Originally Posted Friday, September 9, 2005
Di Stefano Laberio Minozzi
Scarica il percorso (degradato) visualizzabile in Google Earth. I dati di navigazione completi (.plt e .wpt) registrati con Datalogger saranno disponibili nel CD allegato alla rivista Sahara Itinerari e Passioni n°5 in edicola a Novembre.
Testo di Martina Cristofori
Equipaggi
Stefano e Serena su Defender 110.
Bruno e Giusi su KZJ95
Stefano e Cristina su KZJ 95
Lauro e Ughetta su Defender 90
Silvio e Cristina su HDJ 80
Alessandro e Roberto su HDJ 80
Paolo e Sandra “the doctor” su HDJ 80
Pino e Patrizia su Defender 110
Alberto e Manu con Fabio, Savitha, Valeria e Kiki su Defender 110
Andrea the “Mechanisien” e Martina su HDJ 80
SABATO 6 Agosto: partiamo da Genova con CTN con 5 ore di ritardo, a mezzanotte circa…
En route pour Anaï.
…En cours de route, des militaires libyens en tenue civile et armes pointées droit poursuivaient nos véhicules. Affolement des occupants du véhicule de derrière. Après une petite discussion avec le commandant Ouelhadj Yahia, ils sont repartis. Deuxième sortie, mais avec le lieutenant Mekhazni cette fois-ci. On a visité toute la bande frontalière, longue de 200 km, objet de conflit entre l’Algérie et la Libye. “Le tracé n’est pas officiellement arrêté. On n’a qu’une ébauche de frontière. D’où la nécessité d’être présent quotidiennement. C’est important car un incident peut survenir à tout moment”, relèvera le commandant Ouelhadj Yahia…
DOMENICA 7 Agosto: arriviamo a Tunisi a mezzanotte e mezzo. Cominciamo ad uscire dal porto senza problemi, ma al controllo CB fermano Lauro che non ha nascosto bene il microfono e ce li sequestrano. Questo ci fa perdere molto tempo, Stefano deve passare da un ufficio all’altro per sigillarli, farli segnare sul passaporto ecc… Comunque verso le tre riusciamo ad uscire. Nota: la sigillatura è avvenuta dichiarando il transito verso la Libia, se fossimo rimasti in Tunisia gli apparati sarebbero stati sequestrati e riconsegnati all’uscita.
LUNEDI’ 8 Agosto: dopo avere dormito qualche ora in albergo a Kairouan, arriviamo alla frontiera Libica, verso le 17. Qui ci troviamo davanti un altro gruppo di italiani a cui sequestrano una grande quantità di alcolici, e così, dopo avere controllato minuziosamente le loro 15 auto, incominciano a controllare accuratamente anche le nostre. Si prendono prosecco e aperitivi. Ci “liberano” a mezzanotte… Intanto Abubaker di Gadhames Tour, il nostro corrispondente, ci sbriga le formalità, (targhe ecc.). A Zuara dopo aver divorato un Kebab ci dirigiamo alla spiaggia per aprire le tende.
MARTEDI’ 9 Agosto: trasferimento su asfalto fino a Gadhames. Abubaker ci accompagna in un bel campeggio (N 30°08,5038 E 09°29,5608) di proprietà della sua famiglia dove ci attende una buona e “curata” cena. Dopo cena, solo alcune donne del nostro gruppo decidono di fare le ore piccole partecipando alla festa di matrimonio di una vicina di casa di Abubaker. Nei 3 giorni precedenti al matrimonio, infatti, le donne festeggiano la sposa. A questa festa non possono partecipare i maschi. Una ragazza, molto gentilmente toglie il suo vestito (era il suo vestito da sposa, interamente fatto a mano da lei stessa, e poi indossato in occasione di ogni matrimonio della famiglia), e lo fa indossare a Serena, invitandola a ballare con loro. Non ci hanno permesso di fotografare o filmare 🙁
MERCOLEDI’ 10 Agosto: colazione al campeggio, poi visita a Gadhames vecchia. A pranzo Abubaker ci fa trovare un ottimo cuscus di cammello in una casa della città storica. Mangiamo seduti sulla stuoia del pavimento, pranzo molto caratteristico. Nel pomeriggio salutiamo tutti e, con la guida Suleiman, su Toy HJ 61, iniziamo il fuoristrada. Subito troviamo il nomignolo “limoncello” per la guida, visto il colore che si ritrova! In serata campo in una zona di pietre. Notte insonne a causa del forte vento.
GIOVEDI’ 11 Agosto: giornata tra rocce e montagne. Nel tardo pomeriggio inizia la sabbia dell’erg di Auwbari e qui Stefano decide di far fare da “apripista” ad Alessandro perché…… deve ”imparare” (dice lui). Noi Paolo Bruno Silvio e StefanoToy, lo seguiamo e cerchiamo di raggiungere il punto del campo per ‘direttissima’, senza seguire la pista, ci incasiniamo ma ci divertiamo…. Andrea ha un piccolo problema con l’acqua che bolle… è solo il bulbo della ventola. Alla fine comunque raggiungiamo gli altri.
