By Sven Lindqvist
Originally Posted Friday, November 25, 2005
Sterminate quelle bestie
Di Sven Lindqvist
Traduzione di Carmen G. Cima
TEA – Milano
ISBN 88 502 0317 9
€ 8
Recensione
Per quanti vogliono capire cosa vi è effettivamente dentro gli spazi desertici del Sahara, andare e vedere oltre le sue sabbie scarnificate dal vento, la penna di Sven Lindqvist rappresenta l’equivalente del polo magnetico per le bussole. Se, Nei deserti, il più noto dei suoi sul tema può esserne raffigurato come l’ago di questo strumento, Sterminate quelle bestie ne è allora la rosa dei venti su cui l’ago scorre.
Una corriera notturna che parte da El Golea in Algeria per una viaggio che finirà a Zinder è l’occasione per l’autore per imbastire un coraggioso viaggio intellettuale oggi tradotto in nove lingue e presente in diverse biblioteche accanto a testi di pesante calibro intellettuale. Al pari di molti moderni viaggiatori sahariani porta con sé il suo personal computer, ma non lo usa per memorizzare rotte e altre futili banalità, bensì per illustrare, attraverso una impressionante varietà di tematiche l’enorme potenzialità racchiusa nei libri di viaggio, fuori dai soliti normali ed esotici confini in cui questi spesso finiscono con l’esaurirsi.
In questo tragitto nel cuore del Sahara, esposto in 169 capitoli alcuni dei quali di poche righe ma numericamente pari alle tappe effettuate viene affrontato un tema serissimo quanto attuale; quello delle conseguenze arrecate al continente dall’imperialismo europeo, dal razzismo, dal colonialismo, dalle spoliazioni, guerre e altre vicissitudini vissute dal continente Africa.
Dalla dissacrante battaglia di Omdurman in Sudan dove troviamo un Winston Churchil in veste di giornalista fino ai massacri perpetrati da uno sconosciuto generale Voulet a Ouagadougou, Lindqvist pioniere di questo genere letterario riesce attraverso un erudito, provocante itinerario a cogliere le tante diverse tematiche attraverso le quali, riscoprire e rimettere a fuoco la continuità tra atti e pregiudizi oggi separati da continenti e secoli diversi e individuarne i sorprendenti punti di contatto tra tempi e culture diverse rimasti oggi ancora attuali.
Il lettore, come riportano diversi autorevoli commenti, ne resta atterrito, pensieroso ma grato, un libro che è un libro vero.
A fianco a “Sterminate quelle Bestie” vi è pure l’intimo e dettagliato esperienza del viaggio dell’autore in Africa, il mondo dei passeggeri della sgangherata corriera, dell’autocarro Berliet, delle sabbiose stamberghe di Tam o Arlit, mezzi e luoghi ove oggi solo pochi autentici sahariano possono ancora raffigurarsi, il tutto inseguendo il filo della storica discesa nel “Cuore di tenebra” la cui lettura a soli 17 anni lo porterà più tardi a prendere la penna per continuare squarciare i veli di ipocrisia gia allora profeticamente anticipati con l’emblematica frase pronunciata da Kurtz personaggio di Joseph Conrad e ora titolo di questo capolavoro pubblicato per la prima volta a Stoccolma nel 2000.