatica ma non ci sono impuntamenti particolari.Incontro con cammelli e gazzelle. Dopo 12 km (MOU027, N 32° 47′ 8.3 “, E 7 ° 28′ 55.7”) raggiungiamo la piana del Forte Mouiet er Rebah e poi il forte (MOUBOR, N 32° 46′ 4.5 “, E 7 ° 29′ 3.5 “) che è in buon condizioni ed ha, a circa 100 m, un pozzo (acqua a circa 5 metri), con carrucola e doppio secchio. Di nuovo dune serrate intervallate da piccole zone quasi senza sabbia, poi al 31 Km (DJE006, N 32° 40′ 58.4″, E 7 ° 32′ 46.7″) deviare verso est senza tenere conto di una balise che indicherebbe di procedere diritti verso sud (dune più alte). Zona libera al Km 34 (DJE007, N 32° 40′ 12.6″, E 7 ° 33′ 59.6”) ed ancora al km 36 (N 32° 39′ 33 “, E 7 ° 34′ 36.5″). Qui puntiamo troppo a sud-est e ci troviamo chiusi da dune più alte. Facciamo campo (N 32° 39′ 14.2″, E 7 ° 35′ 22.9”).27 dicembre Km 42.

Nota generale: il fondo del terreno è prevalentemente sabbioso, tranne la piana del forte ed alcuni avvallamenti con fondo più duro, si trova legna lungo il percorso.

Torniamo leggermente indietro ed affrontiamo le dune più ad ovest (DJE008, N 32° 39′ 17.7″, E 7 ° 34′ 48 “), il passaggio è più agevole. Siamo sulla piana che porta al forte Bir Djedid, incontro otto gazzelle. Il forte (BIRDJE, N 32° 33′ 33.9″, E 7 ° 40′ 23.6″) è situato su un’ampia piana con campo di atterraggio, ma le costruzioni sono pericolanti. Troviamo delle tracce che seguiamo fino ad una balise (DJE014, N 32° 31′ 54.4″, E 7 ° 42′ 44.3″). Qui inizia una zona di dune che diventano sempre più alte ed al km 26 conviene aggirarle puntando verso nord-est (DJE0015, N 32° 30′ 48.7″, E 7 ° 43′ 58.8”) e poi a sud (DJE0016, N 32° 31′ 23 “, E 7 ° 44′ 12.9″). Continuano le dune serrate, procediamo lentamente, superiamo due zone di dune e relativi avvallamenti, fino a trovare una zona abbastanza ampia dove campeggiamo (DJE023, N 32° 28′ 46.8″, E 7 ° 49′ 31.1”). .

28 dicembre Km 134.

Nota generale: il fondo del terreno è stato sabbioso fino a al forte Bir Larache, poi uno sterrato compatto fino all’asfalto, si trova legna lungo il percorso, due pozzi con acqua.

Siamo leggermente fuori rotta rispetto alla cartografia per cui proviamo a trovare un passaggio tra le dune per riprendere le tracce. Il paesaggio è cambiato ora le dune sono alte e molto belle dal punto di vista scenografico. Troviamo un passaggio (DJE024, N 32° 28′ 6.7 “, E 7 ° 52′ 48.3”) e da qui inizia un tratto abbastanza scorrevole con fondo a tratti duro e segnalato da balise. Troviamo un pozzo con acqua (DJE027, N 32° 23′ 6 “, E 7 ° 55′ 51.6″). La pista si infila un canale in mezzo ad alte dune, ma non ci sono passaggi difficili. Al 34 km raggiungiamo il bivio (DJE024, N 32° 15′ 43.8″, E 8 ° 1 ‘ 15.1″) per Bir Rhoraffa e compiamo una deviazione verso il forte. Il forte (N 32° 17’ 29.6″ E 8 ° 3 ‘ 47.2″) è abbastanza ben conservato ed è anche quello più corrispondente allo stereotipo del forte della legione. Imbiancato con feritoie e spiazzo per le adunate circondate da alte dune che però sono abbastanza distanti. é possibile campeggiare al riparo. In una sala c’è anche un camino. Tornati indietro all’incrocio proseguiamo, su una pista ancor meglio segnalata, fino a Fort Larache (LAR13, N 31° 59′ 48.8″, E 8 ° 11′ 47.1″). La costruzione non è in buone condizioni ma è possibile campeggiare. Probabilmente è stata riutilizzata fino a poco tempo fa dall’esercito algerino. Da qui inizia uno sterrato compatto e scorrevole fino all’asfalto (LAR20, N 31° 34′ 49.2″, E 8 ° 19’ 42.9”). Dopo 2 Km bivio andare a dx. Dopo circa 35 km si trova il forte di Bir Rebaa, posto di controllo militare. Ci offrono gratuitamente acqua e carburante. Fino a Deb Deb (frontiera algerina aperta sia in uscita che in ingresso, probabilmente chiusa quella libica in ingresso) l’asfalto è invaso dalla sabbia a volte anche per lunghi tratti costringendo a deviazioni anche impegnative