VENERDI’ 12 Agosto: iniziamo con delle bellissime dune. Incontriamo diversi campi per la ricerca petrolifera, con bandiera cinese… Il percorso diventa nuovamente roccioso e fondo polveroso (fech fech). Campo sulla sabbia
SABATO 13 Agosto: trasferimento su pista verso Alawinat- Fort Sardeles, con deviazione verso le dune ad ammirare il paleosuolo. Arrivo al campeggio per pranzo, resto della giornata dedicato a noi e alle auto, rifornimenti e controlli meccanici. Suleiman, la guida, mi regala un sasso lavorato a punta, freccetta??? Cena in campeggio con pulet, cuscus e ‘pomfrit’. Cabaret notturno a cura di Alberto e Bruno.
DOMENICA 14 Agosto: giornata dedicata all’esplorazione del vicino erg Titersine mentre la guida ottiene i permessi per l’Akakus. Le dune sono molto alte e la sabbia ha vari colori che si fondono assieme e contrastano con il cielo terso. La zona era sicuramente molto popolata data la forte presenza di antichi alvei e paleolaghi. Sul suolo tutto il repertorio dal paloeolitico al neolitico. Macine, mole, punte ecc. Ritorniamo al campeggio per recuperare guida e permessi per l’Akacus, pernottamento nei pressi del ‘Dito’ (abbiamo però le prove che non trattasi di ‘Dito’!).
LUNEDI’ 15 Agosto: mi trovo per la seconda volta nell’Akakus e il luogo mi suscita continue e nuove emozioni. Questa volta, più che le pitture e i graffiti, mi emoziona il paesaggio con le rocce che sembrano assumere sembianze di persone o monumenti. Un posto in particolare mi ha ricordato la Sagrada Famiglia (chissà se Goudì avesse preso ispirazione da qui).
MARTEDI’ 16 Agosto: stamattina la macchina della guida non voleva sapere di andare avanti, così Suleiman ci lascia e noi proseguiamo da soli. Fuori dall’Akakus procediamo per un lungo e piatto tratto di terreno sabbioso. Nel passo del Tilemsine veniamo intercettati da una pattuglia di polizia di frontiera che, molto gentilmente, ci trattiene per più di 5 ore. Il problema non sono i permessi o la guida che manca ma il luogo in cui siamo diretti. Infatti la zona di Anaj secondo la carta geografica è in Algeria ma per la Libia è zona loro insomma, la zona è contesa… Il nostro dinamico Abubaker, contattato telefonicamente, si prodiga fino a sbloccare la situazione e farci proseguire. Lungo il percorso numerosi tumuli di grandi dimensioni. Verso le 18:00 ci infiliamo nelle alte dune del Murzuk per fare campo.
MERCOLEDI’ 17 Agosto: ci troviamo nella zona del Msak Mellet, ad ovest del Murzuk, tra oued e falesie. Troviamo molti ripari che conservano i resti delle popolazioni che lo hanno abitato. Elefanti, uomini, scene di caccia. Un riparo particolarmente ricco mostra una donna in un probabile atto di parto. Nei pressi di un ‘isolotto’ al centro del oued, degli insoliti piedi scolpiti lungo il perimetro, come un percorso rituale, il tutto attorniato da antiche scritte in alfabeto libico berbero. Nonostante il periodo estivo, la temperatura è piacevole, forse perché ci troviamo a 1100 metri di altitudine, forse perché dall’ Europa arriva il margine della perturbazione che ha portato tanto maltempo. Usciamo dal Msak osservando lungo il percorso molti tumuli di importanti dimensioni, scendiamo nel col d’Anaj fino al relitto di un Mitsubishi di una passata Dakar. La risalita produce un’ovazione ad ogni successo, la cima del colle ci presenta un panorama che ci lascia senza fiato!!
GIOVEDI’ 18 Agosto: percorso su pietraie sull’altipiano di Msak, panorami mozzafiato dall’altro delle falesie (vedi foto in basso). Il complicato labirinto di oued ci obbliga ad usare in modo intensivo l’elettronica per capire come ricollegarci in un percorso ad anello (vedi foto in alto). La parte superiore della falesia in realtà si presenta praticamente piatta, più o meno come la sommità del Gilf. Ogni tanto qualche Palma ci fa capire che l’acqua è presente in modo importante, in alcuni oued la vegetazione è abbondante, motre vecchie tracce si diramano in tutte le direzioni.
VENERDI’19 Agosto: giornata interamente dedicata alle sabbie del Murzuk, incredibilmente in superfice, anche quest’area presenta un notevole campionario di epoche passate, ci chiediamo come, dopo 20.000 anni, la superfice offra cosi tanto catalogo.
SABATO 20 Agosto: arrivo a Traghan nel pomeriggio, da segnalare lungo il percorso i resti di un forte localizzato a N° 25°30,0840 E 14°26,7012, nei pressi un CP di Polizia (nessun problema al transito) ed un pozzo di acqua limpida. Pernottamento al campeggio di Tekerkiba: “Africa Tour“, confortevole. Reincontriamo quindi la nostra guida Souleiman che però lasia il posto a Hamed, denominato “la scheggia dell’Ubari”
DOMENICA 21 Agosto: Partenza dal camping in mattinata, visita a Um el ma, Mandara e Grabon, Dove vivevano i discendenti di un popolo faossile i DAUADA. A differenza degli altri giorni, il caldo è particolarmente impegnativo, probabilmente perchè siamo a quote più basse di quelle dell’altipiano di Mangueni.
LUNEDI’ 22 Agosto: Intera mattinata a scavallare le alte dune dell’Ubari, altri laghi minori e asciutti lungo il percorso, paesaggio a lungo respiro con ampi gassi longitudinali. Arrivo nel pomeriggio a Idri dove rabbocchiamo i serbatoi di carburante. Scheggia ci porta ad un pozzo dove una potente pompa produce un potente getto d’acqua. TUTTI ne aprofittiamo per rinfrescarci, vestiti compresi… Sandra ‘the doctor’ viene eletta miss maglietta bagnata! Rotta successiva, ancora ubari, sotto la falesia per il campo.
MARTEDI’ 23 Agosto: Girnata di trasferimento tra l’erg e la falesia, lungo il percorso 4 pozzi di acqua buona. Vari tipi di terreni, colori molto forti di sedimendi inglobati negli strati della falesia ad indicare diverse tipologie di minerali contenuti.
MERCOLEDI’ 24 Agosto: Trasferimento su pista veloce in direzione Ain Gazail e poi Derji. Una colica improvvisa a Andrea cosringe a varie pause di riposo, i due doctor del ruppo si prodiganio ad alleviare il dolore con iniezioni di miorilassanti e antidolorifici. Alle 21:00 arriviamo nell’ottimo albergo di Nalut dove ci servono una squisita cena.
GIOVEDI’ 25 Agosto: Tutto asfalto per raggiungere e visitare i resti della città romana di Sabratha. Interessante il teatro che, anche se ricostruito negli anni 20 da due archeologi italiani, conserva ancora le belle colonne corinzie del palco, oltre ad alcuni bassorilievi sul pulpito. “Mah, Leptis mi pareva più bella…”. Dogana alle 18:00, solite formalità, targa, hangar, controlli superficiali ecc. Alle 22:00 usciamo anche dalla dogana tunisina e ci rechiamo a Ben Guerdane dove da ‘Rachid’ gustiamo una squisita pizza. L’hotel Pavillon Verd è sempre più depresso e optiamo quindi in un campo 15 km verso Tataouine, tra gli ulivi.
VENERDI’26 Agosto: Visita al museo della terra di Tataouine, caffè a Chenini, bagno a Ksar Ghilane e relax fino a sera…
SABATO 27 Agosto: Partenza verso Douz per la diretta, tappa al fortino romano, pranzo alla torre spezzata di Djebil ed arrivo all’oasi di Douz per il the intrattenuti dalle magiche storie di Hèdi Bel Hadj Brahim.
DOMENICA 28 Agosto: Oggi il gruppo si divide, la maggior parte si reca in hotel a Tunisi per una giornata in più di piscina mentre Andrea Alberto e Lauro, attraverso il chott, dirigono verso Temessa e Redejef per imboccare la strada di Rommel. Una breve pista che offre uno splendido panorama con rocce ai lati incastonate di fossili di conchiglie. Arriviamo tardi a Metlaoui e perdiamo il giro con il trenino nelle miniere, una corsa al giorno alle 10:00… Dirigiamo quindi verso Kairouan per la notte dove arriviamo con un potente temporale in corso.
LUNEDI’ 29 Agosto: arrivo a pranzo al Sidi Bou Said dove Gorgi, la direttrice dell’omonimo albergo, ci riserva il solito rito dell’ospitalità… Pomeriggio in piscina e la serata in ristorante a base di pesce (dopo tanto cous cous, ci voleva!).
MARTEDI’ 30 Agosto: siamo alla fine del viaggio, imbarco alle 21:00 con la tratta Grimaldi per Civitavecchia, già a cena si pianifica il prossimo viaggio…
<— Viaggio pubblicato sulla rivista Sahara Itinerari e Passioni
Ringraziamenti:
Officina meccanica C4 di Andra per i ‘consigli giusti’ 0444649536.
Agenzia turistica Fuorirotta; Ivana per l’assistenza in Italia Tel. 0536/944153
Gadhames Tours di Abubaker Aboulkassem; Dinamica e professionale guida in terra libica +218 21 4803904