OHANET-ILLIZI

km 330 circa di cui 230 di pista

Benzina ad Ohanet ed Illizi

30 dicembre km 209

Inizio pista non ben visibile, l’asfalto corre più a nord della vecchia pista.Seguire una qualsiasi traccia in direzione del punto OHIL02 (N 28° 38′ 4.8 ” E 8 ° 50′ 0.8 “). Qui la pista diventa ben visibile. Punto panoramico, discesa dalla falesia. Aereoporto abbandonato (OHIL04, N 28° 33′ 5.6 ” E 8 ° 50′ 8.8 “). La pista è molto scorrevole e con fondo sabbioso compatto nella fase iniziale. Piccolo passo fondo duro e curve strette, fare attenzione (OHIL10, N 28° 19′ 52.2″ E 8 ° 53′ 18.5″). Di nuovo pista con fondo sabbioso e scorrevole. Al punto OHIL16 (N 28° 4 ‘ 53.3″ E 8 ° 39′ 20.6″) si trova una duna con sabbia molle che conviene aggirare. Il passaggio è sbarrato da una serie di dune alte ma facile da superare. Poi fondo duro con tratti di tole e pietre. La pista è facilmente individuabile. Al punto OHIL21 (N 27° 37′ 48.2″ E 8 ° 35′ 51.6″) seguire le tracce verso sud. Continuare sempre verso sud evitando tracce che deviano verso sud-est come al punto OHIL22 (N 27° 30′ 32.1″ E 8 ° 36′ 41.8″) altrimenti si raggiunge un punto di perforazione. Ci siamo accampati per la notte al punto (N 27° 16′ 19.6″, E 8 ° 39’ 46.5”).

31 dicembre Km 20

La mattina abbiamo seguito l’ultimo tratto di pista (fondo duro con tratti di tole). Al punto OHIL24 (N 26° 57′ 23.7″, E 8 ° 42′ 10.3″) si incontra l’asfalto circa 100 Km a nord di IlliziIllizi – Hassi Bel Guebbour

Km 480 circa di cui 65 di asfalto

Benzina a Illizi e Hassi Bel Guebbour

1 gennaio Km 118

Note generali: lungo tutto il percorso si trova legna e si incontrano accampamenti di nomadi.

Non siamo riusciti subito ad individuare la pista e per questo abbiamo fatto una deviazione nel letto di uno oued, molti sassi e difficoltà. Poi abbiamo ritrovato la pista (IBO006, N 26° 25′ 0.2 ” E 8 ° 14′ 33.3″)., che è uno sterrato molto compatto. Superato un passo, con una discesa verso valle molto suggestiva, si trova una pista ben segnata in cui si alternano tratti di reg a tratti sabbiosi senza difficoltà. Al km 43 le tracce sembrano divergere ma in realtà convergono più avanti nella stessa pista (IBO008, N 26° 25′ 0.7 ” E 8 ° 10′ 46.5″). Al Km 50 una duna sbarra la pista ma il passaggio non è difficoltoso (IBO009, N 26° 23′ 37.4″ E 8 ° 7 ‘ 24.7″). La pista è scorrevole e chiaramente individuabile. Facciamo campo in una zona sabbiosa (N 26° 35′ 15.5″, E 7 ° 36’ 39.6″).2 gennaio Km 154

Note generali: lungo tutto il percorso si trova legna e si incontrano accampamenti di nomadi.

Al km 25 delle dune sbarrano la strada. Molte tracce vanno verso sud, ma dato che non c’è possibilità di aggiramento tanto vale attraversarle al punto (IBO026, N 26° 39′ 5.4 “, E 7 ° 24′ 14.1″). L’attraversamento è molto breve e non impegnativo. Poi si costeggia una montagna su un fondo duro fino al pozzo di Hassi el Hadjadi (HHadja, N 26° 49′ 42 ” E 7 ° 15′ 37 “) pozzo con acqua, la corda si trova nascosta nella costruzione vicino. Poi ancora alternanza di reg e fondo sabbioso, con tracce molto chiare. Fortino di Hassi Tabelbalet in cattive condizioni (N 27° 19′ 24.5″, E 6 ° 54′ 44.8”). Facciamo campo all’inizio delle dune intorno al Gara Khannfoussa.

3 gennaio Km 208

Tratto di dune che circondano la collina del Gara Khannfoussa. Le dune sono alte e spettacolari, ma i passaggi non sono difficili. C’è una strada che arriva in cima alla collina. Poi reg piatto. Ci si ricongiunge con la pista che va verso Amguid che è ben segnalata con dei bidoni. Dal punto HE4C2, N 28° 2 ‘ 3.1 ” E 6 ° 28′ 43.8″ è possibile una deviazione per salire sulla falesia piegando verso nord-nord-est anzichè tutto nord. Percorrendo questo tratto fare attenzione si trovano zone di cunette sabbiose durissime ed invisibili. Ai 4 Chemins (4CHEM ,N 28° 11′ 44.8″, E 6 ° 48’ 24.5″) c’è una postazione militare ed inizia l’asfalto. Controllo anche ad Hassi bel Guebbour.

Ho cercato di ricostruire tutte le informazioni con la massima cura, ma potrebbero esserci degli errori o dell incongruenze, usate quindi tutto il materiale con cautela e segnalatemi eventuali integrazioni.

Tracks

formato PCX5 Grand Erg Orientale Ohanet-Illizi Illizi- Hassi Bel Guebbour Routes

formato PCX5 Grand Erg Orientale Ohanet-Illizi Illizi- Hassi Bel Guebbour Routes

formato Ozy Grand Erg Orientale Ohanet-Illizi Illizi- Hassi Bel Guebbour Road Books

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Ohanet-Illizi 845 kb

Illizi- Hassi Bel Guebbour 1284 kb

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